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Visualizzazione dei post corrispondenti alla ricerca regali di natale

Volete sapere qual è l’ultima grande battaglia di civiltà di Fratelli d’Italia? rendere obbligatorio per legge Il presepe a scuola

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O, più precisamente, un disegno di legge con cui - ci spiegano - «non sarà più possibile cancellare il presepe, il Natale e la Pasqua all’interno degli istituti scolastici italiani di ogni ordine e grado». In pratica, Fratelli d’Italia ha pensato bene di fare una legge per vietare di vietare il presepe nelle scuole, rendendolo di fatto obbligatorio. Neanche nell’Iran di Khamenei hanno una visione così teocratica dello Stato, negando non solo qualunque forma di libertà o autonomia scolastica ma silenziando, di fatto, qualunque altro credo che non sia quello cattolico. Quando vi chiedono cosa fa Fratelli d’Italia in Parlamento, rispondetegli il presepe. Si occupa di presepe. Di blindare il presepe. Le famose “priorità” di questo Paese. Riceverò email del tipo : << sei miscredente , è nostra tradizione e nostra cultura , una volta si faceva , ecc >> . Ma concordo , soprattutto nella seconda parte . I punti parziali sono messi fra parentesi

Le feste di Natale sono una tortura: ci salverà Pasqua di Massimo Fini e le sedie vuote a Natale, del male che fanno di Roberta broccia di Madre terra amici di cuore

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 due  articoli  che descrivono il scrunge  natalizio di cui  avevo parlato   nel post   : <<   mi  avvicino ai  50 e inizio a sentirmi    come    Ebenezer Scrooge  di Charles Dickens  >> l primo  è  di Massimo fini      da  il FQ  dl 20\12\2023 L’imperativo categorico è: sopravvivere alle Feste. Non sarà facile. Un’impresa, anzi. C’è innanzitutto la cerimonia degli auguri. A chi farli? Al tuo amico Sempronio, ma Sempronio è anche amico di Caio che è pure tuo amico ma in tono minore e se Caio viene a sapere che hai fatto gli auguri a Sempronio ma non a lui si incazza. E in che forma poi gli auguri? Per telefono no, è seccante e quello ne approfitta per attaccarti un bottone. Per mail o sms? Troppo freddi. Ci sono poi le persone importanti che conosci. Per telefono è escluso, troppo confidenziale. Con un biglietto da visita? A parte che non ce l’ho, come dev’essere il biglietto? Di cartone spesso? Troppo volgare. Di carta esile? Troppo sparagnino, troppo genovese, troppo ‘st

mi avvicino ai 50 e inizio a sentirmi come Ebenezer Scrooge di Charles Dickens

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Quest'anno  , almeno per  ora , l'atmosfera  caramellosa e  sdolcinata   delle festività natalizie e  di  fine  d'anno  ( soprattutto quelle  del  24\25    31 dicembre  e   del  1   e 6  gennaio )   , non  mi  attrae   , starò  diventando vecchio  scorcubitico  visto  che   macano  2 anni  al mio  giro  di boa .. ehm  ..  ai 50  ? o forse  ho ucciso il bambino che  è  me  e  che  aspettava  fino  a  qualche  anno fa    con ansia il natale    e  inizia a pensare  ai regali   \  ini   da    fine  ottobre   \  primi di novembre    ? Quest'anno , dopo la  pausa     per  la  pandemia  o per  la serie  di  lutti dell'anno scorso    non faccio la  guida  di sopravvivenza  alle festività natalizie   . Anticipo le  vostre  eventuali   domande  sul  perchè .   1)  visto tutti  media o pseudo tali  cartacei    e  non   ne  offrono   in ordine sparso  una  guida  oltre  ai classici  consigli    su come feseggiarlo  ,  cosa  regalare  ,   cosa  mangiare  , ecc  è difficile trova

Un anziano e ricco signore inglese racconta: ..... di Tommaso Notarstefano

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  LO STRANIERO    ·  Un anziano e ricco signore inglese racconta: «Avevo perso i miei genitori da ragazzo e all’età di nove anni ero stato mandato in un orfanotrofio vicino a Londra. Sembrava una prigione. Dovevamo lavorare 14 ore al giorno, in giardino, in cucina, nelle stalle, nei campi. Così tutti i giorni. C’era un solo giorno di festa: il giorno di Natale. L’unico giorno in cui ogni ragazzo riceveva un regalo: un’arancia. Niente dolci. Niente giocattoli. Per di più l’arancia veniva data solo a chi non aveva fatto nulla di male durante l’anno ed era sempre stato obbediente. Questa arancia a Natale rappresentava il desiderio dell’anno intero. Ricordo il mio primo Natale all’orfanotrofio. Ero tristissimo. Mentre gli altri ragazzi passavano accanto al direttore dell’orfanotrofio e tutti ricevevano la loro arancia, io dovevo stare in un angolo del dormitorio. Questa era la mia punizione per aver voluto scappare dall’orfanotrofio, un giorno d’estate. Finita la distribuzione dei regali,

Suzette Tartarone l'Anna Frank napoletana: trovate altre lettere dalla prigionia , L’anarchico Luigi Peotta, che non arrivò mai a Mauthausen e Walter Schellenberg, Ss morto a Torino: le esequie pagate da Chanel

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in  sottofondo Nomadi la canzone del bambino nel vento(Auschwitz) Ecco  le  ultime  tre  storie   e  con questo     è  tutto    ed  adesso  prima  del  grande  silenzio per  parafrasare  la  canzone     citata  in  sottofondo  questa  poesia   piena  di speranza     repubblica    27\1\2023 di   Paolo Popoli Suzette, l'Anna Frank napoletana: trovate altre lettere dalla prigionia A recuperarle Gaetano Bonelli, fondatore e direttore del Museo di Napoli "Carissimo babbo, sono lieta di avere tue buone notizie. Vedo che la tua vita si svolge sempre metodica, regolata come un orologio, come pure la mia e se continua così non sarò di ritorno a casa nemmeno per Natale del 2.000": inizia così una delle nuove lettere ritrovate di Suzette Tartarone, la " Anna Frank napoletana". Nove epistole, indirizzate al padre Alfredo nella casa di via Roma, scritte tra il 1941 e il 1942 nei campi di prigionia delle Marche: a recuperarle sul mercato antiquario è stato Gaetano Bonelli, fo