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questa è la vera chiesa La guerra contro il Vaticano del sacerdote senza parrocchiani ma solo sbandati

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  sull'unione  sarda  d'oggi  22 c.m  leggo  questo articolo   La guerra contro il Vaticano del sacerdote senza parrocchiani Governa una parrocchia senza parrocchiani nel centro storico di Genova. Una chiesa vuota, insomma. Che riempie di sbandati, quelli che nel Vangelo si chiamano ultimi. Visto che l'acustica è perfetta, ne approfitta anche per ospitare concerti di musica sacra che hanno avuto finora risonanza internazionale. Raccontato così, sembrerebbe il profilo di un tranquillo e buon curato, a mezza strada tra Dio e gli altri  ma senza esagerare. In realtà Paolo Farinella è un bazooka umano. Ha dato molte preoccupazioni ai suoi vescovi e prosegue imperterrito sulla strada della disobbedienza. «Al contrario», dice lui, «resto un prete obbediente fino in fondo: sono loro che non rispettano le Scritture». Peccato però che le sue idee non coincidano con quelle della gerarchia ecclesiastica, peccato che rifiuti l'abito talare

Una "sin papeles" recibió un doctorado honoris causa en Estados Unidos quando in italia ?

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dalle pagine  del http://www.clarin.com/mundo/ del   20/05/11 - 16:16   Tiene 26 años y aunque se graduó de trabajadora social no puede ejercer porq del  ue no tiene documentos. Una universidad de California la distinguió y pide por "la legalización de estudiantes como ella''. ISABEL CASTILLO. Llegó a los 6 años a EE.UU. junto a sus padres: trabajó un año sin parar para pagarse sus estudios. Etiquetas Inmigrantes ilegales , Estados Unidos , Universidad Estudió con mucho esfuerzo. Y casi no faltó a clases. Cada día, Isabel Castillo, una inmigrante ilegal que vive en Estados Unidos, salió de la casa rodante en la que vive para ir a la universidad. Y lo logró. Se recibió con honores de trabajadora social. Sin embargo, esta mexicana de 26 años no puede ejercer su profesión y se ve obligada a trabajar en bares y restaurantes. Es que por ser una "sin papeles"

metamorfosi

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 mentre  il  cd incanna  nello stereo diffonde loe note  di questa  canzone  ùMi ritorna  a mente  questo passo del libri che sto rileggendo  . il giorno del giudizio di sebastiano Satta Le difficoltà che trovo   che rovo in questo ritorno al passato   è quella di mantenere   le prospettive   . E vi si capisce il perché : ogni uno di noi , anche se   si limita   a guardare   in se stesso, si vede nella fissità di un ritratto , non nella successione dell’esistenza .La successione / vita   è una trasmissione continua   ed è pressoché impossibile   cogliere e fermare gli attimi di questa trasformazione .Sotto questo profilo, si può dubitare   del nostro stesso esistere , o la nostra realtà   è solo nella morte   .La storia , poi   ovviamente dipende da   noi   se   vivere   come monumento o   come qualcosa  di dinamico   è un museo delle cere p.s i  corsivi  e  i link  sono miei concludo con questo  post  preso dala mia bacheca , non mi ricordo chi lo ha scritto    di faceboo

conforme a chi conforme a cosa ?

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per  chi non la  vedesse  la  trova   qui in file pdf  oppure  cercando nell'archivio  di D (  http://periodici.repubblica.it/d/  ) la  rubrica di Galimberti   del n 742  tale articolo mi  conferma  che la mia strada intrapesa   da  quando ascoltai  questa  canzone Fanculo all'ipocrisia  e al conformismo a tutti i costi

Maktub.di http://www.lucyvansaint.com/blog/

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Salam ‘alaykum gente! Che in arabo è in pratica il saluto principale. Significa “pace a te”. Nel mio caso, mica tanta pace visto che tornai ieri dal Marocco con la dissenteria. Non vi dico che bellezza! Vabbè, cose che capitano in questo tipo di viaggi. Vi lascio le mie impressioni su Fez e sul Marocco. I MAROCCHINI NON VANNO TANTO PER IL SOTTILE: diciamo che di questa cosa ho cominciato a farmene un’idea già seduta sull’aereo che mi portava a Fez. Dietro di me c’erano tre marocchini che per due ore e mezzo di fila non hanno fatto altro che parlare fra loro in arabo urlando e dandomi calci dietro al sedile. Una goduria. Quando poi arrivi lì e vedi che nella medina di Fez ci sono teste di capra gocciolanti su banchetti improvvisati senza frigorifero, accompagnati da cervelli, lumache, interiora varie il tutto esposto in bella vista con le mosche che gli girano attorno capisci che tu, occidentale abituato al frigorifero, non

ma che c... se ne fa di tutti quei soldi Prende una pensione da 125mila euro al mese. Ma non gli bastano: chiede 20milioni di euro (e i danni morali)

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a pagina 71 di Sanguisughe (  coprina  sotto ) di Mario  Giordano si legge  questa storia    A pagina 71 di “Sanguisughe” racconto la storia di Antoine Bernheim,  ex presidente delle Assicurazioni Generali che nel luglio 2010 è andato in pensione con un vitalizio pari a 1,5 milioni di euro l’anno, cioè 125mila euro al mese, cioè 4100 euro al giorno (4100 euro al giorno, avete presente? In 24 ore prende quello che un pensionato al minimo prende all’incirca in un anno…). La superpensione non è pagata dall’Inps (il più ricco pensionato dell’Inps resta mister 90mila euro, Mauro Sentinelli) ma nasce da un accordo privato con la compagnia di Trieste, un accordo che prevede anche la reversibilità della pensione (al 60 per cento) e la conservazione di alcuni benefit (casa a Parigi e a Venezia con motoscafo, caso mai con 4mila euro al giorno mancassero gli spiccioli per il traghetto). Da notare che Antoine Bernheim, francese, quando arrivò in Italia attaccò il presunto “sfarzo med

alla spocchia dei ricchi nonare noi ? c'è mai fine . perchè .... se hai i soldi gli extra te li dobbiamo pagare noi ?

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 dall'unione  sarda   del 15\5\2011 Porto Rotondo.  Lite col 118, la madre del magnate della vodka rifiuta il ricoveroL'ambulanza per ricchi non c'è I russi pretendevano un soccorso di lusso: è polemica   Mercoledì mattina, la mamma ottantenne del magnate della vodka è stata male ma la centrale del 118 non ha inviato a Porto Rotondo l'ambulanza medicalizzata.     I ricchi, si sa, sono abituati ad avere tutto e il meglio. Anche quando stanno male. In Sardegna, e questo forse loro non lo sapevano, i servizi pubblici non sono sempre al top e le risorse a disposizione non si possono sprecare. Ma alla famiglia Tariko di Mosca, che vive a Porto Rotondo quasi stabilmente, il concetto risultava troppo difficile da capire. E per questo, mercoledì mattina, quando la mamma del magnate è sta

non cìè più rispetto delle nuove generazioni per i morti

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Per evadere dall’atmosfera ancora luttuosa e dai ricordi che vengono su di mat  zia  materna  ( vedere postda parenti ed  amici di famiglia che telefonano o vengono a casa , dopo il letargo invernale  con la primavera  esco e riprendo a camminare più a lungo Intendo  il camminare  anche  in senso  psicologico . Infatti  <<   l'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Faccio dieci passi e l'orizzonte   precedenti )si allontana di dieci passi. Per quanto cammini, non la raggiungerò mai,ma  almeno ci provo  . A cosa serve l'utopia? A questo: serve a camminare. (Edoardo Galeano ) >> e come dice una mia compagna di strada  << soprattutto non ammette troppe soddisfazioni e questo non perchè io sia una "stacanovista" ma perchè per "tenere" un sogno, dentro di noi,ci impone di rafforzare in continuazione la nostra identità umana,solo così  "l'utopia " può trasformarsi lentamente ma rea

Uvetta, farina e arancia: il pane per grazia ricevuta paqne tradizionale di tuili ( s'antioco )

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Uvetta, farina e arancia: il pane per grazia ricevuta Venerdì 13 maggio 2011 Dal nostro inviato Lello Caravano   TUILI Farina di grano duro, lievito naturale, uvetta e scorza d'arancia. Per grazia ricevuta. O da chiedere. A Sant'Antioco, medico e martire che diede il nome all'isola scelta da fenici e cartaginesi. Quel santo faceva miracoli, guarigioni e altri prodigi. Le donne gli offrivano un pane propiziatorio ma Natalina decise che l'impasto andava arricchito. Erano gli anni Trenta, quasi un secolo fa. «Nell'impasto mia madre aggiunse l'uvetta e la scorza d'arancia, il pane povero diventò più ricco, su pai arrubiu , adatto a un santo a cui si chiedono ancora oggi miracoli», ricorda Efisia Vinci, la figlia di Natalina, una delle maestre del pane con l'uvetta di Tuili. PANE DELLA FEDE Un civraxiu figlio della fede e della tradizione (e della passione delle donn

E' morto da 34 anni ma la Rai continua a chiedergli il canone e porta gli eredi da equitalia . Poi ci si lamenta se il terrorismo trova terreno fertile e simpatizzanti

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Leggendo tutti i giornali    a  360  gradi  e senza cascare nelle "ideologie" di colore:tipiche del secolo scorso .leggo  sul messaggero online del  13\5\2011  questa  news    che riporto integralmente . L'unico  commento  che mi sento di fare    che  poi  è riportato  anche sulla mia bacheca  di fb ---mi perdonino i miie utenti   se lo legeranno  due  volte --- non ci si lamenti  poi se i terroristi o i boss mafiosi godono di simpatia  oppure c'èmolto astensionismo   d'indifferenza o ci s'avvicina all'antipolitica .O si  constinui a gridare  nellle piazze  slogan  come questi :  nè con lo statro nè con le br .   . E' morto da 34 anni ma la Rai  cosntinua a chiedergli il canone