17.7.05

Senza titolo 710

Dopo aver letto   e  aver assistito a una  presentazione  dibattito  con l'autrice   avvenuta   sabato  16\7\2005  nella  mia cittadina  di  questo libro  L’Africa del “grande dottore bianco”L’opera e la testimonianza svolta nel Gabon dal premio Nobel per la pace Albert Schweitzer   di      Floriana Mastandrea, L’altra Africa di Albert Schweitzer ( Armando editore, Roma 2004, 255 pp, euro 20,00  )   è arrivato al termine  quel passaggio  --- già iniziato  con letture , documentari  e  film\  fictions  sui  tali maestri , con la frequentazione  , poi  purtroppo interrotta  dopo appena  due lezion per motivi familiari  (  di cui  vi ho raccontato  lla  fine  in uno dei post precedenti )   di un corso organizzato  dalla bottega del commercio equo &solidale  ,   di cui sono  socio  della mia cittadina   ---   da  un cultura   bellicistica  ereditata  da mio nonno e  i miei prozii  ( fascisti )   sia  da   mio padre   e mio  zio  (  Pcml \ servire il popolo , il primo, volante rossa ,il  secondo    sinistra  extraparlamentare  per  chi fosse interesato  all'influenzxa  che essi hanno  avuto  sullla  storia  del nostro paese fra il 1960\1980    veda i link del blog  ) che mi portava  a  prediligere giochi  violenti  tipo : a  chi dava il mkorsop più forte  ,  a reagire  alla  violenza    con violenza    a rispondere   ad  una  semplice pacca\  buffeto  con  un  colpo  forte   se non aditittura   cazzatto\pugno,ad  approvare  la  guerra contro la  libia di regan  e la prima  guerra    contro  l'ira q di busch ,padre, per  poi   pianggere   davanti ale vittime di8e  bombardamenti  , o  quando  seppi che le stragi dfatte dai Turchi verso i curdi erano  causate dale armi americane  ed  europee  , ecc (  altri episodi  personali di cui non  mi và almeno per il momento  poi chi sà   , di parlarne  ) ;  a  una  cultura   della pace  e della non violenza  . Tale  trapasso mi ha   messo in luce  che  esiste  anche  una   rivoluzione   non violenta   e  , quella   che  in un post  precedente  chiamavo   guerriglia contro  culturale  del tipo quella  degli ex lutherblissett  ora  Wu-ming. e  il libro “Culture Jam - manuale di resistenza del consumatore globale” di Kalle Lasn ( Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, pp. 300, 8,50 euro.)  ; e a  inserire, anzi ad aggiungere      tali persone  come   Schweitzer e gi altri   rapressentati della non violenza  ( vedere  siti sotto ) , fra  i miei  punti di riferiemento   del post  non etichettatemi sono un cane sciolto   mi ha  ispitato questo  post  , in origine non desitinato  alla pubblicazione  qui sul  blog   in quanto era solo uno sfogo ,anzi meglio elucubrazione ( la classica sega mentale )  , mai  per misteriose  ragioni dela psiche e dell'anima   ho deciso  di metterlo  . qui  e   di far  conoscere  \ rendere pubblico a  voi tutti\e   cari amici \che  e  cdv  fissi ed avolte occasionali , ma  sempre presenti  sia  con i  vostri commentio sia  con  i  vostri scritti  So benissimo  per  esperienze   personali , alcune   riportate  ed avvenuter  qui  che     non si dovrebbe  o       meglio: non bisognerebbe per  parafrasare  la canzone  omonima    di Francesco Guccini:<<  ritornare sui propri  passi calciare gli stessi sassi, su strade che ti han visto già a occhi bassi  >> ma a volte  è inevitabile  ,  esagerare ,  esagerare ,  con i richiami e  con le citazioni  , fatte   in particolare con i copia&incolla  ( infatti è questa una delle poche   cose  vere che  c'è  nel mio     del portale    Bynoi )  ma  purtroppo  mi sento cosmopolita   e  seguo il metodo dela  contaminzaione culturale  , che  è  a mio avviso  l'unico  per evitare  l'omologazione culturale  e la  globalizzazione delle  culture con i richiami e  con le citazioni  , fatte   in particolare con i copia&incolla  ( infatti è questa una delle poche   cose  vere che  c'è  nel mio    " dossier"  del portale    Bynoi )  ma  purtroppo  mi sento cosmopolita   e  seguo il metodo dela  contaminzaione culturale  , che  è  a mio avviso  l'unico  per evitare  l'omologazione culturale  e la  globalizzazione delle  culture . Le citazioni   di oggi  sono anche   un'ulteriore  risposta  ale  polemiche  sorte  sulla  tag (  che  voi tutti\e  continuate ad  ignorare dato che  usate i post  e i commenti  per  ringrazioamenti e  altri messaggi che niente  hanno a che  vedere con i  post )    << La non vilenza  è disponibilità a  cambiare se stessi  mentre si cambia la società e il mondo  , superando cosi  la  schizzofrenia  fra  la pace  dei cuori   delegata  alla  religione  , e la  pace  delle nazioni delegata  ai governi  >>Giuliana Martirani   ) la verità non ha un suo tempo particolare La sua ora è adesso, sempre, e più che mai quando sembra maggiormente inopportuna alle circostanze del momento ;  La mia esistenza  ha un senso, ogni qualvolta  riecheggia in me  l'idea del rispetto   dela vita , il più alto concetto che possa  gernerare la mia voglia  di vivere  .E' cosi  che io  do valore  alla mia  vita  e  alla  voglia di vivere  che mi circonda  : pr ciò agisco   e creo dei nuovi valori >>  ALBERT SCHWEITZER  ;  <<  Con ogni vera amicizia costruiamo più saldamente le basi su cui poggia la pace del mondo intero >> M.K.Gandhi                                                                                                                              Concludo   questo post  con   un'ltra  citazionje  ( chiedo venia  ,ma  questa frase  è troppo bella   ed  incarna   benissimo  sia  l'argomento  di oggi , ovvero il passaggio  o trapasso   , ovvero il liberarmi di  cose  non  mie  , da  una cultura   negativa  a  una  positiva  , ma  anche  lo spirito del  blog  )  : << E a poco a poco, i padri delle idee, delle lotte, delle speranze, grandi come la libertà di chi le assumeva nella propria vita a molla, lievito e fine, se ne vanno (...) » da un articolo di Gina Lagorio ( morta  ieri )  tratto da “l’Unità”, 24 maggio. 2001


 


 


PERCORSI  


 

per  chio volesse conoscere la definizione di  nonviolenza  la  trova  http://www.utopie.it/nonviolenza.htm e  su  come  esercitarla \  metterla in paratica nella vita  di quotidiana  Azione NonviolentaComportamenti NonviolentiCampagna Nonviolenta ; Risposta alla Violenza Personale  ; e tramite il metodo servas

 



per  chi  volesse  approffondire  le tematiche  della nonviolenza   e  i loro maestri   ecco qua   questo sito  http://www.societaperta.it/maestri_nonviolenza/main.htm

 

 sempre dello   stesso sito   consiglio la  sezione  biblioteca     dotata  di libri  utili alla  scoperta  o riscoperta di tanti "territori dimenticati"  Un modo per avere conferma che l’evaporazione dell’anima non è un destino ineluttabile



articoli interessanti   da  cui partire  o approfondire  tale argomento  

 


www.giovaniemissione.it/spiritualita/nonviole.htm                                                             http://italy.peacelink.org/pace/indices/index_457.html

 


              


                                                               

16.7.05

Magico Menestrello

Una serata magica, un artista incredibile e pieno di sorprese,
di una simpatia inaspettata e un'umiltà che leggi negli occhi,
insieme all'amore per la musica.-.e poi un'arena colma di gente ed emozione...ed IO...IO ho alzato gli occhi al cielo, ho ringraziato Dio per questo e in quel momento ho visto una stella cadente...
grazie, caro Menestrello, umile cantore di Francesco, grande violinista di Dooney...
«Ho sempre paragonato i miei concerti ad un bicchiere vuoto o ad una creazione, quella di un albero: io sono capace di dare la corteccia, la forma e dentro di esse, chi ti ascolta, pone i contenuti preferiti, le proprie linfe vitali, ma per tale partecipazione necessitano la calma, l'attenzione, il rispetto reciproco»
A. Branduardi

per chi ama scrivere e non solo

segnalo   questa  nuova  rivista  letteraria 

Isola Nera 1/14


Casa di poesia e letteratura.


SPECIALE MONDO ARABO



 


La prima in Sardegna, in Italia, aperta alla creazione letteraria degli autori italiani e di autori in lingua italiana.


Isola Nera è uno spazio di libertà e di bellezza per un mondo di libertà e bellezza che si costruisce in una cultura di pace.


 


Direzione Giovanna Mulas. Coordinazione Gabriel Impaglione.  mulasgiovanna@hotmail.com  -  Giugno 05 - Lanusei, Sardegna




ad  attirarmi   oltre  le poesie e i pensieri  riportate    in particolare questa

 




Dovevi acquistar potere sui tuoi pro e contro, e imparare a innestarli e disinnestarli a seconda del tuo scopo superiore. Dovevi imparare a capire quanto c’è di prospettico in ogni definizione di valore –lo spostamento, la distorsione, e l’apparente teleologia degli orizzonti e quanto altro fa parte del prospettico; e anche quel tanto di stupidità che si riferisce ad ogni contrapposizione di valori, e tutto lo scapito intellettuale con cui si paga ogni pro e contro. Dovevi imparare a capire la necessaria ingiustizia insita in ogni pro e contro, l’ingiustizia come elemento inscindibile della vita, e la vita stessa come condizionata dalla visione prospettica, e dalla sua ingiustizia. Dovevi soprattutto vedere con i tuoi occhi dove l’ingiustizia raggiunge il massimo grado: ossia là, dove la vita è meno sviluppata, più angusta, manchevole, rozza, e ciononostante non può fare a meno di porsi a scopo e misura delle cose (…) dovevi vedere con i tuoi occhi il problema della gerarchia, e come la forza, il diritto e l’ampiezza della prospettiva si sviluppino assieme.” (Friedrich Wilhelm Nietzsche)




15.7.05

quando un handicap fisico è sintomo di richezza

Leggendo  dal dentista   mentre aspettavo il mio turno  non ricordo s su e  gente od oggi o quale  altro giornale     di  pettegulez    cjhe mescolano  iil gossip  ai fatti d'attualità  --  la  commovente  storia   di   PAOLO ANIBALDI - Chirurgo presso l’ospedale di Rieti, I^ Divisione di Chirurgia generale   che   viveremese un mensile  sull'handicap    dichiara  : << Rifiuto la parola problemi. Non mi rappresenta come paraplegico, come persona, come medico chirurgo, come sindaco senza partito. Se io parto alzando il cartello dei problemi tutte le strade si chiudono, non faccio un passo avanti, in nessuna direzione. Io posso andare lontano, esattamente come te, a piedi o in carrozzina. Posso andare ovunque. Sembra difficile? Sembra impossibile? Ma si può volare. Non lo sai che si può volare? Chiunque può volare. E’ ovvio: noi umani non abbiamo le ali e nessun uomo le ha mai avute, e quindi non ci si può alzare in cielo. Ma volare, si può in tanti modi liberi, Partendo da sdraiati, da in piedi, dalla sedia a rotelle, da ciechi, da vivi. Da bambino pensavo che avrei fatto il pilota da guerra o il chirurgo. Quando ho capito che il mio avvenire sarebbe stato in sedia a rotelle, mi sono preso un anno per riflettere, senza parlare con nessuno. Mi sono iscritto a medicina e ho scelto di fare il chirurgo. Poi mi sono organizzato. La questione della diversità. Qui bisogna essere chiari. Ognuno faccia la sua parte: si tratta di far sapere che una diversità – tra vivere in sedia a rotelle e vivere in piedi – non esiste. Quindi non c’è problema. Noi non siamo una lobby, una casta: siamo un insieme di persone che condividono lo stesso mondo. Tutti insieme e uno per uno. Io faccio il chirurgo, lo faccio bene e succede sempre più spesso che le persone che si devono far operare si fidino di me più che di altri. Se ce l’ho fatta io, ce la potete fare tutti. Il chirurgo o qualsiasi altra cosa, qualsiasi altra vita. ( .... ) >>   per chi volesse  leggersela  tutta   continua  qua    . Tale  storia    mi ha  poretato a  pensare   che quelli che   noi chiamianmo  , per  la moda  del politicamente  ( ed  eticamente  ) corretto e per   un ipocrita ,e talvolta  gratuito  e stuchevvole  stucchevole  buonismo  chimiamo monodotati e  che  nonostante  siano   ulteriormente  svantaggiati   da una famigerata legge  che  evita  , caso unico in europa , a non poter studiare  \  fare ricerchè sulle staminali   e costringerà sia  ammalati  sia ricercatori  e studiosi ad andare  all'estero  ,  per  trovare  una eventuale possibilità di cura ,  sono migliori di noi  " normali "  vedere  sempre  dallo stesso sito  altre persone   che  hanno  avuto lesioni   se non peggior  di quella  Anibaldi  e hanno fatto del loro handicap  una richezza  we  un esempio per noi tutti\e  . Concludo con un belllissima  citazione  (  managgia  a me  e alle citazioni devo  togliermi questo  vizio  )  presa  da  http://cosmo.splinder.com/ (  un sito  di idee , da una  lettura veloce   e   sommaria  ,  ma  mi ci prometto di ritornarci  diverse dalle mie   , ma molto bello  )  che afferma  : << bello pensare che gli uomini hanno migliaia di linguaggi estremamente diversi e complessi per esprimere i loro pensieri più seri e che un europeo, un indiano ed un arabo esprimono la loro gioia ridendo nello stesso identico modo. >>

Senza titolo 709


Per Sempre

 

Me ne andavo per campi d'agosto,

trovando pace in questo mare verde

succhiando steli secchi di granaglie

accarezzando il capo dei papaveri scarlatti.

 

..Ferma era l'aria, densa..

 

di promesse future e di cicale

di anni ancora gravidi a venire

di cui potevo solo immaginare.

 

Tu no, non c'eri ancora ma

giurai di amarti come solo chi

ancora non ha amato

può giurare..

 

Batti le ciglia e passano gli anni

dove sarà quel campo dorato?

 

dentro di noi nel sole d’agosto

sento su te quel profumo di buono

torno bambino nel cuore e ti amo.

Per sempre.

 

ad una persona veramente speciale.

 

buon fine settimana, blogger.

Senza titolo 708

in questo post di esordio
volevo ringraziare giuseppe per l'invito.-.
spero di essere una degna compagna di viaggio.-.

14.7.05

Innocenti


BASTA, vi prego

Senza titolo 707

Senza titolo 706


NO SURPRISES



Di Liz4rd



Siate sinceri: ma davvero qualcuno si è stupito di quello che è successo il 7 luglio a Londra? Io sinceramente no. Forse perchè ormai siamo abituati a vedere autobombe, sangue per le strade, kamikaze in azione. Sì lo so, non dalle nostre parti, ma cosa cambia? Sempre brandelli di carne umana sono quelli che rimangono sparsi sull'asfalto. Forse non mi sono stupito per questa tragica assuefazione all'orrore, ma anche perchè era inevitabile una ritorsione, una "vendetta" contro quei paesi che hanno appoggiato incondizionatamente la guerra falsa e bugiarda di Bush all'Iraq e all'Afghanistan. Gli stessi servizi inglesi dicevano ormai da tempo che non era questione di "se" ci sarebbe stato un attacco, ma di "quando". Quindi di cosa stupirsi? Ieri alla Spagna di Aznar, oggi all'Inghilterra di Blair, domani forse (speriamo di no ma, anche qui, non mi stupirei) all'Italia di Berlusconi. Tu li umili (vedi la Palestina, Guantanamo, Abu Ghraib), li bombardi, li invadi, li sfrutti, e quelli, in qualche modo, reagiscono. Sia ben chiaro, non è una giustificazione del terrorismo, che non è MAI giustificabile, è solo una spiegazione razionale di un fenomeno.


Ma questo cosa vuol dire? Vuol dire semplicemente che questi signori che con tanto rigore morale governano il mondo non hanno capito niente di cos'è il terrorismo e di come si combatte. Non l'hanno capito gli americani dopo l'11 settembre (o meglio, hanno fatto finta di non capirlo perchè così conveniva ai loro piani geopolitici mondiali); non l'abbiamo capito noi europei (eccezion fatta per Francia e Germania) che ci siamo messi in riga dietro allo zio Sam e abbiamo marciato senza chiederci se radere al suolo interi paesi fosse la risposta migliore ai folli di Al-Qaeda. Paesi che, oltretutto, spesso non c'entravano assolutamente niente con il terrorismo. Saddam non era certo uno stinco di santo, ma con Bin Landen aveva sicuramente meno rapporti di quanti ne avesse avuti la CIA. Come ha fatto notare Giulietto Chiesa, il livello organizzativo dell'attentato di Londra è di una complessità pari a quello dell'11 settembre 2001. Il che significa che in 4 anni la lotta al terrorismo, così come è stata portata avanti finora, non ha ottenuto nessun risultato. Al Qaeda, o chiunque sia, è ricca, organizzata, impunita e vitale, come prima. Se fossero persone serie, Bush & Co. dovrebbero dimettersi per evidente fallimento di quella che era la loro missione principale.


Sempre in tema di ottusità, proprio in sede di G8, Bush ha ribadito che gli Stati Uniti non daranno un nichelino in più all'Africa e non diminuiranno di un grammo le loro emissioni inquinanti perchè il Protocollo di Kyoto è una balla e loro non lo firmeranno mai. Che importa se poi un intero continente vive con l'1% del PIL mondiale e se siccità, alluvioni, maremoti e quant'altro affliggono i paesi più poveri perchè il clima è impazzito? Noi abitano nel Paradiso Terrestre, tutto questo non ci riguarda. Ecco, proprio questa era l'occasione per dare una, seppur parziale, risposta al terrorismo: dare una svolta alle politiche di sostegno verso il sud del mondo, verso quel bacino di povertà e disperazione che alimenta il fanatismo; tagliare davvero il debito ai paesi del terzo mondo (bello il Live8, vero?); fare qualcosa di drastico, da subito, per invertire l'asfissia del nostro ecosistema planetario. Occasione persa. Come sempre si è preferito fare il muso duro, mostrare i muscoli del sergente di ferro: "non ci faremo intimidire", "li sconfiggeremo", "avremo il loro scalpo". Bravi, continuate a giocare ai cowboy, ai pistoleri con i fucili di plastica, continuate. E intanto le nostre città saranno sempre più annerite dal fumo delle autobombe che, sappiatelo, i nostri governanti non potranno fermare.


C'è un'altra cosa che non mi ha stupito: dopo poche ore dall'attentato si sapeva già chi e come aveva messo le bombe. Al Qaeda, ovviamente. Nonostante l'unica pseudo rivendicazione fosse arrivata per internet e fosse stata da subito bollata da tutti (persino molti siti e forum musulmani) come inattendibile perchè conteneva numerosi errori di grammatica araba e citazioni del Corano sbagliate. Non mi ha stupito questa ansia, questa voglia, questa necessità di trovare subito il colpevole che fa più comodo. Una volta prima si facevano le indagini, magari rapide, e poi si emetteva un verdetto. Oggi no, oggi basta vedere come sono esplose le bombe ed ecco che il ministro dell'interno inglese emette il suo vaticinio: c'è la firma di Al Qaeda in questa modalità di azione, è evidente, non c'è bisogno di indagini o rivendicazioni. A me pare tutta una buffonata, un tragico, orrendo gioco delle parti, di cui le vittime sono i soliti incolpevoli civili che si fanno il mazzo per andare a lavorare tutti i giorni. E i civili sono uguali a Londra, come a Baghdad, come a Madrid. Non cambia la rabbia per quello che è successo e per come ce lo presentano i nostri politicanti e la nostra (dis)informazione televisiva.

Senza titolo 705

Dell'Utri, le motivazioni della condanna: per trent'anni mediatore tra mafia e Fininvest
di red.

Marcello Dell’Utri è stato per trent'anni anni mediatore tra Cosa Nostra e la Fininvest. Per questo il tribunale di Palermo lo ha condannato nei mesi scorsi a nove anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa. Lo afferma la motivazione della sentenza, depositata mercoledì e che chiama in causa anche il patron della Fininvest, Silvio Berlusconi che era a conoscenza dell’attività del suo fido.

 


Dell’Utri ha in particolare «chiesto ed ottenuto dal capo mandamento mafioso Vittorio Mangano favori, promettendo anche appoggio in campo politico e giudiziario». Mangano è il preteso stalliere della villa di Arcore di Berlusconi. In realtà, scrivono i giudici, l’uomo era stato “assunto” per garantire le relazioni tra Fininvest e l’organizzazione mafiosa.


«Queste condotte - scrivono i giudici - sono rimaste pienamente ed inconfutabilmente provate da fatti, episodi, testimonianze, intercettazioni telefoniche ed ambientali di conversazioni tra lo stesso Dell'Utri e Silvio Berlusconi, Vittorio Mangano, Gaetano Cinà ed anche da dichiarazioni di collaboratori di giustizia».


Secondo il tribunale «la pluralità dell'attività posta in essere, per la rilevanza causale espressa, ha costituito un concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa nostra alla quale è stata, tra l'altro, offerta l'opportunità, sempre con la mediazione di Dell'Utri, di entrare in contatto con importanti ambienti dell'economia e della finanza, così agevolandola nel perseguimento dei suoi fini illeciti, sia meramente economici che, lato sensu, politici»


Nella motivazione si parla, naturalmente, a lungo di Silvio Berlusconi, al quale il tribunale rimprovera di aver rifiutato la testimoninanza che avrebbe potuto chiarire i rapporti tra la sua azienda e i mafiosi. «L'onorevole Berlusconi - scrivono i giudici - si è lasciato sfuggire l'imperdibile occasione di fare personalmente, pubblicamente e definitivamente chiarezza sulla delicata tematica in esame, incidente sulla correttezza e trasparenza del suo precedente operato di imprenditore che solo lui avrebbe potuto illustrare. Invece, ha scelto il silenzio».


Lunga 1800 pagine, divise in 18 capitoli, la motivazione racconta una storia lunga quasi trent’anni, dai primissimi anni Settanta al 1998, quando il processo era già iniziato da oltre un anno contro lo stesso Dell’Utri e il capo mafioso Gaetano Cinà. Per il Tribunale «l'accurata e meticolosa indagine dibattimentale ha consentito di acquisire inoppugnabili elementi di riscontro alle condotte (anche se non a tutte) contestate ai due imputati». Secondo i giudici gli elementi probatori emersi dall'indagine dibattimentale hanno consentito di fare luce sulla posizione assunta da Dell'Utri nei confronti di esponenti di Cosa nostra, sui contatti diretti e personali con alcuni di essi (Bontate, Teresi, oltre a Mangano e Cinà), sul ruolo ricoperto nell'attività di costante mediazione, con il coordinamento di Gaetano Cinà, tra quel sodalizio criminoso, «il più pericoloso e sanguinario nel panorama delle organizzazioni criminali operanti al mondo», e gli ambienti imprenditoriali e finanziari milanesi con particolare riguardo al gruppo Fininvest».


Il collegio si sofferma «sulla funzione di 'garanzià svolta nei confronti di Silvio Berlusconi, il quale temeva che i suoi familiari fossero oggetto di sequestri di persona, adoperandosi per l'assunzione di Vittorio Mangano presso la villa di Arcore dello stesso Berlusconi, quale 'responsabilè (o fattore o soprastante che dir si voglia) e non come mero stalliere, pur conoscendo lo spessore delinquenziale dello stesso Mangano sin dai tempi di Palermo (ed, anzi, proprio per tale sua qualità), ottenendo l'avallo compiaciuto di Stefano Bontate e Girolamo Teresi, all'epoca due degli uomini d'onore più importanti di Cosa nostra a Palermo».


Sugli ulteriori rapporti di Dell'Utri con Cosa nostra, «favoriti, in alcuni casi», dalla fattiva opera di intermediazione di Cinà, protrattisi per circa un trentennio nel corso del quale Dell'Utri «ha continuato l'amichevole relazione sia con il Cinà che con Mangano, nel frattempo nominato alla guida dell'importante mandamento mafioso palermitano di Porta Nuova, palesando allo stesso una disponibilità non meramente fittizia, incontrandolo ripetutamente nel corso del tempo, consentendo, anche grazie a Cinà, che Cosa nostra percepisse lauti guadagni a titolo estorsivo dall'azienda milanese facente capo a Berlusconi».


fonte www.unita.it


12.7.05

PER CHI NON LEGGE MAI LE FAQ E CONTINUA A CHIERMI ...

..... quale  è la mia , anzi la nostra  (  visto che il blog  è collettivo )    rispondo con queste  citazioni   : la  prima     di  Joseph Pulitzer.   Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri".  La seconda  del  gruppo capitano ultimo  e qui  Non siamo violenti, anche se conosciamo la violenza del vostro denaro, quello che usate per comprare ogni cosa. Noi non amiamo la proprietà privata se non in quanto svolge una funzione sociale, e vediamo la pura avidità con cui accumulate e recintate case e palazzi e città. Non siamo razzisti, e vediamo le vostre distinzioni tra bianchi e neri, ricchi e poveri, regolari ed irregolari, sudditi e clandestini. Noi non vi combattiamo con la violenza che legittima la vostra reazione, noi non vi combattiamo con la superficialità e l' opportunismo che legittimano il vostro nepotismo. Noi cerchiamo di costruire ogni giorno, nelle piccole cose quotidiane, un mondo che si allontana dalla vostra prigione, dove gli esseri umani nella loro semplicità sono autentici, dove l'uguaglianza significa uguaglianza, dove la solidarietà significa solidarietà, dove la dignità significa dignità. Queste parole sono un sentiero luminoso su cui cammina la gente piccola, quella che vive ai margini del vostro mercato. Ci perdonerete se non amiamo la vostra violenza, ci perdonerete se non amiamo i vostri soldi, la vostra arroganza, la vostra competizione truccata.Non siamo eroi, non siamo niente, il fatto è che semplicemente il vostro mondo vuoto ci fa schifo. Con molto disprezzo,gli ultimi  Combattiamo nelle cose di tutti i giorni per far vincere la solidarietà, la libertà e le idee contro l' arroganza di chi abusa e opprime. Dibattiti, proposte, progetti di libertà in questo spazio colorato  . Terza     l'articolo 21 della Costituzione Italiana vi  finche  durerà e  non passerà   la  riforma   pseudo federalista della  lega   e  sarà ancora  attuale  questa  frase   di uno dei suoi firmatari Piero Calamandrei 1889-1956    : « In questa Costituzione c'è dentro tutta la nostra storia, il nostro passato; tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie sono tutti sfociati qui in questi articoli »qui alcune  sue  poesie ) .Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.[...]  . La  quarta " … io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare."SAMUEL BELLAMY( Pirata alle Antille nel XVIII secolo)  Concludo con questa  poesia  di  Solomon Ibn Gabirol " Lungo il cammino verso la saggezza, il primo passo è il silenzio; il secondo, ascoltare; il terzo, ricordare; il quarto, praticare; il quinto, insegnare agli altri . " e  questa  canzone di  de andrè :         
                                                  

quello che  non ho
   
                        


Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è un segreto in banca
quello che non ho sono le tue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Quello che non ho è di farla franca
quello che non ho è quel che non mi manca
quello che non ho sono le tue parole
per guadagnarmi il cielo per conquistarmi il sole.
Quello che non ho è un orologio avanti
per correre più in fretta e avervi più distanti
quello che non ho è un treno arrugginito
che mi riporti indietro da dove sono partito.
Quello che non ho sono i tuoi denti d'oro
quello che non ho è un pranzo di lavoro
quello che non ho è questa prateria
per correre più forte della malinconia.
Quello che non ho sono le mani in pasta
quello che non ho è un indirizzo in tasca
quello che non ho sei tu dalla mia parte
quello che non ho è di fregarti a carte.
Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è di farla franca
quello che non ho sono le sue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Quello che non ho...



Spero di aver risposto  una  volta per  tutte  a  questa  domanda  che entra a far  paerte di diritto  delle  FAQ  da non doverci più ritornare  per  i prossimi cent'ani 


 

tweety

Senza titolo 704

inquieta neve
parlami del
lampo e del suo
cuore sciogliti
soltanto per il
mio dolore
fatti fiume,
pozza e lago
senza ragione
attraversami
come fa il
tempo e toglimi
la ragione
perché piangere
è inverno per
il mio amore e
morire non ha
più senso
senza la mia
ragione

11.7.05

Senza titolo 703

La differenza tra l'amore e il sesso è che il sesso allevia le tensioni e l'amore le provoca.


Woody Allen

Senza titolo 702

LA SERIE DEI FIBONACCI.


Due giorni fa ho visto un film: "Dopo mezzanotte", di Davide Ferrario. Carino, particolare. Mi ha colpito molto una parte, in cui uno dei protagonisti spiega alla ragazza che gli ha rapito il cuore cos'è la serie dei Fibonacci:


"La serie dei Fibonacci. Il matematico pisano del '900. E' una serie in cui la caratteristica più evidente è che ogni terzo numero è la somma dei due precedenti. Vedi? 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21 e così via, fino all'infinito. Prova a sfogliare una margherita o a contare le scaglie di un ananas, o i semi di un girasole. Il numero dei petali di un fiore è quasi sempre un numero di Fibonacci. I numeri suggerirebbero che nell'universo c'è una specie di ordine matematico, il che ci spinge a sospettare che forse il mondo qualche senso ce l'ha... Che non è poco".


Trovo questa riflessione particolarmente affascinante, soprattutto per uno come me, che con i numeri andava d'accordo solo ai tempi delle medie...

WASHINGTON DC

La paura

10.7.05

Senza titolo 701

Desiderio

 

Ansia impetuosa

larghe le braccia

incontro al tempo corri

e quiete non attendi

prima che d'amor

il tremito si bagni

a corallina fonte.

Il terrorismo non cambierà le vite dei londinesi

Dal sito articolo21.info


di Lilli Gruber
Nel mirino degli attentatori che lo scorso 7 luglio hanno sfigurato il volto di Londra non c’era solo la popolazione della capitale più multietnica del pianeta, ma il cuore stesso dell’Europa e di tutti quei Paesi che non hanno intenzione di piegarsi al ricatto del terrorismo. Ancora sconvolti per quanto è accaduto, gli inglesi non hanno tuttavia ceduto alla tentazione dell’autocommiserazione ma hanno scelto di spazzare via la scia di sangue, morte e distruzione degli attentati, rispedendo al mittente un messaggio inequivocabile: il terrorismo non cambierà le loro vite.
E’ questa la lezione che Londra, ancora sanguinante, ha impartito al resto del mondo, con grande dignità e compostezza.
Mentre i Paesi ancora risparmiati dalla foga omicida di Al-Qaeda si domandano “quando” arriverà il loro turno – ed è francamente inquietante ascoltare Berlusconi che interviene pubblicamente parlando come se ‘il fatto’ fosse già avvenuto – la Gran Bretagna ha confermato una volta di più che cedere al senso di insicurezza e di panico non fa altro che alimentare nei terroristi la falsa sensazione di aver vinto.


Per sconfiggere il terrorismo non esiste una ricetta infallibile, tuttavia la soluzione non è certamente quella proposta da Bush ancora qualche giorno fa, ovvero attaccare i terroristi nei loro paesi di provenienza.
E’ necessario invece snidare l’origine dell’odio che spinge i militanti del terrore a sacrificare la loro stessa vita in nome di un falso Islam.
Il terrorismo non è un fenomeno che si è materializzato improvvisamente l’11 Settembre 2001 con l’attacco alle Torri gemelle, ma affonda le proprie radici molto più lontano nel tempo: l’irrisolta questione israelo-palestinese, gli accordi tra gli Stati Uniti e alcuni paesi come l’Arabia Saudita (che negli anni Novanta hanno ospitato le truppe americane su "terra musulmana e sacra" come Mecca e Medina) e, non ultima, la guerra in Iraq (che ha contribuito a incrementare il numero dei terroristi) non sono elementi trascurabili per un’analisi davvero obiettiva della situazione internazionale.
Restringere le libertà civili in nome di uno stato di sicurezza nazionale, politica perseguita dagli Stati Uniti, non servirà a sventare i possibili attentati: è necessario invece ottimizzare il lavoro dell’Intelligence e della Polizia nei confini delle nazioni minacciate e contemporaneamente fissare un calendario preciso, che non sia suscettibile di tardivi ripensamenti, per il ritiro delle truppe straniere in Iraq, divenuto dopo l’Afghanistan - lo sottolinea la CIA nel suo ultimo rapporto – il nuovo campo di addestramento per i terroristi che negli ultimi tre anni hanno quintuplicato il numero degli attentati.
Non si può e non si deve cadere nell’errore di confondere gli attacchi della frangia più reazionaria dell’Islam con uno scontro tra civiltà: l’unica battaglia che il mondo civile deve davvero combattere e vincere è quella contro l’agghiacciante logica del terrore.

9.7.05

auto intervista

Visto che nessuno \  a di voi ha  risposto  al mio appello lanciato qualche  giorno fa  rispondo qui adesso    facendomi un auto intervista come quella della NW   del  gruppo  culturale  \ religioso  http://ecumenici.altervista.org/ 


1) chi  è  Giuseppe  Scano   alias   Cdv  - redbeppeulisse ?                                                          Sono nato il 28 febbraio,era   dal quel che mi racconta  mia madre un sabato di carnevale   ed  era una  delle rare  giornate di sole  pre primaverili Alla mia età dovrei distinguere fra diverse me, di diversi periodi, tuttavia presenti al mio interno come in una matrioska  . Considero tutti  amici \ che  anche quelli che mi trattano a pesci in faccia  e mi mettono nei casini ., idem per la mia  disponibilità e  generosità  La lettura , l’assorbire  tutto  ciò che mi circonda   sono gli amori che mi aiutano a vivere, riflettendo. E  confrontandomi  con  gli altri \e  ,  un costante amore per l'ambiente in cui vivo, forse nato quando la mia curiosità mi avvicinava agli animali e alle piante dell'ambiente di quasi campagna in cui sono cresciuta, forse tramandatomi nei geni dalla famiglia di mio padre  , i cui antenati  lavoravano la  terra    e  di cui mio  padre  l’ha  trasformata  in azienda  flovivaistica  Fanno parte di me anche le tristezze, le difficoltà della vita, i dolori per le persone perdute negli anni. Niente accantonato, niente dimenticato. Mi è sempre difficile buttar via qualcosa, anche di materiale. Tutto è argomento di riflessione.


2) Come vivi in Sardegna   ? Qual è il rapporto con la tua città? Riesci a ottenere un buon livello di qualità della vita ?                                                                                                         Il livello culturale della mia regione    varia  da  zona   a  zona   , come  ho specificato nel post  LA TERRA , LA  GUERRA , UNA QUESTIONE PRIVATA . Con mia  città  c’è un rapporto  d’amore  e  d’odio    visto  ci si  vanta  d’essere unici  e  i migliori   e  poi  si lascia  andare allo sfascio  un  patrimonio culturale    e  d’identità ,   se  c’è qualcuno di  fuori   che    tenta  di  rivalutarlo    i  viene  visto   male  .    


3 Quali sono le ragioni profonde del tuo impegno in campo ambientalista  culturale   e pacifista  ?                                                                                                                                                 Le ragioni profonde...Forse antiche...Ho visto l'ambiente intorno alla mia città quando era nel suo stato originale da  foto  dei nonni paterni  dei  loro ricordi e ricordi dei mio padre e mio zio   e  poi  ho assistito ai cambiamenti  degli anni  80\90 .Senza buttare il bambino del maggior benessere con l'acqua sporca dell'inquinamento e della cementificazione, posso riassumere dicendo che le migliori tecnologie ci permettono ora, se vogliamo, di smettere di avvelenare i lavoratori e i cittadini, mantenendo l'uso della lavatrice. Che lo spreco non è necessario, ma la ricchezza comincia dal non buttare quello che può essere riutilizzato. Le famiglie benestanti di cui mi hanno parlato i miei nonno e  i miei  pro zii  (  da  parte di padre  )    frequentato avevano sempre figure femminili che sapevano riciclare quasi tutto e credo che questo fosse alla base del loro benessere materiale, ne sono proprio convinta, come forma mentale e come risultato pratico. Uno che  cerca  dio mettersi continuamente in discussione  , che cera  un centro di gravità permanente   ( cokme quello  dela canzone  di Battiato  permanente  , che   lo fa  ( ed  è questo uno dei motivi per  cui ha  aperto un blog  collettivo  )   con  gli altri \  e  non da  solo   o  in solitario  se  preferite   


4)  poiché compri  e leggi   riviste  femminili  e  cerchi (  a  cvolte  riuscendovi  )  mettere  in pratica  i  loro ragionamenti  , l’essere  accusato   d ‘essere  femminista   quali   sfide e quali impegni ti comporta a livello personale?


Come si diceva una volta, negli anni  '60-70  ,il personale è pubblico. Apprendere  e mettere in pratica  comportamenti  delle  donne  e  trovare  un  equilibrio fra carattere   maschile e  carattere femminile  vuol dire   averne coscienza, aver coscienza del proprio valore e del proprio posto nella società, senza lasciarsi condizionare da chi considera le donne una minoranza,nonostante siamo invece una maggioranza numerica,  intendendo forse che siano   'minori' o 'minorate'.  Sono   semplicemente diverse e il loro valore  profondo  sta nella differenza dai maschi (intendendo proprio maschi e non uomini: c'è una differenza non sottile).Qualche volta viene frainteso il 'partire da sè' che invece aiuta molte donne a dire una dimensione differente del reale. Ma è proprio partendo dal proprio sentire femminile che si può dare una lettura non condizionata della realtà.Ad esempio, l'assurdità delle motivazioni per una guerra. L'assurdità della militarizzazione delle coscienze. Poi, qualche ragazza si arruola da qualche parte, qualcuna si gloria di 'avere le palle ' . Inoltre l'impegno e la sfida delle donne che si sono rese conto di come questo patriarcato ci stia ancora ferendo è ancora e sempre di ragionare con le altre donne e con gli uomini che hanno voglia di pensare e non ne hanno paura  d'essere etichettati \  bollati  come  effeminati \  femministi                                                                                                                                                           5)  Ami un autore e/o un autrice in particolare? Perché?     


Sono un lettore  onnivoro  e    monografico: quando un autore mi piace, leggo tutto quel che trovo, finchè mi sono saziato  Non amo  nessun autore in particolare   .Mi   sono letta buona parte dei classici di ogni nazione e tutti i poeti che ho trovato: quelli, per tutta la vita. .  Fra  le  ultime   cose  che  ho letto  c’è  Sandro Penna, che ha scritto una delle più belle poesie d'amore che io abbia mai letto( almeno fin’ora  )  e trascrivo :  e nere scale della mia taverna


tu discendi tutto intriso di vento.
I bei capelli caduti tu hai
sugli occhi vivi in un mio firmamento
remoto.
             Nella fumosa taverna
ora è l'odore del porto e del vento.
Libero vento che modella i corpi
e muove il passo ai bianchi marinai.  
 


(Sandro Penna, Poesie - Garzanti 1973)


 


L'altra poesia d'amore che prediligo è  di Paul Eluard   (IL  testo originale è preferibile, ma non tutti sanno il francese , e poi non lo ho trovato  ) é la seguente: 


 



Detto con la forza dell'amore 


 


Fra tutti i miei tormenti fra la morte e me stesso Fra la disperazione e la ragione di vivere C'è l'ingiustizia e questa sciagura umana Che non so tollerare c'è il mio furore  


C'è la resistenza color sangue di Spagna E c'è la resistenza color cielo di Grecia Il pane il sangue il cielo e il diritto a sperare Per tutti gli innocenti che odiano il male  


La luce sempre è prossima a spegnersi  


La vita sempre pronta a divenir letame 


Ma la primavera rinasce non è mai finita Una gemma esce dal buio e il calore s'insedia  


E il calore avrà ragione degli egoisti  


I loro sensi atrofizzati non gli resisteranno Sento il fuoco parlare ridendo di tepore Sento un uomo dire che non ha sofferto  


Tu che della mia carne fosti la coscienza viva Tu che amo per sempre che mi hai inventato Tu non sopportavi l'oppressione e l'ingiuria Tu sognando cantavi la gioia sulla terra  


Tu sognavi d'essere libera ed io ti continuo.   


 


(Paul Eluard  -  Poesie Politiche)   


 


7) Che tipo di relazioni amicali preferisci?  


Le mie relazioni amicali più durature sono quelle non soffocanti.(  anche  se  all’inizio  , poi   a  causa  di alcune  esperienze negative l  ho cambiato  ,  e  in parte ci sono riuscito  atteggiamento  )   Accade di incontrare un'amica dopo mesi e di ricominciare il discorso dove si era fermato, con la certezza della comprensione o, almeno, della disponibilità alla comprensione, che per me è la base di tutto. Ma  soprattutto   un amico  deve  sapere   dire  anche  No  ee essere il più  possibile  schietto e  e  reale    nel bene  e nel male 


 


 non so  più  che  dire    adesso  tocca  a  voi 


 

incredibile ma vero

con i post  d'oggi inauguro una  nuova  catgoria  \  rubrica  che si chiamerà   parodossi e prendete  spunto  da  questo sito 



A Carbonia affollati i negozi che comprano oro usato: un'altra faccia dell'economia
E dopo il matrimonio andiamo a venderci le fedi


di ROBERTO COSSU


Ma chi dice che il Belpaese è in declino? «Guardate quanti telefonini circolano dal Nord al Sud», dice il Cavaliere d'Italia, per contestare i catastrofisti. Questo è il luogo del superfluo. «Stiamo bene». E comunichiamo. Ci diciamo quanto il futuro sia luminoso. Anche a Carbonia circolano molti telefonini, ma, in attesa del futuro, il presente non è radioso. Stando, almeno, a una piccola notizia: sono affollatissimi i negozi che acquistono oro. Fedi, perlopiù. Un bel viavai. C'era una volta il monte dei pegni. Ora ci sono i negozi specializzati. Per chi varca la porta non cambia molto: contanti per dimenticare amori spezzati. Più spesso difficoltà economiche. O qualche euro per una ricarica del telefonino. In un'epoca di simboli, il simbolo più antico è solo moneta. Da scambiare con sbrigativi signori degli anelli. Niente di nuovo, s'intende, se non che l'insegna del negozio "compriamo oro" è l'altra faccia di un'economia illusoria, e non soltanto a Carbonia. Quella che ha visto il valore dello stipendio dimezzarsi bruscamente, che nasconde vecchie e nuove povertà sotto la patina degli spot, che vive di sogni magnificati con la parolina "vedrete". C'è uno splendido manto, fatto di tv, pubblicità, personaggi, che accarezza con il lusso e promette inevitabile felicità. Una spensieratezza tanto replicata che la vediamo a portata di mano. Anzi, ne siamo già parte. Una grandiosa falsificazione dell'immaginario. Poi lasci via Montenapoleone, ti addentri nei vicoli e scopri un altro mondo. Nei romanzi di Balzac la Parigi del benessere scintilla dentro la Parigi della miseria. In quelli di Dickens il banco dei pegni è sempre dietro l'angolo. Dall'Ottocento al terzo millennio sono cambiati gli arredamenti, ma non certi bisogni. C'è ancora chi si guarda attorno guardingo, imbarazzato, mentre entra nei "negozi specializzati". E qualcuno pensa magari alle fedi devolute per fabbricare i cannoni di Mussolini. Con nostalgia.

8.7.05

Senza titolo 700

          London way



le strade che ho percorso
percosse
gli occhi che ho incrociato
ora sanguinano




in nome di quale dio
uccidi
violenti
spezzi queste vite,
uomo?



Piangi Inghilterra,
anche per me,
che non ho più lacrime,
spese per l'Africa
per i poveri
gli oppressi
i deboli



e per te
europa
e per te
america



per la speranza di un mondo diverso
dove i colori
le fedi
le genti
abbiano cuore
e intenti comuni...



ma le strade che ho percorso
non mi hanno avvicinato
neanche un metro alla speranza.



se possibile, buona settimana, blogger.

Senza titolo 699

Se ti sei alzato questa mattina con più salute che malattie, allora tu hai più fortuna dei milioni di persone che non sopravviveranno questa settimana.


Se non hai mai vissuto i pericoli della guerra, la solitudine di essere cercato, l'agonia di essere torturato o l'afflizione della fame, stai meglio di 500 milioni di esseri umani.


Se hai cibo nel frigo, vestiti nell'armadio, un tetto sulla testa e un posto dove dormire, sei più ricco del 75% della popolazione mondiale.


Se hai dei soldi in banca, nel portafogli e qualche moneta nel salvadanaio...sei tra l'8% dei più ricchi al mondo!


!RIFLETTIAMO!

Senza titolo 698

Un cretino ricco è un ricco


un cretino povero è un cretino


Jacques Lafitte

7.7.05

LETTeRA APERTA AI TERRORISTI DI LONDRA

Dato che  oggi essendo  rimasto  schioccato  dai fatti di  Londra  e  a causa del caldo  , non sono riuscito a studiare   cazzeggiando  in rete   e  controllando    il blog   ho trovato  il bellissimo  post  di SoffioDiLuce   che  mi  ha  ispirato   questo pos  aiutandomi come per  incanto  a  trovare  ke  parole    dopo  lo shock   in cui ero caduto  e  che  mi aveva  bloccato   dallo scrivere   /  commentare questo  fatto 

 

 

 

Cari  Spettabili  Vigliacchi 

Vi  sembra giusto   quello che  avete fatto  A Londra  ?  perché siete scesi allo stesso livello   di  usa  la  guerra  per  mantenere  il  controllo    dello sfruttamento  delle risorse strategiche  come il petrolio   no  facendosi  scrupoli ricorrendo a  barbarie  come  i bombardamenti  come quelli in  Iraq , in cui  si assassinano gente innocenti .

Perché  usare  solo  l’arma degli attentati   per  farvi sentire dai media internazionali  ?  perché  non cercare strade pacifiche  e alternative  ?  o se proprio   non ne trovate  altre  ( o non volete   cercarne  ) perché non fare  attentati simbolici   senza  vittime invece di     fare  come  i  vigliacchi  della peggior  specie,ovvero quelle  che  voi dite  di  combattere  ?

Cosa  sperate  d’ottenere  il ritiro del truppe straniere dall’Afghanistan e  dall’Iraq   ?   se  vi riuscisse    come avete fatto   con   l'11 settembre  spagnolo  ( cosa  a cui io non credo più  di tanto    visto i  rapporti   misti  d’amicizia  e  servilismo  fra Blair  e  Busch )   sarete  soddisfatti  dell’effimero  risultato   che magari potete ottenere in maniera più soddisfacente  ?

Per il momento  e uniche cose  che avete ottenuto  sono  : 1)  un allontanamento   della  gente   dalla vostra causa  ; 2)  un ulteriore  giro di  vite repressivo   Da parte del potere   come  è avvenuto  in America  dopo  gli attentati del 2001  con leggi speciali  ;  3)  con una  accettazione passiva   delle masse  di tali provvedimenti lesivi delle  libertà personali  ,  in nome della sicurezza  : 4) un ulteriore rafforzamento   della politica  bellicista   dell’America e  degli  stati  satelliti .

Quindi  signori  terroristi  di qualunque   ideologia  \  credo politico  o religione, sia  che  siano i servizi segreti    voi sappiate  che   vi odio   come  odio   gli  indifferenti e l’indifferenza   perchè  il vostro atto\  gesto :<< Non è stato un attacco contro i potenti ma contro tutti i londinesi, bianchi e neri, musulmani e cristiani, hindu ed ebrei, giovani e vecchi, un tentativo indiscriminato di uccidere >>(Ken Livingstone sindaco di Londra, 7 giugno . tratto dala striscia rossa  dell'unita del  8\7\2005 ) 

Senza titolo 697

Spettacolarizzazione della morte.

il dolore diviene ancora messa in scena del quotidiano.

il teatro: LONDRA.

Sono rimasta inerme, guardando la tv,

esattamente con la stessa sensazione

di incombenza apocalittica

di quel lontano 11 settembre.

Nessuna parola. Solo “perché”

attentato\i a londra


 


non trovo  le  parole  , lascio parlare le immagini   trovgvate  altre  foto     su


http://www.unita.it/index.asp?sezione_cod=HP#

Senza titolo 696

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londra è zuppa di sangue

odio l'indifferenza e gli indifferenti

Lo so che molti di voi  odiano  l’attualità  ,   e me  ne accorgo  dall’assenza   quasi totale  dei commenti  a  tali post   miei  di altri utenti   che   come  me  fanno propria   questa  frase   : << “Il nostro,come disse Sciascia,è un paese senza memoria e verità,ed io per questo cerco di non dimenticare” ( Paolo  Borsellino ) >> ma  sono due  fatti di  cronaca   uno  locale  , uno nazionale   che   ho trovato   l’ispirazione  per il mio post  d’oggi e  un titolo  fra  i  più  duri  fin ora  usati   . I fatti sono  : 1)  la  tragedia  di  BAIA SARDINIA a   90km dal mio paese  dove una bambina è morta nella piscina dell’Aquadream La piccola è affogata all’Aquadream dove - come hanno riferito alcuni testimoni - la gente continuava a tuffarsi a suon di musica come se nulla stesse accadendo anche quando sono arrivate le ambulanze e l’elicottero  riporto dalla nuova  Sardegna(  giornale  locale  )    del  5\07\2005 . « Tanta gente e nessuno ha visto mia figlia annegare in pochi palmi d’acqua. Se ne sono accorti quando era troppo tardi». Mohamed Elbouzidi, cuoco di Marrakesh, da 16 anni in Sardegna, veglia con la moglie e gli altri due figli il corpicino di Khoula, 11 anni, e continua ad interrogarsi sulla fine assurda sulla quale ha aperto un’inchiesta la procura della Repubblica di tempio  pausania (….) >> . 2) un altro episodio d’indifferenza  pericoloso dopo  l’imbrattamento  della lapide  della strage di via d?Amelio è   l’assenza dei rappresentati delle istituzioni    e dello stato  di solito  ( al  90% per  opportunismo   ideologico e  di partito  ) sempre presenti e  l’assenza della  società civile  e  della stampa  (  salvo  l’unità e pochi altri )   al  5 anniversario  della morte  di Filippo Basile  un funzionario  dello stato   ucciso   dalla mafia  uno di quei pochi  che   non  si  è piegato alla mafia ..

Riprendendo  quel  discorso  di  cui parlavo  in un post precedentemente  in  cui cito  lo scritto  di  Gramsci  “odio  gli indifferenti “ , che  il mio  odio  \  avversione   non è  contro le persone  in  senso  fisico ma  in senso antropologico \ psicologico ovvero odio  l’indifferenza negativa ( in cui  , come  credo  capita  a voi tutti \ e ,  ci  cado  anch’io ) perchè essa  porta  ad  r evitare  di prendersi responsabilità   o  di rinunciare  lottare .   quella che  non  aiuta  a contrastare i fenomeni malcostume  e corruzione  , che  ha  dato  origine   nel  corso del secolo scorso a  una serie  di Riflussi  culturali e  sociali  (  vedere  sempre   il post   citato prima  ) mentre tollero \ comprendo  quella positiva  da  praticata  anche  da me ... Inoltre   Per  essa   s’intendono   questi  sinonimi: apatia, assenteismo, disinteresse, insensibilità, inedia, menefreghismo, noncuranza, torpore, cinismo, disprezzo,inerzia, passività  .  Ed  è  contro questa  e non contro quella  benevola \  positiva .

 Per   quest’ultima  s’intende  ( o  almeno io  la  intendo cosi  )   quella  che noi tutti  usiamo come  arma , quando  e  impossibile usare il  dialogo  , contro    gli arroganti  e  le  news  che i TG  ci  propongono  per  coprire  \  mascherare   le  vere   e fastidiose  notizie  .  Infatti  è quello che   faccio  io  davanti a speciali e contro speciali   su costume  e  società  e  sullo spocchioso   mondo dei vip    , tant è  vero  che3  i  miei amici      mi guardano strano    perché   sto in silenzio quando si parla   dei reality e  affini   o  di  vip  dei cosiddetti  Spettegulez  per   parafrasare  striscia la  notizia  .

 

PERCORSI


Libru              

 cent'anni di solitudine di  G.G. Marquez

Gli indifferenti  di  Alberto moravia 

 

Fumetti

God Child di Kaori Yuki

 

 per  il momento  non me  ne  venghono  in mente  altri     si rimanda  a un mio precedente  post   orgoglio  e pregiudizio in quanto  , secondo me   ,   tali tematiche sono collegate  al tema  d'oggi

 


 

Una saggia verità

Quando Dio fece il mondo, perchè gli uomini vi prosperassero decise di dare a ciascun popolo due virtù. Così rese gli Americani ordinati e rispettosi della legge, i Tedeschi tenaci e studiosi, i Giapponesi lavoratori e pazienti. Giunto agli Italiani disse all'arcangelo Gabriele di annotare su un quaderno: "questi saranno intelligenti, onesti e voteranno Forza Italia". Quando terminò di fare il mondo, l'arcangelo Gabriele lo chiamò e gli disse:; "Padre buono hai dato a tutti i popoli del mondo due virtù, ma agli Italiani ne hai date tre. Questo farà si che essi prevarranno su tutti gli altri popoli del mondo. E' questa la tua volontà?" "Hai ragione" disse Dio "Non sarebbe giusto, ma siccome non possono essere ritirati i doni che ho dato, dovremo rimediare. D'ora in avanti, gli Italiani come popolo conserveranno queste tre virtù ma affichè non prevalgano sugli altri popoli, nessuno di loro potrà avvalersi di più di due virtù per volta." E' per questa ragione che da allora, l'Italiano che vota Forza Italia ed è onesto non può essere anche intelligente, quello che è intelligente e che vota Forza Italia non può essere onesto e quello che è intelligente e onesto, non potrà mai votare Forza Italia.

Senza titolo 695

              QUALE VITA


...."Niente soldi per l'Africa"...



grazie, presidente, grazie.


      

Senza titolo 694

spighe di
grano e mazzi
di girasoli per
dirti che t’amo
senza giri di
parole non
ci sono lacrime
se non nel cuore
di quella felicità
mai tale se non
del tuo amore
tutto è vacuo e
noia se tu non
sei al mio fianco
e nel mio respiro
vorrei pioverti
nello sguardo
con lo stesso
fragore del tuo
incanto e mai
pago tornare a
svegliarti in
sogno per rapirti
nell’anima pura
del sonno e
farti mia tutta
la notte

6.7.05

Senza titolo 693

...primo post, inizierò con uno sfogo personale.
Sole infuocato, vetro del finestrino abbronzante, carrozzerie luccicanti ed emanazioni di carbo-calore. La mia domenica si è trasformata in un incubo metropolitano. Perchè?..
La mia Isola è COMPLETAMENTE CIRCONDATA DAL MARE, ci sono kmEkm di coste bagnabili con il solo imbarazzo della scelta in quale acqua cristallina sguazzare...allora mi chiedo, perchè?...
Perchè il turismo sardo (e parlo sopratutto di quello interno) è orientato quasi esclusivamente verso le spiagge più popolose e strette ??? sto parlando di :
- MARI PINTAU spiaggia di sassi scomoda e piccola, con un passaggio scosceso, con un parcheggio inesistente e selvaggio, barche ormeggiate a 50 mt dalla costa ...tutti dicono "però che mare!"... stupendo si,ma come tanti altri qui.
- PORTO GIUNCO (Villasimius) e qui è questione di "glamour" perchè altrimenti non vedrei la ragione per cui fare 60 km. di fila e curve estenuanti per fare un collage di asciugamani con emeriti sconosciuti muniti di occhialoni, fascia reggicapelli e pareo...a prescindere dal sesso del bagnante.
- CHIA e la tradizionale transumanza di intere famiglie in day-camping , con tanto di girarrosto e barbecue senza dimenticare sdraie, tavoli, gazebo, tenda ...e quant'altro. Beh lì davvero il posto ne vale la pena, ma forse il parcheggio è un pò caro e i vigili si scatenano a raccogliere fondi con l'usuale pratica del "multa il turista ignaro", per nn parlare anche qui data l'inadeguatezza della strada della interminabile coda da digerire sia all'andata che al rientro.
... ce ne sono ancora, altrettanto misteriosamente affollate ...
Ci siamo dimenticati la bellissima Costa Verde , Ingurtosu, Marina di Arbus, la costa Oristanese con Is Arutas , Masua , Buggerru ...
località da cartolina dove le persone convivono ad almeno 20 mt di distanza in un clima ameno di primitiva fratellanza. Qui si concentrano gli "indigeni" che amano la loro terra, che sono ansiosi di viverla, di avere un contatto diretto con ciò che li circonda, che assaporano il piacere di appartenere a un meraviglioso tutto.
Se il cuore guidasse le nostre scelte, anche le più banali, la vita sarebbe meno complicata .

Indigena Doc

proposta

Spesso ricevo lettere in cui ci si chiede , nonostante  le  FAQ chi sono e   chi sono  i miei utenti . Propongo di fare come  la   Newsletter elettronica indipendente   del  gruppo  culturale  \ religioso  degli ecumenici  http://ecumenici.altervista.org/   che  ha    fatto  questa  proposta  che  io   sottopongo  a   voi  tutti   utenti  fissi e  occasionali  << Abbiamo deciso di rispondere attraverso il racconto della vita delle nostri lettrici e lettori.  Pensiamo che sia anche un modo per ribaltare il rapporto tradizionale fra redazione e i lettori di una newsletter. Tramite infatti un’intervista (volendo in parte autogestita) è possibile non solo esprimere un’idea su un argomento ma scambiarsi esperienze e capire di una persona molto di più di quello che traspare da un commento su un singolo avvenimento di cronaca o altro.  Siamo sicuri di avere intrapreso una giusta strada e immaginiamo che ve ne renderete conto fin da questo numero… A proposito, grazie a tutti  per la collaborazione. Il nostro mosaico umano è veramente stupendo. Scopritelo.>>

 

Siete   d’accordo  ?  chi inizia  ? 

 

 

5.7.05

ritorno alla vita

Finalmente   dopo un periodo  di crisi dovuto    a un lutto familiare  , ritorno a scrivere post miei    e non  annunci  o   articoli   inviatemi  via email o  copia  e incollati da  altri siti  .  Dopo  ogni  evento  tragico  ( il  mio  lutto  in questo caso  )  mi  pongo delle  domande  inutili , ovvero delle seghe mentali     del  tipo : 1)   a  che a  che  serve vivere  se poi si   muore   oppure  se dobbiamo  morire  ; 2)  a che  serve pregare    se poi   lui  non t’ascolta   ?  Domande  che   continuano  a  ritornarmi     nonostante   abbai  già  risposta   ( email  di  miei cdv   alcuni  nel  blog  )    di  cui conservo   copia  nel mio archivio  cartaceo,ma che non riporto perchè  n maggior parte  sono   troppo personali   e  perché   nel conservarli in soffitta   non riesco più  a  trovarli  .  Sono rimasto   cosi  per  alcuni   giorni cosi fin quando  il  giorno dopo il funerale  a casa di mia  zia   ho trovato questa  poesia    che  qui  riporto   qui non ricordo se  scritta da lei -- che    scrive  poesie per  hobby  --o da  chi  . Essa  mi sta  aiutando   a  uscire  da questo stato  a cui facevo riferimento all’inizio  di questo post  . Ecco   la poesia  in questione 

 IL  QUADRIFOGLIO 



 


Camminando nel prato della vita
Divenuto  d’un tratto arido e  spoglio
Per  consolare l’anima  smarrita
Ho  trovato,prezioso un quadrifoglio
Simbolo antico di positività
Un segnale  che  manda  al natura
Per  far  capire  che  con  la  volontà
Si supera il dolore  e la  sventura
Una  parola d’incoraggiamento
Un sorriso per  rafforzare l’intesa
Per vincere al paura  e lo sgomento
Sicura  la  tua mano  si  è distesa
Pian piano si  fa strada la speranza
Il vivere  s’impone  con orgoglio
Forse sta  in questo  la  tua  somiglianza
Con il raro e prezioso  quadrifoglio  


 


 


 


 


 

Senza titolo 692

all'imbrunir
dell'alma
non c'è
certezza o
condanna
eresia e
follia solo
gelida assenza
e stanze di
quieta tempesta
ricordi che
sfumano come
il grano nel vento
somme di polveri
senza veleno
lento scorre il
tempo in un
immoto malessere
e tutto s'indossa
mentre il corpo
si perde e si
torna a vagabondare
nelle ombre e
nell'amore nella
gioia gaude del
bianco e del
nero senza più
risoluzione e
continuità perchè
non ci sono
maledizioni
nell'aldilà

Come fanno a scattare le foto le persone ipovedenti e cieche? Le tecnologie utilizzate.

Alle scorse Paralimpiadi di Parigi il fotografo cieco João Maia da Silva ha stupito tutti con i suoi scatti. Ma come ha fatto? Scattare foto...