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“Chiedi di lui", un romanzo verità su Renato Zero

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Un romanzo-verità su Renato Zero, che si fa apprezzare per la fluidità della scrittura e la ricchezza dei contenuti. “Chiedi di lui, viaggio nell'universo musicale di Renato Zero” è un libro originale e completo, diviso in tre parti, che abbracciano l’intera carriera del cantante romano. È un libro “per tutti” che soddisfa tutte le esigenze perché vi si ritrova il Renato degli esordi beat e pasoliniani (finalmente in modo appropriato, senza accostamenti fuori luogo ma con documentata puntualità) e quello del successo, prima scandaloso poi accettato, il periodo buio, la rinascita e la consacrazione degli ultimi anni. E sullo sfondo le vicende storiche, sociali, politiche, sessuali e di costume di 40 anni di quest’Italia che ci fanno capire come Renato abbia rappresentato benissimo uno spaccato del nostro vissuto. Daniela Tuscano e Cristian Porcino, gli autori del volume, sono da lungo tempo attenti osservatori dell'artista. Si sono basati su testimonianze dirette e persona

La pasoliniana morte di Pier Paolo di matteo tassinari con

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  concludo   su Paolini   ( vedere post precedenti )   riportando lìottimo come sempre    post  dell'amico  e compagno di viaggio  http://mattax-mattax.blogspot. it/2012/10/pier-paolo- pasolini.html Come in         un suo          libro di Matteo Tassinari L a morte di Pier Paolo Pasolini ,   2o anni fa, sembra una morte molto pasoliniana, come un romanzo scritto da lui stesso. Normale, piccolo borghese, era il quartiere dove abitava, così come la sua casa, con i centrini sotto i vasi di fiori, i ninnoli, i comodini e varie regalie. Una casa piccolo borghese. Non aveva, Pasolini, a differenza di tanti altri intellettuali italiani (parlo di quelli di allora, s’intende, oggi è una razza estinta), la conversazione spumeggiante, il linguaggio pirotecnico, la citazione seducente, ma il modo di parlare piano, pacato, rettilineo, modesto di chi è consapevole della propria cultura e perciò non la esibisce perché il farlo ne capirebbe l&

Pier Paolo Pasolini una storia sbagliata

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http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/02/pasolini-ucciso-una-seconda-volta/2180845/ http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2015/11/eccessivo-e-invadentetu-sapevi-caro-ppp.html a tutti quelli che ancora esaltano \ mitizzandolo Pasolini e si commuovano dico Meno commozione per Pasolini, più amore e intelligenza per quello che egli ci ha detto (Franco Fortini, 1975)  http://bit.ly/40annipasolini    tutti   quelli  \e  che   fanno  di P.Paolo . Pasolin  ( e non solo  )  il loro altarino laisìco e lava  coscienza  dopo che in virta lo insultaromo o lo ignorarano    dedico  le  prime  strofe  della colonna sonora  del post  d'oggi cos'altro vi serve da queste vite ora che il cielo al centro le ha colpite ora che il cielo ai bordi le ha scolpite. Infatti non voglio tediarvi annoiarvi con il solito pistolotto storico culturale ,  cercate  su intertnet  li trovate  quello che  vi serve  , tanto se vedete la tv o vedete i giornali in questi giorni sarete

Cimitero di Bonaria Cagliari , tra le tombe abbandonate anche quelle di Jenny ed Efisino Nurchis

per approfondire oltre al sito di wikipedia citato nell'articolo che segue http://www.ladonnasarda.it/magazine/chi-siamo/5384/la-storia-delle-donne-del-cimitero-di-bonaria.html http://www.sardiniapost.it/culture/cattivo-perche-non-ti-svegli-memorie-cagliaritane-nel-cimitero-monumentale-di-bonaria/ il libro ‘Bonaria, il cimitero monumentale di Cagliari’, edizioni Tam Tam, 2000 per chi volesse visitarlo ( news tratta dal comune di cagliari qui probabilmente soggetta a cambiamenti o mutamenti informarsi via email o via telefono ) Indirizzo: Piazza Cimitero Telefono: +39 070 300205 eMail: direzione.cimiteri@comune.cagliari.it Proprietà: Comune di Cagliari Orario: Lunedì chiuso - Mattina: 8.00-13.00 dal martedì alla domenica / Pomeriggio: 14.30-17.30 giovedì (da novembre a marzo ) / 15.30 -18.30 giovedì (da aprile a ottobre) Prezzi: Libero Leggo sconfortato sull'unione sarda online del 1\11\2015 che Sono dodici le cappelle del c

ECCESSIVO E INVADENTE © Daniela Tuscano

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mio padre e PPP, work in progress...) Tu sapevi, caro PPP. Io, invece, non so. Adesso ti celebrano ufficialmente. Come un santo laico, da francobollo. La televisione – la tua odiata televisione, ma l’epiteto suona semplicistico, gretto: televisivo, anch'esso - ti dedica intere serate. Prime serate. “Salò” no, non ancora, speriamo mai (troppo assoluto, enorme). Ma le altre pellicole, così ostinatamente fuori centro, pittoriche; quindi contemplative, quindi lente; esiziali per il piccolo schermo; quelle sì, le vedremo. Se le vedremo. Come le vedremo. Tu sapevi, io non so. Se dire “era ora”, con la negletta umiltà che altri - ma non tu - scambierebbero per leggerezza. O gridare alla profanazione, per il mostro consumista che alla fine ha inglobato anche te, nel suo pantheon di melassa warholiana. Con papa Giovanni e Che Guevara, Lennon e Gandhi, Marilyn e Madre Teresa… Ma, al solito, non scioglierò il dubbio. Sono ingenua, tardonovecentesca. Traghettata nel nuovo