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radici , solidarietà, sacrificio , libertà , autostop , crisi econimica , compro oro , degrado sociale, sacrifici

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leggi  anche   Peppone e don Camillo per la colonna di Santa Maria a EmpoliParrocchia e casa del popolo vogliono restaurarla. Bartalucci e Michelucci hanno ideato una serata di raccolta fondi. L’appuntamento è in programma sabato 17 settembre Due sorelle e un dono alla città in nome dell’amore dei genitori  Brunella e Fiorenza sono tornate dal Texas a Empoli per aiutare il comitato di Santa Maria a restaurare la colonna leopoldina dove si conobbero i loro genitori nel 1945 di Marco Sabia   da  iltirreno.gelocal.it/empoli/cronaca  del  03 maggio 2017 Da sinistra Fiorenza e Brunella Bruni con Piero Bartalucci, Franco Arrighi, Alberto Michelucci e Piero Meacci del comitato EMPOLI. La colonna dell’amore. Quella dove si erano conosciuti i loro genitori – lei giovane ragazza di Santa Maria, lui soldato americano – il 13 luglio 1945. Anna Maria Tafi ed Edward Raymond Bruni si sposarono, volarono in America e dalla loro unione nacquero due bambine: Fiorenza e Brun

Roberta, mamma di Totò: "Vi raccontiamo l'autismo per sentirci meno soli

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repubblica  del 29\4\2017 na pagina Facebook e un libro in cui spiega la quotidianità fra dolore, speranza e meraviglia: "Ci mettiamo a nudo per dare forza ad altre famiglie e combattere ignoranza e pregiudizi" di MICOL LAVINIA LUNDARI BOLOGNA - "Non mi sono mai vergognata di avere un figlio autistico, nonostante il dolore continuo. Stentavo a reggermi sulle gambe, ma la testa e le spalle non si sono mai piegate. Ho cercato ogni momento di tenere lo sguardo alto e ben proiettato verso il futuro". Quella di Roberta, Beppe e il piccolo Antonio, 4 anni, per tutti semplicemente Totò, è una storia di dolore, di sguardi e di futuro. Una famiglia di Comacchio felice come lo possono essere tutte le giovani coppie che desiderano ardentemente un figlio, che arriva e riempie di emozioni la vita. Ma un giorno fra i giocattoli di Totò si insinua uno spettro che Roberta conosce bene, per studi e lavoro. Ha un nome che genera sconforto e paura: autismo. Rober