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Visualizzazione dei post con l'etichetta africa

Da Pavia a Nairobi al fianco dei bambini di strada

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IL VIAGGIO Da Pavia a Nairobi al fianco dei bambini di strada Guido Bosticco, Guido Mariani e Vince Cammarata in Kenya con il èprogetto Ciak! Kibera e Amani per realizzare un documentario con gli ex ragazzi di strada ospitati nei centri della ong Amani for Africa: "Negli slum tanti talenti da valorizzare" di Anna Ghezzi Guido Bosticco e Vince Cammarata di Epoché Pavia raccontano una giornata sui campi da calcio della baraccopoli di Kibera, a Nairobi, in Kenya. Professore di scrittura all'università di Pavia il primo, fotografo e videomaker il secondo, sono a Nairobi con il progetto Ciak! Kibera, organizzato dall'associazione Cherimus in collaborazione con Amani for Africa. In queste settimane stanno facendo workshop e seminari con un gruppo di ex ragazzi di strada che, alla fine del percorso, realizzeranno un cortometraggio  professore, un giornalista e un fotografo e videomaker tra gli slum di Nairobi per girare un documentario insieme a un gruppo di

differenza tra noi e il sud del mondo su come prendere la vita la storia dell'amore per il mozambico di un ex missionario Galluirese don Ottavio Cossu

L'Africa di don Ottavio dove pulsa la vita vera «Voi bianchi non potete capire» ridacchia don Ottavio, bianco per caso, nero per passione. Il suo pensiero va oltre le parole, la sua esperienza traduce le intenzioni dei fratelli africani. Perché nel Continente nero due ore sono sempre quattro, le cose fatte generalmente sono da rifare e soprattutto nulla è certo nella stagione delle piogge. E allora bisogna seguire il tempo, senza fretta, lasciare a casa l'operatività occidentale, lasciar fluire la vita, così come viene. Per questo mentre gli uomini bianchi, intrappolati nei tempi morti dell'uomo nero, continuano a preoccuparsi, Ottavio se la ride: un metro e mezzo di simpatia e cinismo, cammina con piede malfermo tra la nebbia di Aglientu. Era stanco e ha deciso di tornare a dir messa in Sardegna per quattro vecchiette litigiose. Ma è durata poco. Ha mandato una lettera al vescovo: mi ritiro. L'Africa per lui è stata una grande maestra di realismo. Ha visto donne e

Mamadou in spiaggia per vendere i suoi libri Le tradizioni del Senegal invece che la solita mercanzia. Il suo sogno: «Un pulmino per la scuola dei bambini»

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libri immigrazione africa Email  da   http://lanuovasardegna.gelocal.it/  consultato il 3\8\2013  VALLEDORIA. E’ diventato quasi un celebrità tra i bagnanti delle spiagge sarde l’ambulante senegalese Mamadou Bamba Toure autore di due libri che raccontano della sua Africa. Infatti, dopo avere venduto per tanti anni l’ oggettistica della sua terra natia, come tanti altri suo connazionali, nel 2002 ha deciso di scrivere sia un libro di favole “Gainde Manosour Boye” (favole africane per bambini) e “Yoonwi” (ritorno alle radici, ristampato la scorsa settimana) per raccontare con la sua penna le tradizioni del suo Senegal e sopperire così alle tante curiosità degli italiani che incontrava nel suo girovagare. Il suo sogno nel cassetto rimane quello di ritornare nella sua terra natia e riabbracciare sua moglie e i suoi quattro figli. Ma questo potrà avvenire solo dopo che Mamadou avrà accumulato un bel gruzzoletto per acquistare un pulmino

La storia di Romolo e Remo all'Africana Un cane adotta 2 bambini di 6 e 7 anni dopo che la madre li ha abbandonati.

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fonte  animalinews  tramite  http://oknotizie.virgilio.it/ del  13\7\2013 qui l'articolo completo Succede  In Kenya, dove la madre alcolizzata ha lasciato i figli alle cure della nonna, la quale però è anziana e ha in tutto ben 10 bambini da guardare. Questo cane, che non è certo di razza come potete vedere, [   che importanza  ha  se  èdi razza o meno  , l'importante    è che   ti piaccia  e  che  ci sia  affetto  sia  da  parte  tua    verso di lui  sia   l'inverso   ]  ha iniziato a prendersi cura dei 2 piccoletti, in vari modi li accompagna a scuola, li riporta e sta sempre con loro quando i bambini non vanno a scuola. Una vera storia d'amore tra un cane e dei bambini, una storia che ci ricorda molto quella di Romolo e Remo, adottati dalla lupa. N.B il  corsivo è  mio 

Racconti di un viaggio (in bicicletta) dalla Spagna al Mali.

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Visto che  &amp;lt;div&amp;gt; src="http://player.vimeo.com/video/54401263?title=0&amp;amp;byline=0&amp;amp;portrait=0&amp;amp;color=ceb46e" width="400" height="300" frameborder="0" webkitAllowFullScreen mozallowfullscreen allowFullScreen&amp;gt; E' nata questa iniziativa Biciclette per l’Africa (The power of Bicycles)di The Bicycle Factory E un iniziativa importante perchè come testimonia il video , L'Africa è come l'italia del II dopo guerra    (   i più anziani e i cinofili ricorderanno il film ladri di biciclette ) . Infatti : << Mentre in gran parte del mondo occidentale neonati movimenti popolari lottano per i diritti e la sicurezza dei ciclisti, nei paesi più poveri>> , secondo http://bicycletv.it/ da cui ho preso il video <<e la foto qui a  destra     la bicicletta è ancora molto di più di un semplice mezzo di trasporto. In Afr

Verona, famiglia fa infibulare le figlie: genitori assolti in appello

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Leggendo    su   http://www.nocensura.com    di   venerdì 14 dicembre 2012 15:54 questo  articolo   Verona, famiglia fa infibulare le figlie: genitori assolti in appello . bimbe incise: «In patria sarebbero state discriminate». Furono i primi ad essere condannati grazie alla nuova legge, sentenza ribaltata in Appello  Di Laura Tedesco VERONA — A marzo del 2006, quando deflagrò il caso, a Verona venne per la prima volta in Italia applicata l'allora neonata legge anti-infibulazione, quel dettato normativo che aveva riscosso il plauso di tutte le forze parlamentari e che prevede la severa punizione per le mutilazioni genitali, in primis agli organi femminili. A distanza di sei anni dalla doppia denuncia dei genitori di due bambine e due anni dopo la loro condanna in primo grado su decisione del giudice Raffaele Ferraro, entrambi sono stati assolti dalla seconda sezione della Corte d’appello di Venezia. Un verdetto clamoroso, che ribalta le sentenze pronu

Liberate Rossella Urru!

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Rossella Urru , 29 anni, volontaria italiana e rappresentate del Comitato Internazionale Sviluppo dei popoli (CISP), operava in Algeria, nei campi profughi Saharawi, per portare aiuto alla popolazione, in particolare ai bambini. Nella notte tra il 22 e 23 ottobre 2011, mentre cenava con alcuni colleghi spagnoli ( Ainhoa Fernandez de Rincon dell 'Associazione amici del popolo Saharawi e Enric Gonyalons , dell'organizzazione Mundobat) è stata prelevata da terroristi islamisti e di lei si son perse le tracce. Oggi, 29 febbraio, i blogger si dànno appuntamento sul web per ricordare Rossella e altri nostri connazionali rapiti: Maria Sandra Mariani , Giovanni Lo Porto , Franco Molinara , Valerio Longo , Letterio La Maestra , Agostino Musumeci , Valentino Longo , Daniele Grasso e Carmelo Sortino [lista delle adesioni nel blog di Sabrina Ancarola, http:// sabrinaancarola.blogspot.co m/ ] . Chiediamo di supportare l'iniziativa condividendo e commentando i post in r

il coltan nuovo oro bianco e gli effetti collaterali

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 Lo  che questo post  verrà considerato dalle male  lingue   un copia ed  incolla  , ma  io me  ne frego e  avanti  . Perchè non  voglio   che  Non credo ci  sia bisogno di commentare  ed  aggiungere  altro   parla da solo questo   articolo  in flash  tratto da  http://www.slideshare.net/FilippoSardi/    che promuove  il  http://www.umoya.org/

Perizoma.

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Alcuni giorni dopo, capitiamo per caso in un nuovo villaggio ancora in corso di "costruzione". Quando la terra è stata esaurita dalle coltivazioni, gli abitanti che sono seminomadi, non esitano ad abbandonarla e a spostarsi altrove. In principio, alcuni degli uomini sembravano infastiditi dalla nostra presenza, ma, a forza di gentilezze, riusciamo a farci accogliere, tanto più che due giorni prima abbiamo guarito un ragazzino colpito da febbre violenta. Per fortuna oggi esistono medicine di uso semplice e sicuro. Andrea si è di nuovo informato sul nostro itinerario, e così adesso dobbiamo abbandonare la pista e viaggiare nella "savana"; per fortuna la vegetazione è abbastanza rada in questa zona, però dobbiamo fare molta attenzione ai "ceppi" sporgenti a fil di terra! Sbuchiamo finalmente su una specie di altopiano investito dalla luce dei nostri fari. Il nostro arrivo provoca una specie di panico, e alcune persone che stavano tranquillamente chiacchierand

Schivitù moderna

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E’ alquanto difficile ammetterlo, ma la verità è che non vi sono grosse differenze tra lo sfruttamento della schiavitù che praticavano gli antichi Greci, o gli antichi Romani, rispetto a quella praticata dall’occidente moderno nei confronti dei paesi del terzo mondo, se non per il fatto che quest’ultima è stata opportunamente mascherata dalla ipocrisia dei nostri governanti.

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Africa chiama Europa Questo blog affaticato cerca di scrivere qualcosa di non troppo scontato sul tema dei migranti, cosa difficile perché sulla questione si sono già espressi in tanti, comprese persone di grande competenza e autorevolezza. Tuttavia è troppo il disgusto per il consueto tatticismo con cui si muove il nostro governo nell’affrontare i problemi (*), accompagnato come sempre da una grande capacità mediatica che anche in questo caso va a sposarsi benissimo con le ventate emotive di ampi settori dell’opinione pubblica. E’ per me innegabile l’estrema complessità del problema, che esclude risposte facili sia nel senso dell’accoglimento che in quello del respingimento: trovo peraltro scontato che sia necessario porre un freno all’attuale flusso migratorio proveniente dal Mediterraneo, se penso a quanto poco può offrire l’Italia in termini di bacino occupazionale rispetto al potenziale numero di migranti provenienti dal continente africano, e senz’altro vanno affrontate le band

Appello per una Rete Nord Est per il Congo

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Nell’ambito del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo i coordinatori dei Gruppi d’Iniziativa Territoriale (GIT) della Banca Etica di Verona, di Vicenza, Bassano, Venezia, in collaborazione con l’associazione Malaki ma Kongo , lanciano un appello per una RETE NORD-EST PER IL CONGO indirizzato ai GIT, ai soci dell’area nord-est e a tutte le persone sensibili e di buona volontà.   Di seguito il testo dell'appello:   Carissimi amici e soci di Banca Etica dell'Area Nord-Est, abbiamo un sogno, ma possiamo e vogliamo realizzarlo solo con l'aiuto di ognuno di voi. Come forse già sapete, la nostra banca ha recentemente aderito all'appello per la pace in Congo promosso da Chiama l'Africa . Bene,  il nostro sogno è quello di costruire insieme a voi una rete di solidarietà per dare concretezza a questo appello attraverso il sostegno ad un progetto di MALAKI MA KONGO, un'associazione di solidarietà internazionale di cui è coordinatore Masengo

Africa: sull'efficacia dei preservativi nella lotta all'AIDS

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In questa polemica mi porrei d’istinto sul fronte dei promotori del preservativo, tuttavia sono convinto che per una migliore comprensione delle cose occorra sempre cercare di superare i propri steccati inconsci e provare ad entrare un poco nello sguardo dell’altro. Specialmente in questo caso, considerato che la Chiesa fa Missione in Africa da lunghissimo tempo e ne è una profonda conoscitrice: mi sembra che ridurre la propria posizione a degli slogan scagliati contro il Papa connoti un elevato grado di ideologia ma soprattutto di pressapochismo (non posso fare a meno di notare anche il fenomeno reciproco). Poiché il dramma dell’AIDS è troppo importante e impone di trovare le soluzioni più efficienti, penso che l’approccio migliore per capire sia un confronto il più possibile neutro e scientifico tra le strategie studiate dagli esperti di entrambi i versanti.   Recentemente un lettore del mio blog, con cui discutevo a proposito di global gag rule , mi ha segnalato alcuni lavori

Senza titolo 1277

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Queste storie non sono vere, giornali e tv non ne parlano e  anche su internet non si trova quasi niente. Il grande fratello- quello vero -decide che è solo una favola bella o brutta non importa  che illude e c'illude che questi bambini sono solo comparse di un film senza distribuzione Ero il re del mondo  e tu la mia regina  non ero entrato in niente e niente era entrato in me sognavo io e te nel mondo bianco splendente poi sei arrivata tu  vita madre natura   hai fatto del tuo meglio per farmi nel sole  andare nel mondo bianco e rosso -hai detto - non ci potevo stare un sole cosi' forte senza protezione che neri, neri ci ha fatto diventare   Cos' è  questo mondo selvaggio non è cosi' che l'avevo sognato   sì, in qualche modo me ne andrò in giro quaranta kilometri al giorno per prendere l'acqua e  a questo che serve la mia vita? solo bambini come carne da macello? organi da trapiantare? un Kalaskinov in mano a quattro anni è per questo che mi hanno me