SAETTE I MIEI SOGNI
Mani che graffiano le pareti dell’anima ovattata e sorda, invisibili si muovono all’unisono con i battiti lenti di un cuore ribelle alla noia, stelle di carta pesta accese nella penombra tra mille incertezze dondolano e si cullano appese alla luna sospese tra terra e vuoto, sogni lanciati come saette veloci contro un muro di immenso silenzio in attesa di nuovi orizzonti dove potersi ubriacare di cielo inebriandosi di speranza e attesa per non sparire e morire arresi da solitudine e rimpianto.