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Ognuno è l’ebreo di qualcuno: il fenomeno del capro espiatorio

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“In ogni gruppo umano esiste una vittima predestinata: uno che porta pena, che tutti deridono, su cui nascono dicerie insulse e malevole, su cui, con misteriosa concordia, tutti scaricano i loro mali umori e il loro desiderio di nuocere.” Primo Levi, La tregua . In questi giorni Internet è stata inondata di video, poesie, post, racconti e testimonianze in occasione della  G iornata della Memoria , ma si tratta per lo più della condivisione di opere realizzate da altri piuttosto che di produzioni personali. Tutto ciò naturalmente è comprensibile, infatti una persona qualsiasi può sentirsi spiazzata dall’ineffabilità di un evento storico terribile, che persino i testimoni diretti faticano a raccontare. Anche io purtroppo non saprei cosa scrivere su un simile orrore, però ho deciso di realizzare ugualmente un commento personale raccontandovi quale meccanismo della mente umana può generare tanta sofferenza: si tratta del   capro espiatorio , un fenomeno di psicologia colletti

Olbia Immigrato salva donna che annega. Poi la picchia in acqua ributtandola ad affogare [non fermatevi al titolo ]

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L'unica arma , oltre il dialogo ( valido fino ad un verto punto con persone ottuse ) è l'ironia . Infatti la news che trovate sotto e è dedicata a tutte quelle persone creduloni credono alle bufale e alle panzane    mediatiche  come questa     e  sui   cui  ( esperienza  personale   con  un mio amico     che   fa  volontariato in caritas  e  poi     quando  gli proponi    una persona  straniera  per  aiutarlo a fare  dei lavori in casa     ti si adira   )  che   basano  le  loro paure     su  le  distorsioni mediatiche  ,  da   http://radiolimbara.altervista.org/blog/ Immigrato salva donna che annega. Poi la picchia in acqua ributtandola ad affogare Scritto il  23 ottobre 2015   by  radiolimbara OLBIA. Si sa che il problema degli immigrati peggiora di giorno in giorno, ma ciò che è avvenuto ieri a Olbia ha dell’incredibile. Protagonista dell’efferata vicenda un congolese di nome Chinedu (noto Gineddu a Olbia e dintorni) e u

Loris Stival, parenti stipendiati per comparsate tv. “3mila euro per andare da Barbara D’Urso” Loris Stival, parenti stipendiati per comparsate tv. “3mila euro per andare da Barbara D’Urso”

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Nonostante Renato Zero non sia l'emblema della coerenza, come del resto la stragrande maggioranza dei vip e salottieri nostrani  . "Le sue canzoni specie quelle trasgressive sono ancora valide a distanza di tempo . Infatti egli nel 1981 (anno della morte in diretta del piccolo Alfredino ). cantava in "Per carità":Se muore un bambino c'è un teleobiettivo"  Ma è attuale oggi più che mai. nel  Aggiungendo , come  suggerisce  Massimiliano Frassi dell'associazione   prometeo   la frase: " e pure un bancomat".  Dalle intercettazioni depositate dalla procura di Ragusa agli atti dell’indagine sull’omicidio del piccolo emerge come i familiari di Veronica, mamma della vittima accusata di avere ucciso il figlio, abbiano ricevuto compensi per rilasciare interviste a trasmissioni televisive, soprattutto quelle delle reti Mediaset di  Giuseppe Pipitone  |  da  il  fattoquotidiano  16 ottobre 2015 Pagamenti ant

Come l’attimo fuggente: tutti pazzi per il prof che rottama voti e libri, ma Berkeley lo licenzia

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iSchool La vicenda  sotto mi ricorda  tale  film Come l’attimo fuggente: tutti pazzi per il prof che rottama voti e libri, ma Berkeley lo licenzia Alexander Coward, 33 anni, insegna matematica all’università di Berkeley. I suoi metodi sono innovativi e le sue lezioni affollatissime: ma l’innovazione non piace al senato accademico e viene licenziato. Gli studenti organizzano una petizione per riaverlo in cattedra Carlotta Balena 24 ottobre 2015 Il cinema ci ha raccontato spesso delle storie di insegnanti straordinari, fuori dagli schemi, a volte fuori dal tempo. Robin William, alias John Keating, ne “L’attimo fuggente” intimava gli studenti a strappare le introduzioni delle poesie dai libri di testo, a salire sui banchi per osservare la vita da un diverso punto di vista. Julia Roberts, in “Monna Lisa smile” riproduce la stessa storia al femminile: siamo negli anni ’50, Roberts insegna arte in un college dove le ragazze non fanno altro che aspettare un uomo che le porti all’altare. E

Stanislav Petrov, l'eroe sconosciuto che salvò il Mondo dalla Terza Guerra mondiale Stanislav Petrov decise di non reagire ad una presunta aggressione americana. Salvò così il mondo da una folle guerra

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  ti potrebbero   interessare  per  approfondire https://it.wikipedia.org/wiki/Able_Archer_83 https://en.wikipedia.org/wiki/Stanislav_Petrov https://en.wikipedia.org/wiki/Stanislav_Petrov ( più dettagliato )  Che  storia interessante  quella  raccontata   da   Andrea Riva - Sab, 24/10/2015 - 16:34   sul http://www.ilgiornale.it/news/cultura/ Si chiama Stanislav Petrov ed è l'uomo che ha salvato il mondo dalla terza guerra mondiale. Nessuno però si è preso la briga di dargli una medaglia e neppure di ringraziarlo. Siamo nel 1983, in piena Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Petrov, nella notte del 23 settembre di quell'anno, si trova all'interno del bunker Serpukhov-15, sul confine occidentale dell'Urss. Come consuetudine, monitora i cieli russi, pronto a dare l'allarme nel caso di un attacco nucleare americano. All'improvviso, una spia si accende: un missile Usa è partito dalla base del Montana. A questo punto Petrov deve premere quel m

c'è orgoglio ed orgoglio

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Ulisse Bezzi: il contadino/fotografo Ravennate che a 90 anni conquista New York Da Matteo Rubboli - ott 17, 2015 su http://www.huffingtonpost.com e Miroslav Tichý artista fotografo e vagabondo

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in sottofondo Hindi Zahra - Beautiful Tango Ci sono favole che sembrano fatte apposta per essere lette. O essere scritte. Quella di Ulisse Bezzi è una di queste, e ci riporta in una realtà contadina che non esiste più, quella della Romagna degli anni ’50 e ’60. Il Bezzi (l’articolo determinativo prima del cognome in dialetto è obbligatorio) è un lavoratore agricolo come allora ce n’erano moltissimi, immerso nella nebbiosa campagna di San  estratto dal video  documentario del 2006 di Alessio Fattori ed Enrico M. Belardi riportato sotto  a  fine  post Pietro in Vincoli, un paese fra Ravenna e Forlì dove l’evento più importante è la tombola di fine anno al Bar Sport. Dove lavorare d’estate sotto il sole significa essere costantemente immersi nel sudore, e dove d’inverno la neve colora la sconfinata pianura di un bianco pallido illuminato soltanto dai pochi raggi di sole che riescono a vincere la perenne cortina di nuvole e nebbia. Ma la straordinarietà, a volte,

TURCHIA, QUASI EUROPA di © Daniela Tuscano

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Ankara, 10 ottobre 2015. La fine. Sono crollate sabato scorso, davanti ai corpi dilaniati d'un pacifico corteo, le speranze, o piuttosto le illusioni, sul futuro democratico della Turchia di Recep Tayyip Erdogan. Qualcuno parla, probabilmente non a torto, di strategia della tensione, ben nota soprattutto ai miei coetanei (il corteo era formato da molti curdi, dei quali Erdogan è acerrimo nemico). S'accusa il solito Is/Daesh, anche in tal caso con fondatissime ragioni. Ma a me bastano quei centotrenta (per il momento) fatti a pezzi da una bomba infame: il più giovane aveva nove anni, la più anziana ottanta. Erano donne - molte -, ragazze, studentesse, lavoratrici, professori di liceo, casalinghe e muratori, laici e credenti. Era un popolo che manifestava, come tanti di noi, diverso da noi. Quanto l'ho respirato, in questi giorni, l'odore della libertà, il privilegio di poter vestire come mi pare, di contestare, sbagliare, pregare e bestemmiare, cantare e scriver

La tragedia della Nave Regia Roma nella seconda guerra mondiale: il racconto di uno dei superstiti ancora in vita Aldo Baldasso

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Il 9 settembre 1943, alcune ore dopo l’annuncio radiofonico della firma dell’armistizio di resa, la Nave Regia Roma, fiore all’occhiello della Marina Militare Italiana, libera gli ormeggi dalla base di La Spezia e inizia quello che si rivelerà il suo ultimo viaggio.   se  non si dovesse   riuscire    a vederlo e vedere  solo la  pubblicità   lo  trova   qui Con la supercorazzata armata c’è la flotta italiana, composta da 23 unità navali, comandata dall’ammiraglio in capo Carlo Bergamini, sulla plancia della Roma. Imbarcato anche un giovane piemontese di 23 anni. Oggi Aldo Baldasso ha 95 anni e vive a Pirri con la moglie Gina e la figlia Paola. Non ha dimenticato nulla di quell'immane tragedia che si è consumata a una ventina di miglia a nord dell’Asinara. L'album di Aldo Baldasso Baldasso è uno dei pochi superstiti sardi, ancora in vita, e oggi racconta una delle pagine più tristi e drammatiche dalla storia della Marina Militare Italiana e della Seconda

le unioni civili ? un attentato alla famiglia , l'educazione sessuale in classe ? fa diventare gay i bambini , tutte l bufale della destra e non solo ultra cattolica che si oppone ma non propone altri metodi ai tentativi di superare sessismo e omofobia

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colonna sonora Stefano Guzzetti. The road to you aI figli della luna FABRIZIO DE ANDRE Dire ai piccoli che i cuori di maschi e femmine sono uguali diventa "insegnare a toccarsi" Un fenomeno carsico fino all'inizio del 2014\2015 e poi esploso con l'ultimo Family Day . Infatti  su   repubblica del 1\10\2015   di maria novella de  luca I LIBRI all'indice a Venezia e la campagna contro le unioni civili. Le "scuole di Dio" di Staggia Senese e i manifesti che minacciano la "compravendita dei bambini" nelle strade di Roma. La famiglia naturale contro "l'omosessualismo", i comuni della Lega che in Lombardia si proclamano de-genderizzati e gli appelli su WhatsApp delle mamme di Brindisi per difendersi dal "genter" pronunciato con la T al posto della D... Le delegazioni di genitori che chiedono ai dirigenti scolastici di proteggere i loro figli dalla "contaminazione" gay, i filmati dei gruppi pro-li

ecco i volti dei MEDICI SENZA FRONTIERE..... ASSASSINATI IN AFGHANISTAN .NEL BOMBARDAMENTO ALL' OSPEDALE DI MSF. DALLA NATO!

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il desiderio di  Daniela  tuscano espressonbel post  precedente http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2015/10/vogliamo-quei-volt-i-daniela-tuscano.html è stato relaizzato    da  Viviana Bersani   di  Facebook

VOGLIAMO QUEI VOLTI © Daniela Tuscano

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Questa è l'unica foto     reperibile sul web di uno dei 12 operatori uccisi a Kunduz. Non è trascritto il nome, né l'età. Somiglia a mio zio Aldo quando frequentava l'ateneo, i trent'anni non li aveva sicuramente raggiunti, come gli altri suoi amici. L'Afghanistan è un Paese giovane e pullula di visi come questo. Limpidi, affacciati sul mondo. Con le loro belle e invincibili speranze. Un viso familiare perché dappertutto lo stesso. Il viso di chi crede, di chi ha fiducia in un domani felice e grandioso. Si gettano allo sbaraglio, i giovani. Non sono saggi. E li chiamiamo sventati, generosi forse, ma in fondo inutili, e quel loro naturale prodigarsi per gli altri ci fa storcere la bocca. Tanto, fra poco matureranno. Fra poco "la vita" li temprerà, diventeranno come noi, scettici, umoristi. A me invece pare che questo viso, e quelli rimasti ancora anonimi, fossero già assai maturi. Temprati, anche. Scettici e umoristi certo no. E meno male Vogli

MORTE DEI CAMPI di © Daniela Tuscano

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MORTE DEI CAMPI Come una Nedda cresciuta, o un . Sud verghiano, naturalista e positivista, spietato, di oltre cent'anni fa. Sud dei vinti. Invece siamo nel 2015. E Paola Clemente era italiana. Non un'immigrata. Ma proviamo a sentirla mormorare, mentre s'ammazza letteralmente di fatica in quel deserto di seminagione, "che è quest'Italia?". Sgobbava sette giorni su sette per due euro l'ora, sotto la schiavitù del caporalato. Alla fine è schiattata, ma nelle fotografie, lei, col suo cognome da pontefice (ottocentesco pure quello), riusciva ancora a sorridere. Un sorriso liquido, largamente mansueto sopra un modesto vezzo di perle. Perché la vita è fuori. Deve esserlo.  Paola voleva sentirsi umana e s'insinuava in feste amicali per restituirsi all'umanità. Quell'angolo d'esistenza, i caporali non erano riusciti a spegnerlo. E lei vi s'aggrappava tenacemente. Appesa a un pensiero, alla gioia della famiglia, come Rosso al ricordo d

Un aereo fatto in casa per vincere la paura di volare (di Daniela Usai videolina )

Si è costruito un bimotore nell officina di casa lo ha portato a battesimo. Un sogno che si avvera a Perdasdefogu. Il servizio è di Daniela Usai,  che ha contribuito in prima persona al collaudo. Gli intervistati sono: FEDERICO PIANO ISTRUTTORE ESAMINATORE VELIVOLI, GIGI LOI PROPRIETARIO SAVANNAH S e MARCO CORONGIU COSTRUTTORE VELIVOLI

tornare indietro per andare avanti . intervista a Michele santoro di www.saperepopolare.com

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Per la serie interviste oggi intervisto Michele Santoro, l'ideatore e fondatore di "Saperepopolare".      Da una veloce visione del sito, ma soprattutto della pagina Facebook omonima, si comprende che si tratta di un «e-commerce che unisce lo spirito imprenditoriale del suo gruppo di lavoro ad una passione trasformatasi nel tempo anche in un obiettivo culturale strategico: descrivere i riti, le feste, le antiche tradizioni delle comunità italiane e delle minoranze linguistiche che vivono in Italia ma anche le idee innovative e "le buone pratiche" di vita». Lo scopo è quello di preservare «la "memoria" raccontando, nel contempo, l'Italia che cambia e di essere una finestra permanente sulla storia locale italiana e sui tanti "patrimoni" - materiali ed immateriali - presenti nelle comunità italiane e nelle culture "altre" che vivono in Italia». Per quanto riguarda invece gli aspetti di natura commerciale, Saperepopolare rivend