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bel modo di celebrare il 10 febbraio con l'uso strumentale del genocidio delle foibe da parte della Gardini che guida la pseudo operazioni verità e chiede l'apertura di una commissione parlamentare d'inchiesta

Leggo tramite google   news     quest'articolo   di   LiberoQuotidiano.it del 3\2\2019 In cui   L'azzurra  Elisabetta Gardini  guida "l'operazione verità" su  Foibe ,  esuli  italiani in  Istria  e gli orrori dei comunisti jugoslavi di  Tito . Il 5 febbraio a  Bruxelles  la capogruppo di  Forza Itali a al Parlamento Europeo organizza una mostra e un convegno dedicato alla tragedia della Seconda Guerra mondiale troppo spesso dimenticata dagli storici italiani e potrebbe essere l'occasione giusta per chiedere ai vertici delle repubbliche dell'ex Jugoslavia accesso agli archivi.L'obiettivo, spiega al  Giornale   Vito Comencini , segretario della Commissione esteri della Camera, è quello di creare una  Commissione parlamentare d'inchiesta  per far luce sui crimini commessi da Tito "a cominciare dalla strage di Vergarolla, che provocò la fuga degli italiani da  Pola  del 1947".  [...]   Ora   se invece della .... di creare una Co

Da Trieste a Buenos Aires nel ‘48 per far conoscere la tragedia delle foibe «Una storia da riscoprire»

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da https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/19_gennaio_19/ Da Trieste a Buenos Aires nel ‘48 per far conoscere la tragedia delle foibe «Una storia da riscoprire» Parlano i discendenti bergamaschi di Rodolfo De Gasperi, capitano della marina che portò a termine il viaggio. «Partirono tra l’indifferenza angloamericana e il sarcasmo della radio jugoslava». 5 mesi di viaggio: accolti da Peron di Francesco Ruffinoni Soccorritori tra le foibe nel 1945 shadow 0 237 Da Trieste fino a Buenos Aires, attraversando l’Atlantico: fu la spedizione del comandante Rodolfo De Gasperi, che, nel 1948, con nove compagni e due piccole barche (l’«Italia» e la «Trieste»), partì dal Molo Audace alla volta del Sud America, per portare all’attenzione dell’opinione pubblica internazionale la tragedia delle foibe e il dramma che stavano vivendo gli italiani della Venezia Giulia. Una spedizione che, allora, fu pressoché taciuta dalla stampa nazionale, anche dopo la pubblicazione, ad opera della giornalista Rina