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“Ero un uomo violento e pensavo: non è colpa mia”

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lo  so che  andrò contro le  femministe     con  il post  d'oggi  , ma   fra  gli stalker  ed  i violenti     c'è  anche  se    una piccola percentuale   casi come   quello   che riporto    qui  sotto  . Prima  d'iniziare il post     faccio delle  precisazioni  : 1)  non sto  giustificando  , ma cercando di capire  cosa  spinge  noi uomini a comportaci cosi 2)   condanno sempre  la  violenza     contro le  donne  e non solo 3 ) il dialogo fra  generi  e  l'educazione all  diversità fin dall'asilo  \  scuola materna   supera  ogni confine  ed  aiuta  tantissimo   da    http://www.associazionelui.it/  del 14 aprile 2017 “Ero un uomo violento e pensavo: non è colpa mia” Giovedì 13 aprile 2017 su  Il Tirreno Toscana  è uscito un articolo che  “ci riguarda”,  di  Ilaria Bonuccelli  che ringraziamo di cuore. “Sono stato un uomo violento” L’ammissione secca. Uno sciocco. Il cazzotto che rompe la radio. La pedata secca alla moglie. Il piatto fracassato contro

Yuja Wang, la pianista che suona con stile: ''La musica è sensuale, io mi adeguo''

leggi anche  http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/04/la-musica-indipendentemente-dal-genere.html E' stata una bambina prodigio. Oggi, concertista di fama internazionale, è diventata il simbolo di una ricerca che va oltre la musica e guarda alla femminilità.  Prima che inizi a eseguire le partiture dei suoi compositori preferiti al pianoforte,  Yuja Wang  conquista il pubblico con un  look  anticonformista. '' Se un pianista uomo indossa dei pantaloni stretti non mi faccio tante domande - ha spiegato la musicista in un'intervista al Guardian - quando suono devo sentirmi me stessa, mi piace mettermi a nudo. Se la musica è sensuale, perché non possiamo provare semplicemente ad adeguarci?''. Classe 87, nata a Pechino, Yuja Wang ha studiato al Curtis Institute of Music di Filadelfia dove si è formata con Gary Graffman, maestro, tra gli altri, di Lang Lang. Ha un contratto discografico con la Deutsche Grammophon e da aprile 2017 sarà in tour in Europa

la musica indipendentemente dal genere e dalla qualità fa parte della nostra vita nel bene e nel male ......

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  in sottofondo   canzone  -  Lucio  dalla  leggi anche http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/yuja-wang-la-pianista-che-suona-con-stile--la-musica-e-sensuale-io-mi-adeguo/272816/273341?ref=RHRD-BS-I0-C6-P1-S6.6-T1 .... prima di riportare queste due storie spero di riuscire a rispondere ( all'altra se lui vuole ci penserà Criap ) a chi mi chiede : << perchè ui colonne sonore , perchè suggerisci musiche , fai riferimenti indiretti a canzoni , due racconti storie di canzoni artisti e altro , segnali libri musicali o attinenti ad esso come quello di cristian porcino >> . Perchè Raccontare il mondo po le proprie esperienze ed stati d'animo attraverso le canzoni tì ( almeno per me è cosi ) aiuta ad esprimere meglio le tuer emozioni \ sentimenti . Raccontare quelle storie piccole che non conosce nessuno, gli universi più discreti, che non fanno notizia ma hanno tanto da dire, la quo

Da lavapiatti a co-proprietario di uno dei ristoranti top È la storia di Ali Sonko, 62 anni; da 34 abita in Danimarca

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Da lavapiatti a co-proprietario di uno dei ristoranti top Fonte: Twitter Per ben 4 anni è stato insignito della corona di ristorante migliore del mondo dalla rivista Restaurant, il marchio Noma è tra i più famosi al mondo. Il ristorante stellato Michelin stavolta fa parlare di per una bella storia: l’azienda ora vede come co-proprietario un lavapiatti immigrato.  dal suo   twitter Si chiama Ali Sonko è originario del Gambia e lavora nella cucina di Noma sin dal 2003, anno della sua apertura. “Si tratta di uno dei momenti più belli da quanto il Noma ha aperto”, ha spiegato René Redzepi su Facebook. “Ali è una vera risorsa, è sempre sorridente, nonostante si prenda cura di ben 12 figli”.Ali ha 62 anni e da 34 abita in Danimarca. “Non riesco a descrivere a parole quanto sia felice di lavorare al Noma”, ha raccontato durante il party di addio al locale (l’azienda abbandona la storica location nel quartiere di Christianshavn per riaprire come urban farm). “Qui ci sono le persone migli

nuovi robin hood , lo yoga a 85 anni , Donna torna a casa 40 anni dopo la sua morte

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Per  i nostalgici   della categoria \   tag  le storie  eccone alcune prese   da   http://www.supereva.it/storie/?ref=virgilio Nel ristorante Robin Hood di Madrid i ricchi pagano per i poveri Robin Hood è un ristorante di Madrid dove i ricchi pagano il pasto ai più poveri Fonte: Twitter Si chiama Robin Hood, si trova a Madrid ed è un ristorante molto particolare. Come svela anche il suo nome qui i ricchi pagano per i poveri. Il locale è gestito da Ángel García Rodriguez, un prete cattolico che ogni sera offre la cena a oltre cento senzatetto. Per farlo segue una politica molto particolare: i clienti più ricchi, che possono permettersi di pagare pranzo e cena, pagano una piccola quota in più, che viene utilizzata per servire un pasto a chi ne ha più bisogno. L’iniziativa, a dir poco lodevole, ha fatto il giro del mondo e oggi Robin Hood è uno dei locali più frequentati di Madrid. I clienti arrivano da tutta la Spagna attirati dagli chef di alto livello e dal pers

Il personaggio del giorno: il pastore che conosceva le stelle. (di Fiorenzo Caterini)

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in sottofondo   Voglia di libertà - Pierangelo Bertoli  sullo stesso argomento  ti  potrebbe interessare  http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/03/daniele-carbini-il-mugnaio-filosofo.html  di  AUTORE Fiorenzo Caterini   (  https://www.facebook.com/fiorenzo.caterini )  Fiorenzo Caterini, cagliaritano classe '65. Scrittore, antropologo e ambientalista, è studioso di storia, natura e cultura della Sardegna. Ispettore del Corpo Forestale, escursionista e amante degli sport all'aria aperta (è stato più volte campione sardo di triathlon), è contro ogni forma di etnocentrismo e barriera culturale. Ha scritto "Colpi di Scure e Sensi di Colpa", sulla storia del disboscamento della Sardegna. da  http://www.sardegnablogger.it/   Ho conosciuto un pastore che amava osservare il cielo, e attribuire il nome esatto alle stelle, alle costellazioni, ai pianeti. Ricordo che da piccolo osservare il cielo, e individuare l’Orsa Maggiore e l’Orsa Mi

daniele carbini il mugnaio filosofo

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da leggere  prima    del post  se   non si hanno    studi  filosofici https://www.youtube.com/watch?v=wSClHLYPw78 https://www.youtube.com/watch?v=ZXESFIXqbzE http://www.internazionale.it/video/2015/02/20/filosofia-alain-de-botton-video http://www.filosofia.rai.it/articoli/h%C3%B6sle-che-cos%C3%A8-la-filosofia/5040/default.aspx Molti di voi  mi dicono  che pubblico  solo storie  prese  da  i giornali  e\o dai vari siti online, ma nessuna  di mia o  trovata  da me  Ebbene oggi  saranno accontentati . Nel  post   d'oggi racconto ovviamente sotto  forma  d'intervista \ chiacchierata la storia    del compaesano  Daniele  Carbini  ( foto a  destra  presa  dal  suo facebook   ) Un ragazzo   che  dopo la  laurea  in filosofia  110\ 110   con una   la tesi  su  Nietzsche: filosofia e pittura : Il testo si pone l'obiettivo di mostrare come la filosofia sia uno strumento di fatto artistico ad uso della mente. Il saggio analizza la filosofia nietzschiana al

Mandò la figlia sui gommoni per salvarla dall'infibulazione. Ora rischia di non vederla più in quanto la madre non ha il passaporto . verrà accettata o rimandata indietro . s'accettano scommesse

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i soffondo \ musica consigliata la versione di "Clandestino" con cui Manu Chao la preso parte al progetto "Playing For Change 3: Songs Around The World". Nel disco, pubblicato nel 2014 da http://www.repubblica.it/cronaca/ del 15 marzo 2017   Mandò la figlia sui gommoni per salvarla dall'infibulazione. Ora rischia di non vederla più Quattro mesi fa la piccola arrivò sola a Lampedusa dalla Costa d'Avorio, ora è in una casa famiglia ma la mamma non ha il passaporto e quindi teme di non potere venire a riprendersela.   di ALESSANDRA ZINITI PALERMO.  “Oumoh, attends moi, maman sera là bientot…”. Dallo schermo del tablet, via skype, il volto di Zanabou mostra un sorriso forzato, la voce squillante un’allegria che non ha. Ma dall’altra parte, la piccola Oumoh freme. Il suo sguardo è distratto, risponde a monosillabi, l’educatrice accanto a lei fatica a tenerla davanti allo schermo, poi quando la bambina si chiude in un silenzio as

non sempre vale la regola La vita non è perfetta, le vite nei film sono perfette. Belle o brutte, ma perfette. Nei film non ci sono tempi morti, mai ! il caso di Starsky e Hutch e la loro l'amicizia quarantennale

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  in sottofondo  Musica celtica irlandese allegra bellissima moderna motivazionale positiva strumentale Lo so  che La vita non è perfetta, le vite nei film sono perfette. Belle o brutte, ma perfette. Nei film non ci sono tempi morti, mai ! E voi ne sapete qualcosa di tempi morti, eh? ma  volte   succede  contemporaneamente  nelle opere  cinematografiche    ,vedi  il film   Un film stupendo, scorrevole dall'inizio alla fine e magistralmente interpretato. La vita derelitta di Driss, tra carcere, ricerca di sussidi statali e un rapporto non facile con la famiglia, subisce un'impennata quando, a sorpresa, il miliardario paraplegico Philippe lo sceglie come proprio aiutante personale. Incaricato di stargli sempre accanto per spostarlo, lavarlo, aiutarlo nella fisioterapia e via dicendo, Driss non tiene a freno la sua personalità poco austera e contenuta. Diventa così l'elemento perturbatore in un ordine alto borghese fatto di regole e paletti, un portatore san