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Visualizzazione dei post con l'etichetta amicizia

aiuto reciproco e solidarietà fra gli ultimi Sassari, mendicante “adotta” l’amico malato

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 da  la nuova   edizione sassari del 20\1\2014   Sassari, mendicante “adotta” l’amico malato Roberto è stato operato alla bocca dopo un tumore e non può più chiedere l’elemosina. Mirko, nonostante le difficoltà e due figli da mantenere, tende la mano anche per lui di Daniela Scano SASSARI. Quando è arrivato in Italia in cerca di lavoro, vent’anni fa, Slawomir Jacek Sieminiec ha capito che con quel nome impronunciabile non avrebbe mai fatto fortuna. Così ha deciso che si sarebbe fatto chiamare Roberto, ma la sorte con lui è stata avara lo stesso. L’unico che ancora continua a chiamarlo con il suo vero nome è Mirko, un connazionale polacco conosciuto nel 2002 e che che dal 2011 divide con lui il lavoro, quando c’è, e il marciapiede quando la crisi toglie anche quelle poche giornate in nero. Oltre l’elemosina, Mirko e Roberto non hanno mai chiesto niente a nessuno. Ora però Roberto è molto malato e Mirko chiede per lui: «Qualcuno lo aiuti, non voglio che muoia». Nell’attesa se lo è

fortuna o sfortuna ? questo è il problema

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 canzoni consigliate  oh  fortruna  - Carmina  Burana   http://www.youtube.com/watch?v=GD3VsesSBsw Dopo aver letto questa storia a metà strada tra buonismo e strappa lacrime ma non melensa confermo quanto dice questa vecchia ( una delle canzoni della mia gioventù ) canzone degli ex Guns Roses anche i duri hanno un cuore. Ma soprattutto mi chiedo ma la fortuna o sfortuna esistono oppure siamo noi facendo e disfacendo la creiamo magari facendoci condizionare dagli eventi tragici o felici che siano della vita ? . Oppure come dice la discalia della foto in questione , sulla pagina facebook di topolino << :Topolino3027 A volte la differenza tra fortuna e sfortuna è solo una S, la S di strega!!! >> . Oppure

a volte l'amicizia è per sempre [ Stand by Me ]

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da http://www.lerika.net/ Ci siamo conosciute il primo giorno di terza elementare. Tu avevi una pettinatura  fottutamente sovietica , con due enormi fiocchi sulle trecce attorcigliate tipo moglie di fantozzi, ma in bello. Avevi sta testolina bionda tipica delle belle bambine del paese da cui arrivavi. Io ero molto più bassa di te, avevo le trecce più lunghe dell’universo, ma marrone scuro. E le  basette . Non ero un fiore. Inutile dire che è stata sintonia a prima vista. Come quando la crema incontra il cioccolato. O quando i pinoli incontrano il basilico. Forse è meglio. Passano gli anni. Le discussioni. I fidanzati. Le improvvise sparizioni. Gli impegni. Non passa tutto il resto. Oggi è il tuo giorno, non potevi scegliere marito migliore. La mia fotocopia al maschile. Che se ne avessi scelto un altro non lo avrei mai approvato. E lo sai. Perché la (tua) testimone ha sempre ragione. Ti voglio bene.

La tenera storia di un'amicizia nella Olbia degli Anni CinquantaMario e il vecchio Ugo: un furto per la sua bara.

fra le tante   ovviettà e  fesserie   degli approffondimenti  estivi dei giornali   capità   di leggere  anche  storie interessanti  eccone  una  tratta  dall'inserto estivodell'unione sarda del  2\7\2013 di Piera Serusi Olbia. Dietro il feretro c'era lui soltanto. I quattro uomini che portavano la bara, il frate di San Simplicio, un chierichetto con la croce. E Mario, che arrancava col capo chino e le preghiere in punta di labbra.«Chi est su mortu, Marie'?», gridò un giovane seduto sulla soglia di casa al passaggio del corteo funebre più corto del mondo. «Est unu amigu meu», rispose il ragazzino.«Tando benzo eo puru». Vengo anche io, annunciò quello alzandosi e mettendosi in coda con le mani giunte. Qualche centinaio di metri, il tanto di un eterno riposo, e sulla processione si abbatteva un'altra voce: «Chi est su mortu, Marie'?». Un amico mio, ripeteva il ragazzo. E allora vengo anche io. Fu così che, lungo il tragitto verso il cimitero di Olbia, la fila

Il capitano e l'abbraccio all'allenatore: "Una grande amicizia, va oltre il calcio"L

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IL CAPITANO DEL CAGLIARI, DANIELE CONTI Conti felice per il gol e per il successo: "Oggi era importante vincere". Daniele Conti firma con un colpo di testa il successo del Cagliari. Una rete che ridà morale ai rossoblù: "Oggi era importante vincere. Non so se questa possa essere la partita della svolta. Sono però contento per i miei compagni: in queste ultime settimane hanno sofferto tanto". Dopo il gol il capitano è andato ad abbracciare Diego Lopez: "La nostra amicizia va avanti da quattordici anni. Va oltre il calcio". Decisivi anche i tifosi: "Ci hanno sostenuto. Sono la nostra forza. In settimana avevo chiesto un grande aiuto. Lo hanno dato durante tutta la partita".   fonte  unionesarda  Domenica 13 gennaio 2013 17:13

amicizia e amore

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certe persone tienile  strette ma lasciale  respirare da   smemoranda (   www.smemoranda.it  )  dodici mesi  2012\ 2013 

se a dire basta al'annoressia è un fumetto come topolino vuol dire che il fenomeno è sempre più grave

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strano  a me  avevano detto   che  sono troppo grande  per  i fumetti  e  i fumetti   sono solo fantasia  e    ti estraniano dalla  realtà invece :  da   http://www.topolino.it/blog/post/ 14/05/2012 Pubblicato da  CLARABELLA Tag:  amicizia,   bellezza,   clarabella, 0 Select rating Give it 1/5 Give it 2/5 Give it 3/5 Give it 4/5 Give it 5/5 Give it 1/5 Give it 2/5 Give it 3/5 Give it 4/5 Give it 5/5 46 voti Non faccio che leggere e sentire parlare della famigerata prova costume, di cosa fare o non fare per affrontare il temibile verdetto dello specchio indossando il costume da bagno. Non faccio che ricevere le lagnanze di amiche alle prese con i rotolini (o rotoloni) accumulati durante l'inverno, terrorizzate di doverli mostrare in spiaggia. Non vi sembra che si stia un po' esagerando? Cerchiamo di stare calme, care amiche: sinceramente non mi sembra un dramma. Smettiamola di disperarci e cerchiamo di fare in modo che l

Da chi abbiamo imparato l'immortalità se non dall'immortale

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MANO NELLA MANO NELLA NOTTE DI GIZA         Splende il tuo sguardo mai quasi orfico nella notte di nettare, stella fissa nel firmamento, non muore nel tramonto,non viene sciacquata via dall’alba, le ciglia battono cicloniche portando repentini aggrappamenti e sulla tua bocca inzuppata dal sangue delle escoriazioni dei papaveri è nata oh si fremo è nata l’ultima avventura scala appoggiata al sole e così dobbiam traballar per la gloria di qualcuno che non ci ama ma io L’ho buttata la al sole, voglio il sole le corriamo incontro scherzando la sera aspettare era più folle del gesto che abbiamo fatto così noi correvamo incontro alla sua alba dalla notte in bilico sul cratere dell’intimo tentativo sudando antiche secrezioni rem. Dentro la corsa affannosa sentir la tua dispnea perché vuoi toccar il folle fa vibrar le corde che ho attaccato alle stelle ed essa sembra uscita dal mio sogno d’oro, troppo lontana che non lo riesco ad acchiappare hai già compiuto la magia del miraggio, allora tente

Uomini e no

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  Uguali perché unici. E' bello che la Giornata delle Persone con Sindrome di Down si svolga, quasi si stenda, tra i colori dell'autunno, nel loro sfumare ondulato e tenuamente monotono. E' una sensazione di conforto, di grembo, di gioia pura, di riconciliazione. Una giornata, se vogliamo, lenta. Una giornata che ci ricompone nella nostra natura balbettante, nei nostri primi passi, nelle nostre provvidenziali cadute. E' una domenica resa al suo significato di festa, e non "un giorno da buttare" come riecheggiavano gli stinti versi di un'infelice, vecchia canzone. E' qui, per ricordarci che da buttare non c'è proprio nulla, e che l'imprevisto è dietro l'angolo, col suo carico di ansie, tribolazioni, dolori e intense gioie. *** Cos'ha fatto? Ma che razza di domanda è? Non plaudiamo indiscriminatamente a Barack Obama ma, contrariamente a tanti moralisti dell'ultima ora, siamo consapevoli - e, a quanto sembra, lui pure - che la forma

Gli ecologisti su facebook :la politica non vuole una legge sulla trasparenza per tenere sotto controllo i cittadini!

Nessuno ci potrà convincere del contrario ,ovvero che qualsiasi potere politico che governa senza trasparenza non ha alcuna legittimazione , né sovranità , e non potrà mai garantire né giustizia , né democrazia reale, ma solo asservimento delle folle ai suoi voleri. Questa in realtà è la sfida , di questo nuovo secolo , questo è il vero obiettivo , dare alle persone gli strumenti per essere esse stesse soggetti di diritto e non di “dritti”. Per questo riteniamo che la trasparenza amministrativa sul modello svedese ed una riforma elettorale su criteri quantitativi , sia una opportunità per tutti , perché permetterà a chiunque interessato alla gestione della cosa pubblica ed al bene comune , un controllo effettivo . Una democrazia ,per essere tale, deve essere condivisa . Non è un caso che nelle antiche democrazie delle città greche , i cittadini , a turno, partecipavano alla vita della “Polis” e tutti erano soggetti alla stessa legge, e tutti venivano coinvolti a partecipare alla vita p

Foto di gruppo

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Chi cerca trova: e noi, la natura, la sappiamo trovare, anche ai bordi di Milano. Si tratti della vezzosa villetta di Marie Teresa, in quel di Redecesio , o del Bosco in Città dove abbiamo presentato la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e organizzato una sontuosa grigliata (complimenti ai nostri chef Alberto e Silvia), riusciamo ovunque a ritagliare spicchi di colore. Il merito? Dell'amicizia e dell'entusiasmo che ci unisce. Ricette utili in ogni stagione. Da sinistra: Marie Teresa, io, Roberto, Alberto, Michele, Silvia ed Elena a Redecesio. A fianco: sempre noi, in ordine sparso. Da notare la mia capigliatura alla Michael Jackson quando si esibiva coi Jackson 5 ... Bosco in Città: un insolito (e alquanto insicuro) mezzo di locomozione per Silvia... Roberto si protegge dal fumo della carbonella con improbabili occhiali da sole stile-Patty Pravo. Non è la fucina di Vulcano, ma Alberto... alle prese con lo spiedo. Il frutto della sua fatica... ...è ampiamente ripag

Decalogo dell'intercultura

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1. Non avrai altro io all'infuori di te. 2. Non nominare la nazionalità degli altri invano. 3. Ricordati di valorizzare le feste di tutte le culture presenti nella tua città. 4. Onora la memoria dei tuoi nonni e raccontala ai tuoi ospiti. 5. Accogli spontaneamente il punto di vista degli altri, non imporre il tuo. 6. Non rubare la parola ai nuovi compagni, prima di tutto impara ad ascoltarli. 7. Non testimoniare sulla cultura degli altri se non ne sai niente. 8. Non desiderare solo la tua cultura: rischi la solitudine e l'arretratezza. 9. Non desiderare solo la cultura degli altri: rischieresti di far morire la tua. 10. Non uccidere le differenze culturali: sono la bellezza dell'umanità. COGLIETE L'ATTIMO: ACCOGLIETE. Mohamed Ba     Ecco invece come la pensa in materia  Borghezio , europarlamentare leghista.

Senza uomini

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Non destava impressione più di tan to, ieri, il raffronto in Quirinale tra le vedove Pinelli e Calabresi . E alludo alla loro fisicità, al diverso modo di essere donne. L'una severa, quasi asessuata, d'una compitezza rigorosa che ne rifletteva la verginità intellettuale. Quasi un'antica scolara, fissata in uno scatto senza tempo, non fosse stato per il baluginio guizzante degli occhi scurissimi. L'altra scintillante, decisamente bella ma d'una bellezza non sonora, piuttosto asciutta e regale, d'una perduta essenzialità lombarda. Non due mondi, bensì due monde: perché femminili e perché nette, linde, trasfigurate, solenni nella semplicità dei gesti, emergenti sul formicolio scomposto e insensato dei piccoli uomini violenti. Che è bene stiano fuori, da queste monde e dall'oggi, solo nostro. Le donne, pur lontanissime, si ricongiungono sempre, riallacciano il filo d'un linguaggio, quello dei gesti e dei fiati, ignoto alla cifra maschile. Che, infatti, lo h

quando a parlare è la musica

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Oggi non sò il perchè sarà la stanchezza ( anche se non ero con i miei amici ma solo dai parenti un po' scazzato perchè non c''er a nè mio fratrello nè mio cugino con moglie e nipote ) ma non riesco a scrivere granchè , o non ho voglia d'aprire il mio archivio cartaceo ( agend e smemoranda e giorni non violenti 2009 , le precedenti non so dove sono finite nel caos della mia stanza ) . Cosoi pure non riesco a trovare niente in giro per la rete da cui trarre ispirazione per il post . Stavo per mollare tutto quando sulla mia bacheca di Fb un amico o un amica ha messo questo video della  bravissima pianista Rita Marcotullli "La strada infinita" eseguita  al  Teatro Eliseo il 23 maggio 2008 Poiche a volete le canzoni dicono più mille parole ne approfitto per descrivere meglio il blog ai nuov arrivati ne per parlare a gli altri del mio percorso fin qui fatto e  che   pro