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4.3.15

una minorenne fa sesso nei bagni di un locale, viene ripresa LA REAZIONE DEI RAGAZZI DISCOTECARI? "FATEVI UNA RISATA E UNA SCOPATA". I GENITORI DEGLI INDAGATI? "SE QUELLA È UNA TROIA, CHE C'ENTRA MIO FIGLIO?"


 Leggendo    questo estratto   di   www.dagospia.com 
 
(...) 
LA VITTIMA E GLI INDAGATI


La ragazza del video studia in un istituto tecnico. Vede ritornare indietro la scena sul suo telefonino. È uno scambio virale. A scuola tutti commentano. Fino a quando un professore - anche lui testimone della forsennata condivisione - convince la vittima ad andare alla polizia. Ieri mattina, la denuncia ha sortito i primi effetti: tre ragazzi e una ragazza, fra i 20 e i 22 anni, sono stati iscritti nel registro degli indagati per divulgazione di materiale pedopornografico. Sono figli di famiglie normalissime. Si dice sempre così, ma è proprio vero. Studenti. Belle case. Incensurati.

SESSO IN BAGNO SESSO IN BAGNO
Le perquisizioni sono scattate alle sette di mattina. I genitori, lette le carte, li hanno difesi a spada tratta. Un padre è arrivato a dire: «Se quella è un tr..., che c’entra mio figlio?». Questo hanno sentito con le loro orecchie gli agenti mentre sequestravano telefonini e computer.  (... ) 



Mi chiedo   chi  è più incosciente   se  queste nuove   generazioni che  
  (  ....  sempre  da   dagospia  )

C’è tanta nuova ancorché assurda normalità nella storia dell’adolescente torinese filmata e rilanciata da migliaia di telefonini mentre fa sesso con un «trombamico» nei bagni di una discoteca. Se a fine millennio (non scriverei «ai miei tempi» nemmeno sotto tortura) non era poi così strano avvilupparsi tra adolescenti negli anfratti di un locale, oggi è possibile allestire accoppiamenti acrobatici persino nei gabinetti della scuola. Se una volta era normale, anche se sgradevole, vantarsene con gli amici, adesso è diventato normale per entrambi i sessi vantarsene con il mondo intero, tramite un video o una foto.

sesso in un bagno pubblico Basta leggere quanto la ragazzina scrive su Ask.fm, discettando di «trombamici», letti sfondati ed eccitazioni assortite per capire che siamo di fronte a una normalità parallela, in cui il sito youporn mette a disposizione di chiunque centinaia di migliaia di video senza alcun senso del proibito. Una realtà banale come il male. Se gli adulti la giudicassero, si potrebbero soltanto scandalizzare. E quei ragazzi li guarderebbero come noi guardavamo le nostre nonne quando si scandalizzavano per chi non arrivava vergine al matrimonio. 
Quella dei «trombamici» che usano la bomba atomica dei telefonini con la stessa inconsapevolezza con cui noi brandivamo la fionda dei bigliettini anonimi rappresenta per molti adolescenti (non per tutti, ovviamente) la nuova normalità. Per la nostra generazione certi video incarnano la gogna eterna, per la loro una modalità di espressione che utilizzano fin da bambini. Riconoscerlo non è una resa, ma il punto di partenza di un’impresa ai limiti dell’eroico. Comunicare. (....)   

  o  i genitori   degli indagati che   vista  la    loro reazione  : <<  Se quella è un tr..., che c’entra mio figlio? »  o non capisco un cippa  di internet   o  non sanno educare  i  figli al rispetto e  alla legalità  con l loro   permissivismo  assoluto   anzi  dissoluto 

3.7.14

Faenza: 23 anni si impicca, il prof la molestava, e lei doveva pure risarcirlo

come  da  tag  , non me  la sento di  esprimere nessuna considerazione  \  giudizio  , rischierei  d'eserre scontato e demagogo  preferisco  lasciarmi andare  a


                  Melissa Venema (17) plays live Il Silenzio at Carré Amsterdam 
                         with the Metropole orchestra on March 31 2013.


ma  non prima  di confermare  quando  dice  questo commento qui sotto   tratto  da http://www.leggo.it/NEWS/ITALIA/prof_molesta_scuola_risacire_impicca_23enne/notizie/777115.shtml

Ma che razza di giustizia è questa? Il ministro della giustizia che fa? Non manda gli ispettori per capire che è successo? Vergogna!Ma sono anche le leggi del nostro bel parlamento che fanno schifo sempre garantiste con i delinquenti, a pagare è sempre la vittima. Povera ragazza non riesco ad immaginare il dolore della famiglia.
Commento inviato il 2014-07-02 alle 18:08:38 da CosimoR



Aveva appena 23 anni, e se ne è andata impiccandosi nella sua stanza.

la causa del gesto è stato il male di vivere con un peso troppo grande; un prof l’avrebbe palpata e baciata nell’ascensore della scuola otto anni fa, all’epoca non tutti le credono e lei rimane praticamente sola contro tutti. Nonostante questo l’insegnante viene condannato in primo grado, e deve scontare una pena di quattro anni, ridotti successivamente a tre. Oltre al risarcimento di 60.000 euro ai genitori della ragazza; ma il furbo professore prima della sentenza, si ‘spoglia’ di tutti i suoi averi materiali: azzera i conti in banca, cambia residenza, vende l’auto e tutte le sue proprietà.“La famiglia, per ottenere quei 60mila euro, a parziale risarcimento del calvario della figlia, reagisce con una nuova denuncia, per «frode ai creditori con manovre elusive» e chiede il sequestro dei beni dell’imputato. Indaga anche la Finanza e a carico dell’insegnante arriva una nuova condanna, in sede penale, a due anni; a febbraio 2011 il docente si affretta ad annunciare il ricorso in appello, ma la sentenza ha ancora da venire.Mamma e papà di Angela si rivolgono a un
avvocato, che tra le altre cose chiede che sia sentita anche la guardia di finanza, che aveva già ricostruito le repentine transazioni del prof. La richiesta viene negata. Il giudice fa a meno delle risultanze delle Fiamme gialle e si rivolge a un perito, un commercialista, incaricato di verificare i movimenti di denaro e quelle transazioni sospette che spogliarono l’insegnante dei suoi beni, pochi istanti prima della sentenza per le molestie.La causa penale va avanti, ma procede anche quella civile, con la sua sentenza davvero assurda: il sequestro dei beni viene revocato e i genitori della ragazza sono costretti a pagare 40.000 euro al prof, come risarcimento. Questo dramma scatena nella ragazza la decisione di togliersi la vita per colpa di una sentenza che mette in evidenza le assurdità del sistema giuridico della nostra Italia.

mancano 15 giorni a natale e anche i Grinch s'inteneriscono e cedono o quasi all'atmofera natalizia

 il  countdown natalizio ormai agli sgoccioli; inizierà a regalarci  sempre più  il luccichio delle luminarie e quell'atmosfera via via ...