Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta compagnidiviaggio di facebook

il giorno di dolore che ciascuno ha . credere o non credere alle coincidenze

Immagine
Ogni volta    che  trovo una canzone  o  un film per  descrivere  certe situazioni come quella  che trovate  sotto  mi pongo la  stessa  domanda del titolo  . L'origine  di questa  mia  elucubrazione inutile  è  il  collegare  a questa  triste vicenda   dell'amica    facebookiana   Paola Rossi Oggi mio figlio ha compiuto trent'anni. Da qualche anno, undici per l'esattezza, questa data mi riporta alla mente dei ricordi che non riesco a scacciare. Era il 2003, appunto, e io stavo distesa sul letto dell'ospedale in procinto di iniziare il quarto ciclo della chemio. Era la prima parte, durava circa tre ore, ma quella mattina le mie vene avevano deciso di non collaborare. Le infermiere si alternavano, finalmente una di loro ha l'idea giusta: usare un ago sottile. Bene, si va, durerà il doppio del tempo ma si va. Pensavo a mio figlio, era il suo primo giorno all'università, che emozione! I due letti a fianco al mio vengono occupati da diverse persone,

LA VITA È UN DONO

Immagine
IL  post  d'oggi  è   uno dei casi  il cui il pensiero  di  Daniela  Tuscano   corrisponde  al mio  .  Infatti , per esperienza personale, La violenza è la ragione di chi ha torto . Infatti : << La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci. (I. Asimov)  >>  ringrazio il o amco    Daniele Jommi  per  questo commento su fb . © Daniela Tuscano                                    LA VITA È UN DONO "Carolina va e viene dalla vita". Questo l'efficace incipit del servizio d'una testata online sulla tragedia di Avellino. E questi, in breve, i fatti: Domenico Aschettino, ex guardia giurata quarantenne attualmente disoccu pata, ha ucciso il vicino di casa, Vincenzo Sepe, che odiava da tempo, e ferito quattro parenti, fra cui appunto Carolina, 25 anni, figlia di Sepe e incinta di tre o cinque mesi (il dato è impreciso).  Carolina è rimasta colpita alla testa e versa in stato di morte cerebrale. Ma manca ancora la dichiarazione scritta ch

LE REGOLE DELL'ARTE DI ASCOLTARE

Immagine
da  Quello che le Donne  ( Note ) Domenica 14 aprile 2013 alle ore 15.00 1- Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni.Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca. 2- Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista.Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista. 3- Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva. 4- Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio.Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico. 5- Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili.I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti,perché incongruenti con le proprie certezze. 6- Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e del

a volte succede

Immagine
dalla mia amica  di facebook  e nella realtà Post Foto Adry Alìas  ha condiviso lo  stato  di  Cosetta Prontu . 23 minuti fa Succede che a volte una coltre di nubi avvolga il nostro cuore oscurandoci la mente e rendendo cupi i nostri pensieri. Guardiamo l’orizzonte che è sempre più nero e pensiamo che non ci sarà più il sereno. Ci sentiamo affogare e trascinare sul fondo e cerchiamo inutilmente una mano che ci afferri e ci risollevi. Prendiamoci del tempo, ci è concesso, per piangere e disperarci, per arrabbiarci e ango sciarci, ma non arrendiamoci. Facciamoci forza guardiamo in faccia la sofferenza, abbracciamola, combattiamola e poi abbandoniamola; non guardiamo da un’altra parte, non facciamo finta di niente, non eludiamola, perché lei, silente e sorniona, dal suo angolino pazientemente attenderà e al nostro primo accenno di debolezza ci assalirà. Se cerchiamo una mano guardiamo la nostra mano, quella è l’unic

Una Storia Vile e Scandalosa

 (Luglio ’12) Metrica: Ottave di decasillabi in rima baciata Dopo stasera sono sulle scale ed ecco che sono qua a pensare ad una storia vile e scandalosa appassita come una vecchia rosa Non è adatta per ridere o piangere non è adatta per poterla suonare è adatta per buttarla nel vento per brutte strade, per perder tempo per brutte strade, per perder tempo per brutte strade, per perder tempo Sembrava una sera come tante il buio cadeva un po’ pesante io tornavo a casa in filovia dopo essere stato con lui per la via Ti siedi lentamente accanto a me tra i tuoi occhi si dipingono i “se” con due lacrime e col fiato corto scoppi a raccontarmi del tuo aborto scoppi a raccontarmi del tuo aborto scoppi a raccontarmi del tuo aborto Giustamente come puoi dirlo non vuoi a casa raccontarlo già tua madre è molto esagerata protettiva e tanto preoccupata E come dice il prete andrai all’inferno dritta dritta, a bruciare in un forno per l