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ruolo importante delle donne nella grande guerra

quando la sinistra fa la stessa politica della destra di Gianluigi Piras, membro della segreteria regionale del Partito democratico, esponente dell’ala del Pd che fa capo a Pippo Civati e consigliere comunale a Jerzu.

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Leggo , ormai non stupendomi più di niente , in un clima politico \ culturale italiano , dove anche i progressisti fanno dichiarazioni di una volgarità simile a quella di certa. destra le dichiarazioni e le risposte polemiche    di Gianluigi Piras, membro della segreteria regionale del Partito democratico, esponente dell’ala del Pd che fa capo a Pippo Civati e consigliere comunale aJerzu. da   http://www.sardiniapost.it/ “Isinbayeva stuprata in piazza”. Bufera sul civatiano Piras Articolo pubblicato il 17 agosto 2013 “Isinbayeva, per me possono anche prenderti e stuprarti in piazza. Poi magari domani ci ripenso. Magari mi fraintendono”. Il post compare ieri sera su una pagina Facebook. Ma non è quella di Mario Borghezio o di un naziskin. E’ quella di Gianluigi Piras, membro della segreteria regionale del Partito democratico, esponente dell’ala del Pd che fa capo a Pippo Civati e consigliere comunale a jerzu. L’augurio di stupro in piazza all

Il peccato originale

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Dunque, i numeri. Dal solo mese di maggio ad oggi, fanno venti. Intendo i casi. Le persone sono molte di più, perché alcune vicende sono avvenute nello stesso giorno coinvolgendo più persone. Cito, in ordine sparso: - Roma, assassinio di Alessandra Iacullo, 25 anni, confessa il fidanzato cinquantenne: "Ero geloso". - In varie regioni d'Italia, Ilaria, Chiara e Alessandra vengono uccise lo stesso giorno dai rispettivi partner. Erano intenzionate a lasciarli. - Napoli, donna accoltellata in aperta campagna, accusato l'ex marito, geloso. - Biloca, ragazza diciassettenne subisce un tentativo di stupro mentre si reca a scuola. - Bergamo, estetista aggredita dall'ex marito che aveva denunciato. - Calabria, trovata donna uccisa. Subiva violenze da parte del marito da una trentina d'anni. - Caserta, aspirante Miss Italia ridotta in fin di vita dal fidanzato che le spappola la milza. Lei si riprende: "Lo perdono, perché lo amo".

Quaresimale

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Fakra Younas, giovane pachistana, ex ballerina, alle spalle un'infanzia cancellata dalla madre prostituta e tossicodipendente e da un marito vecchio, aveva creduto di trovare un riscatto in un secondo matrimonio, ricco, felice, appassionato. Cancellato anche quello, ben presto, da una sequela di violenze, umiliazioni, stupri. Fakra si oppone, resiste: non ha che sé stessa, e si raccoglie ai quattro stracci della sua anima violata ma viva, solida, l'unica presenza reale, quasi fisica, in quel suo mondo cancellato. Il marito acculturato e facoltoso non tollera quella che considera lesa maestà: la "sua" donna ha osato ribellarsi, si è sciolta dalle sue catene. Le rovescia addosso un odio ancestrale, possente, che sembra provenire dai secoli, come direbbe Primo Levi. La cancella, ancora. Il volto con l'acido. Non la sopporta come persona, come entità slegata da quel guinzaglio muto al quale lui la pretende "naturalmente" confinata. La brucia col liquido. Ab

Il serpente antico

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  L'ultima ingiuria, adesso, sarebbe definirla "donna con le palle" . L'ultimo, estremo affronto del paganesimo sessista a Roberta Serdoz e, con lei, a tutto il genere femminile. Negarne l'alterità, quindi la ragion d'essere. "Donna con le palle" : cioè coraggiosa, nobile, forte, determinata, razionale. Cioè, maschio . Una donna che dimostra le qualità elencate, secondo la vulgata pagano-sessista, non può appartenere a sé e al suo sesso. Sesso viene da "secare" , dividere, e il sesso femminile, per il paganesimo sessista, è di per sé divisione, mancanza. Peggio: nullità. Il paganesimo sessista procede per sottrazione, poiché teorizza l'esistenza d'un solo vero sesso, quello maschile. Il quale però, contrariamente all'etimologia del vocabolo, è esaltato a paradigma assoluto, parabola suprema, e divinizzata, dell'intera umanità. Relativo che diventa totalità. Per il paganesimo sessista nessuna donna possiede pertanto qual

Ira

  Questo edificante video è andato in onda domenica scorsa, durante il contenitore tv Domenica 5 (Canale Cinque), in fascia protetta e in un orario di massimo ascolto. Ecco come i cittadini di Montalto di Castro (Viterbo) commentano lo stupro di una ragazzina , avvenuto un paio d'anni fa: Aggiungiamo, a titolo puramente informativo, che uno dei "bravi ragazzi" è casualmente nipote dell'esimio Sindaco , il progressista Salvatore Carai , il quale ha pagato le spese legali per tutti, a partire dal caro congiunto. E i "bravi ragazzi" ora son fuori, a godersi la vita. D'altro lato, secondo il Primo Cittadino del Pd (la misoginia è molto democratica e se ne impipa del colore politico), non esistono stupratori italiani: chi brutalizza le donne sono solo i romeni, che - testuali parole - "lo stupro ce l'hanno nel sangue" . Conclusione del fine sillogismo? La solita: la femmina se l'è cercata . E si divertiva pure! Su Facebook sono sorti mo

Uomini e no

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  Uguali perché unici. E' bello che la Giornata delle Persone con Sindrome di Down si svolga, quasi si stenda, tra i colori dell'autunno, nel loro sfumare ondulato e tenuamente monotono. E' una sensazione di conforto, di grembo, di gioia pura, di riconciliazione. Una giornata, se vogliamo, lenta. Una giornata che ci ricompone nella nostra natura balbettante, nei nostri primi passi, nelle nostre provvidenziali cadute. E' una domenica resa al suo significato di festa, e non "un giorno da buttare" come riecheggiavano gli stinti versi di un'infelice, vecchia canzone. E' qui, per ricordarci che da buttare non c'è proprio nulla, e che l'imprevisto è dietro l'angolo, col suo carico di ansie, tribolazioni, dolori e intense gioie. *** Cos'ha fatto? Ma che razza di domanda è? Non plaudiamo indiscriminatamente a Barack Obama ma, contrariamente a tanti moralisti dell'ultima ora, siamo consapevoli - e, a quanto sembra, lui pure - che la forma

I MASCHI HANNO TACIUTO

  Da lui , alla fine, ci si può aspettare solo questo. Dal suo affascinante servo dalla faccia a pois, lo stesso. Dai suoi compari al comando (gl'irresistibili Castelli e seguito , non ultimo il fascista Saia che anni fa vomitò, sempre sulla Bindi , quel "lesbica" che per lui era (ed è) la più infamante delle ingiurie), idem con patate. Dalle femmine della sua corte, manco parlarne. Ma da tutti gli altri, di solito così verbosi nel discettare sulle nostre forme, la nostra incapacità, la nostra indegnità a ricoprire cariche religiose-politiche ecc., insomma, dagli uomini e non dai maschi , quale reazione è arrivata, quale significativa presa di distanza è avvenuta da un individuo che umilia non solo noi, ma il loro stesso sesso? Alcuni commenti a questo video sono assai illuminanti. Finora, nessuna . Io ho già scritto a sufficienza, contravvenendo peraltro a un cliché del mio genere, che mi vorrebbe zitta e muta o, al limite, in speranzosa e adorante attesa del Signore

Più maschi che uomini

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  Dopo la violentissima aggressione misogina del Supermaschio contro la Bindi, vi sottopongo una rassegna dei suoi più eminenti MEMBRI di sgoverno, dei loro rampolli e dei loro servi con la faccia a pois. Carini, vero?