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Visualizzazione dei post con l'etichetta ©Daniela Tuscano

occhi di © Daniela Tuscano

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Il piccolo Giovanni da Modica che, prima di morire a sette anni, chiede ai genitori di lasciare i suoi risparmi all'ospedale, non è figura patetica. È seria, tremendamente seria. Dramma. Le manca l'elusività, la sovrastruttura.  I bambini rifuggono dagli aggettivi. Sono nomi, franchezza allo stato puro. Giovannino, nelle poche immagini che restano di lui, va diritto al cuore e ci resta. È la sua stessa bontà a non lasciar scampo. Riconduce alla nudezza del primo uomo, frantumando ogni ipocrisia. Da quello sguardo verremo giudicati. Sguardo rigoroso, assoluto. Ma, ancor prossimo a Dio, anche misericordioso. Ci salverà per grazia, non per nostro merito. E solo allora, nell'attimo supremo del dolore e della contrizione, apriremo gli occhi. Solo allora capiremo il senso dell'esistere. © Daniela Tuscano

IN MEMORIA di © Daniela Tuscano

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Mohammed avrebbe voluto una famiglia e dei figli ma non immaginava ne avrebbe avuti tantissimi. Non in quel modo. O forse sì. Forse, a un certo punto, ha smesso d’immaginare, perché la realtà travalica i nostri piccoli sogni, anche quando sono grandi. Quello di Mohammed il pediatra, anzi, l’ultimo pediatra di Aleppo (e come titolo d’un moderno "feuilleton" suonerebbe pure bene) era indu bbiamente immenso, la sua realizzazione umana. Ma ne ha raggiunta un’altra, rimanendo nella sua martoriata città, assieme ai suoi fratelli, tutti medici, tutti ancor vivi, tutti con famiglia. Lui no, lui la sua l’aveva rimandata, perché i bambini li aveva già: erano quelli altrui, ormai di nessuno. Li aveva in cura e per loro non sognava, ma agiva. Era già un padre e lo capiamo dalla tenerezza compresa e pudica con cui posava lo sguardo sui piccoli pazienti.   L’ospedale di al-Quds, dove prestava servizio, è crollato sotto l’ennesima bomba infame seppellendo lui e i suoi “

VOCE DAL TESTAMENTO Per Asia Bibi, nella giornata dei martiri cristiani di © Daniela Tuscano

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Cara Asia, leggo dalle scarne biografie che forse sei nata nel 1971. La tua età vera non la conosce nessuno e le tue fotografie, ormai sempre le stesse, sbiadiscono pian piano. Sappiamo che esisti, che sei detenuta da 2.500 giorni con la falsa accusa di blasfemia, solo perché cristiana. Sappiamo che non hai perso la fede; anz i, resisti proprio grazie a essa. Qui ci affaccendiamo a teorizzare che Dio odia le donne, annegando in vani e supponenti sillogismi. Della nostra vociante agorà non resteranno nemmeno le macerie. Tu confidi nel Dio, il Dio cristiano, lo stesso per cui non hai ricevuto, nei sei anni del tuo martirio, un briciolo d’attenzione da parte delle attiviste occidentali. Sei ostinatamente totale e fuori moda, sei unica; hai una femminilità remota e tenace, sei donna perché nasci dalla Ruah: cioè dallo spirito. Ti ho scritto, in questi sei anni, molte lettere, le ho affidate all’aria, avrei tanto desiderato qualcuno te le leggesse, pretendevo ti lenissero

IL VELO NUDO DI © Daniela Tuscano

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Ripeteteli, non stancatevi, anche se vi sembrano un po' difficili. Ripetete questi nomi: suor Annselna, suor Margarita, suor Reginette, suor Judith. Ripeteteli, imparateli, senza dimenticare le apposizioni (suore, erano suore) né i luoghi d'origine: India, Ruanda, Kenya. Ripeteteli, imparateli, non stancatevi. Perché queste quattro religiose, uccise da uomini armati nella casa di cura mentre servivano la colazione agli anziani, nel martoriato Yemen, l'8 marzo lo meritano tutto.  Ripeteteli, non stancatevi. E non stancatevi nemmeno delle loro fotografie. Sono poche e bellissime. Frontali come icone. Sguardi limpidi, che trasmettono fiducia. Queste quattro figlie di Madre Teresa erano contemplative nell'azione. Presenti dove nessuno andava. Il loro occhio penetrava ciò che la telecamera passava e via.  Donne assolute. Donne di fatto. Consacrate perché donne. Non avevano bisogno di richieste né di suppliche. Già stavano lì. Prevenivano. Non temevano di scender

critiche a senso unico : Sanremo 2016, anche Nicole Kidman ha una figlia grazie all'utero in affitto. Ma tutte le critiche vanno a Elton John

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anche se io , vedere post precedente in cui parlo di cosa condivido e cosa no del decreto cirrinà , sono contro ma più liberale sull'utero in affitto \ maternità surrogata , rispetto all'amica e utente Daniela , qui ne condivido il  commento , all'articolo che propongo sotto    del   http://www.huffingtonpost.it/  9\2\2016 Daniela Tuscano 1 h · ie). Leggo quindi che l'impavida Meloni si sdegna per l'ospitata di Elton John, fruitore col compagno dell'utero in affitto. Bene. Ma Elton e' venuto a Sanremo molte altre volte. E prima ancora dell'era-Furnish ricordo una (peraltro divertente) esibizione con la trans RuPaul, allora molto gettonata. Inutile fingere di scandalizzarsi adesso, anche perché non rammento anatemi meloneschi verso le frequentazioni minorenni del suo antico (in tutti i sensi) alleato di governo, mentre ho ancora ben chiaro quel voto in Parlamento secondo cui la nostra impavida dichiarava di credere