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Visualizzazione dei post con l'etichetta arte

l'arte salva la vita e ti fornisce occasione di riscatto

in sottofondo 4 Non Blondes - What's Up un altra storia  in cui  l'arte  anzi le  arti  fanno  parte  della  vita  e  che anche qualcunoo tenterà d'ingabbiare  ( ditttature  )  e  o mologarle   (   tv spazzatura  )   esse  riemergono e ti  guidano senza neanche  te  ne accorgi George Anthony Morton non sapeva che Florence fosse il nome inglese di Firenze. Per lui Florence è la cittadina in Colorado dove si trova uno dei quattro carceri di massima sicurezza dove ha passato dieci anni. Impensabile per questo afro-americano trentatrenne cresciuto in un ghetto di Kansas City che per tutto il mese di luglio sarà a Firenze. Un soggiorno finanziato dalla Florence Academy of Fine Arts, accademia d’arte americana con sede anche a Firenze dove vanno gli studenti di maggior talento (L'intervista di Andrew Andrea Visconti anche su Radio Capital domenica 25 giugno 2017 alle ore 11.15)

Karitina, 77 anni, era stata la duemilionesima visitatrice della riproduzione della cappella. "È il mio primo viaggio"

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La contadina messicana e la Sistina come premio: "Ho pianto, si respira Dio" Karitina, 77 anni, era stata la duemilionesima visitatrice della riproduzione della cappella. "È il mio primo viaggio" di PAOLO RODARI   repubblica  del  23 giugno 2017 Karitina e la figlia nella Sistina CITTÀ DEL VATICANO - "Non so cosa dire se non grazie". Piange Karitina, 77 anni, mentre in dialetto nahuatl, l'antica lingua uto-atzeca, l'unica che parla e che comprende, comunica al responsabile dei Musei Vaticani, monsignor Paolo Nicolini, grazie alla figlia che traduce le sue parole in spagnolo, ciò che ha provato. Per la prima volta nella sua vita, infatti, ha lasciato il Messico, lo Stato centrale del Querétaro dove vive e dove ha sempre vissuto, per un viaggio premio fino a Roma. Ha lasciato il suo piccolo orto dove coltiva il necessario per vivere, le montagne da sempre conosciute, la sua casa a oltre duecento chilometri da Città del Messico, per u

Keira Rathbone,, in mostra a Ivrea le opere della londinese che "dipinge" con la macchina per scrivere

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http://keirarathbone.com/ https://www.facebook.com/KRTypewriterArt/  Chi lo dficde   che  per  fare   un quadro  sino neccessari dei penneli  ?   I suoi "pennelli" preferiti sono due Olivetti, una Valentina e una Lettera 22. Con esse "dipinge" immagini singolari e immagini dell'artista al lavoro scattate da Luisa Romussi e alcuni dei suoi disegni fatti a macchina. sorprendenti: paesaggi, scorci urbani, vedute panoramiche, ritratti, nature morte. Lei si chiama Keira Rathbone  (  vedere  sito  sopra   e  foto affianco sotto  )  ed è una "typewriter artist" londinese che da tredici anni realizza opere uniche pigiando sui tasti delle celebri macchine per scrivere olivettiane. I suoi lavori sono esposti in questi giorni a Ivrea in occasione del festival di letteratura "La Grande Invasione": si possono vedere all'Atelier Mama-B. Se prima    , giusto per  non andare  prevenuti  ed  impreparati ,  potetge  vedere   Nella gallery

fotografare in bianco e nero a colori ? entrambe

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per  approfondire   https://tecnicafotografica.net/bianco-e-nero-o-colore-un-dilemma-da-sciogliere / http://www.fotocomefare.com/bianco-e-nero-meglio/ http://blogdellafotografia.blogspot.it/2011/10/bianco-e-nero-o-colore-perche-luno-o.html  Come  da  titolo mi  sono     marzullato    😆 Infatti   essendo nato   a cavallo fra  gli anni  '70  e  '80   cioè   fra   contestazione e riflusso nel privato o più genericamente riflusso e  cresciuto quindi negli anni  del Caf  e  del primo Berlusconismo   anni in cui  c'era  ancora  la pellicola  ( l'analogico  )  ed   si usava  prevalentemente  il colore  il  bianco  e nero stava scemendo e  veniva  usato  da pochi o  nei giornali  ,  ho imparato  a fotografare   colori .  Poi  incuriosito ed  affascinato   da  foto   d'epoca e  di famiglia    trovate  in soffitta   e   dalle  foto dei libri di  storia   sul  XX e  XXI  secolo ,   uso  entrambi  o  trasformarmo ( perchè  con la reflex  ancora  no so come fare  a

Educare al rispetto attraverso le canzoni

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Femminicidio, stalking, abuso sessuale, violenza fisica e psicologica, omofobia, bullismo, sono termini che purtroppo, negli ultimi anni, sono entrati prepotentemente e tristemente nella nostra realtà quotidiana. Il ruolo dei media è stato determinante per far emergere questi fenomeni che, ci rendiamo conto, sono sempre esistiti ma solo attualmente sono diventati un’emergenza pressante e improrogabile, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Sebbene negli ultimi anni sono state realizzate delle iniziative pubbliche finalizzate a sensibilizzare e informare su tali fenomeni, istituite delle giornate per condannare ogni forma di abuso e di violenza, purtroppo, giornalmente ci ritroviamo a dover fare in conti con notizie a dir poco inquietanti. Nel mondo vi sono ancora tante donne vittime di violenza fisica o sessuale, una violenza che spesso, nei casi più drammatici, sfocia nel femminicidio: la manifestazione più crudele della sopraffazione da parte dell’uomo sulla donna. E ancora, se

arte non alienata la foto di Boubah Barry studente della Guinea e Cisgiordania, l'ultima provocazione di Banksy: un albergo con vista sul muro

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Un segno di libertà per alcuni, per altri il simbolo di una deriva intollerabile. La fotografia che ha scatenato il dibattito social tra conservatori e liberal è stata scattata da uno studente della Guinea, Boubah Barry, e ritrae una draq queen in minigonna seduta accanto a una donna con il volto coperto dal niqab nel metrò di New York. Sul suo profilo Instagram il giovane ha scritto: ''Questa è l'immagine della libertà. Signor Presidente, non abbiamo nessun problema con la diversità e riconosciamo la libertà del credo religioso. E' scritto nella Costituzione. Credo che dovrebbe leggerla qualche volta''. Anche la draq queen ritratta nell'immagine, Gilda Wabbit, ha subito condiviso lo scatto sui social network dove però in breve tempo sono comparsi commenti diametralmente opposti a quelli del giovane che per primo l'aveva pubblicata. ''Questo è il futuro che vogliono i liberal'', ha cinquettato un utente conservatore, cui molti hanno fa

Punto di Rottura: il capitolo “apocrifo” di Orfani di Michele Mecozzi e Davide Paoletti:

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la 3 serie \ stagione d'orfani fumetto della bonelli s'avvia a meno 3 numeri dal termine ed ecco che compare una fanfiction di Orfani intitolata: Punto di Rottura. da http://www.dimensionefumetto.it/orfani-fanfic/   dalla  pagina  fb  ufficialke di Orfani più precisamente  qui L'opera è di Michele Mecozzi e Davide Paoletti: un duo di giovanissimi autori marchigiani che ha pensato, guardacaso, di promuoversi con quest'opera .L’episodio si colloca tra la prima e la seconda le  stagione  del fumetto ufficiale   Orfani percui diventerà apocrifo all’uscita del romanzo dedicato alla serie Bonelli ma vale comunque la pena di leggerlo. merita  d'essere letto   soprattutto    da  cloro  che  non vogliono o  no sanno usare l'immaginazione    per   riempire  il buco   creato  appositamente  o volutamente   dagfli  autori tra la 1  e  la  2  stagioner  .  Esso   racconta cosa è accaduto tra la prima e la seconda stagione. La risposta

Giochi di luci e ombre in una cappella del Duomo di Biella, nell'immagine di Carlos Gianesini

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Giochi di luci e ombre in una cappella del Duomo di Biella, nell'immagine  di Carlos Gianesini - Fotografo E se volete conoscere la storia di Carlos, e  di come  ha  <<   · trovato un grande aiuto nella fotografia. Facevo foto alle medie, ora sto studiando con un fotografo professionale da tre anni e ho fatto già due mostre per sonali. Con la fotografia posso esprimere le mie sensazioni, con le parole è difficile»: così Carlos Gianesini - Fotografo , protagonista della settimana di ‪#‎ innamoratidelBiellese‬ , racconta la sua passione per la fotografia. E ammirare l'azzurro intenso del cielo con il bianco immacolato della neve catturati a Bielmonte, dopo una giornata di pioggia come questa, sono certamente una sensazione piacevole  >>  dal suo facebook    più precisamente  nel post   del  . 11 maggio alle ore 21:36 per chi fosse interessato alla  sua storia      di come lotta  e trasforma il suo autismo  in arte  qui ve la racconta lui:

Michael Grab, l'artista che mette le pietre in equilibrio per ritrovare la pace interiore

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https://it.wikipedia.org/wiki/Pietre_in_equilibrio descrive benissimo gli artisti balancer come MIcheal Grtab gravityglue.com. sito di Michealk Grab Seguite il progetto Gravity Glue su Facebook e guardate il video che dimostra la straordinaria abilità di Michael Grab.  da  http://www.greenme.it/vivere/arte-e-cultura/17318-pietre-equilibrio-michael-grab Mettere le pietre in equilibrio per ritrovare la pace, ci avevate mai pensato? Il fotografo di origini canadesi Michael Grab ha iniziato ad esplorare l'antica arte del disporre pietre e sassi in equilibrio nell'estate del 2008 durante un'escursione presso il Boulder Creek, in Colorado. Negli anni ha sviluppato una vera e propria passione per questa forma d'arte. In breve tempo per l'artista mettere sassi e pietre in equilibrio è diventata una forma di meditazione. Durante i suoi esercizi non era raro che una piccola folla di persone si avvicinasse incuriosita per ammirare le sue opere. Grab è at

Un cuore e una capanna sul Tevere: i murales di Laura Galletti pittrice clochard e le libertà roitrovate

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Ci sono persone che mettono in pratica concetti filosofici da cattedra sulla propria pelle e con semplicità'  ed  è questa  la prima   storia  o storia  portante  del post  d'oggi  Laura Galletti, 70 anni, vive in una capanna di fronte al Gazometro, a Roma, sul Lungotevere. Prima di ritrovarsi in strada ha lavorato per 30 anni come grafica pubblicitaria "ma avevo una sola certezza, non volevo certezze", racconta. Alla morte della madre e del suo compagno ha deciso di lasciare i "beni materiali e dedicarsi a Dio". Da oltre un anno sta dipingendo un murales di 20 metri: foglie, fiori e animali, che colorano il grigio argine del fiume Strartisti di Arianna Di Cori riprese di Sonny Anzellotti e Leonardo Meuti montaggio di Mariagrazia Morrone 2 giorni fa a61 questa donna e' fantastica, secondo me il sindaco di Roma dovrebbe chiederle aiuto su come abbellire la citta', ma penso che lei potrebbe aiutare ad abbellire tutte le nostre citta' ed an

IL sale della terra [ the salt of the earth ] di Wim WEenders è ispirato dall'enciclica Laudato si di Papa Francesco o viceversa ?

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  musica  consigliata Riportando Tutto A Casa  - modena  city ramblers The Bootleg Series Vol. 7: No Direction Home: The Soundtrack  -  Bob Dylan   Il sale della terra - Luciano Ligabue per  approfondire il  sale  della terra   film   testo integrale  di Laudatio si  di  Papa Francesco critiche dai  cattolici intransigenti     I   II Dopo aver visto il bellissimo film che : <<< In mezzo a quella inutile e dannosa macchina da propaganda che è diventato il #cinema , è uno dei pochi #film che meritano di essere visti... >> ( commento al trailer ufficiale il sale della terra  di  Mario Circello    ) il sale  della terra    .  Un film di Wim Wenders, Juliano Ribeiro Salgado. Titolo originale The Salt of the Earth. Documentario, durata 100 min. - Brasile, Italia, Francia 2014.  Mi   sono  deciso  a  parlare  adesso  ( anche  se  in maniera   parziale  e non completa    )    della Laudato si'   la seconda enciclica di papa Francesco scritta nel s