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i comunisti non furono solo infoibatori la destra ignora o fa finta di non sapere che ci fu Il patriottismo di sinistra nella Venezia Giulia

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Neppure  io    sapevo  , anche  se  lo ipotizzavo, ed  ho approfondito      che   ci furono dei comunisti  patriotici     come  dice  la   discalia  di copertina   di   questo  libro,  di cui ho  ho appreso la  news  e l'esistenza da      https://www.arcipelagoadriatico.it/  che  In una Venezia Giulia occupata dagli Alleati, azionisti, socialisti e perfino importanti settori comunisti anelano il ritorno in Italia di Trieste e dell’Istria, già nel corso della Guerra di Liberazione e quindi ben prima dello scisma Stalin-Tito del ’48. In pochi sanno che questi antifascisti di provata fede, spesso ex partigiani del CLN Giuliano o delle Garibaldi, continuano all’ombra del GMA la loro battaglia per la democrazia progressiva e l’italianità delle loro terre. Usati e gettati da un Governo italiano che li giudica troppo morbidi con i sostenitori della Repubblica jugoslava ; odiati dalla destra perché irremovibili sulla pregiudiziale antifascista e responsabili di avere consegnato la

intervista \ chiacchierata con l'amico fb triestino Paolo Visnoviz e miei riflessioni sulla settimana el ricordo ( sul 10 febbraio )

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 Per  cercare  d'essere  originale  ed  evitare  di cadere  nella   retorica  anche nella "  settimana  "  del  ricordo ovvero nel 1' febbraio  , ho       deciso  d'incentrare  il  mio post  su un  intervista \ chiacchierata  con l'amico  fb triestino Paolo Visnoviz IO   ciao   e  complimenti   per  i tuoi scritti  .    e  pensieri  in direzione  ostinata   e  contraria  .    vorrei chiederti  ,  visto  che  il tuo  cognome  mi sembra   slavo ,  se  t'andrebbe     una  "  intervista  "      chiacchierata   sulle foibe  e sull'esodo PAOLO Sono triestino da almeno 7 generazioni, poi chissà... Ma anche mi chiamassi Rossi, la storia delle foibe ha segnato tutto il territorio e tutti i suoi abitanti.  IO   come  hai  conosciuto  le  vicende  delle  foibe  ?  PAOLO    Abitando dove abito, è difficile non aver mai sentito parlare delle foibe. Ma anche la memoria va contestualizzata. Nel senso che la mia memoria non è diretta, per ovvi motivi anagra

sfatiamo il ricordo delle foibe e del 10 febbraio a senso unico

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  Premesso che una vicenda storica complessa come quella   del confine  orientale il cui  ricordo della  giornata  del 10 febbraio viene  in massima parte       ridotta    solo  alle  foibe, intrecciata con :  il risorgimento italiano , con  il  fascismo  e le due guerre mondiali,  e  con l'esodo  di popolazioni   è difficilmente sintetizzabile in un articolo senza rischiare di essere approssimativi, Con quest'articolo inoltre non si intende negare che nel  1943  e nel maggio  1945  ci furono atti di violenza o di rappresaglia contro  fascisti , ex-fascisti e/o collaborazionisti, poiché questi fatti si accompagnano sempre e comunque ad ogni dopoguerra, e nemmeno si intende esaltare la violenza vendicativa contro gli sconfitti, quanto evidenziare alcuni aspetti su quelle vicende . Si condanna   :  il silenzio e il nascondere  cosi è stato fino all'istituzione del  10  febbraio  tali vicende Il   nazionalismo , il  militarismo   e il   patriottismo  generano sempre violenza;