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Pacchetto sicurezza

"Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica" . Scorrono le immagini del video di Vieni a ballare in Puglia , brano in cui Caparezza , con l'acida affabulazione che lo contraddistingue (un bravo anche ad Albano per il cameo), punta il dito sulle morti da taluni, inspiegabilmente, definite bianche. A me son sempre sembrate nere, nerissime. Acri e primitive come il paesaggio del video, arrostato da un sole implacabile, d'un furore malato, metallico, inquinato. Non è il Sud patinato delle agenzie di viaggio, è la periferia africana dei bus scalcagnati e tossici. E' l'Italia. Avevo condiviso questa canzone con gli amici di Facebook, qualche giorno fa. E ieri, la notizia, l'ennesima, maledetta, intollerabile: non in Puglia, ma in un'altra Africa, cioè la Sardegna: Saras . E Saras si aggiunge alla Torino della Thyssen Krupp, alla Milano del ferroviere cinquantenne, alla terra desolata di Michele e i suoi compagni (fratelli). All'

I pupi, i papy e il puparo senza arte

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1. Sulla preside di Genova, Giovanna Cipollina, che scrive le liste di proscrizione, mercoledì prossimo spedirò il mio articolo per la Repubblica/Il Lavoro che verrà pubblicato domenica prossima. 2. Ci mancava questa! Il Corruttore (sic! «C» Maiuscola per dire che rappresenta un modo d’essere irreversibile) di testimoni perché dicano il falso, il papino bugiardo preoccupato della sua «bambina», ora appena maggiorenne, l’«uomo malato» che si crede Napoleone, Gesù Cristo, il Padre eterno, si trucca di nascosto al raduno della Confindustria: il trucco nascosto nel fazzoletto e lui, il papino delicato, che fa finta di asciugarsi il sudore, mentre invece si sta stuccando per «venire meglio in tv». Anche nelle frivolezze è falso. Anche quando agisce di nascosto è finto. 3. La scena raccapricciante però non è lui, ma quelli che gli stavano davanti: il gotha dell’intellighenzia italiota, la classe nobile del Paese, che ascolta in silenzio le fregnacce di un uomo malato (parola di moglie) e all

I prìncipi di questo mondo

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Qui non c'è molto da dire. Se non due sole parole, ferme, decise, chiare, irrevocabili: LIBERATELA SUBITO. Non intendiamo pregare, stavolta, ma pretendiamo. Urliamo. Troppo intollerabile è l'ingius tizia. Troppo macroscopico il male. Dietro la farsa dello scandaloso nuovo processo ad Aung San Suu Kyi scorgiamo il terrore, il furore e, più che mai, la voglia di sangue, di vendetta. Di farla finita, una volta per tutte, con i diritti umani, la nonviolenza, la dignità. Un caso che questi nobili ideali siano incarnati da una donna? No. La talebanizzazione del mondo è evidente. In Italia, che ovviamente ben si guarda dal muovere una minima protesta per quanto sta accadendo, siamo al livello più basso, e quindi più incancrenito e stomachevole, di tale processo. Il nostro esimio Presidente, col (tacito) benestare della Chiesa, ha fatto regredire la condizione femminile di una settantina d'anni. E oggi quei pochi ancora animati da un senso etico, quegli illusi che si ostinano a

H2O ACQUA IN BOCCA: VI ABBIAMO VENDUTO L'ACQUA

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lunedì 30 marzo 2009 H2O ACQUA IN BOCCA: VI ABBIAMO VENDUTO L'ACQUA Mentre nel paese imperversano discussioni sull' eutanasia, grembiulino a scuola, guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione deiservizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l'acqua minerale). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo

Senza titolo 1366

Poco tempo fa vi ho parlato di Joseph, un bambino malato della sindrome di Leigh. con questo video voglio farvelo conoscere, farvi vedere le difficoltà ke ha nello spostare tovaglietta e bavaglino, ha solamente 4 anni e se entro brevissimo tempo i suoi genitori non riescono a trovar 300.000 € quando avrà 5 anni Joseph morirà. voglio parlarvi un attimo di azzurra: è affetta dalla stessa malattia di Jo, oggi ha 6 anni (a ottobre 7) i dottori avevano detto ke non li avrebbe mai compiuti e invece ha fatto dei passi da gigante, mattia (di milazzo (ME) affetto dalla sindrome di West, tetraparesi spastica e epilessia) il 20 aprile vola in florida, grazie a varie manifestazioni e donazioni di gente comune. se questo video vi ha toccato vi invito di tutto cuore a fare visita al suo blog http://wwwjosephunangiolettodasalvare.blogspot.com  (il link sembra errato ma non lo è) non c'è molto ma l'essenziale x sapere la storia e donare un piccolo contributo. Nel mio blog invece metto altri ca

"8 marzo: una bambina, una donna, senza Chiesa"

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Carissimi, “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna” (Mt 5, 20-22). Parole severe quelle di Gesù. Non dissimili da quelle di alcuni maestri del suo tempo, che ricordavano: il comandamento è di non spargere il sangue, ora, chiunque umilia il suo prossimo, chiunque lo fa arrossire di vergogna, è come se ne spargesse il sangue, è perciò lui stesso omicida. La mattina, alla preghiera, noi non siamo molti, sei, sette, otto persone al massimo. Che oggi, quando, in apertura, si è fatta la memoria della vita, erano tutte, tra lo smarrito e l’indignato. Perché noi non siamo abituati a pastori così. Come quello che è entrato, a

MEGLIO ATTIVI OGGI CHE RADIOATTIVI DOMANI

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Due problemi straordinari segnano il nostro tempo: A le fonti fossili (petrolio innanzitutto) sono in esaurimento B la combustione dei fossili ha aumentato l’ anidride carbonica (CO2) nell’aria che ha provocato l’aumento della temperatura sul pianeta PER FAR FRONTE A QUESTI PROBLEMI STRAORDINARI È NECESSARIO: A sviluppare in modo massiccio fonti rinnovabili di energia (solare, fotovoltaico, eolico) che devono essere promossi con incentivi pubblici e l’utilizzo della leva fiscale. B ridurre i consumi di energia favorendo i mezzi pubblici,le biciclette, riutilizzando l e risorse, diminuendo i rifiuti C aumentare l’efficienza energetica con la riqualificazione degli edifici e degli elettrodomestici CIÒ CHE NON SI DEVE ASSOLUTAMENTE FARE È RITORNARE AL NUCLEARE CIOÈ COSTRUIRE NUOVE CENTRALI NUCLEARI COME VUOLE FARE IL GOVERNO BERLUSCONI. Dobbiamo rifiutare il nucleare , come abbiamo già fatto nel referendum del 1987 perché: 1 le centrali nucleari hanno costi molto elevati (5 miliardi di

Lettera sulla Carità/Agàpe

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Grassetti nostri.     La sera della morte di Eluana, alle ore 21,30 circa suona il mio telefono. Una voce di donna dice: “Ora sarete contenti. L’avete ammazzata. Siete nazisti” . Ho messo giù il telefono, senza proferire parola. Se l’irrazionalità raggiunge simili livelli abissali, svanisce qualunque parola di confronto. Mi ha addolorato vedere cattolici, uomini e donne, preti e qualche cardinale parlare con sicurezza di “assassinio” e altre nefandezze. Ho visto la scritta su un muro vicino alla clinica che diceva “Beppino boia” . Credo che un cattolico avrebbe dovuto essere legato come ad una roccia solida alla Parola: Non giudicate e non sarete giudicati; con il giudizio con cui giudicate sarete giudicati; e con la misura con cui misurate vi sarà misurato (cf Mt 7,1-2). Avrei voluto ascoltare parole come: «Tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e non li hai abbandonati» (Ne 9,17). Come si concilia l’urlo di «assassino» con il ro

E. E.: i cattolici non sono Ratzinger, Bagnasco e Radio Maria

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Proprio per il rispetto verso E. E. (come Michele Serra, non riesco nemmeno a nominarla a causa dello scempio perpetrato dalle scimmie urlatrici attorno al suo corpo) e la sua famiglia, in particolare papà Beppino che, indipendentemente dalle scelte, nessuna persona con un minimo di coscienza UMANA - e non solo cristiana - potrebbe definire "assassino" , non sono mai intervenuta pubblicamente sulla sua sciagura. Tuttavia il livello d'indecenza raggiunto da certi personaggi in questi giorni è tale, e l'immagine dei cattolici fornita dai media e dalla cricca vaticana così distorta, che come credente mi sento offesa e sfregiata, e avverto l'irrinunciabile diritto-dovere di render nota a tutti la realtà. I cattolici non sono Ratzinger, Bagnasco, la Binetti o Radio Maria . Riporto alcune dichiarazioni di autorevoli associazioni, politici e anche religiosi AUTENTICAMENTE credenti. Di ciarpame siamo stufi. D. T. Mons. Casale: “Eluana lasciamola morire in pace come facem

Per il Vaticano II e contro gli antisemiti nella Chiesa

Al seguente link di Arcoiris : http://appelli.arcoiris.tv/vaticanosecondo/ ho pubblicato un appello-dichiarazione sull’abolizione della scomunica e sul vescovo negazionista e in difesa del Concilio ecumenico Vaticano II. E’ un testo personale che non ho concordato con alcuno, per cui la responsabilità è solo mia, con tanto di firma in calce. Il testo è breve, ma fermo e determinato. Chi lo condivide può firmarlo; chi non lo condivide non lo firmi; chi ne condivide una parte, decida cosa è prevalente: se la perfezione o l’emergenza chiesa che stiamo vivendo. Nessuno è obbligato. Non volevo tacere perché non è possibile tacere. Il tacere sembra una caratteristica cattolica, quasi un ottavo sacramento. La Germania ha cominciato, la Francia sta seguendo, anche in Italia comincia sentirsi qualche voce e anche noi possiamo e dobbiamo fare sentire la nostra contro ogni rassegnazione e autoritarismo. PREGO CORTESEMENTE CHI VOLESSE DIVULGARE L’APPELLO E IL LINK a quante più persone è possibil

Il papa, i lefebvriani, il concilio

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Riceviamo e pubblichiamo, grassetti nostri. Il papa Benedetto XVI è ancora cattolico? Dovrei provare soddisfazione nel dire «lo avevo detto», invece provo amarezza e rabbia. Il 14 settembre 2007, opponendomi con tutte le mie forze all’introduzione della Messa preconciliare voluta dal papa attuale, scrissi in 24 ore un libretto ( Ritorno all’antica Messa , Gabrielli Editore) in cui mi dichiaravo obiettore di coscienza e mentre tutti giocavano sul folclore della «Messa in latino» dimostravo che l’obiettivo esplicito del papa era l’abolizione del concilio ecumenico Vaticano II. Qualcuno parlò di esagerazione. Oggi gli increduli di allora ne hanno la prova provata e spero che nessuno riduca ciò che sta accadendo a meri fatti interni alla Chiesa che non interessano il mondo laico. a) Il ritorno all’anticoncilio L’abolizione della scomunica ai quattro vescovi scismatici lefebvriani è uno stupro compiuto dal papa contro la Chiesa perché di sua iniziativa sancisce e definisce che il concilio

Benedizioni

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In questi giorni non posso dedicarmi al blog come vorrei. Ed è un vero peccato, perché di cosette interessanti ce ne sarebbero parecchie, e sarebbe anche il caso di soffermarvisi un poco. Dacché, appunto, non mi è del tutto possibile, mi limito a qualche lapidario commento. Innanzi tutto sul neopresidente Barack Hussein (a lato, con la moglie Michelle) . Il quale, per aver semplicemente manifestato di voler rispettare la volontà delle donne che abortiscono (ché questo è il VERO senso dell'abolizione delle norme oscurantiste del suo predecessore W.) si è beccato le infiammate reprimende del Vaticano . Conosciamo tutti a menadito la strenua battaglia d'un pugno di maschi celibi, misogini e saccenti contro le esecrande assassine che osano violare la legge divina e, soprattutto, la potestà dell'uomo sul loro corpo-contenitore. In nome della Vita, certo. Forse dovremmo rettificare con "integrità della stirpe" . Già. Perché non è forse ozioso ricordare che l'aborto

Gorla e Gaza, il fattore

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"E' come a Gorla, è come a Gorla" . Se fosse ancora viva, mia nonna commenterebbe con queste parole il raid di ieri sera, costato la vita a una quarantina di bambini e donne sfollati in una scuola dell'Onu . A Gorla nell' ottobre 1944 , vent'anni esatti prima della mia nascita, si consumò una delle pagine più nere della storia di Milano in guerra: un bombardiere statunitense colpì in pieno giorno una scuola, scambiata per uno stabilimento industriale, uccidendo duecento fra alunni e insegnanti [nella foto in basso, il monumento commemorativo] . Ieri a Gaza si è ripetuta Gorla, si è ripresentato il fattore "G": vale a dire "giovani". Ma "G" è anche l'iniziale di "guerra". Come se la più radicale nemica dei giovani provasse un perverso piacere a passeggiar loro accanto, sfiorandoli con la sua ombra fredda e, ogni tanto (ma sempre troppo spesso), ghermendoli. La guerra nasce vecchia, perché ricorda a tutti noi la remo

L'ultima dell'anno

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  Gerusalemme: il Monte degli Ulivi e la Valle di Giòsafat.     Senza il Gruppo Emmanuele non avrei mai visitato la Terra Santa: Israele. Se lo sapesse, papa Benedetto potrebbe accusare un colpo fatale. Lo vedremmo aggirarsi smarrito nei sacri palazzi, con lo sguardo sbilanciato e roteante di chi avverte sgretolarsi il suo mondo cristallino. Degli omosessuali credenti e, per di più, in pellegrinaggio:  il concretarsi, per lui, d'un mondo rovesciato, forse dell'Apocalisse prossima ventura. E io, al loro fianco, ancor più inspiegabile! Ma lo lascerei volentieri ai suoi impolverati fantasmi di eugenica spirituale. Gesù era il rifiutato e tra i suoi avi contava prostitute, trafficoni, in altre parole tipi sghembi. Il mito della "purezza" non è cristiano nella sua origine. Ma l'angolo di Dio è anche l'angolo più pagano .   Presso il Muro della Spianata del Tempio, conosciuto come Muro del Pianto.   Assieme ai miei amici ho ripercorso, durante i mesi estivi, le tap

Né pane, né rose

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Me ne dolgo, ma non c'è più gioia, non più trasporto né speranza in me per la Giornata della Colletta Alimentare. Sfileremo, oggi, per la nostra "buona azione annuale". Molti di noi con la morte nel cuore, in verità, perché prevedono che saranno i prossimi beneficiari di quella colletta. Sfileremo davanti a supermercati che, per gli altri 364 giorni dell'anno, mantengono in vita un sistema che non solo ha prodotto, ma considera strutturale la povertà. Come ha acutamente osservato Giorgio Cremaschi , la povertà è indispensabile per il capitale e, paradossalmente, lo arricchisce e l'ingrassa. La locandina della colletta. Qui si può scaricare l' elenco dei supermercati che partecipano all'iniziativa. Non c'è gioia, nella nostra carità dalle spalle curve, che s'appresta a diventare essa stessa scarto. Come afferma non casualmente Brunetta il luminare, citando a sproposito ma con cinica ferocia Manzoni: "La crisi è, come la peste, una scopa &qu

Giorgio Cremaschi: "Al capitalismo piace questa crisi"

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Dobbiamo smetterla di discutere delle chiacchiere e guardare alla sostanza dei provvedimenti che vengono presi. Per ora non c'è un solo paese occidentale che abbia deciso misure per far aumentare i salari e fermare i licenziamenti. Anche Obama tace sul salario minimo di legge, che negli Usa è fermo al 1998. Al contrario tutte le decisioni che vengono concretamente varate servono a sostenere le banche, la finanza, i programmi d'investimento, di ristrutturazione, di licenziamento delle imprese . Sotto l'onda dell'emergenza globale si affermano criteri sociali che sono quelli di una vera e propria economia di guerra . E anche gli investimenti militari veri e propri aumentano. Mentre i poveri reali crescono a dismisura, si definiscono ristrette categorie di poveri ufficiali . In Italia stiamo sperimentando l' elemosina di Stato che tocca, con la carta sociale del governo, un milione e duecentomila persone. C'è del metodo in questa follia. Si usa la crisi per sele