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quando gli insegnanti scendo allo stesso livello dei bulli La vicenda all'istituto Besta, nella periferia est di Milano

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Senza parola . Stavolta  non  solidarizzo con  l'insegnante   perché  se  è vero quanto  ha  dichiarato la  preside  protagonista  del fatto   : <<  I ragazzi spesso non sono consapevoli delle conseguenze degli scherzi pesanti che fanno. Volevo fargliele capire >> . Un conto  è  come ha  già fatto   e  sono d'accordo   far pulire  il cortile  per  un insulto  ,. Ma  non è  con i  dente per dente  occhio per  occhio  cioè le rappresaglie   che  si risolvono la  cosa  . Meglio avrei speso  una lezione  per portarli all'ospedale  a  far  visita   dei responsabili della  loro bravata  . Cosi  facendo  cara preside  sei passata  della  parte  della ragione   a quella del torto  . Urgono corsi di  non violenza  e d'educazione alla legalità  anche per  gli insegnanti  prima che sia troppo tardi e  la  scuola  pubblica già degradata  con'è  causa  politiche  scellerate     per favorire  e scuole private  e del vaticano  perda completamente la  sua  funzione e ve

viaggio nella frontiera VII° jack diventa indiano e io inizio a girare definitivamente pagina sul l mio passato e guardare al futuro

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La  convalescenza  di  Jack stava procendo benissimo  , e l'idomani  o  il  giorno appreso saremo  partiti , per  fare  le  ultime  miglia  che  mancavano  ala destinazione finale del viaggio . Ma le tribù  del nostro territorio  ci trameissero  tramite  segnali di fumo , il messaggio di altre  tribù che  segnalavano  bisonti  in avvicinamento  Fu  cosi   che  ci preparammo per  l'indomani  , alla caccia  al bisonte , anche se non con lo stesso spirito di prima  vista la  loro diminuzione numerica  causa  sterminio  uomo bianco , e l'aumento dopo le migrazioni forzate  dovute  alle  guerre indiane . Insieme a noi  parteciparono anche  alcuni esponenti Lakota Oglala tibù di mia madre   gemmellata  con quella di Nuvola rossa   . Il che diede alla caccia  maggiore solennità . Essa  fu  un occasione per conoscere  meglio le tradizioni indiane  . Infatti La Tatanka Lowanpi, o cerimonia del Bisonte Maschio, era  praticata fra i  sin dai tempi molto antichi. Una donna Bisonte, una

magari tutti i politici rinuciassero a parte del lr lauto stipendio prendano esempio dalla giunta di Manoiada che lo stipendio ha finanziato un parco giochi

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finalmente dei politici che rnunciamo a parte del loro stipendio Mamoiada, il parco giochi lo finanzia la giu nta  Ai bambini il 30 per cento delle indennità di sindaco e assessori, le attrezzature per le aree verdi acquistate con i risparmi sui compensi agli amministratori dalla nuova sardegna online del 25\2\2011  - di Maria Giovanna Fossati zoom La giunta comunale di Mamoiada MAMOIADA.   Il parco giochi sarà l'altare su cui verrà sacrificata una parte dell'indennità percepita dal sindaco e dagli assessori di Mamoiada. Un sacrificio che viene fatto con piacere dagli interessati, in questo paesello di 2500 anime: il taglio del 30 per cento degli emolumenti sarà pure un piccolo gesto, ma può voler dire una grande felicità per i bambini, che riceveranno con quella cifra (7mila e cinquecento euro all'anno) le attrezzature di uno o più parchi giochi per i loro divertimenti. Il sindaco Graziano Deiana, nel commentare la delibera di giunta che adotta la decisione, spie

occhio alla linea wireless senza fili potrebbe venire l'Fbi come è successo a un Ragazzo di Carbonia

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Aveva diciotto anni quando con il suo pc avrebbe violato l'impenetrabile sistema informatico della Nasa, l'ente spaziale americano. Ora un giovane di Bacu Abis finirà sotto processo. Unione sarda del 25\2\2011 U n computer comprato in offerta, collegato a internet con una normale pennina wireless da un'anonima casa di Bacu Abis, frazione di Carbonia di appena 1900 anime. Da lì, tre anni fa, smanettando sulla tastiera nel chiuso della sua camera da letto, Alessio Arceri, 21 anni, un diploma di scuola media inferiore in tasca, sarebbe riuscito a intrufolarsi nel sistema informatico della Nasa, violando uno dei server più protetti al mondo e scatenando sulle sue tracce i segugi dell'Fbi. LE ACCUSE  Sarebbe perché il giovane con la passione del pc, che ora si è trasferito a Londra per fare il barman, al contrario dei tanti hacker professionisti che una volta scoperti rivendicano con orgoglio le loro imprese e poi magari finiscono a lavorare per la Cia, nega decisamente di

il figlio del re

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Fuori la ega dal'italia ancora un altro caso vergognoso qyuello di pelazza

lo so   che tale  news  è vecchia  ma è sempre attuale   fin quando un'amministrazione in questo caso , Leghista cioè   centro destra si comporta  in questo modo  senza  distinguere la regola dall'eccezione . Capisco   che  si  debba rispettare la  regola , ma  che  c... è una  bambina  di  4  ani  un po' di buon senso   di umiltà  . Ma  che  chi cavolo votiamo .Ci diciamo cattolici  , ma  poi  invece ignoriamo  i suoi precetti , siamo solo dei baciapile

abusi legalizzati e solidarietà dei " normaii " verso un compagno handicappato

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unione sarda del  24 febbraio 2011 Trentino, «è un legittimo esercizio del culto» Campane in funzione a tutte le ore, il giudice dà ragione al parroco TRENTO È finita con l'assoluzione del parroco la battaglia delle campane che per circa tre anni ha coinvolto il piccolo paese di Sabbionara di Avio, nel Trentino meridionale. Il Tribunale di Rovereto ha stabilito che non è reato far suonare le campane della chiesa a tutte le ore del giorno, ma un legittimo esercizio di culto previsto dal Concordato. Sul banco degli imputati, con l'accusa di disturbo della quiete pubblica, era finito l'allora parroco don Ernesto Villa, chiamato in causa da un abitante del paese, Giuliano Fugatti, un pensionato che un bel giorno ha detto basta a quei rintocchi continui, dall'Ave Maria delle 7 del mattino ogni quarto d'ora fino alle 23. «Non sono mai riuscito ad abituarmi a quel suono, quello scampanio continuo mi negava il diritto al riposo», dice Fugatti. Lui, che abita ad alcune de

il canto delle spose di Karin Albou

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Ieri ho visto   il canto delle  spose  ( foto  sotto a sinistra)  il 2  film della rassegna di cinema indipendente  , organizzata dai i gruppi culturali paesani  : Cultura  club , cinedigital  e  dal gruppo NonRassegnamoCinema   rassegna di cinema idipendente  . Tale rassegna  si ribvolge  a tutti  gli apassionati  di cinema che  no  si (/  e non vogliono   ) ritrovarsi   nell'attuale programmazione  commerciale che premia  la quantità in base ala  qualità  e  che  a tutti  coloro che vogliono allargare  i loro   orizzonti  cinefili e non solo  . Poprio per  questo  la programmazione  ,  ìdei film è  collocata  il mercoledi o il giovedi   ed  è dedicata   a tutto il cimnema  indipendente  .che pur  avendo notevole   rilevanza  artistica  e culturale  , viene  emarginato a causa   di uan minore   distribuzione  diventando cosi di   difficile  fruibilità  da  parte del gtrande  pubblico ed  è una delle  cause    \  origini  dello scaricamento  selvaggio in rete   di film  . La rasse

Fabrizio De André - Fiume di Sand Creek

Non sapevo in quel momento che era la fine di tante cose. Quando guardo indietro, adesso, da questo alto monte della mia vecchiaia, ancora vedo le donne e i bambini massacrati, ammucchiati e sparti lungo quel burrone a zig-zag, chiaramente come li vidi coi miei occhi da giovane. E posso vedere che con loro morì un'altra cosa, lassù, sulla neve insanguinata, e rimase sepolta sotto la tormenta. Lassù morì il sogno di un popolo. Era un bel sogno... il cerchio della nazione è rotto e i suoi frammenti sono sparti. Il cerchio non ha più centro, e l'albero sacro è morto. (Alce Nero)

Mio padre, da giovane

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Il restauro di Miracolo a Milano non è solo una bella notizia. E' la restituzione di un'infanzia, un viaggio a ritroso in una sarabanda di specchi, insegne, cieli sabiani in cui s'accendono parole, smaglianti bianco e nero densi di luce e gioia. E' un ritorno a scabri arenili e a corpi accesi nel rovente sole dei tardi anni Quaranta. E' uno sguardo nelle nostre origini, uno scrutare nel segreto, nell'inviolabile. Perché in quel film, così antico e fulgente e straccione, ho visto mio padre . Anch'egli, come tanti, si trovava perso in quel marasma di ragazzetti dalle ginocchia sparute, che salutavano i poveri saliti al cielo a cavallo d'una scopa. Sopra il cielo finalmente vasto, e brilluccicante, in vortici e turbini di giocosa beatitudine. Chissà cosa pensava, allora. Niente; si lasciava trascinare sotto il suo baschetto floscio. Le baracche milanesi erano del tutto simili a quelle romane. Lui non abitava lì. Viveva, o meglio passava, in via Angelo Moss