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Visualizzazione dei post con l'etichetta c'era una volta

tempus fuggit di Romina fiore

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 Evidentemente  la  mia  utente   facebookiana  , autrice del post  sotto riportato , ha  oltre  un ottimo spirito  d'osservazione per  ciò  che la  circonda  (  l'essere  attenti per essere  padroni di  sè stessi  )  . Ma  soprattutto    ha  colto il significato  di questa  canzone  Ma  ora  basta  con i  giri  di parole  ed ecco il suo  post   Poco fa, rientrando a casa, ho visto un ammasso di bimbetti sparsi per strada. Saranno stati almeno una ventina, alcuni con le bici, altri con lo skateboard, altri ancora col pallone e quelli senza giochi seduti sul bordo del marciapiede a chiacchierare, ridevano a crepapelle. Avevano magliette luride e mani nere di polvere, potevo immaginare anche a distanza la loro puzza... mi è sembrato perfino  di avvertirla. Quel gruppo è stata un'immagine di rara bellezza ed ho sentito un moto di autentica felicità per loro. Ho pensato, forse superficialmente, che saranno adulti sereni perchè la strada è una grande maestra di vita.

chi lo ha detto che per viaggiare con la mente e nel passato servano droghe , alcool , quando basta anche un foto .il caso Pietro Basoccu e i suoi nove progetti per immagini

  in sottofondo la  canzone   Cara  democrazia - Ivano  fossati  ed in particolare  questi versi (...) Siamo i ragazzi del coro Le casalinghe sempre d'accordo E la classe operaia Nemmeno me la ricordo Democrazie pubblicitarie Democrazie allo stadio Democrazie quotate in borsa Fantademocrazie Libertà autoritarie Libertà ugualitarie Democrazie del lavoro Democrazie del ricordo e della dignità il  resto  del testo   qui ma anche  quest'altra  ,  CSI - In Viaggio (Live @ Acoustica Videomusic) dall'unione del 26\11\2013 pagina cultura Viaggi nel tempo sospeso di un fotografo sociale Un santino elettorale e l'immaginetta di un Cristo in Croce tra le macerie di un sogno industriale infranto. Dalle ceneri della Cartiera di Arbatax a un progetto che «racconta la scomparsa di realtà industriali e occupazionali che hanno cambiato la Sardegna e l'Italia dal punto di vista paesaggistico, antropologico, economico e sociale». L'obiettivo di Pietro Basoccu è quel

© IL MONDO IN UNA STANZA di Daniela Tuscano

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Com'è il penultimo giorno di vacanza? Di solito, inutile. E triste. I ragazzi vagano per la città in ordine sparso, sul viso un'espressione un po' così, anche le risate si fanno sommesse, spaginate. È un giorno che se ne va, fin dall'inizio. Resta la grande incognita del rientro, che cancella ogni illusione ma prepara, anche, a nuove avventure. Dove la vita pare più solida. Nelle aule di oggi non c'è più il mappamondo, quella sfera multicolore, con luce incorporata, che racchiudeva in poco spazio l'intero pianeta. Si dice spesso che la Terra è diventata piccola, tanto piccola che non si trova più un posto, sulla cattedra, per quel globo variopinto, dove Stati e continenti si rincorrevano come instancabili formiche. Eppure, grazie al globo, era lo sguardo, tra fantasioso e incantato, a dilatarsi: l'Italia appariva microscopica se paragonata all'Africa maestosa, dilagata, come un'immensa Furia. Incombente e prossima. Più in là quello che si chiamava

L'aereo Usa e quel nome di donna dal lago di Bolsena riemerge una storia del 1944

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Da Bolsena recuperato un velivolo dei tempi della seconda guerra mondiale. La storia ricostruita grazie al nome della moglie del mitragliere sulla carlingadi MARCO PATUCCHI Immagini ROMA - Dalle acque fredde e torbide non è riemerso solo quel frammento di aereo. Dopo un oblio lungo quasi settant'anni, il lago di Bolsena ha restituito la storia di una missione di guerra e le vicende umane che hanno segnato l'esistenza degli uomini a bordo del bombardiere americano B-17 n°41-24364. E tutto grazie ad un nome di donna dipinto sulla torretta del mitragliere: Ileen Lois. Il relitto è stato scoperto a 90 metri di profondità dalla Scuola Sub di Bolsena, guidata da Egidio Severi e Massimiliano Bellacima, che poi ha effettuato il recupero della torretta ventrale (sperry ball turret) insieme al Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Viterbo e con l'assistenza del perito balistico Martino Farneti. Una volta riportato in superficie il dispositivo della Fortezza Volante (po

Il trenino verde e il sogno arrugginito

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da lanuovasardegna online del 3\6\2013  di Giovanni Bua              Il trenino verde e il sogno arrugginito Sembra figlio di nessuno il trenino verde.  Come sottolineato in un’inchiesta delle scorse settimane del nostro giornale, firmata da Sandro Macciotta: «L’Arst lo gestisce tra enormi difficoltà ma non lo promuove. L’assessorato al Turismo, che di questo “attrattore” di viaggiatori e curiosi dovrebbe essere il massimo valorizzatore, si piega invece alle resistenze di un sistema Regione a compartimenti con scarsa capacità di interagire tra assessorati, enti e comunità locali. E così il Trenino verde langue. Mancano vagoni, locomotive e automotrici. E anche le linee hanno bisogno di controlli e urgenti lavori». Un dato su tutti: l’anno scorso sulla Mandas-Arbatax ci sono stati tre deragliamenti senza conseguenze per le persone, ma il problema sicurezza inizia a essere una priorità. E così il parco storico di locomotive a vapore e carrozze Bauchiero (tutte l

il caso tortora 30 anni dopo una ferita ancora aperta

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Ricordavo   anche se  troppo  piccolo ,avevo 7 anni ,  il programma e il su pappagallo --- foto al lato presa  dal 2  video   , vedere sotto l'url ---   che fu un ingiustizia   . ma  non di queste  proporzioni . non so  che  altro dire  se non lasciarvi all'articolo  di repubblica  online  se  non  erro   Enzo Tortora e Portobello, gli anni del successo Il ritorno in tv di Enzo Tortora dopo l'assoluzione nel 1987 QUALSIASI cosa ci sia dopo, il niente o Dio, è molto probabile che Enzo Tortora non riposi in pace. La vicenda che l'ha spezzato in due, anche se ormai lontana, non lascia in pace neanche la nostra di coscienza. E non solo per l'enormità del sopruso ai danni di un uomo (che fosse famoso, conta parecchio ma importa pochissimo), arrestato e condannato senza prove come spacciatore e sodale di Cutolo. La cosa che rende impossibile archiviare "il più grande esempio di macelleria giudiziaria all'ingrosso del nostro Paese" (Giorgio Bo

a volte basta un niente per sboccarti [ riprende il mio racconto vbiaggio nella frontiera ]

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Ascoltando le colonne sonore di  questi  film   :   per un pugno di dollari  ,  per qualche dollaro in più   ,   c'era una volta il west  ,   giù la testa  che  hanno caraterizzato  ( come credo  anche per  voi  genmerazioni precedenti   )  la mia  infanzia  e la mia adolescenza    mi ritorna il proposito di riprendere  e  portare  al termine   il racconto  "  viagfgio  nela  frontiera   " intgerrota  per  la tesi  , cambio blog   e  specialmente  blocco creativo . Ora   chi mi segue sia  quando  ancora  il blog  si chiamava  cdv.splinder.com e sia  adesso     che  si chiama ulisse-compagnidistrada.blogspot.com avrà letto le puntate precedenti ( che  trovate  qui     e qui   se  non avete  voglia   di cercare    fra i risultati  del "  motorino  " di  www.ulisse-compagnidistrada.blogspot.com )  del racconto   viaggio nella frontiera ambientato nel west .  Tornato  dal mercato   solo andato  a cercami  le  puntate precedenti   ne trovate  sotto il riepilogo

c'era una volta

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Ecco  delle foto  che faccio per  esercitarmi  in avvicinamento  ( il 15  giugno )  della mostra  a  cui parteciperò insieme a  quelli  del corso  di fotografia   che  sto frequentando  da  novembre  dell'anno scorso  . Esse  sono fatte  con , una G12 (  foto  presa  dalla  rete  ) Essa   mi è stata  prima  prestata , dopo    che ne avevo rotto una ,   dal mio vecchio   da mio padre    raccomandami  massima attenzione  e cura  perchè  gli  l'aveva regalata  mamma per  i  40 anni di matrimonio  , Poi   "  come   regalo   di compleanno "   me   l'ha  venduta  a metà prezzo . Oggi  , come tutti  i sabati   non lavoro ( salvo casi eccezionali )  e   mentre andavo ala fiera  per  comprare il pane  biologico ed altri prodotti ( pensare  globale  agire locale  )   a  km zero   ho visto  l'esposizione    di un negozio d'antiquariato , e mi sono ritornate  alla mente  i   racconti dei miei nonni  e letture  (  fumetti, romanzi , racconti, ecc ) . Ed  e

La nuova frontiera del ciabattino: suole di plastica e tacchi invisibili

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fonte  l'unione  del  24\2\2013 N,b   le  foto  sono  solo dimostrative  e prese  dal web in quanto  da  3  anni circa  l'unione sarda  free  cioè queklla  che  puoi scaricare dopo le  19   non contiene  più  le  immagini degli articoli . A meno  che  , ma  ancora non ho capito come fare  a cambiare i Dns  per  avere online  ( o trovare  siti   dei protagonisti dell'articolo  che  riportano sulle loro pagine  le scansdioni  dell'unione  in  questo caso copn l'articolo  su di loro  )   quelli più agiornati  cioè  prima  della  chiusura  dall'italia  all'italia ma non da  estero a italia  del sito www.avaxhome.ws di GIORGIO PISANO  (  pisano@unionesarda.it  )  L'insegna è fatta con suole di scarpe appiccicate al muro. Marco Basciu fa il ciabattino e ha imparato negli anni ad ascoltare le scarpe che ripara. Nel senso che riesce a capire tante cose di chi le indossa: c'è il nevrotico e il perfettino, quello clamorosamente fuori taglia e il marti

la locomotiva ritorna a viaggiare

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Qualche  giorno fa  mentre ascoltavo la radio ( è più  forte di me  non riesco  , se non raramente  a stare in silenzio e senza musica  tanto da essere assuefatto   a quella che nicola piovani chiama  non a torto  musica passiva  vedere nell' archivio   blog per  il mio post n merito    )  ho riascoltato  dopo  anni    , nonostante  abbia  il cd  e la cover  dei Gang  e  dei modena   ,  questa  canzone   di un altro paroliere    della canzone italiana  ormai pronto al ritiro  come  Fossati . Mi è ritornato  in mente  un articolo di repubblica  , ma non ricordo la data  . Ho provato a cercarlo in rete ma fretta ( dovevo andare dal dentista  ) e stanchezza  , mi sono fermato al  1  risultato . Pensavamo di non sentirlo più fischiare. E invece, in tempi d’alta velocità e frecce ultrarapide, il vecchio treno a vapore riaccende i suoi fuochi.Grazie al recupero di vagoni storici e convogli di un secolo fa rimessi a nuovo, la memoria di questo storico mezzo torna a viv