Post

lettera aperta ai collettivi femministe - canagliecatanesi catanesi che vogliono boicottare il catania porn fest dal 24 al 26 maggio.

Immagine
Care esponenti  delle  canaglie catanesi Leggendo il vostro  comunicato   di cui  riporto  sotto uno  stralcio (  per    il miei   40 lettori 😛 🤣  che  trovate integralmente  qui   https://www.facebook.com/notes/canagliecatanesi/catania-odia-le-donne/856507124703576/ )  Catania odia le donne? CANAGLIECATANESI · LUNEDÌ 20 MAGGIO 2019 Festival del patriarcato e mistica del servizio sessuale Nel giro di poche settimane la città di Catania vedrà avvicendarsi, in una sorta di staffetta etero-patriarcale, il Catania PornFest (titolo: Vieni?) e il Festival Siciliano della Famiglia (titolo: Per Servire, Servire). In un modo o nell’altro, si tratta pur sempre di mettere un sesso al lavoro, di legittimare l’idea che le donne sono il sesso e che soltanto entro questi limiti, più o meno elastici, ma sempre presidiati dal dominio maschile, esse potranno determinarsi e desiderare. Tanto basta a ricordarci che la politica antifemminista si presenta in molte forme, capaci di coab

assistente sessuale per gli invalidi . che ne pensante sondaggio

Immagine
Quando della sessualità e il desiderio sessuale dei disabili si riferimento solo agli uomini ebbene sappiate che le donne hanno lo stesso problema e gli stesi desideri Alcuni\e affermano che "L'assistenza" sessuale è solo un modo per sdoganare la prostituzione facendo leva su un tema vero. Non a caso le femministe vi si oppongono duramente. E no, la percentuale maschile in questo senso è la stragrande maggioranza.   Ora   ecco il mio  sondaggio   SI sono concordo  è  solo un modo per  sdoganare   la  prostituzione  No non sono  d'accordo  non la  sdogana   affatto

messaggio di Irene Carmina, palermitana anche lei, per Rosa Maria Dell’Aria: «Non provi neanche per un attimo vergogna, amarezza o rimorso per quanto accaduto»

Immagine
  canzoni  suggerite   la  tua  libertà - Guccini    cara  democrazia -  Fossati via  della povertà  -  de  adrè Lo  che  saresti stufi    di sentire  e  di leggere    sempre  il soliti  ritornelli  (  sintetizzabili  con due  famose  canzoni    ironiche     I   II   )  o  come   vedere    i precedenti post  o  la mia   nostra bacheca e pagina  di fb   ma  qui  è  a rischio   la  libertà (  uno dei  classici  ritornelli che  si  sente  dire   dal periodo  berlusconiano  )  ancora  di più  del periodo      dell'unità    d'italia .   Infatti  Capisco  il non essere  d'accordo  o  essere  demenziale  come  dice  il  protagonista  dei video   con tale  interpretazione  in  quanto poso esserci  si   delle  analogie      in quanto   niente   è per  sempre  e  niente   e  niente  si ripete  in  maniera    sempre  uguale  al 100  %  ma  si discute  e  si  contesta  non si  fanno  gli infami e  i ruffiani  care  😤🤬😡💩  del    blocco studentesco   e   Claudi

#Italia La rivolta delle catcalls di Torino: ora le molestie verbali finiscono scritte sull'asfalto. Un gruppo di studentesse sfida le attenzioni non volute a colpi di gessetti

Immagine
Le scritte comparse in centro a Torino (foto di Melissa Lombardi)  "Le ragazze ci scrivono e ci dicono di sentirsi in colpa, perché non sono riuscite a reagire a molestie verbali subite mentre passeggiavano da sole. Ci raccontano le loro storie, le frasi a sfondo sessuale, le attenzioni non volute e noi le scriviamo sulle strade della città dove sono state dette, per lasciarle impresse". È l'iniziativa di Catcalls of Turin, un gruppo di studentesse guidate dalle 21enni Malvina Ghidetti e Giulia Grasso che, viste le loro esperienze e quelle di tante amiche, hanno deciso di denunciarle. Lo fanno "armate" di gessetti e social, con pagine omonime su Facebook e Instagram dove accolgono le storie e le trasformano in azioni concrete. La sfida a colpi di gessetti contro le molestie verbali. Così sono comparse in strada a Torino frasi come "Che belle gambe... mucho rispetto", "Tu sì che mi daresti una svegliata la mattina", "Se vuoi una spal

combattere il fascismo ma senza comportarsi come loro

Immagine
A sinistra c'è chi redige liste nere di personaggi in odore di nazismo. Un'aggressività simile a quella delle squadracce di destra che assediano i rom, minacciano di stuprare, alimentano l'odio di periferia.E' vero ma essi hanno un fondo di verità. In quanto quello di quei partiti ,citati nello striscione sotto, non è vero antifascismo o lo è di facciata  rispetto a  quello   vero è militante E'  vero  che alcuni dei giornalisti citati lo siano sia direttamente sia in doppietto cioè  (  ma  non  solo  )  in giacca  e  cravatta   come  si diceva    ed  era  evidente  fino a qualche tempo fa Infatti va bene denunciare chi lo è perchè il vero antifascismo è militante . Ma L’accusa di fascismo o di corrività verso il fascismo dovrebbe essere usata con una prudenza perché istituisce una strana classe di giudici che possono dare o togliere la patente di antifascista o viceversa accusare di nazismo qualunque scrittore che a loro non p

anche la sardegna ha la sua oasi di animali salvati dai macelli . Il Rifugio di Minù: a Nuoro la nuova vita di asinelli e altri animali scampati a morte sicura

Immagine
https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2019/05/altro-che-bistecche-letologa-cinzia.html  mia  intervista    a  Cinzia   https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2019/05/intervista-alla-naturalista-etologa.html Dopo la bella storia di Cinzia B ( vedere sopra i gli url dei mie precedenti articoli ) , leggo sulla nuova sardegna d'oggi ( articolo che non trovo nella versione free ) un altra storia simile stavolta sarda . Si tratta di Anna Careddu ( una ragazza del Nuorese ) che ha una casa rifugio per animali in Sardegna. Un centro dove tutti, cani, gatti, oche, galline e maiali, salvati dal macello, vivono in armonia. Anna, però, si trova di fronte a un bivio legale: per tenere la sua maialina Friscarosa e le pecorelle, che in Sardegna sono considerati come animali da carne, dovrebbe far diventare la struttura un allevamento da macello. La donna ha anche aperto una pet therapy: “Ho trasformato la fattoria in un laborato

escort romana che accetta bistecche al posto del denaro. e offre lo sconto a chi chiede il redditto di cittadinanza

Immagine
Affaritaliani 15 maggio 2019 11:42 Si chiama Simona ed è una escort romana. Confessa: Non so dove mettere i contanti guadagnati, meglio il baratto” Guarda la gallery Simona, escort romana: “Basta soldi, con i clienti faccio il baratto. per un rapporto orale servono dieci chili di ciliege, per una notte di sesso un televisore al plasma. A un macellaio una volta ho chiesto dieci bistecche". La donna, che si prostituisce nella propria abitazione, ha dichiarato: "Sono stufa, in altri Paesi è tutto regolarizzato, in ordine, le prostitute vengono controllate, anche a livello medico, c'è chi si occupa della loro sicurezza, mentre noi qui non abbiamo nulla e dobbiamo anche avere timore quando pensiamo ogni volta a dove mettere i soldi. Io lancio una provocazione, ai miei clienti farò fare un baratto. Per un rapporto orale, non devono darmi soldi ma dieci chili di ciliege. Oppure un televisore al plasma se vogliono stare con me tutta la notte. Poi q

rivoluzione

Immagine
https://it.wikipedia.org/wiki/La_fattoria_degli_animali https://it.wikipedia.org/wiki/George_Orwell e rischia di diventare   , come descrive benissimo   "la fattoria degli animali    George Orwell che  poi  non  è  altro  che  che un' allegoria politica del ‘900 in particolare alle ideologie dei totalitarismi partiti rivoluzionari e poi diventati dittature ,  sotto  brillantemente  riassunto quello che voleva combattere

Trenord, il capotreno contro i razzisti: "Controllo i biglietti non i passaporti"

finalmente qualcuno si indigna a questo razzismo questa discriminazione strisciante , se non bambinesca cioè si fa come chi viene sorpreso con le mani nella marmellata dice che non è vero. Marco Crudo, capotreno 36 enne che lavora sui treni in Lombardia da 15 anni, ha postato sulla sua pagina Facebook un video di denuncia contro i razzisti che incontra tutti i giorni: una situazione che non può più tollerare.  "Ogni volta che mi capita di multare un italiano senza il biglietto, si alzano avvocati difensori dicendo sempre la stessa cosa: ma gli extracomunitari li fate viaggiare gratis", racconta Marco nel suo sfogo. "Sono gli stessi che invece, quando faccio la multa da 50 euro a una persona che non parla italiano e non ha la pelle bianca, si alzano e mi stringono la mano", aggiunge il capotreno. La video denuncia sta facendo il giro sui social e sui siti di informazione, fra pareri degli utenti contrari e a favore. Il video si c

AVEVA TRENT'ANNI Mena Mangal giornalista afghana uccisa per il suo impegno a combattere i matrimoni fortzati e i diritti dele donne vittima

Immagine
https://it.wikipedia.org/wiki/Terrorismo il terrorismo    è  sempre  una merda  soprattutto    quando  è associato  alla religione  . Qui  sia che si tratti di terrorismo fondamentalista   islamico  che     femminicidio \  vendetta  dei parenti dell'ex  è  sempre  una  bruttura  e  vigliaccata  si tratta  Grazie  a  Daniela  Tuscano   per  aver  permesso di  condividere  questo post sintetico    e breve  ma efficace Carla Corsetti 12 maggio alle ore 23:49 AVEVA TRENT'ANNI Hanno ucciso Mena Mangal. Aveva 30 anni, era una giornalista afghana impegnata a combattere i matrimoni forzati e ad affermare i diritti delle donne. E' stata crivellata di colpi in un agguato a Kabul. Era la paladina dei diritti delle bambine costrette al matrimonio a 10 anni. Lei stessa era stata vittima del matrimonio forzato ma era riuscita a divorziare. Non si esclude che possa essere stata uccisa dai parenti dell'ex marito e non dai talebani. In entrambi i casi, sia che l'omicidio si

provocazioni ciniche ed idiote , idiozie fiusariane , ed altre riflessioni

Immagine
io  d a provocatore e polemista mi dissocio da questo intervento cinico ed idiota   non è questo   il modo di  provocare    dubbi  o  far  reagire  la gente  .  IL tipo è  un noto comico provocatore     come  potete  vedere  dal post   sotto  riportato ha scritto una ... imbecillità . Concordo parzialmente con l'articolo dek https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/ Lunedì 13 Maggio 2019, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 13-05-2019 12:49 in QUANTO PREFERISCO IGNORARLI ( MA STAVOLTA NON SONO RIUSCITO A FARLO ) O NEI CASI PIù GRAVI AD INTERVENIRE O A SEGNALARLI  Purtroppo sulla tragedia vissuta da Noemi, la bimba di 4 anni colpita da una pallottola durante una sparatoria avvenuta a Napoli l’altro venerdì, c’è da registrare un altro post che lascia sconcertati. Ma stavolta abbiamo oscurato nome e volto dell’utente Facebook autore del testo, non certo per proteggerlo, ma per evitare di fargli pubblicità. Infatti, visitando il profil