Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta confine orientale

ben venga la denuncia di Giorgietti di Fdi contro l'Anpi cosi almeno sapremo cosa fiurono realmente le foibe e s'evitera' di usarle strumentalmente politicamente ed ideologicamente

Immagine
Leggo tramite googlenews che  da    questo articolo  de il secolo d'italia   Il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Massimo Giorgetti,(   a  sinistra  nella foto   con Giorgia  Meloni    )  ha deciso «di passare dalle parole ai fatti», come spiegato da lui stesso, preparando un esposto contro il convegno di Parma patrocinato dall’Associazione partigiani e previsto proprio per il 10 febbraio, Giorno del Ricordo. Ben venga tale denuncia ed eventuale esposto , sarà ( anche se è doloroso che lo per far capire all'opinione pubblica ed ala maggior parte del web e e dei giornali che il 10 febbraio non è altro che una giornata usata per usare strumentalmente ed a senso unico tali complessi e dolorosi avvenimenti del confine orientale ) un processo come quello intentato dal negazionista David Irving contro Deborah Lipstadt  ed  raccontato dal  film   La verità n egata (Denial) 2016 diretto da

che rottura ... la giornata del ricordo e che quanta ipocrisia ed strumentalizzazioni ed faziosità

Immagine
Qualcuno\a  dirà  ma  allora  perchè    ci  ....  scrivi post  ?  per  evitare  che simili obbrobri siano dimenticati    ma  soprattutto     siano mal  ricordati  ed  usati ad  uso  politico \  ideologico   , ed  si pratichi  una memoria  distorta    di fatti  storici   cosi  complessi   (  visto il verificarsi  in quelle  zone     di  tre  dittature e  tre  nazionalismi   diversi  lasciando  in esse   un  carico  di   :  sangue  ,  genocidi,  barbarie  ed   violenza  ,  esodo più  o meno  forzato    di popolazioni  )   come quelli  avvenuti  nel  confine  orientale  . Ed  ancora  lo scontro    \  contrapposizione   ideologica ( che si credeva   scomparsa    con   gli avvenimenti del 1989\92 )     che    già ha  fatto danni enormi   per lo studio     e la memoria  di quei fatti   ed   il ricordo     "  forzoso  ed   obbligato  "   continua    ad essere  impregnato    del più  cieco  nazionalismo  .  IL  che  porta  a    ricordare  male    ed in maniera   incompleta   

bel modo di celebrare il 10 febbraio con l'uso strumentale del genocidio delle foibe da parte della Gardini che guida la pseudo operazioni verità e chiede l'apertura di una commissione parlamentare d'inchiesta

Leggo tramite google   news     quest'articolo   di   LiberoQuotidiano.it del 3\2\2019 In cui   L'azzurra  Elisabetta Gardini  guida "l'operazione verità" su  Foibe ,  esuli  italiani in  Istria  e gli orrori dei comunisti jugoslavi di  Tito . Il 5 febbraio a  Bruxelles  la capogruppo di  Forza Itali a al Parlamento Europeo organizza una mostra e un convegno dedicato alla tragedia della Seconda Guerra mondiale troppo spesso dimenticata dagli storici italiani e potrebbe essere l'occasione giusta per chiedere ai vertici delle repubbliche dell'ex Jugoslavia accesso agli archivi.L'obiettivo, spiega al  Giornale   Vito Comencini , segretario della Commissione esteri della Camera, è quello di creare una  Commissione parlamentare d'inchiesta  per far luce sui crimini commessi da Tito "a cominciare dalla strage di Vergarolla, che provocò la fuga degli italiani da  Pola  del 1947".  [...]   Ora   se invece della .... di creare una Co

Da Trieste a Buenos Aires nel ‘48 per far conoscere la tragedia delle foibe «Una storia da riscoprire»

Immagine
da https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/19_gennaio_19/ Da Trieste a Buenos Aires nel ‘48 per far conoscere la tragedia delle foibe «Una storia da riscoprire» Parlano i discendenti bergamaschi di Rodolfo De Gasperi, capitano della marina che portò a termine il viaggio. «Partirono tra l’indifferenza angloamericana e il sarcasmo della radio jugoslava». 5 mesi di viaggio: accolti da Peron di Francesco Ruffinoni Soccorritori tra le foibe nel 1945 shadow 0 237 Da Trieste fino a Buenos Aires, attraversando l’Atlantico: fu la spedizione del comandante Rodolfo De Gasperi, che, nel 1948, con nove compagni e due piccole barche (l’«Italia» e la «Trieste»), partì dal Molo Audace alla volta del Sud America, per portare all’attenzione dell’opinione pubblica internazionale la tragedia delle foibe e il dramma che stavano vivendo gli italiani della Venezia Giulia. Una spedizione che, allora, fu pressoché taciuta dalla stampa nazionale, anche dopo la pubblicazione, ad opera della giornalista Rina