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Visualizzazione dei post con l'etichetta 27 gennaio

L'atroce “spirito di Dachau” che non risparmiò i sardi

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Lo storico Aldo Borghesi: molti di loro erano soldati sorpresi dopo l'armistizio Un processo industriale, tecnologicamente avanzato e pianificato scientificamente. Una precisa volontà di annientamento che ebbe inizio nel 1933 con la costruzione del primo campo di concentramento, dedicato agli individui asociali, a Dachau. Fucina di formazione per le SS e scuola di violenza senza pietà, diede origine al cosiddetto “Spirito di Dachau”, poi esportato in tutti gli altri campi. Uno scenario di violenza e di morte al quale i sardi non furono estranei: in base ai dati raccolti e messi a disposizione dall'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti a Dachau passarono 98 persone nate in Sardegna: 37 nella provincia di Sassari, 36 Cagliari, 19 Nuoro e 6 Oristano.  Scorrendo l'elenco dei deportati a Dachau si va dai ventenni, come Emanuele Binno, matricola 116417, nato ad Abbasanta l'11 gennaio 1924, deportato da Trieste il 19 ottobre 1944, ai settante

Alfred Hitchcock: restaurato il suo documentario inedito sulla Shoah

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da   http://www.storie.it/cinema LONDRA – Nel 1945  Hitchcock  partecipò alla realizzazione di un  documentario sugli orrori dell’Olocausto  utilizzando filmati originali dell’esercito, alcuni dei quali girati dai militari inglesi e sovietici all’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Bergen-Belsen. La pellicola, mai mostrata al pubblico (se non in versioni incomplete e di scarsa qualità), sarà interamente restaurata entro la fine dell’anno per essere poi proiettata – a riferirlo è l’Independent – ai festival e nei cinema e, soprattutto, trasmessa dalla televisione inglese all’inizio del 2015 per commemorare i  70 anni dalla liberazione dell’Europa dal nazismo . Per l’occasione verrà prodotto anche un altro documentario ( “Night Will Fall” ) diretto da André Singer  (produttore esecutivo di “The Act of Killing”) con la collaborazione di  Stephen Frears . All’epoca il film “fu occultato a causa del cambiamento della situazione politica, soprattutto per

ANCHE UN DISEGNO PUO' DIRE PIU' DI MILLE PAROLE LA SHOAH DISEGNATA DA UNA DODICENNE LA STORIA DI HELGA WEISSOVA'

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Molti diranno   guarda  che al 27 gennaio manca  più di un mese . Ma  chi se  ne frega  e  chi lo dice  che  tali  obbrobri storici  debbano essere per  forze di cose  ricordate solo a date fisse  , il vero ricordo  è sempre  . cercando  dei link per   spiegare l'olocauto ad mia nipote  in 2  che  avevo letto trovandolo fra i mie fumetti   il numero 84  ( dottor terror  )  di  dylan dog   ho trovato su  http://www.raistoria.rai.it/   questa news con le rispettive  foto   . Poi da   http://imediabuzzy.com/  Il sito  originale  dell'articolo  ) e queste  due foto  la  prima  lei da  bambina   la seconda lei oggi  Helga Weissová è sopravvissuta all`Olocausto. Nata a Praga nel 1929, lo stesso anno di Anne Franck, all`età di 12 anni fu deportata ad Auschwitz e Mauthausen. Fu durante questo periodo che cominciò a disegnare quello che vedevano i suoi occhi di bambina. Alla fine della guerra, riuscì a tornare a Praga con la madre e ad avere, negli anni, una brillant

nel giorno della menoria ... [ il caso AUSMERZEN ]

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dall'amica  http://www.stefaniacalledda.it/muliniavento/   a  cui devo un grazie  per  avermelo ricordato … è bene ricordare che le prove dello sterminio iniziarono con i disabili. I documenti cinematografici e d’archivio sono chiari sull’argomento: erano i “malati di mente”, gli “storpi”, tutta quella parte che risultava un problema per i principi dell’ eugenetica a dover scomparire dalla faccia della terra.  Si è scientificamente giustificato l’abominio. Ricordiamolo allora, ricordiamolo anche quando lo Stato taglia i fondi all’assistenza, umilia chi invalido lo è davvero con la caccia alle streghe dei “falsi invalidi”, colpevolizzando i disabili, rei di essere un “peso sociale” per altrettante umilianti 260,00 euro al mese, ricordiamo persino che scientifico non è sinonimo di giusto. Ancora oggi assistiamo alla demonizzazione del diverso e purtroppo a volte la Scienza scade in una complicità raccapricciante. Temiamo la banalità del male , quella del

nei lager Nazisti non solo ebrei ma anche Omosessuali

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Fin quando esisterà umanità di serie A, di serie B e di serie C, fin quando l'Amore sarà catalogato, condannato, offeso, violentato, saremo tutti meno umani, l'Amore di tutt* sarà violentato e impedito. L'Umanità è tale se vale per tutti, l'Amore non è negato o minacciato da altro Amore: se alcun* non possono amare, non può amare nessuno... 22 dicembre 2012 - Alessio Di Florio ( PeaceLink e Ass. Antimafie Rita Atria )   ti potrebbero interessare   http://www.homocaust.org (inglese) http://www.olokaustos.org/argomenti/homosex/ (italiano)in particolare le  pagine  4 e  5 http://old.cassero.it/show.php?1011 http://it.wikipedia.org/wiki/Triangolo_rosa   http://it.wikipedia.org/wiki/Triangolo_nero http://www.gionata.org/index.php?option=com_content&view=article&id=4255:i-triangoli-rosa-e-la-societa-del-dopoguerra&catid=100:triangoli-rosa&Itemid=100470   http://it.wikipedia.org/wiki/Simboli_dei_campi_di_concentramento_nazisti Lo so ch