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I Grandi Laghi che continuano a soffrire

Da molto tempo non leggevo MISNA . Grazie alla distrazione estiva avevo quasi l’impressione che l’Africa stesse attraversando un periodo di quiete. E invece, povero ingenuo, per un momento ho ceduto all’illusione. Dall’Africa ogni giorno arrivano centinaia di notizie, ma nessuna supera la soglia dell’agenzia specializzata se non riguarda un’ecatombe. Se, però, quelle piccole notizie (“piccole”… nonostante riguardino decine di morti qua, migliaia di sfollati là…), fossero viste tutte insieme, allora si avrebbe un’idea della sofferenza silenziosa, dell’abbandono, dell’ingiustizia che prosegue inarrestabile e a volte monta in dramma catastrofico. Qualche giorno fa degli amici burundesi mi hanno avvertito di scontri violentissimi in un quartiere a nord della capitale Bujumbura, chi dice tra due fazioni dell’FNL (l’ultimo gruppo ribelle del Paese), chi tra questi e gruppi armati legati al governo. La sostanza è che dopo il tentato genocidio del 1993, dopo un paio d’anni di presenza dell’Onu

date rimosse

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CERTAMENTE HO CERCATO MALE EPPURE NEI MIEI RICORDI IL 10 GIUGNO ENTRAVA CON UNA FOLLA A PIAZZA VENEZIA CHE CHIEDEVA A GRAN VOCE E URLAVA IL SUO SI. MA DI QUESTO NON HO TROVATO TRACCIA NELLA STAMPA E ANCHE NEI POCHI BLOG. CERTO 66 ANNI SONO TANTI, MA E' STORIA E SANGUE DEI VOSTRI PADRI O, ALLA PEGGIO, DEI VOSTRI NONNI. Era un sì alla guerra, era un sì alla sbornia avventuristica, era un sì basato su fandonie di regime e di molto ipotetiche capacità organizzative, era un sì che nasceva dalla piccola borghesia ma anche dal popolo contadino e della industria. Era un sì che ritorna abitualmente nel ricordo italiano e che non basta lo sventolìo di bandiere arcobaleno a bloccare, perchè è basato su illusioni non scientifiche, miracolistiche, in linea con i santi e i preti benedicenti non sulla organizzazione, l'impegno quotidiano, il consenso certo e non momentaneo e su una classe dirigente non egoista e basta. Un sì che per fortuna ha perso ma che è costato vite, miserie e un insieme

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Un'alba livida nasconde torture. Si celano volti rigati d'amare lacrime. Guerre, morti occhi sgranati di bimbi nel loro volo sofferto scoprono cieli che non vorrebbero mai conoscere. Nuvole grigie, dolore e morte. E nel mondo mai avrà fine la violenza,la guerra? Giovanna Nigris