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come sopravvivere al natale e ale festivita' prima puntata

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 La  classica stagione   di mezzo è ormai finita  ( anchs se in realtà  astronomicamente  dovrebbe essere il  23 di dicembre , ma con il clima impazzito   tutto è possibile ) è l'inverno  ormai iniziato L'Autunno se ne va, l'Inverno già se sente, coe raffiche che fa u vento de levante: 'e foje e renturcina, je fa fa mulinélli, 'e piante de licina cantanu có  l’ornélli: cerasi, ruti e pera, tignu de rusciu 'e fronne, 'a terra quann'a sera, cou celu se confonne.          Pierluigi Camilli   Con esso  inizia il torpore, il letargo ,le serate  ( anche se non più come quelle  di una volta  quando  anziché i pc  portatili e la tv  c'erano storie , improvvisazioni letterarie  , e commento dei fatti del giorno  ) davanti al caminetto  il mio camino   Inizia a sentirsi l'aria natalizia   che  è  in ogni uno di noi ( sottoscritto compresa  che  canta   canzone  natalizie compresa questa   che  trovate  sopra e soi mette  a fare  foto

Peso

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Questo è Michael e io lo trovo bellissimo. Non è retorica. Lo trovo bellissimo, angosciante, difficile, insopportabilmente umano.Suo padre ha chiesto di condividere la sua immagine oggi, nella Giornata internazionale della Disabilità . Lo faccio molto volentieri [per info e aiuti, qui ] . Michael è umano perché greve, imprevisto, imprevedibile, diverso. Sì, diverso da tutte le nostre normalità in serie, amorfe o, al contrario, proteiformi: ma sempre dello stesso vuoto. Lui resta là, nella rozza fatica d'un rantolo, per conquistarsi il diritto di svelare quel pezzo di muro, quel soffitto inesplorato di cucina, per stupirsi. Michael ricorda quanto siamo indifesi, quanto lo diventeremo, quanto lo siamo già nell'anima. E per questo lo ringraziamo.

Broccu-Colt, sfida all'ultima pistola Il gadonese inventò l'arma a tamburo, l'americano la brevettò

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  Una storia  che mi riporta ala mia infanzia  fatta di film western  , ma  ancye di  fumetti  e serie animate  ad esse  collegate  ( come   quelle due   che trovate  sotto)     o di cui  avete   l'immagine del profilo del mo fb fino a qualche  giorno e che  ora  trovate in cima al post in questi due  blog  . Di quando si  giocava  con le  pistole e con i fucile  a piombini    e  si pulica insieme al nonno il fucili da caccia  o con i bossoli delle carutucce . E che adesso continua  con la lettura dei fumetti  sull'unione sarda  d'oggi leggo   questa storia  che testimonia  come Spesso i  veri scopritori  o inventori  rimangono nell'ombra  ottengono successo post  mortem  ecco un  caso recente     Broccu-Colt, sfida all'ultima pistolaIl gadonese inventò l'arma a tamburo, l'americano la brevettò     LELLO CARAVANO GADONI Tex Willer impugnò la sua Broccu... No, purtroppo quel fumetto non è mai stato disegnato, la storia era sul punto d

I sogni di uomini e donne di Barbagia Due film di Columbu: “Visos” e “Storie brevi” su CagliariI sogni di uomini e donne di Barbagia Due film di Columbu: “Visos” e “Storie brevi” su CagliariI sogni di uomini e donne di Barbagia Due film di Columbu: “Visos” e “Storie brevi” su Cagliari

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dal'unione sarda  d'oggi 3\12\2010 S e Arcipelaghi è, finora, l'unico lungometraggio di Giovanni Columbu, è anche vero che il suo curriculum è lungo e variegato, diviso fra documentari, docufiction, inchieste, corti, quasi tutti legati da un comune denominatore: la ricerca di uno sguardo originale, il tentativo di sperimentare, l'interesse a occuparsi di cose sarde. Fondamentate è stata la lunga militanza come regista programmista alla Rai, negli anni in cui (Ottanta, primi Novanta) la sede regionale per la Sardegna godeva di una autonomia di movimento, periodo indimenticabile di investimento culturale (idee, progetti, uomini e mezzi) che molto ha dato alla Sardegna. Quando poi Columbu ha lasciato la Rai per proseguire la sua avventura di autore in solitario, non è venuto meno ai suoi principi e alla sua poetica, realizzando con la casa di produzione da lui fondata, la Luches, altri corti, documentari, inchieste. TALENTO E VERSATILITÀ Al primo periodo

sofferenza e soidarietà le storie di Cristina Succameli 6 anni e Claudia Cherchi 33 anni

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  Due  delle tante  storie  che  sembrerebbero assurde  se non fossero vere  .                                                                                                 Diverse  fra  loro  ma  unite dalla sofferenza  e dall'indifferenza di gente senza  scrupoli la seconda  ., del potere  e  de del mercato  che mandano a ramengo  anni e  anni di lotte per  uno stato sociale (  che ricordiamolo non vuole  dire solo carrozzoni ed  assistenzialismo  )  e  di come  anzichè piangersi addosso   si reagisce  usando  " l'arma  "  del fai da te   e  dea solidarietà  e di come  tali valori se insegnati   c nelle  scuole con dei corsi appositi  (  ai ragazzi ( ma anche  a genitori  ed ad insegnanti ) possano  dare  ulteriormente   i loro frutti  e  far  si che  fenomeni  come questo della prima  storia  non siano più soltanto eccezioni ma che diventino la regola  e consuetudine  .   Se  ho letto bene il giornae  in questione , causa   congiuntiviti , dovrebbe essere l'

lasciamo ikn pace monicelli e facciamo silenzio

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Non soltanto i "puffi" del giornalismo e della politica, si sono avventati sul gesto di Monicelli trasformandolo chi in un inno all'eutanasia e chi un gesto vigliacco ed un offesa alla vita, strumentalizzandolo politicamente per esaltare o esecrare l'argomento del momento: Il fine vita. Sandro Bugialli, due giorni fa, ha scritto un bellissimo articolo, non il solito coccodrillo pronto nel cassetto da mesi e mesi. Ha raccontato il Monicelli che ha conosciuto, l'uomo che stimava e ammirava e del quale rispetta l'ultima scelta. Ha raccontato lo spirito dell'uomo, che è tutto raccolto in Amici miei e... qualcuno ci ha letto un invito al suicidio, un'arresa alla vita, una vigliaccata, quasi un'istigazione al suicidio. L'uomo, la sua vita, le sue opere, il suo spirito, la sua volontà di non lasciarsi sconfiggere neppure dalla malattia, sono passate in secondo piano. Hanno usato il suo ultimo gesto sfruttandolo meschinamente e strumentalizzandolo

Padova, consigliere comunale dipadova su Facebook "Questi rom mi fanno proprio vomitare"

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PADOVA. «Sti rom mi fanno proprio vomitare». Così il consigliere comunale della Civica Vittorio Aliprandi (nella foto) ieri alle 17.55 in Facebook. «Quando vedo quello che fa lo storpio e che in stazione cammina normalmente vorrei prenderlo a calci». Una dichiarazione che si commenta da sè. Destinata a rinfocolare le polemiche estive (e non) sull'uso improvvido di FB nella «comunicazione politica». E stamattina il consigliere comunale, sempre usando il social network, ha voluto precisare ancora la sua posizione: "Sempre polemiche... ma che palle! - ha scritto - Ma a uno non possono dar fastidio i rom? dobbiamo integrarci noi fargli le case mantenerli? Questi non vogliono integrarsi, rubano come attività principale e fanno figli a nastro. E nessuno di loro vuol lavorare e noi dobbiamo farci un culo cosi pagare tasse assurde. Se vogliono fare i nomadi... che vadano in campeggio come facciamo noi, che si adeguino alle nostre regole". In una discussione sul p

ahi ahi le donne

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 Una mia   amica   si lamenta  di noi  uomini  dicendo  : << Prima ti scrivono, poi improvvisamente smettono. Prima dicono di essere interessati a te, poi spariscono come se non fosse successo nulla. Dicono di volerti bene, ma il loro comportamento ti fa pensare l'esatto contrario. E poi dicono che siamo noi donne quelle strane ed incomprensibili....>>. Non la  biasimo e la comprendo    Le mie ipotesi  al suo dubbio  possono essere  in base  all'esperienza  fin qui avuta  : 1 ) L'uomo è semplice:vi scrive?vuol dire che è interessato.Nn vi scrive più?vuol dire che ha finito i soldi nel cellulare.L'uomo dice di essere interessato a voi?Nn mente mica eh!!Poi sparisce?Vuol dire che è un uomo volubile(nn uno vero che n ... n si lascia sfuggire la preda!!).L'uomo vi dice di volervi bene ma vi dimostra il contrario?Vuol dire che è realmente interessato a voi perchè come si dice:chi disprezza compra no?Perciò quando vi chiama "stronze",&q

Karim Metref A SEMI DI PACE 2010\11 tempio pausania

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Tempio Pausania Ieri 30\11\2010    ,  forse  per  l'orario  e l  giornata lavorativa  (  erano  le   18  )  nei locali dell'Ufficio Turistico di Piazza Mercato, si  è svolto l'ncontro  dibattito  con il giornalista e scrittore Karim Metref  ( a destra nella foto   foto  a destra   le altre  sul mio  flicker   )  intervistato  dal prof   Giuseppe Pulina  ( a  sinistra  )    L'incontro rientra nel progetto "Semi di Pace 2010", approdato in città da qualche tempo che vede il coinvolgimento attivo delle scuole cittadine nel progetto di educazione alla  non violenza  .La presentazione   nonostante fosse pubblicizzata  sui giornali local e cn locandine  oltre che su fb  ha  avuto presenti (  forse  per  mancanza  di tempo o per  incultura  o  svogliatezza )  ha  visto partecipare  solo noi  e qualche cliente  ed amico dela bottega del  mondo  e  del commercio equo e solidale  .Quidi pochi ma  buoni  . Speriamo che  il servizio su rtg  (  radio telega

Razzismo Un posto sui bus americani per ricordare Rosa Parks

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A  QUANDO IN ITALIA  ? Montgomery (Stati Uniti), 1 dicembre 1955: Rosa Parks torna a casa dopo una giornata di duro lavoro. Sale sull'autobus e prende posto. La sua unica colpa è essere nera. A una fermata il conducente le ordina di cedere il sedile a un bianco, ma lei si rifiuta. In America è il periodo della discriminazione razziale. Arriva la polizia e la donna finisce in carcere. Per 381 giorni la comunità afro-americana boicotta i mezzi pubblici. Oggi, a 55 anni da quel giorno, in alcune città degli Usa Rosa viene ricordata lasciando libero un posto sugli autobus.

la mafiae il calcio \ il coraggio della denuncia del giocatore Jaun Carlos rosa

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Le nuove mafie stanno sempre penetrando  dapertutto  anche  in quello  che  Sic   fino  30\40 anni fa  era  il mondo  del calcio  . Infatti  assistiamo   Partite truccate, scommesse clandestine, presidenti prestanome, lo denuncia don Luigi Ciotti fondatore di Libera: "si garantiscono visibilità e presidio nel territorio e opportunità di riciclare denaro e arruolare nuove leve" << L'ombra della mafia grava anche sul pallone. >> sempre   secondo il giornale  online in un articolo del 16 luglio 2010  articolo non approfondito  da inchieste successive che trovate  qui    << Partite truccate, scommesse clandestine, presidenti prestanome: le mafie hanno messo le mani sul mondo del calcio, perchè, come spiega Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera "si garantiscono visibilità e presidio nel territorio e opportunità di riciclare denaro e arruolare nuove leve". In Lombardia, in Campania, Basilicata, Calabria, sono più di trenta i clan contati da Libera di