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questo è il calcio” è la frase più idiota e frequente che si senta pronunciare nell’ambiente del calcio giovanile di Lorenzo Rossomandi - Scritti

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da  https://www.facebook.com/lorenzorossomandiscritti Per un periodo della mia vita ho fatto il dirigente di una squadra di calcio di ragazzini (per chi non lo sapesse, i “dirigenti” sono quegli omini in tuta che portano le borracce e i palloni in panchina e raccolgono le maglie sporche e fangose dei giocatori a fine partita). I motivi per cui l’ho fatto sono essenzialmente due: - mio figlio giocava in quella squadra; - preferivo stare in panchina che in tribuna, per non sentire ciò che di peggio le persone possono tirar fuori dalle loro bocche; Ebbene, sono riuscito a far sì che il presidente delle squadra mi revocasse dal ruolo. No, non pensate male. Non si viene cacciati dal ruolo di dirigente per aver offeso arbitri, aver litigato con qualche dirigente avversario o aver chiamato ne*ro qualche ragazzetto. Non l’ho fatto, ma se l’avessi fatto, come altri lo hanno fatto, nessuno mi avrebbe tolto da quel ruolo. Sono stato cacciato perché ho richiesto a gran voce che venisse rimosso da

Coelho: "Io, tra Conti e Rossi felice come un bimbo ma quell'epoca è finita"

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da  repubblica  del  3\7\2014 Parla l'arbitro di Italia-Germania 1982. "Pertini si arrabbiò: temeva che avrei vendicato la nostra eliminazione. Quella sera volevo solo tenere la palla tra le mani. E la sollevai". Oggi la conserva in casa di CONCITA DE GREGORIO RIO DE JANEIRO . "QUANDO mi designarono, il giovedì, il vostro presidente Pertini chiamò Havelange. Era arrabbiatissimo, urlava. Diceva che mettere un brasiliano ad arbitrare la finale era una provocazione, che io mi sarei di certo vendicato del fatto che l'Italia aveva eliminato il Brasile". Ma lei questo come lo sa, Coelho? "Me lo raccontò per filo e per segno tre mesi dopo il presidente della commissione arbitrale che era allora un italiano di Firenze, Artemio Franchi. Fui convocato in Italia a ottobre dell'82 per un'amichevole, Italia-Svizzera, e Franchi mi venne a trovare. Mi raccontò della sfuriata di Pertini, rideva tanto". Rideva, Franchi? "Ma sì perché t'immag