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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

La storia di dolore e coraggio di Alessia che combatte contro la discriminazione «Ho subìto botte e umiliazioni. Le persone come me non vengono accettate» «A 18 anni ho cambiato sesso ora ho paura e mi nascondo»

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 la  nuova  sardegna  del  31\1\2021

storie a confronto tra chi fu imprigionata per un tema contro mussolini e chi fa i bliz nelle chat d'internet per insultare gli ebrei

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 da   https://invececoncita.blogautore.repubblica.it/ SABATO 30\1\ 2021   Maria Luisa in un fermo immagine di un documentario di Rai Storia Leonardo Magini, 80 anni,   Torrimpietra, galleria d'arte a Roma, stampava libri sull'arte antica "Il centenario del Partito Comunista, e il suo fondatore, sono all’origine di questo ricordo su una persona che all’epoca non era ancora nata. Il 21 novembre 1927, dal carcere di Turi, Antonio Gramsci scrive alla moglie: ‘Carissima Giulia, da qualche giorno non sono più isolato, ma sto in una cella comune con un altro detenuto politico, che ha una graziosa e gentile bimbetta, di tre anni, che si chiama Maria Luisa. Secondo un costume sardo, abbiamo deciso che Delio (il primo figlio di A. G.) sposerà Maria Luisa appena i due siano giunti all’età matrimoniale; che te ne pare?... Ti abbraccio teneramente, cara. Antonio’". "L’altro detenuto politico è Enrico Tulli, di famiglia bergamasca, cattolico e poi redattore de ‘L’Unità’, conda

intervista a Donatella Alfonso una delle autrici di Destinazione Ravensbrück L'orrore e la bellezza nel lager delle donne

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leggi anche https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2021/01/le-donne-nei-lager.html concludo la  settimana  del  giorno \  giornata  della  memoria  parlando   ancora (   vedere  post precedente ed   i link  in esso  riportati   )   di una tematica  poco  affrontata   dalle  celebrazioni  ufficiali       dell'atroce  destino   delle  donne  nei lager con  questa  intervista   a Donatella  Alfonso    autrice  insieme  a Laura Amoretti  e  Raffaella Ranise di  Destinazione Ravensbrück  L'orrore e la bellezza nel lager delle donne  (  foto  a  destra ) recentemente  ristampato    .  Un Libro   che  già    dalla descrizione   presa  da  https://www.libreriauniversitaria.it/ Alcune erano bambine, accompagnate dalle madri, altre ragazze di vent'anni, madri di famiglia, oppure già anziane. Sui treni che le portavano al campo di concentramento di Ravensbrück, a nord di Berlino, finirono detenute politiche, prostitute, o appartenenti a famiglie ebraiche: reiette da isol

“paradossi italiani si vuole fare una statua a Gigi Riva ma una legge fascista ancora vigente lo impedisce

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appoggio in pieno tale iniziativa : da sardo , da refrattario e libertario , oltre che da sportivo ( passivo per per pigrizia e motivi di salute ) soprattutto dopo questa intervista : << Non essendo sardo ho deciso di diventarlo. Per la vita”. Luca Telese intervista Gigi Riva >> uno di quei " continentali " che venuti in Sardegna l'hanno amata e fatta grande , oltre a rispettarla.   Pietro Porcella è uno dei tanti italiani all’estero, abita in un Comune della Florida non lontano da Miami, fa il giornalista e il professore di italiano. Fu il primo a lanciare l’idea di una statua gigante a Gigi Riva nel 2015 con un articolo che uscì sulla sua rubrica (molto letta) che appare sul quotidiano di New York “America Oggi”. Era la vigilia dell’apertura della piazza Manlio Scopigno, a Cagliari, davanti all’Amsicora. Poi quell’idea, che sembrava impossibile e irrealizzabile, grazie alla testardaggine di Pietro divenne il proget

Le risposte che servono contro l'andragheta di Emiliamo Morrone

  Premetto che la mia regione la Sardegna rispetto alla Calabria ed il resto del meridione  non ha la mafia  (anzi mafie) "classica" ma solo quelle moderne  tanto d'essere come altre regioni d'Italia sotto loro infiltrazioni e usata come luogo Franco perle loro sporche attività. Ma il discorso dell'amico Emiliano da me definito il Saviano Calabrese per le sue denuncie ed analisi  sulla Calabria è condivisibile ed applicabile alla lotta contro le mafie. Soprattutto Per il suo contenuto di giustizia, non per altro. La sua è riflessione profonda su 'ndrangheta, sanità e riscatto della Calabria, che fa seguito a un'intervista sugli stessi argomenti, rilasciata dall'amico Roberto Saviano al Corriere della Calabria. https://www.corrieredellacalabria.it/z-db/item/290642-le-risposte-che-servono-contro-la-ndrangheta/

tre atroci Violenze da parte di giovani ragazzi Stupri, femminicidi, minacce di stragi di donne da parte di un 19enne, un 22enne e un 25enne

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da https://ihaveavoice.it/tre-atroci-violenze-da-parte-di-giovani-ragazzi/ Stupri, femminicidi, minacce di stragi di donne da parte di un 19enne, un 22enne e un 25enne 19 anni , ha il ragazzo accusato di aver ucciso la fidanzata 17enne , bruciandola e buttandola giù per un dirupo. 22 anni , ha il ragazzo arrestato perché voleva fare una strage a una manifestazione di femministe , considerando le donne “bambole di carne da sterminare” . 25 anni , ha il ragazzo che ha brutalmente e ripetutamente violentato e picchiato , per diversi giorni, fino alla morte una neonata di 18 mesi , figlia della compagna. Il 19enne che ha ucciso la fidanzata Pietro Morreale , 19enne , ha accompagnato i carabinieri nel luogo in cui si trovava il cadavere della giovane fidanzata, Roberta Siragusa , di soli 17 anni. Il suo corpo era parzialmente bruciato ed è stato trovato in un burrone nella zona di Monte San Calogero a Caccamo (Palermo) . Gli amici della coppia raccontano che quella sera avevano li

La memoria che serve a tutti La Repubblica - 25 gennaio 2021 di Enzo Bianchi

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  Uno  degli articoli più interessanti    sulla  giornata      del  27  gennaio  da https://www.ilblogdienzobianchi.it/home  sezione  articoli   di   Enzo Bianchi   Da vent’anni in Italia (prima della risoluzione dell’ONU del 2005) il 27 gennaio si celebra la giornata della memoria della Shoah: una memoria non come le altre, perché ci chiama a sentirci responsabili – sì responsabili –, noi europei, noi italiani, noi cristiani. Ma se questa assunzione di responsabilità non avviene, allora la giornata della memoria è condannata a ridursi a ripetitiva retorica, è confinata nell’ambito della “narrazione”, anche se oggetto di parola pubblica o privata. Lo dobbiamo ammettere: per molti la Shoah è un evento che reca disonore all’umanità come tanti altri, è una pagina come molte ve ne sono nei manuali di storia, un giorno in cui risuonano forte i “Mai più!”, senza che però muti in profondità un atteggiamento. Continuiamo cioè a nutrirci quotidianamente di indifferenza, sopportando genocidi, gu

anche chi era fascista fini nei lager . la storia dell'insegnante Zaira Coen Righi

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Qualche  anno fa leggendo  che la protagonista  della storia  d'oggi era   fascista    avrei scritto  frasi del  tipo :  <<  peggio per  lei   che  era  fascista >>. Oggi   con  il senno di poi  e  con un maturazione interiore  oltre  che  ulteriore  approfondimento del periodo   del fascismo e della seconda  guerra mondiale  e quindi un nuovo  modo  di concepire    l'antifascismo   non lo farei  .  Infatti  lo shoah e  l'olocausto    ha colpito   come la storia  che riporto sotto   anche persone   che avevano un ruolo nel regime fascista    sia   che lo fossero  perchè  ci credevano  ed  ne  condividevano da http://digital-library.cdec.it il pensiero \  ideologia    ma  anche   s'erano obbligati  perchè  dopo il 1927   dovevi per  forza   avere la tessera  del fascio   ed  era  obbligatorio    essere  iscritti alle   associazioni   del regime   ,  ecc. altrimenti finivi emarginato e  facevi la  fame  .  La storia  che  mi accingono a  narrare   è  quella di

non sempre il perdono vuol dire dimenticare il male . il caso di Silvio Pezzotta Padre di Mariangela Pezzotta che ha perdonato Elisabetta Ballarin l'assasina di sua figlia

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Per un giorno stacchiamo da giornate \ settimane rompi ( giornata della memoria e giorno del ricordo ) e parliamo di Perdono Elisabetta Ballarin protagonista di una delle vicende di cronaca nera più drammatiche del nostro paese quella delle Bestie di Satana  dal 2017 è libera ha scontato il suo debito con la giustizia e si è rifatta una vita .Ed ha ottenuto aiuto e perdono dal padre al padre di una sua vittima Mariangela Pezzotta .   da    questo articolo     di  https://www.corriere.it/sette/attualita/   del 31 maggio 2019 [...] Silvio Pezzotta, 71 anni, da Somma Lombardo, ex impiegato all’aeroporto di Malpensa, è il papà di Mariangela, una delle vittime delle Bestie di Satana, la setta di ragazzi appena più che diciottenni che uccise quattro persone tra il 1998 e il 2004 convinti di agire per conto del   Maligno. Elisabetta  Ballarin all'epoca   E mentre tutta l’Italia e il mondo intero (la storia finì anch

27 gennaio e 10 febbraio sfatiamo la vulgata che non ricordare in modo ufficiale voglia per forza dire dire negare o giustificare tali bruttezze

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  Poichè  le  due    giornate  ( anche se   si dovrebbe parlare  di settimane   )  " rompi  " sono    vicine  e   spesso  , sic  ,  vengono celebrate  insieme  ho  deciso  di  portarmi avanti  🤣😃 e  di  bloccare  per    evitare  che  finisca     come in chiedi alla  polvere   di  J.fante  o   perso  fra  la  cronologia  internet  ,  un post  sul   10m febbraio    e    del perchè  lo celebro   . Dopo  questo  spiegone  veniamo  al post    Anche se  sono  critico   verso  il  10 febbraio ricordo  tale   evento   e  cerco  di sfatare  la  vulgata   come    che  e cercar di capire cosa accadde nell'Adriatico in quegli anni e  farsi un idea   diversa   da  quella  ufficiale   non vuol dire necessariamente  giustificarla o    negarla  .La cristallizzazione istituzionalizzata   delle  memoria    delle  vicende   delle  foibe  in una ricorrenza nata a qualche anno dall'istituzione del Giorno della Memoria contiene in sé un'irrisolvibile contraddittorietà. Il 10 febbraio