I Grandi Laghi che continuano a soffrire
Da molto tempo non leggevo MISNA . Grazie alla distrazione estiva avevo quasi l’impressione che l’Africa stesse attraversando un periodo di quiete. E invece, povero ingenuo, per un momento ho ceduto all’illusione. Dall’Africa ogni giorno arrivano centinaia di notizie, ma nessuna supera la soglia dell’agenzia specializzata se non riguarda un’ecatombe. Se, però, quelle piccole notizie (“piccole”… nonostante riguardino decine di morti qua, migliaia di sfollati là…), fossero viste tutte insieme, allora si avrebbe un’idea della sofferenza silenziosa, dell’abbandono, dell’ingiustizia che prosegue inarrestabile e a volte monta in dramma catastrofico. Qualche giorno fa degli amici burundesi mi hanno avvertito di scontri violentissimi in un quartiere a nord della capitale Bujumbura, chi dice tra due fazioni dell’FNL (l’ultimo gruppo ribelle del Paese), chi tra questi e gruppi armati legati al governo. La sostanza è che dopo il tentato genocidio del 1993, dopo un paio d’anni di presenza dell’Onu