26.11.10

Finalmente ci siamo .Convegno sula Ccsvi a tempio pausania

 colonna  sonora  dedicata   a   due donne coraggiose  Marianna Bulciolu e Stefania Calledda  che hanno con la  loro sofferenza   su soprattutto Stefania  affrontato i mulini a vento o  muri di gomma e  si soo  aperti  anzichè chiudersi in silenzio a noi profani









 
Finalmente   è  giunto  il giorno del congresso . Domani al teatro del carmine   e  in video conferenza  al   cinema  Giordo    si terrà il  pre  annunciato qui su  queste mie pagine   e su facebook   convegno su un’importante novità della ricerca. Al centro dell’incontro la descrizione     dell`associazione tra sclerosi multipla e la stenosi delle giugulari, il restringimento dei vasi sanguigni che caratterizza l`insufficienza venosa cerebrale cronicospinale. Infatti : <<  L’intento del convegno è in primo luogo quello di  informare pazienti e medici dell’esistenza di questa  scoperta, che in alcuni casi può cambiare completamente la vita di un malato di sclerosi multipla. Altro importante  obiettivo è  sensibilizzare la classe politica e la sanità sarda affinché adottino al più presto il protocollo per la diagnosi e cura della Ccsvi. Infatti, nonostante la Sardegna sia la regione più colpita al mondo dalla sclerosi multipla a tutt’oggi non c’è neanche la possibilità di diagnosticare la Ccsvi. Nessun ospedale sardo possiede infatti l’ecocolordoppler. Una tecnica più avanzata diagnostica non invasiva, che permette la visualizzazione ecografica dei principali vasi sanguigni e lo studio del flusso ematico al loro che costa solo €50.000. I malati sono costretti ad andare in altre regioni o all’estero. Ci auguriamo che da tale incontro, che ha una grandissima valenza scientifica, possano venire fuori delle ipotesi concrete per la diagnosi e la cura della ccsvi in Sardegna.>>  (  dalla  pagina  web  del comune di tempio pausania )

Tra i vari relatori anche il Dottor Fabrizio Salvi, il medico dell’Università di Bologna che ha firmato insieme a Paolo Zamboni dell`Università di Ferrara uno studio condotto con i  dati di una sperimentazione portata avanti su 300 pazienti, 65 malati e 265 soggetti sani. In sintesi, la scoperta del  team del professor Zamboni  è  che l`ostruzione venosa, ostacolando il corretto drenaggio del sangue e "ristagnando" a livello dei vasi sanguigni del cervello, determinerebbe un accumulo di ferro. L`azione infiammatoria dei radicali liberi del ferro potrebbe causare l`infiammazione cronica della sclerosi multipla.I malati di ccsvi hanno infatti le vene giugulari e azigos ostruite in varia percentuale. Queste stasi venose creando dei depositi di ferro intorno alle vene  cerebrali a livello encefalico spinale, danno origine alle placche sclerotiche, tipiche della sclerosi multipla. Con un semplice intervento d’angioplastica dilatativa si possono liberare le vene da queste ostruzioni e quindi evitare gli accumuli di ferro. Per i malati di sclerosi multipla progressiva questo è l’unico modo per arrestare l’avanzamento della malattia. Per non parlare dei benefici che potrebbero trarne quali il recupero della sensibilità. Per questi pazienti i farmaci sono del tutto inefficace.
Cosi   la finirò , almeno spero ,   di ricevere  email che   dicono  : <<   è basta lo sappiamo , [ ma  poi come il convegno di liberiamo l'acqua contro  la privatizzazione messa  in atto da  Abbanoa    , tovate  foto sul mio  flicker  e  sul un video sul mio youtube ,stra' pubblicizzato  in rete e  con manifesti e  locandine  per la città   ,  viene  poca  gente  . Certo poca  ma buona  come di mostra  questa  nota del comitato civico  cittadiino che  ha  organizzato il tutto   ] . o è  mai possibile che debba interessarti di tutto  anche   delle  cose  di cui  non sai  un ....  .,   che te  frega mica hai la Sm .,  vai  a sentire   un  ciarlatano come di Bella , o  dei fanatici   \ complottisti  che si svregliano la mattina credendo di scoprire la cura  ma  poi non è vero  fanno come  i bambini   e o piagnoni  gridando al complotto   e al sabotaggio  che  non la si vuole applicare   e la  si boicotta  , ecc  >>
Ora   ad alcuni  ( che te  frega mica hai la Sm )   ripetoe  rincaro  il mio Fncl   gà espresso  qui  in uno  nei post precedenti  sul convegno     , ad altri (   è  mai possibile che debba interessarti di tutto  anche   delle  cose  di cui  non sai  un .... )    rispondo  che   è vero  conoscerò poco   e forse male l'argomento perchè  mi sto interessando da poco  dopo aver eltto alcune storie di Sm    e  di come per  curarti  ed  operarti devi andare  al'estero  , non ho la malattia fortunatamente ma  m piace  sapere conoscere  i problemi degli altri\e  , capire  come fanno a mantenersi vivi  e  a non suicidarsi  nei csasi più gravi e  a resistere  ed  a volte  ad essere migliori di noi  normali , ma  soprattutto perchè  , tocco ferro  , magari un giorno potrebbe  capitare a me o  a un mio amico  ,  a un mio parente    , ed   grazie a tali conoscienze   ( oltre che persone   coem gli organizzatoeiri di tale  convegni o  o covegi  o ì   e medici   che  si battono  contro i muri di gomma  e  i mulini a vento    , coem a colonna  sonora  del post  d'oggi  ,   saprò come affrontare tale problematica  .
Ai rimanenti   (  è  mai possibile che debba interessarti di tutto  anche   delle  cose  di cui  non sai  un ....  .,   che te  frega mica hai la Sm .,  vai  a sentire   un  ciarlatano come di Bella , o  dei fanatici   \ complottisti  che si svregliano la mattina credendo di scoprire la cura  ma  poi non è vero  fanno come  i bambini   e o piagnoni  gridando al complotto   e al sabotaggio  che  non la si vuole applicare   e la  si boicotta  , ecc )  che  siete   vittime  di disinformazione  e  pregiudizi  verso un
un medico e versi altri studiosi illuminati che  affrontano   a  360  gradi la malattia  e che non s'arendono al fatto che purtroppo
 << la  realtà  spesso non è come appare  , a  volte  è una bella illusione  .... ma  prima  o poi t'accorgi   del trucco  e di colpo tutta la magia svanice  >> ( dal fumetto Dylan dog   "  senza  trucco nè inganno   "  n 291  in edicola   sotto   a  sinistra la  copertina  ) e  che lottano vedere intervista  a Stefania  calledda  contro veri  boicottaggi  e  burocrazia   per  poter appicare  a livello nazionale negli ospedali pubblici  e  non solo  privati  . Esso non è un ciarlatano come viene fatto pèassare  dai media    se  adirittura  anxche  n  Amerca    in canada  e  ngli usa  si sta studiando ie  applicando tale metodo  . E poi  la differenza tra  di bella e Zamboni e  spiegata  in  questo bellissimo articolo che    riporto vista   l'impossibilità  e data  l'importaznza  di  di sintetizzarlo e  di riassumerlo   da il blog muliniavento  di Stefania Calledda    nonchè relatrice  del convegno di domani ( 27\11\2010 ) da me  intervista  seconda volta per il convegno  , la prima era  due  anni fa  per  il suo libro "Attimi d'abisso"( la potete   trovate nell'archivio del blog 
"Non chiamatelo Di Bella” “Caso Zamboni”. Parla Minerva ’Espresso):“Non chiamatelo Di Bella”
Il “caso Zamboni” ha richiamato alla mente di alcuni commentatori quello del fisiologo che, sul finire degli anni ’90, con il suo trattamento anticancro illuse i pazienti affetti da tumore. Ma sono veramente così simili i due casi? QS lo ha chiesto a Daniela Minerva, vicecaporedattore e responsabile delle pagine di medicina e salute de l’Espresso, che nel biennio ’97-’98 seguì da vicino il caso Di Bella. “Per ora non vedo alcuna affinità”.
04 NOV – “Evitiamo di creare un nuovo caso di Bella”. Questo era stato l’invito di Giancarlo Comi, ordinario di Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, a margine del congresso annuale dell’European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis. Il riferimento era a Paolo Zamboni e alla sua teoria sull’insufficienza cerebrospinale venosa cronica (CCSVI) quale causa o concausa della sclerosi multipla e all’intervento di disostruzione di alcune vene del collo per migliorare i sintomi della patologia.
Il riferimento a Di Bella ha tenuto banco a lungo nel dibattito, ma veramente il caso del fisiologo modenese e quello del chirurgo vascolare ferrarese si somigliano così tanto?
Quotidiano Sanità lo ha chiesto a Daniela Minerva, vicecaporedattore e responsabile delle pagine di medicina e salute de l’Espresso, che nel biennio ’97-’98 seguì assiduamente il caso Di Bella per il suo giornale e finì con lo scriverci un libro “La leggenda del Santo Guaritore”.
Ci sono delle affinità tra le due vicende
Per ora, nessuna. Il caso Zamboni non mi sembra si differenzi molto da quel che succede quotidianamente nella ricerca biomedica. Zamboni ha proposto una teoria e, alla luce dei dati incoraggianti che ha ottenuto da una serie di osservazioni cliniche, l’ha sottoposta alla comunità scientifica per una sperimentazione Mi sembra il modo corretto di agire.
Tutt’altra cosa, invece, avvenne ai tempi di Di Bella. Il vecchio dottore non aveva alcun interesse per le reole della medicina scientifica. Anche quando il ministero della Salute promosse ed effettuò la sperimentazione (distogliendo le oncologie italiane dal loro serio lavoro per testare il suo metodo), il fisiologo modenese non ne accettò mai gli esiti. Non chiedeva legittimazione né credeva nel metodo della ricerca scientifica. Aveva la certezza che la sua terapia fosse efficace. Una certezza che – sosteneva – proveniva dalla sua esperienza con i malati. Era la logica del vecchio guaritore” contro quella della medicina moderna.
Tuttavia qualche affinità tra i due casi esiste: per esempio anche adesso la stampa sta cavalcando l’onda Zamboni pur essendo disponibili, a oggi, soltanto dati molto preliminari?
La sclerosi multipla è una malattia per cui non esiste una cura e anche i dati preliminari, se rappresentano una nuova prospettiva di trattamento, sono importanti per i pazienti. La stampa non “cavalca”. Dà le notizie, buone o cattive che siano. Tocca alla comunità medica convalidare le idee della medicina e poi farci sapere come è andata la verifica.
Al di là delle polemiche, a breve verrà avviata la sperimentazione che dovrebbe dirimere la controversia tra i sostenitori e i detrattori del metodo Zamboni.
Appunto: aspettiamone i risultati. Bene ha fatto la Regione Emilia Romagna a sostenere economicamente la sperimentazione. Le aziende farmaceutiche, naturalmente, sperimentano i farmaci, ed è giusto che sia così. Ma è altrettanto doveroso che il pubblico sostenga quelle aree della ricerca promettenti che non riguardano terapie farmacologiche e sono di interesse per la salute pubblica.
Tuttavia, intanto, anche al di fuori della sperimentazione ufficiale cominciano a fiorire strutture che offrono la terapia Zamboni.
La cautela è d’obbligo, dal momento che non esistono dati finali sull’efficacia del trattamento. Ma c’è un aspetto che si trascura, in questa vicenda: la chirurgia ha tutt’altro statuto nella validazione degli interventi rispetto a quanto avviene con i farmaci. La storia della chirurgia è fatta di tentativi ed errori al di fuori di protocolli di sperimentazione. Quel che è sempre avvenuto è che un chirurgo propone una nuova tecnica e se questa funziona viene accolta nella comunità scientifica.
In questo caso ci troviamo di fronte a una sperimentazione per valutare l’efficacia di un intervento chirurgico: non mi sembra male. Alla fine dello studio si saprà se il metodo Zamboni funziona o è stata una delle mille ipotesi della medicina, smentite dai fatti e da accantonare. A quel punto toccherà a Zamboni scegliere se essere un Di Bella e andare avanti per la sua strada, magari facendo del vittimismo, o adeguarsi ai risultati e aggiustare il tiro
I pazienti, però, fremono e chiedono l’intervento anche se al momento la sua efficacia non è nota
È normale che lo facciano. Non compiamo l’errore di criminalizzare i pazienti per questo. Non dimentichiamo cosa avvenne all’inizio degli anni ’80 con l’Aids. Fu solo grazie alle pressioni dei pazienti che in relativamente pochi anni l’Aids passò dall’essere un’infezione sconosciuta al diventare una patologia per la quale esisteva un trattamento che la teneva a bada.
Quindi ben vengano i pazienti con le loro richieste e le loro pressioni. Purché, alla fine, siano disponibili ad accettare il responso delle sperimentazioni.

Antonino Michienzi

 >>
non so che  altro dire  a dopo convegno

24.11.10

arriva l'inverno e arriva natale [ cammiante auttunno \ inverno II ]

Condizioni  meteorologiche  o  impegni permettendo, man  mano che esco  per  andare  a camminare  per  i motivi   di cui  ho parlato  qui  e accennato  qui   in precedenza  sia   all'interno del perimetro urbano e semi urbano  o extra urbano , sia  quando  vado a fare  commissioni o fisioterapia  ,mi accorgo che il  il mite ( o quasi    visto  gli sbalzi del clima  ) Autunno  con i suoi frutti 
tempio  pausania  ( OT )  13\14-11.2010  II sagra  delle castagne e vino novello

passeggiata del 21\11\2010


 è  ormai  alle porte  e d  inizia  "  il letargo  "  dell'inverno   ed nizia  la mia malinconia  .
Essa  è attenuata  dall'atmosfera natalizia  di quando  con i prodotti dell'auttuno  : <<
         (....)
dietro la collina non c'è più nessuno
solo aghi di pino e silenzio e funghi
buoni da mangiare buoni da seccare
da farci il sugo quando viene Natale
quando i bambini piangono e a dormire non
ci vogliono andare.
           (....)
generale di de Gregori

>> 
 La  maliconia , ecco il perchè quando passo  di li'  da solo  vado in fretta  o in alcuni punti  ad occhi semi chiusi o  in compagnia  .
Essa  è dovuta  al fatto che  avant'ieri cammianndo  per  andare  a fare  una  commissione  a mia  madre  , e volendo  allungare il percorso  sono passato  lungo al panoramica  di curraggia 
 in quella  che a tempio  è conosciuta , nonostante  e  sia molto frequentata  per  via   di un locale  da  ballo e per  ovvi motivi  dalle coppiette in macchina  ,  che è nota meglio curraggia  collina   della morte   in quanto  è ancora  vivo  (  anche  se   dagli angoli  della  boscaglia   ci trovi rifiuti  di ogni genere     gettati da  gente maleducata e pigra che non ha  voglia di fare la differenziata  e che   sembrerebbe  non ricordare  o  abbia  dimenticato l'evento che l'ha colpita  proprio come nel 1983   prima  del  tragico incendio del 28 luglio  ) l'incendio del  28 luglio 1983   che   provocò diverse vittime fra gli uomini che lottavano per spegnerlo forestali e volentari   e lasciò un segno profondo sia in coloro che vissero personalmente quella drammatica giornata sia nella memoria collettiva  .In quella tragica giornata 9 uomini persero la vita e 15 rimasero segnate nel corpo in maniera permanente. o prima citato    vivo il ricordo dell'incendi o   del  1983   vedere  questo   film di Gianluca Medas    (  qui il video che  potete scaricare       )   e la  foto , una dele meno  crude  e drammatica   della vicenda ,   sopra    sinistra   . Tale  malinconia mi è passata   vedendo in un'abitazione  privata  questa  pianta  d'agrifoglio  . Ho inizato  a fantasticare   e   ritornare  indietro  di  quando ero bambino ed  aspettavo natale   già da novembre  ed a respirane   l'aria  . Aria che  si s'inizia  a respirare nell'aria , e nelle  vetrine    dei negozi  che stanno  (  alcuni lo sono già ) addobbati con le  decorazioni , e tra  poco  inizierano ad  aprire   anche la domenca   e  gli spot   in  tv  .
E proprio  in questo  clima   che  si  basa  l'altra mi passeggiata  che  va  a raccontare     sull'ennesimo  tratto ex  linea ferrovia     della  ex Sassari-Tempio  stazione  di Aggius   si  svolge  la mia  camminata   più recente  ed  è quella sono  più diffusi  i cambiamenti di stagione  in quianto ci sono  campagne o piccoli apprezzamenti di terreno    visto  che   qui in Gallura è diffusa ancora  l'usanza  di  un  piccolo orto  e\o vigna , ed  in alcui casi allevamenti di bestiame   alle  porte  dela  città .
M'avvio  alla  mia solita  camminata  settimanale   e trovo  quelli che sarebbero perfetti   come  compagni   oltre  i  miei "  atrezzi  " ( che   come  ho  già parlato qu   m'accompagnano   , oltre a documentare\registrare  queste mie  uscite    se il proprietario li tennesse liberi di girare  o  fossero  randagi   questi simpaticissimi  cagnolini


Ma  pazienza  non sempre  si  può stare  in compagnia  o con   amici   (  per  vari motivi vedere  qu   url ) e poi  : << in solitudine, prestiamo un'attenzione appassionata alla nostra vita, ai nostri ricordi, ai dettagli che ci circondano.>> (V.Woolf). Dopo  aver  giocherellato  con  loro  m'invio  dopo  aver  provato  , mi spiace  sempre  sperimentare  nuovi modi di fotografare  e far  foto   a  farmi questa  foto   senza  usare l'autoscatto che  trovate  a destra 






 dopo  di che  il cammino inizia   , ma prima un ultima foto "  da  fermo "




Con il  sottofondo  i rumori   , poi  via  attenuati   del traffico di macchine  e  vettiue  varie  della  strada ( Tempio -Sassari ) attenuati mano   mano che si procede nel cammin da  rumori dela natura  , gli animali  che   vanno alla  ricerca  delle ultime provviste    e  di chi  ha  la campagne     che brucia   le    stoppie  e i " rifiuti "  di potature  e  di pulizia dele campagne  ,  di cani che abbaino  e rincorrono  selvaggina di battute di caccia  piùmeno autorizzate ,  o  ulimi addestramenti  prima dellla caccia  della domenica  .
Mentre  arrivo ad  una delle tante  cantoniere  che adesso segnalarono  , sempre  più l'ingresso  ai vari quartieri cittadini ,  ho trovato  attravversami  la strada 



Avrei  potuto   continuare   il mio cammino ed  entrare alla prossima  cantoniera   , ma  poi avrei  dovuto fare  un cammino  in salita  e poi in pianura pr  arrivare    al corso e poi a  casa  , ma  preferisco uscire   qui   per far sosta priam al cimitero e trovare    i miei  parenti  , amci  ed amici di amici  e  gli "  zioddie  e  nonni \e "  (  * nel  sud  e  nelle isole   nn so'   nelle altre  regioni d'Italia  si definiscono cosi  zi  acquisiti   e\o --ed  è  questo io mio caso  --- gli anziani amiic di famiglia e non  del tuo  quartiere  e della  tua  cittadina    della  mia infanzia  e  giovinezza   a casa d'amici e  scaldarmi  alla stufa in pellet e poi riprendere il cammino verso casa  dove   mi atttende  una doccia calda  e il caminetto  ,  e poi riprendere  a studiare prima d'andare     a fare il mio turno ala bottega del  commercio  equo e solidale  cittadino e  poi la sera  in pizzeria  con gli amici  . Ma  queste  sono altre  storie   

23.11.10

Maroni su Saviano da fazio al ballo mascherato delle celebrità prevvale sulla madre di Aldovrandi che sarebbe dovuta essere li al suo posto

di Paolo Borrello

 
In seguito alla replica di Maroni a Saviano nella puntata di ieri di “Vieni via con me” sarebbe stata cancellato il previsto intervento di Patrizia Moretti la madre di Federico Aldovrandi, il giovane ferrarese morto dopo essere stato “pestato” da alcuni poliziotti.Tale notizia viene riferita dal blog “redstripe 2010”, che ha ripreso una dichiarazione della madre di Aldovrandi inserita nel blog dedicato a suo figlio. Ecco la dichiarazione di Patrizia Moretti:“Purtroppo il prossimo 22 novembre non parteciperò a ‘Vieni via con me’. I primi contatti precedono la prima trasmissione, si erano già definiti quasi completamente poi, oggi, è cambiata l’impostazione della prossima puntata e quindi non sono più in scaletta.Certo mi dispiace, era una grande occasione, ma non cala di una virgola la mia ammirazione sconfinata per Saviano, la stimaper Fazio e la redazione”. Questo è il contenuto del post inserito nel blog “redstripe 2010”: “E dunque, lunedì sera durante Vieni via con me, non solo ci dovremo sorbire l’arcinota filippica propagandistica di Maroni sugli arresti e i beni confiscati alla mafia ma ci perderemo l’intervento, ben più significativo, di Patrizia Aldrovandi.Forse non era carino ricordare le pecche della Polizia nella stessa puntata dov’è presente il ministro degli interni o forse, lo stesso ministro, non voleva una parvenza di contraddittorio.Il caso vuole che pochi giorni fa l’avvocato di Cucchi, Uva e Aldrovandi sia stato intercettato illegalmente, probabilmente dalle forze dell’ordine, e il ministro avrebbe dovuto spiegare il perché possa succedere un fatto così grave visto che è anche il paladino delle intercettazioni pulite e delle ispezioni facili.Speriamo che l’ultima puntata del format sia riparatrice e che la signora Patrizia possa ricordare il grave lutto che ha subito e presentare il film ‘E’ stato morto un ragazzo’ che racconta la storia di Federico”.
Infine riportiamo i due elenchi che Patrizia Moretti avrebbe voluto leggere:
ELENCO DELLE OFFESE RICEVUTE PER IL SOLO FATTO CHE FEDERICO E’ MORTO PER MANO DI QUATTRO POLIZIOTTI
- 54 lesioni. Ciascuna di queste avrebbe dato luogo ad un processo (Giudice F.M.Caruso)
- 3 invocazioni di aiuto rivolte da Federico agli stessi poliziotti, prima dei rantoli mortali.
- “Federico è morto perchè drogato” : dichiarazione dell’allora questore Elio Graziano
- la pm che non si è degnata di andare sul posto e noi siamo stati avvisati solo dopo 5 ore
- il fatto che a me e mio marito è stato impedito con la menzogna di vedere il corpo di mio figlio abbandonato sul selciato a poca distanza da casa
- le parole “io so sempre dov’è mio figlio” pronunciate dalla prima pm per farci sentire in colpa      dopo che il blog aveva scatenato la polemica e l’urgenza di chiarezza
- “calunniatori”, “sciacalli” sono le offese e le umiliazioni dichiarate da alcuni sindacati di polizia ai media su di noi e chi ci aiutava
- il rifiuto di riceverci da parte del vescovo di Ferrara
- l’indagine per calunnia subita dagli avvocati Fabio e Riccardo che si ribellavano alle dichiarazioni ufficiali rilasciate dai vertici di Procura e Questura
- le offese rivolte alla memoria di Federico dai difensori degli imputati durante il processo nell’impossibilità per lui di difendersi
- le offese rivolte alla memoria di Federico definito “povero disgraziato” dal procuratore Minna intervenuto nel processo bis a difesa della dott.ssa Guerra
- la querela della dott.ssa Guerra nei miei confronti, nonostante lei non sia andata sul posto, non abbia sequestrato i manganelli, le auto, non abbia raccolto testimonianze se non quella spontanea di Anne Marie Tsegueu e non abbia indagato i poliziotti che 6 mesi dopo, poco prima di lasciare il caso. Non ha avuto conseguenze disciplinari eppure ha querelato me e La nuova Ferrara che ha riportato la notizia della condanna in primo grado di suo figlio per spaccio di droga
ELENCO DEGLI ANGELI INCONTRATI DOPO CHE MIO FIGLIO E’ MORTO PER MANO DI QUATTRO POLIZIOTTI
è un elenco qui molto parziale perchè la realtà include una moltitudine di persone che ci hanno sostenuto manifestando il loro senso civico, l’esigenza umana e sociale di trasparenza e di giustizia.
- FabioAnselmo, avvocato. A lui si sono affiancati Venturi, Gamberini e Del Mercato. E’ diventato la voce di Federico in Tribunale e fuori dalle aule. E non solo per Federico, anche per Stefano Cucchi, e Giuseppe Uva, e diversi altri. Assume un ruolo politico perchè non ha paura di schierarsi contro chi commette abusi di potere. Riceve minacce, richiami e querele.
- il popolo del blog costantemente presente
- il cardinal Ersilio Tonini, Arcivescovo di Ravenna. Insieme a don Domenico Bedin ci ha trasmesso il calore della fede e il calore umano della condivisione e della solidarietà
- Anne Marie Tesgueu, la cittadina di via Ippodromo. Ha dato a tutti una lezione di civiltà.
- Nicola Proto, il magistrato che ha avuto il coraggio di fare il suo dovere senza condizionamenti e lavorando in un clima difficilissimo perchè fosse fatta giustizia
- Gaetano Sateriale, sindaco di Ferrara, che si è ribellato all’ipocrisia delle versioni ufficiali in una città che aveva paura di conoscere la verità, rompendo il nostro isolamento
- Dean Buletti, Checchino Antonini, Cinzia Gubbini e tutta la stampa che ha impedito che venisse calato un velo sulle circostanze della morte di mio figlio, e Filippo Vendemmiati che ha salvato la memoria di ciò che è successo con il suo prezioso film “E’ stato morto un ragazzo”
- Francesca Boari, che ha messo nel libro “Aldro” i sentimenti miei e di Federico togliendoli dall’oblio della morte
- gli amici di Federico, a cui voglio un gran bene, e che per me sono ciascuno una parte di lui.
  
Almeno  ne  fosse  valsa la pena  . Invece  la  visione  dell'intervento di Mar(r) oni  a vieni  via  con me del 22\11\2010  (  chi se  l'ha perso o non l'ha visto  voluto vedere    trova  sotto il video  delll'intervento in questione  )  non  è stato niente  d'eccezionale  e d nuovo sotto il sole  ma semplice pura e  propaganda come  potete notare dal video 







ha  confermnato  quanto già  dicevo precedentemente qui  sul nostro blog  . Inizialmente ero partito  con non sentire  ( cambiare  canale   o  mettere il silenziatore  alle sue parole  )  con pregiudizio  in quanto   : <<  Il ministro dell'Interno e' affetto da un'incontinenza televisiva che è imbarazzante e inopportuna . Da quando Saviano ha affermato, davanti a 9milioni di telespettatori, una verità lapalissiana, Maroni non trova pace e cerca ogni spazio televisivo per difendere la Lega e se stesso, non a caso in tempi pre elettorali. Un comportamento che conferma quanto la denuncia di Saviano sia un nervo scoperto per la Lega. Maroni spiegasse, in questa incontinenza tv, anche perché ha dato assenso a leggi criminogene, perchè governa col partito dei Dell'Utri e dei Cosentino, perchè si accaparra meriti che sono delle forze dell'ordine e dei magistrati come confische e arresti. >> ( Note dela pagina di facebook  di Luigi de  Magistris  )  poi   ho cambiato   idea perchè credevo   che   facesse autocritica   ed  visto che  è la prima volta che un ministro dell'interno italiano così pubblicamente facesse   un inchiesta e accerttasse  ulteriormente  dei fatti,difende la mafia ..dalle accuse non di un pentito attenzione,ma di uno come Saviano che ha mandato in galera tanti camorristi e che praticamente ha sacrificato la sua vita per la lotta alla mafia .  Ma   poi dopo aver  ascoltato l'intervento del  nostro Mar(r)oni    mi son accorto che  è  sempre  la stessa  cosa   che  dicevo  nel posty  precedente  . Infatti  e qui concordo: <<  Maroni e' un propagandista che per farsi pubblicita', strumentalizza il lavoro dei giudici, gli stessi che il suo governo delegittima quotidianamente, mettendoli in pericolo di vita, e quello dei poliziotti e carabinieri, vittime di pesanti tagli approvati con la complicita' della Lega. La verita' e' che anche Maroni ha votato provvedimenti che hanno agevolato la Camorra. Vogliamo parlare del voto con cui Maroni, insieme ad altri, ha consentito a Cosentino (un indagato per il quale la magistratura ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare per concorso in associazione camorristica) di restare in Parlamento?. Vogliamo ricordare la legge bavaglio e lo scudo fiscale, che favorisce i capitali dei vari Messina denaro? Vogliamo ricordare il processo breve? Il legittimo impedimento?. Sono tutti provvedimenti sostenuti dalla Lega.Piuttosto che attaccare Saviano, il ministro dell'Interno farebbe bene a chiarire i suoi rapporti con la societa' milanese Mythos. Una societa' che organizzava l'evasione fiscale e che secondo l'accusa dei pm di Milano avrebbe elargito a Maroni e alla sua portavoce somme di denaro per un'attivita' la cui natura non e' mai stata chiarita. Fino a questo momento le sue spiegazioni sono state tutt'altro che esaustive.>> ( sempre   dalle note  dela pagina  di fb  di Lugi de Magistris )  .
Ma  facciamo le pulci  ( leggete  questo  testo   seguendo  video sopra  )   al Morsicatore  di poliziotti  che  è or a ministro dell'interno
1)

Il merito della cattura dei malavitosi é attibuibile alla sinergia tra magistratura e forze dell'ordine, e , perchè ciò avvenga senza difficoltà, occorre che il governo dìa disponibilità finanziaria...non sembra che l'azione dell'esecutivo vada in quel senso...ovvio pensare, quindi, che l'impegno del governo non sia alla pari delle due istituzioni sopra citate.....e poi toglie la scorta ai magistrati, considera inutili i pentiti, lavora in un posto peno di condannati per truffa...vorrei capire perchè vanta merito quando si arresta un delinquente, come se lo avesse fatto lui . Chi sa perchè gli espondenti  delle forze  dell'oordie  non concordano  Infatti : continua  qui  sul blog  gemello

Il bimbo che gioca a pallone solo per sentenza

A chi mi dice   nn è vero che  sono un antisportivo eo un sognatore o un complottista  quando  dico   che  ome  nell'antica  roma  i  giochi   del colosseo  erano  un arma di distrazione di massa    cioè Panem et circenses (letteralmente, Pane e corse dei cavalli) è una locuzione in lingua latina molto conosciuta e spesso citata. Era usata nella Roma antica.
Rispondo con questa  storia    trovata  stamattina  Sfogliando  al bar   " il  giornale " 


Un ragazzino di Trieste vittima della lite tra genitori separati. La mamma non vuole che vada a scuola calcio e non firma il permesso per iscriverlo nella squadra. Ma il Tribunale dei minori interviene e stabilisce che il piccolo ha diritto ai suoi 90 minuti di svago
DIFESA
Il magistrato ha ascoltato il figlio e ha voluto mettere al centro i suoi desideri VERDETTO Fare parte di un gruppo in un periodo così difficile fa bene alla sua crescita

  I GENITORI SEPARATI LITIGANO, DECIDE IL GIUDICE
Il bimbo che gioca a calcio per sentenza

di
Cristiano Gatti

Forse, quando sarà il centravanti del­la Triestina e vincerà la classifica canno­nieri, alle domande dei cronisti sportivi darà la risposta più singolare: «Se sono qui, devo dire grazie a chi ha creduto in me e mi ha lanciato nel mondo calcio: il presidente del tribunale».
Succede anche questo, nelle liti matri­moniali. Padre e madre si rinfacciano tutto e non si risparmiano niente. In mezzo, tirati da una parte e dall'altra, i ragazzini che ci capiscono poco. A dieci anni c'è ancora tutto un mondo di cristal­lo che va maneggiato con cura: la scuo­la, gli amici, le passioni. Questo

piccolo triestino, che il giornale della sua città chiama Walter ribattezzan­dolo con nome di fantasia, non chiedeva niente di più: di continuare la vita come sempre, nella sua scuola, con i suoi amici, seguendo la sua grande passione, il calcio.
Purtroppo, anche se i grandi dicono durante una separazione che i figli devo­no starne fuori, tutelati e protetti, ad andarci di mez­zo sono immancabilmente loro. La mamma di Walter vuole trasferirsi a Pordeno­ne, un altro lavoro e un'al­tra vita a debita distanza dall'uomo dei suoi fallimen­ti. Il papà invece resta a Trie­ste, sperando di poterci te­nere anche Walter, che qui è nato, è cresciuto e ha mes­so radici. Tra i turbini di questa bufera familiare, il ragazzino viene sballottato come foglia al vento. Inizial­mente la mamma riesce a portarselo nella casa di Por­denone. Ma poi entra in sce­na il Tribunale dei minori, chiamato a disinnescare questo materiale ad altissi­mo contenuto esplosivo. È in gioco il futuro dei figli. Ogni giorno, in ogni parte d'Italia, lo stesso problema
si perpetua con modi e sfu­mature sempre diversi. Già, cosa è davvero meglio per loro, che non possono ancora scegliere? È un dan­natissimo compito, per un giudice che davvero voglia esercitare la missione. Il presidente Paolo Sceusa sente tutte le parti. La mam­ma dice che Walter sta be­nissimo a Pordenone. Il pa­pà dice che Walter sta benis­simo dov'è sempre stato, a Trieste. Lungo questo asse friulano corre il destino di una creatura che non è an­cora padrona del proprio destino. Il buon giudice chiama Walter: sa che la sua parola, i suoi sentimen­ti, i suoi desideri valgono pur qualcosa. Quando vie­ne sentito, il ragazzino esprime un chiaro orienta­mento: vuole stare a Trie­ste, nella sua casa, nella sua scuola. Alla fine, la sua opi­nione è quella che conta. Il Tribunale dei minori deci­de per Trieste, con il papà. È un primo passo. Poi però subentra il calcio. Walter gioca da tempo nella squa­dra degli amici, ma la socie­tà non può tesserarlo senza il consenso di entrambi i ge­nitori. Ovviamente il papà lo firma subito. Alla mam­ma, chissà, questa firma sembra l'ultima arma per vincere qualcosa, anche una minuscola battaglia, perché non si dica che il ma­rito ha avuto vita facile su tutto. La firma viene nega­ta. Può giocare a Pordeno­ne, se vuole.
Walter però è ancora nel­la fase sentimentale del pal­lone, di questo mondo del
pallone in cui i grandi non hanno più maglie del cuore e spirito di bandiera, pronti ad andare in due o tre città diverse nella stessa stagio­ne. Walter vuole giocare a Trieste perché lì c'è la sua squadra, il suo allenatore, i suoi compagni. Lo dice chiaramente anche al giudi­ce, in una seconda udienza del laborioso processo. An­cora una volta, il giudice mette al centro il ragazzi­no: stare con gli amici, sen­tirsi parte di un gruppo, in un periodo così difficile del­la sua crescita, questa è pre­sumibilmente la migliore delle strade possibili. Wal­ter giocherà a Trieste, nella sua squadra, per decreto. In attesa che un giorno, quando il tempo avrà affie­volito molte pulsioni e smussato molti spigoli, la mamma accetti di lasciarlo lì, dove vuole correre, salta­re, tirare, scalciare, sudare, piangere, gioire. Dove anco­ra riuscirà ad essere bambi­no spensierato, per novan­ta minuti almeno.
Poi si sa che il calcio non è la soluzione di tutti i proble­mi. Si sa che Walter, come tutti i figli contesi e divisi, avrebbe bisogno di ben al­tro. A questa età, dopo una bella sudata e una doccia calda, gli servirebbe l'armo­nia dentro casa. Ma qui non c'è giudice che possa aiutar­lo. Non c'è speranza che una sentenza, come gli ha restituito il pallone, gli rico­struisca una famiglia. Quan­do un matrimonio arriva in tribunale, è solo per distrug­gere .

                                  Cristiano Gatti


Invece  il piccolo ditriste  ne da una versione simile  .
<<(...) 
All’udienza in cui il presidente del Tribunale dei minori ha assunto questa decisione, la mamma non si è fatta vedere ed è stata presentata dal proprio legale.
«Sono disperata. Non solo mio figlio non vive più con me ed è rientrato a Trieste nell’abitazione del papà, ma molti mi dipingono come fossi un mostro, una donna che pone continui veti a un bambino di dieci anni e ne penalizza le scelte. Non è vero e non è giusto».
Questo aveva dichiarato nei primi giorni di ottobre la mamma di Walter a una cronista pordenonese cercando di mettere a fuoco la propria ”verità”. «Walter è sempre vissuto a Trieste con me e ha visto suo padre costantemente nei fine settimana. Poi io ho avuto l’ occasione di trasferirmi a Pordenone, una scelta dettata da ragioni diverse, tra cui anche quella di cercare un lavoro migliore. Avevo anche trovato per lui una squadra di calcio dove avrebbe potuto farsi valere. Invece non è più rientrato nella mia nuova abitazione. Non so cosa sia accaduto a Trieste nel weekend che aveva passato col padre. Certo è che Walter a Pordenone si era ambientato benissimo».
Opposta la versione del ragazzino, quando era stato sentito dai giudici. «Voglio ritornare a vivere a Trieste con mio papà: così potrò frequentare di nuovo i miei amici, la mia scuola e la mia squadra di calcio».
In altri termini ha rivendicato un po’ di rispetto per la sua sensibilità e per i suoi desideri. E i giudici hanno capito il dramma di un ragazzo di dieci anni ”estirpato” dall’ambiente in cui aveva vissuto e hanno deciso di conseguenza. A fine settembre è rientrato nella sua scuola; ora fa di nuovo parte legittimamente della ”rosa” della sua squadra. Corre, salta, dribbla, stoppa di petto e cerca il gol. Come un vero bomber.
>>

o voi decidere  qual'è  la verità

22.11.10

-5 al convegno sulla CCSVI a tempio pausania



In esso si parlerà degli Studi recenti, condotti dal Prof. Paolo Zamboni e dai suoi collaboratori, presso l’Azienda Ospedaliera - Universitaria di Ferrara, e dal Dott. Fabrizio Salvi direttore del centro Bellaria Neurologia di Bologna, i quali indicano che la malformazione nota come “insufficienza enosa cerebro-spinale cronica” (CCSVI) potrebbe contribuire ai danni del sistema nervoso centrale nella sclerosi multipla.
La CCSVI descrive un’anomalia del flusso di sangue in cui il sistema venoso,a causa di malformazioni che causano un restringimento delle principali vene di deflusso del sistema nervoso centrale a livello del collo, del torace e della colonna vertebrale, potrebbe concorrere al danno dei tessuti nella malattia.
I risultati preliminari della complessiva attività di ricerca sin qui svolta dal Prof. Zamboni hanno sollevato non solo il comprensibile interesse e le aspettative delle persone colpite da SM, ma anche un intenso dibattito all’interno della comunità scientifica.Su tale malattia L' AISM e la sua Fondazione FISM, insieme alle altre Associazioni internazionali sulla SM, in particolare statunitense ecanadese, indirizza risorse finanziarie e organizzative per assicurare uno scambio aperto nella comunità scientifica e per coordinare e accelerarenuovi studi sulla CCSVI nella SM. mA questo studio da informazioni raccolte non viene riconoscuto dal prof Zamboni. Infatti, il prof Zamboni si è dissociato dalla sperimentazione aism-fism, in quanto non si è accoltanessuna delle sue richieste di modifica del protocollo e le sue obiezioni non solo non sono state accolte, ma persino ignorate.Il prof Zamboni ed altri medici ed ospedali illuminati stanno studiando e mettendo in pratica la diagnosi ed il trattamento della CCSVI: si lotta contro i boicottaggi che non permettono alla cura d'andare avanti e d'essereapplicata su una casistica più ampia. Essi lottano contro la disinformazione della casta della neurologia e contro le Case farmaceutiche e persino controla maggior parte dei media che non informano o disinformano, o ancora si occupano degli amorazzi del premier o altre amenità sugli spocchiosi vip.
Intervisto qui Marianna Bulciolu, organizzatrice del convegno, e Stefania Calledda una dei relatori del convegno che ripeto si terrà a tempio il 27  c.m
1) Puoi spiegare a noi profani con parole semplici cosa è la Ccsvi ed  in cosa consiste?
La CCSVI è una grave patologia del sistema venoso profondo ed interessa le giugulari e la vena zygos principalmente, ma anche altre vene. Accade che il sangue pieno di impurità ristagni nel cervello e nel midollo spinale, crei  degli accumuli ferrosi che vengono riconosciuti come nocivi ed attaccati dal sistema immunitario che finisce però per danneggiare il tessuto nervoso.Ovviamente questo è detto in parole povere, ma la questione è molto più complessa. Ciò che si è scoperto è che questa patologia vascolare interessa tutti o quasi i malati di sclerosi multipla. Oggi esiste un dibattito molto acceso su quale sia la correlazione tra SM e CCSVI, ma rimane il fatto, e questo noi lo diciamo con forza, che la CCSVI esiste, è diagnosticabile e in quanto patologica deve essere curata. Pensate che per le giugulari passa  normalmente un litro di sangue al minuto. Nelle mie giugulari è già tanto se qualche goccia si fa vedere.
2) E’ valida per tutti i tipi di SM?
La grande novità è che finalmente un trattamento è valido per tutti e non solo per le forme iniziali recidivanti-remittenti, ma anche sulle progressive per le quali attualmente non esistono terapie. Curare la CCSVI non significa curare la SM, il danno neurologico non è riparabile e persiste. Ciò che si nota è un miglioramento della qualità di vita dovuto
alla scomparsa o al miglioramento di alcuni sintomi che si pensavano essere della SM e che oggi possiamo individuare come sintomi della CCSVI. 
3) Quali sono gli interessi che la bloccano negli ospedali pubblici ma non i privati ? 
Il ministro Fazio è stato molto chiaro, in un documento ufficiale ha dichiarato che le malformazioni vascolari della CCSVI devono essere curate negli ospedali pubblici. Nulla più vieta che si intervenga su questa malattia, piuttosto bisogna che i medici vascolari, radiologi interventisti,ecografisti, chirurghi vascolari, si preparino e siano forniti della strumentazione più adatta. Il mercimonio della CCSVI deve finire.
4)  quindi  Viene bloccata per motivi ufficiali,ma anche dalle stesseassociazioni, perché non è stata testata a livello ufficiale? Non ci sono grandi studi in merito oppure come sostengono alcuni fautori per interesse delle grosse cause farmaceutiche, perché da quel che ho letto in alcuni casi la cura potrebbe essere definitiva e quindi la gente non comprerebbe più i farmaci che prima usava o non andrebbe più nei loro studi periodicamente?
La questione è molto più complessa e le case farmaceutiche hanno un loro peso, se pur marginalmente. Gli studi vengono osteggiati, bloccati, o magari vengono falsati da protocolli fatti ad hoc per dare risultati negativi, il tutto perché qui si mettono in discussione decenni di altri studi che hanno sancito l’ortodossia della Sclerosi Multipla come malattia autoimmune. Siamo ad una svolta storica, e in questi casi c’è sempre una santa inquisizione che continua a sostenere anche davanti all’evidenza che è il sole che gira intorno alla terra, non so se sono stata chiara.
Ripeto, lasciamo che gli scienziati continuino l’approfondimento sulla connessione tra SM e CCSVI e su come una intervenga sull’altra, ma occupiamoci della CCSVI come malattia a sé stante: sono malata di CCSVI,voglia essere curata. Punto.

19.11.10

lui è sempre presente nel momento del bisogno!!!

quando mi mancano i suoi disegni

anche la lega una volta seduta a roma ha perso getato la maschera

 leggo in  rete   e su fb  questo articolo
  
Fini: la mafia è anche al nord
''Non capisco come qualcuno si possa indignare se c'e' chi dice che la mafia e' anche al Nord. Non e' una polemica contro un partito o contro un territorio nazionale. La mafia e' ovunque c'e' un interesse''. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenuto ad un incontro sulla legalita' nella sede della Banca Popolare di Novara. ''Pensare che la mafia - ha sottolineato Fini - sia solo un fenomeno calabrese o siciliano significa non avere letto una riga delle centinaia di migliaia di pagine degli atti giudiziari. La mafia e' ovunque si muovano dei soldi, le organizzazioni criminali cercano di prosperare in ogni parte d'Italia e d'Europa. La mafia e' un fenomeno globale, quindi evitiamo polemiche inutili''. ''Dalle inchieste - ha aggiunto - emergono tentativi di infiltrazioni mafiose nel mondo delle banche, della politica, delle istituzioni. Io mi meraviglio di chi si meraviglia''.




Fini teme le elezioni, ma non è l'unico: le teme anche la sinistra. E' l'analisi del leader della Lega, che ha replicato ai cronisti che gli chiedevano se a suo avviso il presidente della Camera tema o no il voto. «Penso di sì, ma non è l'unico, c'è anche la sinistra». Così il leader della Lega, Umberto Bossi, replica ai cronisti che gli chiedono se a suo avviso Gianfranco Fini tema il voto. Quanto alla presunta 'compravendita dei parlamentari', Bossi, è stato evasivo: «Da parte nostra no - ha detto - da parte del Pdl apero di no. Berlusconi non è capace di comprare la gente». Il Governo avrà la fiducia sia alla Camera che al Senato il 14 dicembre? «Penso di sì», insiste Bossi. E in caso questo non avvenisse, secondo Bossi, la via maestra è sempre quella del «voto». "Non ci può essere un governo tecnico, ci siamo io e Berlusconi contrari. Se il presidente della Repubblica lo facesse, provocherebbe una reazione del Paese troppo forte". Così il leader della Lega Umberto Bossi risponde a chi lo interpella sulla possibilità di un governo tecnico. Ai cronisti che gli chiedono se confermi i sondaggi che darebbero Pdl e Lega vincenti in caso di voto, Bossi replica sorridendo: "Sì. Avevate dei dubbi?". "Se Berlusconi è saggio, va al voto e ritorna: prenderebbe un sacco di voti in più". La Lega starà con Berlusconi fino a quando non saranno fatte le riforme. Fino a quando la Lega seguirà Berlusconi, visto che il premier finora non ha ascoltato il suggerimento di andare al voto? "Fino a quando non abbiamo fatto le riforme", risponde Bossi. Quindi il voto anticipato potrebbe tenersi a marzo o addirittura a gennaio? "Vediamo quando saranno fatte le riforme", è la replica del ministro.


LA PAROLACCIA DI BOSSI "Fanc...". Così risponde il leader della Lega, Umberto Bossi, ai cronisti che gli chiedono del fatto che Gianfranco Fini ha detto che non bisogna indignarsi se c'é qualcuno che dice che c'é la mafia al nord. Comunque, aggiunge Bossi in qualche modo ammettendo che il tema c'é, "Noi siamo stati sempre contrari all'invio al nord di mafiosi per soggiorni obbligati". "Immagino - aggiunge - che si sia creata una situazione negativa ma la più negativa è in Brianza e comunque la Lega è sempre stata lontana, non riescono ad avere agganci".
I FINIANI: NON C'È STATA RETROMARCIA. PDL: DICANO COSA VOGLIONO FARE Nessuna 'marcia indietro', semmai un appello a chi crede nel progetto di Futuro e Liberta'. Il vicecapogruppo dei finiani alla Camera, Benedetto della Vedova, spiega così il senso del videomessaggio di ieri di Gianfranco Fini, che aveva chiamato tutti al senso di responsabilita', premier in testa, e ad alcuni era parsa una sorta di 'frenata'. Della Vedova precisa che si e' scelto di rinviare di un mese 'l'appuntamento della chiarezza', e quindi 'anche noi ora vediamo che succede'. Dal Pdl il capogruppo Fabrizio Cicchitto chiede ai finiani di dire che cosa vogliono fare, decidendo con chi stare. Secondo Cicchitto, il Pdl si e' ricompattato, e sono anche falliti tentativi di intesa fatti da sinistra per attrarre la Lega, che resta un'alleata. In ogni caso, se il governo dovesse cadere secondo Cicchitto la via naturale sarebbero le elezioni anticipate.
IL DISCORSO DI IERI Gianfranco Fini chiama tutti «al senso di responsabilita», Silvio Berlusconi in testa. Un messaggio di pochi minuti in cui il presidente della Camera sceglie toni soft, non attacca il governo anzi, chiede a chi ha «l'onore e l'onere di governare» di rispettare «quell'impegno attraverso una agenda di governo. Vedremo nei prossimi giorni quello che accadrà...», dice. Parole che vengono interpretate nel Pdl come una sorta di marcia indietro che potrebbe prefigurare qualche apertura anche ad un 'governo-bis'. Quindi una debolezza evidente da parte dei futuristi certificata oggi anche dal Cavaliere.
Mentre Umberto Bossi è sempre più convinto della necessità di andare ad elezioni subito. Silvio Berlusconi non replica ufficialmente a Fini ma ai suoi interlocutori ribadisce più o meno quanto detto nei giorni scorsi: governeremo finchè avremo la maggioranza, senza i numeri- ribadisce- la strada resta quella del voto anticipato. Ma è appena cominciato il forcing del Cavaliere per blindare non solo il Senato ma anche la Camera ed incassare una 'doppia fiducià che a molti nel centrodestra non sembra più una chimera. In caso contrario, resta solo il voto anticipato. Voto anticipato su cui invece punta decisamente il leader della Lega, Umberto Bossi spiegando, prima di buon mattino poi in serata, di non avere dubbi che l'unica strada è quella delle elezioni subito. Quanto poi al senso di responsabilità invocato dall'ex leader di An, il presidente del Consiglio nei ragionamenti fatti con i suoi fedelissimi sostanzialmente rispedisce la richiesta al mittente: la responsabilità in primo luogo deve essere la loro nel momento in cui dovranno scegliere se votare contro il governo. Insomma per il momento l'idea di Berlusconi è di proseguire con il percorso tracciato senza lasciare spiragli ad un'ipotetica ripresa del dialogo: chi mi garantisce - è il ragionamento - che la strategia del logoramento nei miei confronti sarebbe davvero finita. Linea condivisa anche dai più oltranzisti all'interno del Pdl. Perchè il cauto ottimismo che si registra nella maggioranza sulla possibilità di ottenere la fiducia anche alla Camera di fatto riconsegna nelle mani del Cavaliere il cerino. Ma sul dopo, falchi e colombe tornano a dividersi.
Da un lato c'è chi, pallottoliere alla mano, vede le urne anticipate come unica strada di fronte ad un governo che ottiene la fiducia a Montecitorio con pochissimi voti di scarto. Le colombe invece suggeriscono al Cavaliere di andare avanti nel momento in cui si ottiene la fiducia per poi riaprire un canale di dialogo con Fini, partendo da una posizione di forza. Ecco perchè le diplomazie sono al lavoro per blindare il più possibile i numeri della maggioranza e la difficoltà che attraversa il gruppo di Fli - spiega un ministro del Pdl - può essere usata come strumento di persuasione per convincere qualche dubbioso in più.
Incognita da considerare è la Lega Nord. Il Carroccio avendo messo sotto chiave i decreti sul federalismo (nel Cdm della prossima settimana è atteso il cosiddetto piano Sud) continua a brandire l'arma delle elezioni anticipate. Nel Popolo della Libertà ci si interroga però su cosa farà realmente il Carroccio nel momento in cui il governo dovesse ottenere anche di poco il voto di fiducia. Di fronte alla situazione della maggioranza, l'opposizione non ha dubbi: il premier si dimetta. L'idea di un Berlusconi bis sarebbe «un doppio delirio» mette in chiaro Bersani invocando la necessità di «una fase nuova». Quanto all'appello lanciato dal presidente della Camera il segretario del Pd replica: «Responsabilità è prendere atto che il governo non è in grado di andare avanti». Una sonora bocciatura a Fini arriva dall'Italia dei Valori: «Ha parlato in politichese puro»attacca Massimo Donadi, mentre Antonio di Pietro non ha dubbi: «Siamo a metà tra la dittatura e il ridicolo».


ora  se  anche se  un politioc come Fini che  << più parla in questo momento , più scopre la sua pochezza di politico nulla facente.Non che non abbia fatto nulla, perchè quello che ha fatto è gravissimo. >> come afferma  un commento  nel sito di http://www.leggo.it/  da  cui  ho preso a news 
Ub quanto ha  portato l'Italia in una situazione di pre sfascio solo per il suo arrivismo.
Disposto a tutto, ad allearsi con tutti pur di far cadere Berlusconi, non si è reso conto che è stato usato dai compagni come testa d'ariete per sfondare un muro.
La scelta di gente come Bocchino, immagine del vuoto totale, gli è servita per sentirsi un nuovo ducetto ma ha dato la lastra schermografica del nulla che ha nella testa e nel cuore.
Siamo messi  bene  siamo al chi salvi chi  può come i 25 luglio del '43

18.11.10

finalmente riesco a vedere dopo 3 anni 300

Ieri notte   non c'era niente  d'interessante in tv  , d'uscire  neppure  a parlarne  , pioveva  e  il   tiepido  \ mutevole autunno volge  al termine  e sta arrivando  i gelido inverno  ( uin tutti i sensi )   messo a scegliere fra  il mezz polpettone amoroso  di  " Dear  johnn " qui il  trailler (  film del 2010 diretto da Lasse Hallström. Il film è un adattamento cinematografico del romanzo di Nicholas Sparks Ricordati di guardare la luna e racconta la storia d'amore tra John Tyree e Savannah Lynn Curtis, interpretati da Channing Tatum ed Amanda Seyfried )  ho scelto 300 un film del 2007, che desideravo vedere  da  tempo   diretto da Zack Snyder con il supporto di Frank Miller (  adattamento cinematografico del graphic novel 300 di quest'ultimo, ispirato a sua volta a un altro film, The 300 Spartans )  un racconto semi-storico della battaglia delle Termopili svoltasi nel 480 a.C.
Continua a leggereIl film è stato girato con la tecnica del chroma key per riprodurre le immagini dell'originale fumetto. Infaatti all'inizio semmbra  più  u videogioco  che un film . Infatti dal film è stato tratto anche un videogioco disponibile unicamente per la console PlayStation Portable dal titolo 300 in marcia per la gloria. Troppo splatter . Bel film il mito della patria e dell'eroe di lontana memoria .Infatti  tale  cosa   anche  se  controversa   è confermata  da  quanto dice  Wikipedia  : << (..) Prima dell'uscita di 300, alla "Warner Brothers" hanno espresso preoccupazione sugli sviluppi politici della trama del film. Snyder riferisce che "C'era una grande sensibilità sul problema del conflitto tra Est e Ovest negli studio." La speculazione dei media riguardo a un possibile parallelismo tra il conflitto Greco - persiano e gli eventi attuali iniziò in un’intervista con Snyder prima del Berlin Film Festival.L'intervistatore fece notare che "tutti sono certi che questo [film] si possa tradurre in politica contemporanea". Snyder replicò che, sebbene fosse consapevole che molti avrebbero letto il film attraverso il filtro degli avvenimenti recenti, non c'è nessun parallelismo intenzionale tra il film e il mondo odierno.
Oltre ai parallelismi politici, alcuni critici hanno sollevato questioni più generali sull'orientamento ideologico del film. Il New York Post's Kyle Smith scrive che il film sarebbe stato gradito dai giovani di "Adolf", e Slate's Dana Stevens paragona il film a The Eternal Jew, "come un esempio di come fantasia race-baiting e mito nazionalista possano fungere da incitamento alla guerra totale". Roger Moore, un critico del Orlando Sentinel, bolla 300 con la definizione di Susan Sontag di arte "fascista".
Tuttavia, sul Newsday il critico Gene Seymour afferma che reazioni del genere sono sbagliate, scrivendo che "il film è semplicemente troppo maledettamente stupido per supportare una qualsiasi teoria ideologica". Snyder stesso scarta letture ideologiche, suggerendo che critici che descrivono un "film-fumetto su una manciata di tizi... che si prendono a calci nel di dietro l'un l'altro" usando parole come "'neocon', 'omofobico', 'omoerotico' o 'razzista' " sono "del tutto fuori strada".
Dalla sua uscita nelle sale, 300 ha provocato controversie anche riguardo al ritratto che fa dei popoli dell'Impero Persiano. Vari critici, storici, giornalisti, e ufficiali del governo iraniano, incluso il presidente Mahmoud Ahmadinejad  hanno denunciato il film. Come nel fumetto, i Persiani sono raffigurati come un'orda mostruosa, barbarica e demoniaca e re Serse è dipinto come androgino. I critici hanno suggerito che questo è stato fatto per enfatizzare in modo brusco il contrasto con la mascolinità dell'esercito spartano. Steven Rea afferma che i persiani del film siano il mezzo di un anacronistico collegamento di stereotipi occidentali di culture Africane e Asiatiche.
Il ritratto che si evince dal film degli antichi Persiani ha causato una prevedibile irritazione in Iran, situata nella regione della antica Persia.[54] Azadeh Moaveni del Time riferisce che Tehran è "oltraggiata" a seguito della pubblicazione del film. Moaveni identifica due fattori che possono aver contribuito a questa intensa reazione: la sua distribuzione alla vigilia di Norouz, l'anno nuovo Persiano, e la visione comune in Iran dell'impero Acamenide come "Una pagina particolarmente nobile della loro storia".[48][55][56] Svariate fonti ufficiali iraniane hanno condannato il film.[57][58][59][60] L'accademia iraniana delle arti ha sottoscritto una formale denuncia contro il film all'UNESCO, etichettandolo come un attacco all'identità storica dell'Iran.[61][62] La missione iraniana alle Nazioni Unite hanno protestato contro il film tramite un "press release",[63] e le ambasciate iraniane hanno protestato contro la sua proiezione in Francia, Thailandia, Turchia e Uzbekistan.(..)   continua  qui >> Nonostante  i pareri discordanti  che ....
continua a leggere dal blog gemello di spinder

come volevasi dimostrare

la  vignetta  di Gianelli corriere  del 19\11\2010 conferma quanto già dicevo qui su queste pagine 

La povera Sarah Scazzi " uccisa " oltre che dai media anche dal fratello



Ascoltando questo video  messom da  un mio utente  \  compagno di viaggio  di sulla mia  bacheca  di facebook  .






  
ho decso di rompere il mio  "silenzio stampa  " ( vedere post  in archivio  su tale   caso  )  .

Lo so che non dobbiamo giudicare  la gente   e i suoi comportamenti  perchè : << giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri >> (  cit  cinematografica\  musicale   ) 
Ma   certe cose non le sopporto  e mi fanno stare male , e  non riesco a tacerle  o chiudere gli occhi  e  trattenere il mio sdegno e  disgusto   .  IL  che mi  riporta  alla  mente  questa scena  della  " La storia Infinta II " ( 1990) il secondo capitolo della saga cinematografica tratta dall'omonimo romanzo di Michael Ende






Oltre  i giornali e le televisioni  la cannibalizzazione  della povera  Sara Scazzi  avviene ancora una volta  da  un persona  a lei vicina e insospettabile ( mica  tanto poi  visto il suo strano comportamento  durante la scomparsa )  il fratello  . Un familiare diretto.Se prima avevo apprezzato  il  suo compotamerto   rispetto alla cugina  Sabrina e ai suoi avvocati  , nei confronti dei media  tv    cioè ci vado ma non mi svendo   e non ci lucro .  Infatti non chedeva  denatro ma  offerte  dadestinare  ad  un canile per  i cani randagi  come  voleva  la sorella  o  chiede  da  un tecnico di farsi spiegare  il funzionamento delle cellule  del cellulari e  dei satellitti  . Ora devo ricredermi  e la sua  smentita  non mi convince  granché 
Ma  ora  , dopo che ho letto  che il fratello di Sarah Scazzi, Claudio, avrebbe preso al balzo la improvvisa notorietà ottenuta in seguito della drammatica morte di sua sorella per tentare la carriera televisiva con Lele Mora.
Infatti, Claudio Scazzi avrebbe dichiarato che vivendo in Lombardia, a Milano, non gli dispiacerebbe fare televisione. Proprio per questo motivo avrebbe contattato Lele Mora per chiedergli se aveva in mente qualcosa per lui.Peccato che il noto agente dello spettacolo avrebbe risposto negativamente alla candidatura di Claudio Scazzi.
Ora  il fratello  smentsce  ma  sembra  non convincere  .
Infatti su  http://magazine.ciaopeople.com/ più  precisamente  qui

<<

articolo del 17 novembre 10

Da un intervista al settimanale Oggi l'indiscrezione. Il caso mediatico dell'anno, più trash del Grande Fratello, Sarah Scazzi. Dunque Claudio Scazzi vuole lavorare in televisione, poche ore dopo tuona la smentita: “Contro questa forma di bassa informazione che include anche presunte interviste che il sottoscritto avrebbe rilasciato negli ultimi giorni, altamente lesiva della mia dignità ed onore, agirò nelle opportune sedi giudiziarie”.
Si sarà anche sentito leso nella sua dignità il povero Claudio, ma da un'intervista del 27 Ottobre di quest’anno rilasciata a Repubblica Radio&TV si evince un comportamento non proprio decoroso. Alla richiesta del giornalista per la concessione dell'intervista, Claudio prende tempo. Dice "Chiedo consiglio ai miei avvocati e poi discutiamo eventualmente di altro". Il giornalista incalza: "Vuole soldi? Servono soldi?" . Claudio Scazzi ribatte "Non lo so, magari servono soldi o serve altro".
Un retroscena svelato dallo stesso Claudio Scazzi e che per la "Vita in diretta" la trasmissione di Raiuno chiese l'intervento di un esperto di satelliti e telefonia per riuscire a rintracciare la sorella con la speranza di poterla trovare proprio in diretta.
Claudio Scazzi intanto nega e svela il suo progetto: aprire un canile. Alla sorella Sarah piacevano molto gli animali, dunque vorrebbe fare questo gesto in suo onore. Traspare una drammatica e mortificante mercificazione del dramma in tutta la vicenda ed a tutti i livelli. Sabrina Misseri adesso sembra quasi una star, come Erika di Novi Ligure, lo zio Michele è quasi diventato un archetipo da film grottesco. E poi Cosima, Emma e Concetta Serrano. Personaggi da "gioco di ruolo" o persino da fiction.
Al trash non c'è mai fine, così come al peggio.

Gennaro Marco Duello

>>

Lui afferma che dopo l’uccisione della sorella è assolutamente assurdo pensare che voglia intraprendere una vita sulle scene e che abbia incontrato Lelle Mora chiedendogli un suo parere.
Qualcosa di vero vi è, poiché Claudio Scazzi, quando ha saputo la notizia dell’uccisione della sorella, tornando da fuori non è andato direttamente ad Avetrana, ma si è presentato alla “Cronaca in diretta” trasmessa su Raiuno, per essere intervistato. Questo è un comportamento un poco strano, straziato dalla morte della sorella, non doveva fare una tappa in tv, ma correre dalla famiglia distrutta dal dolore.
Cosa si può dire di questo comportamento? Lui smentisce l’incontro con Lelle Mora, ma il suo comportamento di presentarsi davanti ad una telecamera senza neanche piangere o  abbassare  lo sguardo  appena scorrono immagini o si parla della sorella (  come fecero i figli di Lady D  durante  il funerale   della loro madre    )  per la sorella fa pensare.
Abusare di un briciolo di notorietà sulla tragedia di una sorelkla morta. É veramente molto triste. Non so che altro dire   che sono sconcertato è poco !!! Ma come si può sfruttare una tragedia simile per apparire in tv o per trovare un lavoro!!! Ma , come tutti\e  mi chiedo ,  che razza di famiglia aveva intorno a se la piccola Sarah !
 concludo  con queste parole  di http://www.barimia.info potete  se volete trovare  qui il resto dell'articolo  che riassumono il mio stato d'amnimo ogni vota che apprendo simili news  : <<  (...) Tuttavia  in questa storia c’è più di qualcuno che fa soldi a scapito di Sarah. Mentre lei è stata uccisa, gli altri sembrano “godere”. In primis la famiglia Misseri, all’interno della quale emergerebbero presunte violazioni della privacy per le immagini e le foto del garage della loro abitazione apparse su varie reti televisive e giornali. Si dice infatti che Sabrina Misseri e la madre Cosima insieme ai tre legali associati al caso avrebbero chiesto dei soldi per poter apparire in tv, e così via.                                                                         
Che dire? Non ci può essere nulla di più vergognoso, atroce. In questo modo non fanno che uccidere la piccola Sarah per una seconda volta: è lei che non c’è più, è lei che è stata uccisa nel modo più ingiusto possibile, è lei che è stata strappata agli anni più belli della sua vita.                    

Elisabetta Paladini

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con questo  è tutto  . gente  . alla prossima .  e medidate   gente  meditate 

17.11.10

Caro Maroni invece di prendertela con chi denuncia Saviano in particolare fai pulizia interna nel tuo partito

Caro  Maroni
Leggendo o direttamente  o che ti farannno avere  i rapporti  dei servizi \  gli organi  
predisposti al controllo preventivo  ( come  si capisce  dagli accessi   anonimi e non   10  in una  giornata  registrati  nele  zone del Lazio e di Roma  per  questo  e l'altro mio\nostro blog gemello di blogspot  )  questo mio post  , mi dira  vista la tendenza  che  ho a difendere   le persone  che vengono ingiustamente accusate  che  studio o ho studiato    giurisprudenza  o   che sono avvocato ,  quando  invece  studio lettere e  sono un coltivatore diretto \  florovivaista   . Ma  il problema non  è cosa ho studiato  o studio , ma   è   quelo che non mi piace    e  non mi sono mai piaciuti (  e quindi anche me stesso  )  chi predca bene ma  razzola male  e chi anzichè fare tesoro delle critiche  che  gli  vengono rivolte   come nel suo caso  da Saviano .
Ora non capisco cosa   abbia detto  di male  e  di cosi infamante  Saviano  in quella puntata  visto che ha  giustamentre  replicato  su  repubblica  d'oggi 17\11\2010  : << Non so che trasmissione abbia visto Maroni. Io non ho fatto altro che raccontare l'inchiesta condotta dalla Boccassini e da Pignatone. Se il ministro deve appellarsi a qualcuno, lo faccia all'Antimafia. Ho segnalato che il politico leghista incontrato dal boss Pino Nieri non è stato arrestato. Ho raccontato che la penetrazione della 'ndrangheta a Milano è gigantesca. Ho citato un'intervista di Miglio, il Professùr come lo chiamavano loro, in cui si propone di costituzionalizzare la mafia. Ma ho riconosciuto il contrasto culturale di Maroni e della Lega, in particolare quella degli esordi, verso la criminalità organizzata. Ho dato atto al ministro di un'operatività vera nei confronti della camorra. Dopo di che, dire, a ogni blitz, "stiamo sconfiggendo le mafie" è un'ingenuità, una miopia.>> in pratica  non ha  fatto altro che   domandarsi  e far  domandare  \  riflettere il pubblico   su come  mai  la Lega  cosi attenta  alla legalità  tanto da  farne una bandiera    e  un suo  caposaldo programmatico  \  propgandistico     sulla legalità  , tace sulla mafia infiltrata al Nord .
IL suo   Caro ministro  è  un << Un attacco del tutto immotivato >> come  giustamente le  risponde   Roberto Saviano  che  lei ha definito "infame"  per  la ricostruzione sulle infiltrazioni di mafia in Lombardia, terra della Lega. La sua risposta  alla puntata  di vieni via con me  , sono è  davvero inquietante  , e  mi ricorda  le risposte che  davano  quelli che Sciascia  chiamava  ( termine  più attuale   che mai    viste  certe dichiarazioni , cmprese  anche  le  sue , d'appartenti a questo governo   in particolare ) professionisti dell'antimafiao  attaccavano la  fiction la Piovra  e ora Gommorra .
Io sto con Saviano perchè : <<  Non cerco lo scontro ideologico, non sono entrato nel merito della vicenda politica. Certo, ho raccontato una storia dal mio punto di vista. La logica secondo cui si debba, in ogni occasione, dare spazio anche al punto di vista contrario è tutt'altro che democratica. In questo modo si cerca il litigio, non il racconto. Ciascuno ha la possibilità di rispondere nei propri spazi, il pluralismo è determinato dalle diverse voci.>> . Infatti , sempre  saviano  , <<  (....) non diceva che Maroni era uno dei migliori ministri dell'Interno degli ultimi anni ? L'ho visto al lavoro nel Casertano e mi è piaciuta la sua capacità operativa. Ma la mia analisi rimane la stessa. Continuo a criticare la serie di proclami ripetuti a ogni arresto. E critico il silenzio culturale sull'infiltrazione della mafia in Lombardia. È un problema cruciale che imprenditori e politici lombardi rimuovono perché non vogliono rinunciare ai capitali del narcotraffico investiti nella regione. Il mio compito è rompere questo silenzio. >> .
Ecco  che  quindi  ,  il suo ministero purtroppo   è al termine  ( ma  mai dire mai )  , che  mi rivolgo nn solo a lei ma a tutti voi ( destra  e sinistra  )  :  anzichè prendersela con chi  racconta   ( quando   non ce n'è bisogno e  in maniera  cosi  spavalda  ed arrogante   )  << Si dovrebbe guardare i fatti, andare oltre, non limitarsi a tirare un sospiro di sollievo perché il consigliere regionale leghista non è stato arrestato. Chiedersi perché gli 'ndranghetisti cercano di interloquire con la Lega. Dire la verità, ossia che c'è un nord completamente infiltrato. Io voglio parlare anche a quella parte dell'elettorato leghista che si fa condizionare dai dirigenti e sembra vedere tutto il bene al Nord e tutto il male al Sud. Non è così. Far finta che la 'ndrangheta sia sporca quando spara e pulita quando investe è un problema enorme >>.
Alla  sua  difesa  vanagloriosa  e spocchiosa preferisco   usare  un po'  di umiltà   e di silenzio  .  Saviano  ha  ragione   nela lotta  alla  mafia  , e  gli dice  uno  della Sardegna più  precisamente  della  Gallura  dove  lei  ha  casa al mare e  viene a farci le  vacanze  dove  l'infiltrazioni mafiose  sono un  fenomeno grave  quanto  al Nord
Invece  di  elogiarsi  e  d'imbrodarsi   ,  pensi a combattere la mafia anzi meglio le  mafie  , non  solo  sulla  quantita'  di patrimoni sequestrati   o di esponenti arrestati  , ma  :  migliorando rendendo meno farranginose  ( passano 10 anni e  più prima che  un bene  immobile  sequestrato alle mafie e ai prestanomi  \  familiari passi alle  associazioni antimafie  )  le precedure perchè  possa essere   " restituito alla collettività  e  alla legalità " ., perchè  siano   evitate infiltrazioni  nella  riatttribuzione   del bene   squestrato  di familiari  o  pamici   di coloro che lo denetevano precedentemente  ., maggior  controllo nlle gare  di'appalto e subappalto non solo edilizio  basti vedere  il fenomeno dele ecomafie    nei rifiuti  campani per es
empio  ., e altre cose  che da ministro dovrebbe conoscere  meglio   di me  semplice  cittadino  .
Abbia quindi il coraggio  se  è realmente  intenzionato  a combattere  seriamente   e  non solo in maniera propagandistica ,, il fenomeno  ormai sempr  più endemico  negli ultimi  50\60 anni  e non solo nel sud  de paese  come lo era in origine  della criminalità   , a  fare   pulizia interna  al suo partito  (  ovviamente nella  legalità  enel rispetto  dele leggi   e  non  in majiera   da crociata o caccia ale streghe  ) e nel partito   nel gruppo
del Pdl  di cui  ella  è oltre  che  un membro  anche ministro  . Quelle  che lei chama  infamanti accuse  non si  smentiscono con il fango  e l'insulto   cioè nel dare  come lei  ha  fatto  rivolgendosi in maniera  cosi arrogggante  ed  indegna  della  carica  che lei ricopre  a Saviano a uno che  per coraggio è  costretto a vivere scortato , ma agendo  in maniera seria  e non  propagandistica   o tanto per  far vedere  che lo stato  non  è passivo    nela lotta  alla criminalit a mafiosa  come fece il prefetto  Cesare Mori (  foto sopra  a destra  ) --- uomo integerrimo,già noto per la sua inflessibilità nel tutelare lo Stato e la Legge, capace di perseguire chiunque la infranga compresi i fascisti allora al potere.---, invece  d'insultare  , questa sarebbe una risposta  che  ci sdovrebbe aspettare dall'autorità che rapresenta
Le  auguro  buon lavoro e più umiltà e  di  collegare il cervello prima di parlare e pensi di   gettare fango  addosso altrui a chi  tutti i  giorni  sia  che  vada  in tv  o scriva  sui media  come Saviano  sia che lo faccia  nel  silenzio mediatico   combatte tutti  i girni contro la mafia  e le mafie 

16.11.10

la verita storica la si sà quella giudiziaria no tutti assolti per la strage di brescia 1973

Brescia, in aula le lacrime dei parenti "L'unica cosa che mi domando in questo momento, a cui penso, sono quegli otto morti". Sono le parole di Manlio Milani (in questa foto), presidente dell'associazione familiari delle vittime della strage di piazza della Loggia, nei minuti successivi alla lettura della sentenza d'assoluzione dei cinque imputati. Milani aggiunge: "Noi eravamo in piazza quella mattina...". Poi parla di "ciòche è mancato a questo processo fuori dalle aule giudiziarie" e spiega: "In questo processo le cose che mi hanno colpito sono state le reticenze, le falsità che hanno raccontato. Stiamo ancora combattendo con un Parlamento che ti dice che sull'applicazione della legge sul segreto di Stato, a quattro anni dalla sua approvazione, non ci sono ancora i regolamenti applicativi. Non c'è volontà di affrontare .
Brescia, 28 maggio 1974, una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista a Piazza della Loggia.  L'attentato costò la vita a 8 persone. L'audio del momento dell'esplosione 

 

 da repubblica  online del 16\11\2010

 

BRESCIA

Strage di piazza della Loggia
dopo 36 anni tutti assolti i 5 imputati

I giudici della Corte d'assise hanno deliberato dopo una settimana di camera di consiglio. Il processo per l'attentato del 1974 in cui morirono 8 persone e 104 rimasero ferite è durato quasi due anni, con 166 udienze. La sentenza in base all'articolo 530, insufficienza di prove. Revocata la misura cautelare per il neofascista Zorzi

 
BRESCIA 
Ancora una strage impunita al termine di un processo 1 che ha scagionato tutti. Nessun colpevole per la strage di piazza della Loggia, a Brescia, dove il 28 maggio 1974 morirono otto persone e oltre cento rimasero ferite. Dopo una settimana di camera di consiglio i giudici della Corte d'assise di Brescia, presieduta da
Enrico Fischetti, hanno assolto i cinque imputati in base all'articolo 530 comma 2, assimilabile alla vecchia insufficienza di prove. Revocata la misura cautelare nei confronti dell'ex ordinovista Delfo Zorzi che vive in Giappone.

La Procura di Brescia, dopo l'inchiesta cominciata nel '93 e un dibattimento durato circa due anni e 166 udienze, aveva chiesto l'ergastolo per gli ex ordinovisti veneti Delfo Zorzi e Carlo Maria Maggi, per il collaboratore dei servizi segreti Maurizio Tramonte e per il generale dei carabinieri Francesco Delfino. Per l'ex segretario dell'Msi Pino Rauti era stata chiesta l'assoluzione. Oggi i giudici hanno assolto tutti gli imputati e disposto il non luogo a procedere per Maurizio Tramonte, per intervenuta prescrizione in relazione al reato di calunnia. Nei confronti di Zorzi, ora cittadino giapponese, è stata disposta la revoca della misura cautelare.
Per la strage di piazza della Loggia nessuno è mai stato condannato definitivamente, nonostante diversi processi. "L'unica cosa a cui penso in questo momento sono quegli otto morti. Noi eravamo in piazza quella mattina" ha commentato Manlio Milani, presidente dell'associazione familiari delle vittime della strage di piazza della Loggia, subito dopo la lettura della sentenza. "In questo processo - ha tenuto a precisare - le cose che mi hanno colpito sono state le reticenze, le falsità che hanno raccontato. Stiamo ancora combattendo con un Parlamento che ti dice che sull'applicazione della legge sul segreto di Stato, a quattro anni dalla sua approvazione non ci sono ancora i regolamenti applicativi. Non c'è volontà di affrontare quegli anni". 
Provo un "sentimento di impotenza", ha detto il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, "perché la città voleva due cose: verità e giustizia, ma non si è riusciti a raggiungerle". "Un insulto irreparabile a quanti quella mattina sono caduti in piazza, ai loro familiari", ha rimarcato Paolo Corsini, deputato del Pd e già sindaco di Brescia, esprimendo "sgomento e sconcerto" per la sentenza che "pone fine alla vicenda giudiziaria". "E' un insulto - ha ribadito - un'offesa che umilia la città e rischia di spegnere un'ansia di verità e giustizia che la ricerca storica e il giudizio politico hanno invece da tempo appagato". E' come se la bomba fosse esplosa di nuovo, ha commentato Oliviero Diliberto, segretario nazionale del PdCI-FdS, "riaprendo una ferita che sanguinerà per chissà quanto tempo ancora".

approfondimenti 

Secondo voi una donna di 46 anni che non si è sposata e non ha avuto figli è incompleta o completa ? io la risposta la ho . ma Vorrei sapere cosa ne pensate.

 colonna  sonora    Bandiera  -  di Giulia  Mei   Secondo alcuni mie utenti di fb che hanno commentato questo mia provocazione ...