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Memoria e retorica

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Quest'anno alle due e classiche giornate retoriche ( 27 gernnaio e 10 febbraio ) s'aggiunge quella per i 100 anni della scissione di Livorno ovvero l nascita del partito comunista . Ora si rafforza di più in me , la classica elucubrazione mentale  sega mentale destinata a essere risposta o con una risposta standard su cosa scrivere su tali eventi che non siano le solite frasi \ articoli di circostanza o lava coscienza destinati  a volrare nel vento ( cit musicale ) . Ma poi  riascoltando questa  canzone   soprattutto     con l'introduzione  di una sorella dei fratelli cervi   Nessuna conquista è per sempre: c'è sempre qualcuno che è interessato a toglierla. Per cui resistere è, non solo un dovere, ma è anche una necessità dei giovani d'oggi, altrimenti non si va avanti."                                                                                               Maria  Cervi    Infatti mi è ritornata alla mente quello ch

con il n 100 della collana le storie di sergio bonelli chiude in bellezza e fra polemiche

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Mi Dispiace molto, soprattutto perché non penso di continuare la serie con Cult, non mi sento interessato (  poi dipenderà da  cosa  ristampano )  nelle ristampe dei tempi che furono. Parlando del volume, editoriale molto triste che si focalizza sui menagrami (!). Cento di queste Storie! Martedì 12 gennaio esce il numero 100 di Le Storie. Un traguardo non da poco, per la nostra serie antologica nata nell'ottobre del 2012. E anche se la testata chiude i battenti proprio col numero 100, in realtà non chiude davvero i battenti ... Stando a un vecchio e quantomai arguto adagio, «anche un orologio rotto segna l'ora esatta due volte al giorno» ed è in omaggio a questo principio che le ricorrenti voci con cui si preconizza l'imminente chiusura de Le Storie ricevono finalmente conferma. Di queste voci non ci lamentiamo, anzi.Otto anni sono trascorsi da quando Mauro Marcheselli , con l'imprimatur di Sergio Bonelli , varò questa nave. In quanto cantiere permanente e op

anche con poco o addirittura niente si può essere felici e fare arte Bolle e la bambina nigeriana che danza scalza sotto la pioggia: "Ha la grazia di una étoile"

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IL famoso ballerino Roberto Bolle lancia sul suo profilo Instagram il video di una bambina che in Nigeria balla con assoluta grazia, sotto la pioggia in una delle città più povere del mondo.  È lui stesso a scrivere: "Lascia senza parole e fa riflettere vedere il sorriso e la gioia di danzare di questa bambina. Siamo a Lagos, in Nigeria, nella periferia di una città tra le più povere del mondo. Eppure, questa bambina scalza danza già con la grazia di una etoile. E sorride al futuro". Poco meno di un anno fa era diventato virale il video girato nello stesso luogo di un altro bambino . Il piccolo Anthony da https://www.prealpina.it/ Mmesoma Madu, proprio grazie alle sue doti di ballerino immortalate sui social, ottenne una borsa di studio della ABT Jacqueline Kennedy Onassis School of Dance di New York. Diversi i commenti sul post di Bolle che esprimono meraviglia e ammirazione per la bambina danzatrice. "Roberto aiutala, ti prego", scrivono alcuni. Chissà, forse un

ipocrisia e uso ideologico della morte A Massa nelle mani della destra un minuto di silenzio per i 'golpisti' trumpiani morti

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come  se  non bastasse   di come    da  Osservatorio sul complottismo 11\12020 18.40 L’ESTREMA DESTRA STA TRASFORMANDO ASHLI BABBIT IN UNA MARTIRE PER INCITARE I SOSTENITORI DI TRUMP ALLA VENDETTA Sulle chat dell’estrema destra americana Ashli Babbit, la trentacinquenne californiana uccisa durante l’assedio al Campidoglio, è sempre più ritratta come una martire, una sorta di “George Floyd dei conservatori”.  [....]  Va bene  avere   pietà per i morti perchè : << [...] Qui dentro, lo vuoi capire, che siamo uguali? Morto sei tu e morto sono anche io; ognuno come a un altro tale e quale [...] ( A Livella Di Totò ) >>. Ma  qui  c'è   un uso strumentale ideologico delle vittime .  E notizia di questi giorni che Una giunta   comunale  Italiana  che fa un minuto di silenzio per i morti trumpiani (e una loro vittima, un agente ucciso con un colpo di estintore in testa) dell'assalto al Campidoglio. A questa miseria si è ridotta la politica nella città di Massa e non

mi sa che non basta più il 27 gennaio le merde nazi fasciste agiscono prima Svastiche e insulti antisemiti: su Zoom l'irruzione neofascista contro il libro "La generazione del deserto" della scrittrice Lia Tagliacozzo e Auschwitz, “Il vaccino rende liberi”: l’ignobile post e le sterili giustificazioni del consigliere Marco Ferrara

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se questo è il prologo cosa sarà , ovviamente sullo stesso piano in quanto sono due fatti storici anche se intrinsechi di aberrazioni ideologiche e consecutivi ma divergenti , la settimana della memoria ( 27 gennaio ) e di quella del ricordo ( 10 febbraio ) . Speravo che come già detto precedentemente in : << speriamo che il QAnon italiano e i loro seguaci non ripetano nella giornata della memoria ( 27 gennaio ) quanto fece Alessandro Meluzzi su twitter l'anno scorso con l'immagine del cancello di Auschwitz >> non ci fossero cose del genere.  Invece  si  sono verificati  due  incresciosi fatti  .  Il primo   da   https://roma.repubblica.it/cronaca/ 11\1\2021  e   da  repubblica  del   12\1\2021 Svastiche e insulti antisemiti: su Zoom l'irruzione neofascista contro il libro sulla Shoah                                                     di Viola Giannoli Un'incursione vera e propria, studiata, org

ecco perchè se pur critico certi loro atteggiamenti non riesco ad essere anti LGBT(Q ). Enzo è diventato Carla: la nuova vita dell'ex poliziotto

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Ogni mio ulteriore  commento alla  storia   di Enzo  (uso  ancora  il nome  maschile  in quanto  anagraficamente  e chirurgicamente  non è  donna  )    che leggerete sotto  è inutile  ed  non aggiunge  niente  di più  a quanto   detto   sotto    da lui  stesso  .   Ser non    queste  poche  righe  prese  dall'articolo  riportato sotto     La    sua  è  una  storia    particolare  in quanto   Innocenzo Giagoni ha 55 anni ed è nato a Roma dove ha vissuto fino al 1992 per trasferirsi, poi, in Sardegna. Nel 1986 è entrato in polizia. Dopo aver chiesto e ottenuto il trasferimento nell'isola, ha lavorato nei diversi reparti della polizia della provincia di Sassari. Nel 2010 è arrivato in città ed è entrato in servizio alla polizia stradale di Olbia, successivamente, nel 2013, l'anno in cui il ciclone Cleopatra devastò la Gallura provocando la morte di 13 persone, tra cui la compagna di 42 anni e la figlia di quasi due anni, lavorava alla polizia di frontiera all'aeroporto &qu

le parole per l'inclusione fra rispetto e boiata del politicamente corretto parte II

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Smaltendo  su watzapp   molti messaggi  di auguri   dell'ano nuovo  e   le  segnalazioni  di   articoli  dei siti    dei atri  compagni  di strada  e  amici     ho letto  l'articolo che  trovate  sotto . Esso   mi da modo  di specificare meglio     quanto   dicevo  nel precedente post   : <<  le   parole   per  l'inclusione  fra  rispetto e   boiata  del politicamente   corretto   il caso   Confcommercio e lo spot contestato: l’uomo «lavoratore» e «sua moglie, la sua famiglia >> Infatti  è  vero       come dicono  molti esperti di comunicazione    ed alcuni linqìguisti    moderni che   il linguaggio   scritto e  parlato   ci rappresenta  e  certe  forme  di convenevoli   ed  formalità   posso danneggiare    l'autenticità   della  comunicazione  tra persone e persone  .  Tesi sostenuta   anche   dall'articolo     sotto    riportato  dal    compagno di strada  Cristian Porcino  .  Ma    a mio  avviso   tale  situazione  si può risolvere  con 1)   un  us