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Hostess muore a 33 anni, Italo e i colleghi le dedicano un treno dell'alta velocità

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Se un giorno vi capitasse di viaggiare a bordo di un treno Italo dell'alta velocità e di leggere sulla fiancata, proprio il numero 25 allora ricordatevi della storia di Annalisa Venticinque, che un male incurabile  tumore  \  cancro  ha portato via venerdì 14 aprile ma il cui ricordo continuerà a viaggiare  Hostess muore a 33 anni, Italo e i colleghi le dedicano un treno dell'alta velocità Annalisa Venticinque scomparsa a causa del cancro: una targa nella cabina del train manager del convoglio numero 25   da repubblica  di   GERARDO ADINOLFI Una storia triste, ma anche di amicizia e di lavoro. Di una giovane hostess dei treni Italo di 33 anni morta a causa del cancro e dell'affetto dei suoi colleghi che, per non dimenticarla, le hanno voluto dedicare un convoglio. Così se un giorno vi capitasse di viaggiare a bordo di un treno Italo dell'alta velocità fate caso al numero scritto sulla fiancata, proprio sotto la cabina di guida. E se leggete il numero 25 a

risposta di ©Daniela Tuscano al mio post : è più eroe ......

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un poliziotto    ucciso dall'Isis  o un carabiniere     che    sale  su  un tir  a  100 k.m all'ora  bloccandone   la  corsa    perchè l'autista ha   avuto   un malore  la   risposta   al mio quesito   espresso  nel  post precedente  ( vedi url sopra  )   è  arrivata  dalll'amica compagna  di strada    Daniela  Tuscano  sulla  nostra pagina  di  facebook   ( https://www.facebook.com/compagnidistrada/  )                                               L'EROE QUOTIDIANO Su Xavier hanno scritto in tanti, com'è giusto, e il rischio di ripetersi è alto. Oppure no. Suo malgrado, il giovane poliziotto è diventato un simbolo, e certo non lo voleva. Credo di saperlo, quel che voleva: vivere; nell'anonimato dei giusti, nella compostezza della normalità alla quale tutti siamo chiamati. Aveva scelto un mestiere difficile, Xavier. Un mestiere per cui oggi ci sei, domani chissà. Specialmente di questi tempi. Ma non è forse così per ogn uno di noi? Pre

femminismo o maschilismo eutanasia . testamento biologico o vivere , vegano o carnivoro , ed altre Faq

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in sottofondo   pane  e sa le  - Zucchero Dopo  il mio  post   : Ero un uomo violento e pensavo: non è colpa mia” dal titolo ingannevole    sono   stato  attaccato  dalle neo  femministe  . Ecco  una  delle  tante    discussioni    su fb     dove  ho  messo  l'articolo del blog Giuseppe Scano lo so che andrò contro le femministe con il post d'oggi , http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/.../ero-un... ma fra gli stalker ed i violenti c'è anche se una piccola percentuale casi come quello che riporto quisotto . Prima d'iniziare il post faccio delle precisazioni : 1) non sto giustificando , ma cercando di capire cosa spinge noi uomini a comportaci cosi 2) condanno sempre la violenza contro le donne e non solo 3 ) il dialogo fra generi e l'educazione all diversità fin dall'asilo \ scuola materna supera ogni confine ed aiuta tantissimo Mi piace · Rispondi · 14 aprile alle ore 18:03 · Modificato ****** Senti, visto le cagate che hai scr

L'elzeviro del filosofo impertinente

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Io sono stato un obiettore di coscienza e lo sono ancora. Quando in Italia il servizio di leva era obbligatorio scelsi subito di avvalermi del servizio civile. Ho sempre ripudiato l'uso delle armi e non volevo sottrarmi a prestare un servizio utile per il mio Paese. Detto ciò non capisco quei medici che si dichiarano obiettori pur lavorando negli ospedali pubblici. Lo trovo inconcepibile. Se il tuo credo o i tuoi ideali non ti permettono determinati atti non vai a lavorare in una struttura pubblica dove transitano quotidianamente milioni di persone con diverse problematiche di salute. Non puoi farlo se poi le tue convinzioni ostacolano la cura effettiva del paziente o il rispetto delle credenze altrui. Io da obiettore di coscienza non vado mica a lavorare in un'armeria né tanto meno ho mai desiderato arruolarmi in un corpo armato! Bisogna essere sempre coerenti con se stessi e con gli altri. Se sei medico e sei contrario all'aborto non presti il tuo lavoro al pronto socc

chi è più eroe un poliziotto ucciso da Isis o un carabiniere che riesce a a salire in cabina e fermare la corsa di un tir lanciato a 100 chilometri all'ora senza controllo poerchè l'autiosta a veva avuto un malore ?

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lo  so  che  tale discorso  vi sembrerà cinico  ma  io  considerò   di  più  eroe  chi   fa  qualche cosa    di eroico  . da repubblica  de  23   aprile  2017 Asti, il carabiniere eroe: "Così ho fermato il tir impazzito. Ma ho fatto solo il mio dovere" L'appuntato Riccardo Capeccia e il capitano Gianfranco Pino Riccardo Capeccia: "Sono riuscito a salire in cabina dopo il camion aveva travolto la nostra auto. Ma se non fosse stato per il mio capitano oggi non sarei qui a raccontarlo" di CARLOTTA ROCCI Fermare la corsa di un tir lanciato a 100 chilometri all'ora è qualcosa che possono fare solo gli eroi oppure - nella finzione - gli attori dei film americani. E invece no. Venerdì nell'Astigiano ci è riuscito un carabiniere. Riccardo Capeccia, 44 anni, una compagna e una figlia di 13 anni, appuntato scelto da 12 anni in servizio alla compagnia di Villanova D'Asti, è riuscito a frenare un camion impazzito per colpa di un malore del con

Bikini e guantoni la modella-pugile mette ko i pregiudizi e Eugenia Dubini fondatrice della casa editrice indipendente NN scopritrice di nuovi talenti o scrittori internazionali snobbati in italia

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in sottofondo    Run baby run   di   Sheryl Crow , contenuta nell'album d'esordio  Tuesday Night Music Club   del  1993 .   due  storie   di  donne   con le  palle  ... ehm    coraggiose   tratte  da D  di repubblica la prima  e  da repubblica  la seconda   La  prima   è qiuella  di   Mia Kang , 28enne di New York, la modella-pugile mette ko i pregiudizi Foto:  @missmiakang Fisici scolpiti, sguardi intensi e una bellezza che tutto lascia immaginare eccetto che una modella in bikini per Sports Illustrated non ami il suo corpo. Eppure nel passato di Mia Kang , 28enne di New York, c'è anche un rapporto conflittuale con il suo fisico: vittima di bullismo da bambina, perché in sovrappeso, e discriminata come modella perché di razza mista (le sue origini sono per metà inglesi e per metà coreane). Mia, che oggi fa parte delle modelle scelte dalla celebre rivista per l'edizione Swimsuit 2017, lavora nel settore della moda da quando aveva 13 anni e non si

Un 25 aprile per i bambini

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stavolta voglio  iniziare  nel riportare  una storia     dalla fine    . con il commento di   S.One   23 aprile 2017 alle 20:54 Non ho vissuto gli anni terribili della guerra e spero di non dover viverli mai e così per tutto il mondo,però ho visto l'effetto che ha avuto sui miei genitori,nonni,zii per farmi capire che bisogna sempre lottare e spiegare come si sono svolti i fatti e le premesse che hanno portato a questo disastro e rovina e quanto sangue si è dovuto versare per porre il rimedio perché tutto questo non si ripeta mai più,ma come si può vedere nell'essere umano(?) predomina sempre quell'ignoranza-irrazionalità e nei potenti quella sete di potere e del business che ci riporta inevitabilmente alla condizione disumanizzante determinata da guerre,profonde ingiustizie sociali,sfruttamento che da millenni dominano il pianeta;buon 25 aprile perché non sia la solita festa privata del suo vero significato,ma che possiamo riconoscerci perché sia sem

La riparazione del dolore la storia di Antonio Butti, chirurgo

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anche se di solito concita De gregorio usa troppo il cuore e poco la mente stavolta nell suo ultimo intervento sula sua repubblica di repubblica d'oggi << Ho conversato a lungo con Antonio Butti, medico chirurgo, ci siamo scritti, scambiati foto, ho ascoltato la sua storia, ho letto il libro che ha scritto. E’ una bellissima storia d’amore, di cura – anzi di Cura, con la maiuscola – di riparazione del dolore. Anche il suo libro lo è, così come i frutti che ne nascono e la consolazione che genera. E’ una storia personale e politica, mi viene da dire usando un linguaggio di altre epoche. E’ il punto in cui la propria storia individuale genera azioni che riverberano nelle vite degli altri. La Cura della comunità, questo è la politica [ da non confondersi con la politika \ politica dei palazzi ] . Lascio che sia lui a raccontare.>> mi ha commosso perchè . Nel dolore ci si conosce, si cresce e si riesce ad andare oltre se stessi. infatti    

Giorgio Fernandez: "Attraversai a piedi l'Italia del '44, tra le barbarie naziste" ed altre storie di chi ha lottato per creare la nostra costituzione

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i sottofondo   i campi  in aprile   - Luciano ligabue  vedi anche http://video.repubblica.it/dossier/partigiani-vite-di-resistenza-e-liberta In un periodo  di  rigurgiti di offese  e   del solito refrain  negazionista   di marca  fascista  e neofascista   come quela  di  casa  pound    CasaPound, pronta la parata nazifascista del 25 aprile: dossier dell'Anpi Milano in questura. "Ora basta" Da anni il raduno nel Campo 10 del cimitero Maggiore per omaggiare i caduti di Salò nel giorno della Liberazione. Un anno fa erano scattate del denunce per apologia del fascismo, appello al sindaco Sala di PAOLO BERIZZI  repoubblica  del 07 aprile 2017 Milano, il Comune rimuove la bandiera di Salò Il 25 aprile 2017 potrebbe segnare uno spartiacque nella memoria futura di Milano, città medaglia d'oro della Resistenza. Dopo quattro anni, la scia di cortei e parate nazisfasciste organizzate provocatoriamente proprio nella giornata d