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29.7.25
Per chi suona la campana di © Daniela Tuscano
27.4.23
mi fanno ridere quei cristiani che parlano di pensiero unico
Non condivido i toni del post riportato sotto ma nella sostanza ha ragione . i tempi sono cambiati , ed tornare inietro è solo nostalgia . si può essere anche credenti ( nel nostro caso cristiani o cattolici ) in modo laico e non solo confessionale . Ma soprattutto non è solo l'unica cultura della nostra identità
Ugo Giansiracusa
Se c'è una cosa che mi fa ridere fino alla nausea sono i cristiani che parlano di "pensiero unico" per tutto ciò che non rispecchia la loro ideologia. Amico cristiano e amica cristiana, forse non ve ne siete del tutto resi conto ma per circa 2000 anni il pensiero unico è stato il vostro. Libri messi al bando, teorie scientifiche bollate come eretiche, massacri di credenti (cristiani anche loro) che avevano una lettura leggermente diversa del cristianesimo, massacri di "infedeli", curatrici messe al rogo accusate di stregoneria e via discorrendo. Dalle
leggi alla morale alla scienza passando per la politica e ogni aspetto della vita quotidiana era improntato al pensiero unico cristiano. È solo con l'illuminismo che si comincia ad affrancarsi da una visione religiosa di tutto. Ora io capisco che vi scoccia un poco aver perso questo primato e il diritto di fare i roghi e le crociate e restare totalmente impuniti per i vostri orrori grazie al fatto che erano in nome di una divinità. Però dovete prenderla con un poco più di filosofia ! Anche se nelle scuole non si insegna più che l'uomo è stato creato da Dio avete pur sempre le vostre chiese dove tramandare le vostre strampalate teorie. E si, capisco che un mondo che non consideri peccato mortale fare sesso fuori dal matrimonio, magari pure sesso omosessuale, vi metta in profonda crisi ma, non so come dire in maniera esaustiva...ah, si: cazzi vostri. Lungi dall'essere un pensiero unico come lo è stato quello cristiano per due millenni, oggi puoi scegliere liberamente. Concordo nel fatto che questo possa creare un poco di confusione. I tempi andati in cui senza alcuna scelta battesimo, cresima, comunione, matrimonio 6 o 7 figli e via. E se non ti omologavi fiamme eterne! Comunque quei tempi sono passati. E capisco che guardiate certe teocrazie mediorientali con una certa invidia. Però, ecco, noi no. Ma la cosa bella di un mondo senza pensiero unico (benché voi pensiate il contrario) è che c'è la totale libertà di mandare i vostri figli in scuole cristiane. Poi potete mandarli al catechismo. In estate al Grest. In vacanza ai ritiri spirituali. Insomma, liberi di fargli vivere una vita di merda secondo la vostra ideologia. E finché siete liberi e libere di indottrinare i vostri innocenti figli con una marea di orribili e dannose corbellerie vi pregherei di astenervi dal parlare, proprio voi, di pensiero unico.26.4.19
NEL GUADO DI © Daniela Tuscano

“Il terrorismo non ha religione” (Abdelmajid Daoudagh).“L’islamofobia sta aumentando anche a causa di noi musulmani… La Gran Bretagna abbonda di storie simili. Basta fare un giro in un paese musulmano per capire come stanno le cose” (Ahmed Bouzidi).“Quanto è appena accaduto in Sri Lanka è un atto di terrorismo anticristiano. ‘Anticristiano’ perché non è la prima volta che i seguaci di Gesù subiscono tali atrocità solo perché cristiani. Lo abbiamo già visto con i copti e anche con gli yazidi, giustiziati e cacciati in esilio dall’oscurantista e diabolico Stato chiamato islamico. Non dobbiamo più tacere” (Kamel Abderrahmani).
Simili pronunciamenti verrebbero bollati dai progressisti occidentali come razzisti, sovranisti, destrorsi e paccottiglia varia coniata dalla neolingua. E invece giungono da musulmani devoti (non “moderati”!), in virtù della loro fede e non malgrado essa. L’ipocrisia è pavida, la carità intrepida. Solo quest’ultima sa dialogare; il sincretismo “new age”, al più, tollera. E, col pretesto di unire tutte le diversità, in verità le cancella per omologarle in una indistinta melassa spirituale, il cui obiettivo ultimo è distruggere il cristianesimo. Chesterton ne previde l’avvento un secolo fa: “Ci sono quelli che odiano il cristianesimo e chiamano questo loro odio ‘amore onnicomprensivo per tutte le religioni’”. L’ecumenismo è ben altro. È ricerca, storia, confronto, anche scontro, a volte. È umanità piena, primigenia, quindi infantile, come i due bambini musulmani trucidati domenica scorsa nella chiesa di St. Sebastian. Vi si erano recati per accompagnare gli amici cristiani. Non erano uguali, erano pari. Per questo chi non si fa loro fratello/sorella, non è degno di arrivare al cielo.“L’Occidente non ama più sé stesso – si ode deplorare dalla sponda opposta, quella degli occidentali conservatori (pure di certi cristiani d’Oriente, in verità; ma ce ne occuperemo in seguito). – È in piena decadenza, morale e valoriale”. Queste tesi, il cui esponente più autorevole è Benedetto XVI-Joseph Ratzinger, trovano ascolto anche presso molti commentatori atei, in passato indifferenti se non ostili alle questioni religiose, dalla cultura teologica alquanto approssimativa, trasformatisi improvvisamente in esegeti della Scrittura e severi fustigatori di costumi, in particolare di quelli che considerano cristiani esangui, svirilizzati (la forza, per costoro, è necessariamente maschia). Il loro cristianesimo s’identifica con la cristianità. Accuserebbero di buonismo persino Francesco d’Assisi, perché col sultano dialogava invece di muovergli contro le armi crociate.Naturalmente è vero che senza cristianesimo è impossibile comprendere l’anima dell’Occidente, i suoi principi di libertà, eguaglianza e democrazia; il valore del singolo, la dignità delle donne, il rispetto delle diversità; la sua arte, la sua cultura; e, non ultima, la laicità, bene irrinunciabile. Tuttavia questi concetti non vanno assolutizzati; nemmeno – potremmo dire – ristretti. Il cristianesimo è ANCHE l’Occidente, non SOLO l’Occidente; questa è precisamente la visione miope e distorta dei jihadisti, e ribadirlo non fa che prestare il fianco alla loro ingannevole narrazione.Dividere il mondo in due – di qua la ragione, la civiltà e la “cristianità”, di là la violenza e il fanatismo – ripropone, in forma secolarizzata, l’antico schema fedeli contro infedeli; e il divisore, si sa, è da sempre Satana.I volti dei cristiani srilankesi – o africani, o di altre parti dell’Asia – lo confermano. Il cristianesimo, laggiù, è di casa. Non è prodotto d’importazione. I cristiani di quell’angolo di mondo non sono credenti in senso costantiniano. Coniugano tranquillamente don Bosco e Tertulliano, Teresa d’Avila con Sergio e Bacco. E col loro passato, a volte sikh, a volte indù, a volte, da sempre, legato al profeta di Nazareth. Cittadini del mondo, certo, ma anche e pienamente orientali, nelle loro virtù e nei loro limiti. “Ci dicono che la saggezza è arrivata dall’Occidente verso l’Oriente – disse Gandhi alla conferenza delle relazioni interasiatiche, suo testamento spirituale. – E chi erano questi saggi? Zoroastro. Lui apparteneva all’Oriente. Fu seguito dal Buddha. Lui apparteneva all’Oriente, apparteneva all’India. Chi ha seguito il Buddha? Gesù, di nuovo dall’Asia. […] E poi cosa accadde? Il cristianesimo, arrivando in Occidente, si è trasfigurato. Mi spiace dirlo, ma è la mia lettura”.Ci serve, un cristianesimo d’Oriente. Ci servono radici, ci serve “saggezza”, sempre in senso gandhiano. Ci serve la mistica, l’interiorità dell’Oriente.
6.9.17
si puo' essere cristiani e fascisti o I CRISTIANI DEVONO CONDANNARE IL FASCISMO ANCHE DAL PULPITO ? dipende da come vedi il mondo tutto dipende
dal titolo alla marzullo ecco la mia risposta
dipende se si usamo le vecchie , a volte esse sono ancora attuali , terminilogie come
dalla voce https://it.wikipedia.org/wiki/Fascismo_clericale
Il clerico-fascismo (o fascismo clericale) è una locuzione della dialettica politica, usata in Italia a partire dai primi anni venti del XX secolo
Con essa si intendono propriamente le spinte interne al movimento fascista ed agli ambienti della Chiesa cattolica che separatamente operavano nei rispettivi organismi tendendo ad un avvicinamento fra le due entità, prima di giungere ad un vero e proprio mutuo riconoscimento.Dell'espressione è stato fatto anche uso traslato, ad indicare supposti favoritismi politici o materiali dello stato verso la Chiesa cattolica. Vi è stato inoltre chi ha utilizzato la locuzione per definire con essa altri generi di fusione o comunque estrema prossimità di regimi non considerati liberali con le gerarchie ecclesiastiche.Il termine è anche usato spregiativamente a connotare azioni od indirizzi della Chiesa cattolica politicamente giudicati "fascisti", nell'accezione più vasta (in genere in senso di illiberalità, antidemocraticità ed anticomunismo ) di quest'ultimo termine [.....]Il concetto di fascismo clericale è respinto da alcuni studiosi e il termine è controverso dato che alcuni storici hanno distinto il "fascismo dinamico" dal "conservatorismo clericale". Successivamente si riferisce ad aree del cattolicesimo di destra come l'Opus Dei in antagonismo al cattolicesimo di sinistra come l'attuale Compagnia di Gesù.
I CRISTIANI DEVONO CONDANNARE IL FASCISMO ANCHE DAL PULPITO
25.12.16
esistenza di un Dio comune alle tre religioni monoteistiche ? secondo me si perchè ...
Secondo me da lassù vogliono comunicarci che, col nostro comportamento, stiamo sbagliando tutto.
26.10.14
ebrei-cristiani-e-musulmani-insieme-convivere-in-pace-si-puo ? il caso di Djerbahood città graffito in tunisia
da , foto comprese , da http://www.caffeinamagazine.it/2014-10-20-12-41-28/street-art/
Sapete cos’è Djerbahood? Èun villaggio sull'isola di Djerba, in Tunisia e anche uno dei più grandi allestimenti di street art al mondo. Un progetto nato dalla passione di che, per realizzare a Djerbahood questa specie di "mostra", ha coinvolto più di 150 street artist provenienti da 30 paesi.
(Continua a leggere dopo la foto)
Tra i nomi di spicco che hanno prestato la loro opera sui muri di Er-Riadh ci sono BomK, Liliween, Shoof, Roa, C215, Faith47, Know Hope, Herbert Baglione, eL Seed e molti altri.
Ci sono voluti due mesi per fare il miracolo: far diventare quel piccolo villaggio un museo a cielo aperto.
Tutte le opere sono state realizzate con il consenso del sindaco di Djerba e con il permesso dei proprietari di muri e appezzamenti di terreno.
Nobile la missione dell'artista: «Ebrei, cristiani e musulmani qui hanno vissuto in pace per oltre 2000 anni. Il mio obiettivo è quello di consolidare questa convivenza e offrire agli artisti una tela unica nel suo genere».
Beh, secondo noi ne è valsa la pena... E secondo voi
cosa è la speranza ?
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