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La bufala di Libero sulle “museruole islamiche” Scrive in prima pagina di una nuova "trovata degli estremisti musulmani", ma è una storia completamente inventat

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le fogne non finiscono mai di eruttare liquami e fare disinformazione la notizia che riporto sotto è l'ultimo di casi Va bene andare contro corrente ed esprimere un dubbio su una cosa perchè Persone che ancora si pongono domande e dubbi non accettando le verità precostituite sono quelli\e che rendono il pianeta più umano . Va bene anche dare una tua interpretazione su una cosa ma caspita farlo in modo corretto riportando come ha fatto blognews la versione ufficiale . Non unendola ai soliti luoghi comuni . da http://www.blog-news.it/ che riprende il http://www.ilpost.it Oggi il quotidiano Libero ha pubblicato [  lunedì  30 gennaio  2017  ] in prima pagina il richiamo a un articolo intitolato “L’evoluzione dell’Islam, dal burqa alla museruola”. L’articolo parla di un nuovo strumento che si starebbe diffondendo in alcuni paesi musulmani sunniti, e che servirebbe a impedire alle donne di parlare: una sorta di “museruola”, come la chia

disinformazioni e , razzismo e stupide censure facebookiane sul casio del burkini

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prima ddel presidente dell'Unione comunità islamiche e imam di Firenze, Izzedin Elzir, la  foto  sempre  su fb   di sette suore, in tonaca e velo, che giocano sulla spiaggia  era  stata  pubblicata  da    https://www.facebook.com/giampietro.vecchiato  più precisamente   qui ma  nessun media  ha  detto niente  e  facebook    aveva  censurato  \  sospeso  account  .  Non sarà un  altro caso  di razzismo  e  di islamfobia  ?oppure  semplice   disinformazione  ?

Disinformazione online: 'Imola oggi' e altri siti razzisti Da Vox News a Il Primato nazionale, sul web spopola l'odio anti-immigrato. Testate non giornalistiche xenofobe che esasperano i toni. E alimentano bufale.

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lo so che tale articolo  è un poì  vecchiotto  ma  è  utile in quanto  molti suoi contatti (   a  volte , SIC , persone intelligenti  e  con buona  cultura   riportano tali news  )   . Ma  il fenomeno   della caduta nele bufale  \  panzane,  capita   a volte  anche il sottoscritto  anche se  si tiene alla larga da  tali siti . Ecco cvhe  gli  è  capitato di recente  (   vedere  qui    la  sua ultima gaffe    )  per  poi  accorgesene  subito  , come nel caso   prima  citato  ,  o  dopo un paio  ore  (  a  volte   Sic  anche  di  giorni  )   come quest'altro  caso   ,   portando alcuni  suoi contatti   a  cancellarlo \  rimuoverlo   senza pietà  . Ma  ora basta parlare  di   me e delle   mie  gaffe  e  veniamo   all'articolo vero e proprio   da www.lettera43.it/  del 05 Luglio 2015 di Matteo Luca Andriola La controinformazione è la diffusione di informazioni ritenute taciute o riportate parzialmente dagli organi di informazione ufficiali. Poi però c'è la

Casalecchio di Reno (BO ) No alla croce in cimitero. Offende gli islamici”. E’ bufera politica

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Ecco un altro buonista d'accatto , di << questi burattini vogliono pubblicita' ormai e' quella la fissazione ! l >> ) da un commento  alla news in questione nella mia bacheca di fb . Logico che tale evento suscitasse le classiche reazioni identitarie estreme ( o identità chiuse come preferisco chiamarle io ) al limite della xenofobia e del razzismo del tipo : non ci si può aspettare altro se non la svendita delle nostre più profonde radici culturali . oppure  (..) Come se a chi professa religioni diverse dal Cristianesimo possa dare fastidio una croce. Come se le altre nazioni si preoccupassero di togliere i loro simboli per non far sentire in imbarazzo i cristiani. L’Italia invece lo fa, dimenticandosi i valori e le tradizioni che l’hanno caratterizzata per secoli. Lo ha fatto in molte scuole (togliendo i crocifissi) e ora lo fa anche in quel luogo in cui i defunti riposano nel sonno eterno. Il tutto in nome di una laicità che si ostenta anche quando i ci

“IENE” TENDENZA SCIACALLI - GLI SCIENZIATI CONTRO LA TRASMISSIONE DI ITALIA1: “LE IENE” HANNO GRAVI COLPE NELL’AVERE CONCORSO A COSTRUIRE, INSIEME A VANNONI, L’INGANNO STAMINA”

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da  dagospia del 19\1\2014  “Trasfigurati i fatti provati che condannavano il metodo. Interpretando al peggio la filosofia situazionista, che mescola finzione e realtà, sono state asserite circostanze insussistenti per manipolare le sofferenze di malati e parenti. In un paese civile, Parenti e chi per lui, sarebbero anch'essi chiamati a rispondere davanti a un giudice”… Elena Cattaneo, Gilberto Corbellini e Michele De Luca per "la Stampa" La libertà di stampa è un valore non negoziabile. Proprio per questo, cioè per proteggerla, chi ne abusa causando danni a persone, in un Paese che costituzionalmente rifiuta ogni ipotesi di autorizzazione o censura, di regola andrebbe responsabilizzato dalla legge. Anche l'indicatore della libertà di stampa ci vede in fondo alla graduatoria internazionale dei paesi civili.  Un esempio eclatante di irresponsabilità nella pratica della libertà d'informazione, da cui sono venuti danni irreparabili a persone e

Tragedia Sardegna. Inammissibile dichiarazione di Lara Comi, Pdl: “I sardi sono morti perchè ignoranti”

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speravo di tornare  alla normalità   è di parlare  d'altro  , senza  per  questo dimenticare :  i morti   tempiesi  ( e non  )   sia  che  li conoscessi  o  meno  ,il fango  nelle pareti di casa  di  mio  zio  e  il   garage  allagato  .Maa   certe  cose   mi fanno incazzare  ed arrabbiare  non bastavano  i post   imbelli    di certi , una minoranza  per  fortuna  , continentali adesso ci si  mettono  anche  i nostri politicanti  .  Non ho parole  lascio  che a parlare  sia    questo articolo  di  http://www.zappadu.com/ Tragedia Sardegna. Inammissibile dichiarazione di Lara Comi, Pdl: “I sardi sono morti perchè ignoranti”  Incredibile commento della deputata europea del PDL Lara Comi (  foto  a destra  )   sulla tragedia che ha colpito la Sardegna. Le sue parole sono state riportate su Facebook dalla giornalista Selvaggia Lucarelli. Ecco il messaggio: “Io di fronte a certe tragedie mi chiedo come certa gente non abbia il pudore di tacere. Lara Comi stamattin

la ferita ancora aperta di nassyria e le distorsioni dei media delle parole pronunciate alla Camera da Emanuela Corda, deputata sarda del M5S

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Musica  in sottofondo e consigliata    e questa  http://www.youtube.com/watch?v=UF_LyEpcfKo o   http://www.youtube.com/watch?v=Gc3A__oi3-0 http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2013/11/strage-di-nassyria-dieci-anni-dopo.html   cosi rispondo a  coloro che mi dicono che  offendo le  vittime L'intera classe politica dirigente, ieri, si è spesa nel ricordare l'episodio della strage  di  Nassyria   attribuendogli una valenza ad alto impatto retorico, definendo l'evento (parole del Presidente Napolitano) "un atto di grande viltà". Non è così. Non ci fu assolutamente niente di vile, secondo me  e secondo  il blogger http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.com/ Infatti  L'uso del termine "vile" è fuorviante e come significante ha l'obiettivo di far pensare alle persone che i nostri carabinieri sono stati colpiti a tradimento. Il fine di questa manipolazione consiste nel far credere che la partecipazione degli italiani alla guerra

precisazioni al post La casa? Ce la costruiamo da soli il primo borgo multietnico fai-da-te

Fra le  tante  email , a volte  capita  di ricevere ,  ed  è questo il caso,smentite  o meglio chiarimenti   non tuoi  , per  articoli  da te  citati (   qui  il post  in questione  )    . da b.rinaldi@aliseicoop.it a redbeppe@gmail.com Oggetto commenti riguardo l'articolo Il primo borgo multietnico fai-da-te Buongiorno, chiedo di inserire nel suo blog le due smentite o meglio chiarimenti riguardo all'articolo di Repubblica che ha inserito nel suo blog. Cordiali saluti   Benedetta Rinaldi   Ebbene   questo è il caso . Ricevo e pubblico  . Ringraziando  la  Sign. Benedetta  Rinaldo per  gli ulteriori  chiarimenti e precisazioni  in merito   a benemerito  progetto  dell'auto costruzione  ------------- Inerente all’articolo apparso sul quotidiano Repubblica domenica 15 agosto firmato da Fabio Tonacci, ovvero quando le omissioni inducono all’errore. Al lettore interessato l’articolo appare senza errori, dunque tutto vero quello che è stato scrit

In mutande e in pantaloni

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Due capi d'abbigliamento estremi. I primi ridotti all'osso, i secondi castigati per antonomasia (eppure, come scriviamo più sotto, qualche testa bacata è giunta a considerarli indecenti). I primi, non solo simbolici (alcuni disoccupati e precari della scuola hanno davvero protestato in questo modo); ma sicuramente anche segno d'una spoliazione, d'una perdita non solo del lavoro, ma della di gnità. Ebbene in questi giorni, molti lavoratori, al Nord come al Sud, sono in mutande. Per lo più nel chiassoso silenzio dei media, in tutt'altre faccende affaccendati. "Devi attirare l'attenzione delle telecamere, altrimenti non esisti" : frase che suona grottesca perché non esce dalla bocca di Fabrizio Corona, ma da uno degli operai della Esab di Mesero , alle porte di Milano, che da giorni, coi compagni, grida sui tetti - il Vangelo coglie sempre nel segno - la sua lotta e la sua resistenza ai licenziamenti. Il regime videocratico impone leggi ferree: tanto val

Niente crisi per i mercanti di armi

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Più 4% nel 2008, più 45% in dieci anni . Un commercio che vede anche l'Italia ai primi posti e a cui ogni cittadino contribuisce con 689 dollari l'anno La crisi economica vi ha colpito pesantemente? Entrate nel business che non conosce stallo: il commercio di armi . Come ogni anno da Stoccolma il Sipri, l'istituto internazionale di ricerca per la pace, la più autorevole fonte internazionale nel campo del monitoraggio sul sistema degli armamenti, ci offre una panoramica su un settore de ll'economia internazionale tanto fiorente quanto poco vantato e pubblicizzato, almeno al di fuori delle riviste specializzate. Intanto il dato globale, che è eccellente: nel 2008 le spese militari nel mondo sono cresciute del 4% , raggiungendo 1.464 miliardi di dollari, ovvero oltre 900 miliardi di euro, pari al 2,4% del pil globale e a 217 dollari a persona. E anche se la crisi in realtà, ha un po' inciso anche sui profitti delle aziende che lavorano nel sttore della "difesa&quo

Schivitù moderna

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E’ alquanto difficile ammetterlo, ma la verità è che non vi sono grosse differenze tra lo sfruttamento della schiavitù che praticavano gli antichi Greci, o gli antichi Romani, rispetto a quella praticata dall’occidente moderno nei confronti dei paesi del terzo mondo, se non per il fatto che quest’ultima è stata opportunamente mascherata dalla ipocrisia dei nostri governanti.