nele zone del terremoto dell'anno scorso non cìè solo la storia del ristorante che chiude perchè lo stato dopo averlo sfruttato per sfamare i soccorsi non paga ma c'è sempre da repubblica in particlare da http://invececoncita.blogautore.repubblica.it/articoli/2017/05/08/dal-terremoto-una-storia-a-lieto-fine/?ref=RHPPRB-BH-I0-C4-P1-S1.4-T1 due storie
la prima
Castelluccio di Norcia, dopo il sisma tornano i cavalli allo stato brado
A cura di Cecilia Greco
la seconda
. Ce l'hanno fatta grazie a due ragazze, Stefania ed Elisa, che si sono rimboccate le maniche e hanno regalato, con la collaborazione di tutto il piccolo comune di Serra de' Conti in provincia di Ancona, quel sì che sfida la terra che trema. Simone e Paola infatti hanno subìto le scosse che negli ultimi mesi hanno colpito le zone del centro Italia, hanno perso la casa e la loro attività, un bar nella piazza di Pievebovigliana (Macerata). Appartengono a quelle popolazioni colpite duramente dalle scosse del 26 e 30 ottobre scorso che hanno messo in ginocchio le provincie umbre e marchigiane. "Abbiamo incontrato Stefania ed Elisa per strada, ci siamo conosciute e si sono lanciate in questa sfida - racconta Paola - Hanno organizzato tutto riunendo parrucchieri, fioraio, catering, auto d'epoca, ho dovuto scegliere solo il mio vestito. Hanno pensato a tutto loro, sono i nostri due angeli"
Vi ricordate la proposta di Elisa e Stefania, wedding planners marchigiane? "Dovevamo fare una convention su come si organizza un matrimonio, invece abbiamo deciso di utilizzare tutto ciò che sarebbe arrivato per gli stand per celebrare un matrimonio vero e lo offriremo a una coppia di terremotati". Ci sono riuscite. Il matrimonio è stato celebrato domenica 7 maggio. Ce lo racconta la giornalista Gaia Parenti mentre le foto sono di Franco Petrini Bellucci, Lara Grassi, Micaela Ottaviani e Davide BiagettiI protagonisti di questo arcobaleno dai mille colori, sono Simone Morelli e Paola Manni, convolati a nozze, nel “Giardino degli innamorati”, situato nel centro storico di Serra de’ Conti. A celebrare il matrimonio il sindaco Arduino Tassi.
Simone e Paola, due ragazzi giovanissimi, con gli occhi lucidi nel vedere realizzato non solo il loro sogno, ma toccare con mano il sostegno che hanno ricevuto, grazie all’iniziativa di Elisa e Stefania, che, stravolgendo l’organizzazione del loro primo wedding day, un evento fine a se stesso, hanno unito le forze, decidendo di portare avanti un progetto di bene a lungo termine. “Il bene si fa, e si dice”, dicono, proprio perché il loro più grande desiderio, è quello di donare altri “Sì” a coloro che non se lo possono più permettere.
Un matrimonio dunque, come “testimone di una speranza che non finisce”. Elisa e Stefania, hanno chiesto il supporto di sponsor locali; piccole realtà del territorio marchigiano che hanno creduto in questa “pazza idea”, con entusiasmo e generosità. Il pensiero è volato subito alla tragedia del terremoto, e alla riflessione delle ragazze “a noi questo dramma ha lasciato solo la paura, ad altri non ha lasciato proprio nulla”.Come è successo a Simone (24 anni) e Paola (23 anni), che rappresentano quella gioventù che ha deciso di portare avanti comunque, il progetto di vita “che non si deve fermare”, come dice Paola con determinazione e fiducia. “L’amore per la vita, e il nostro naturalmente, deve perpetuarsi e, come un battito d’ali, diffondersi a macchia d’olio, per tutti coloro che non credono più che le cose possano trasformarsi, e che quell’altra metà del cielo, quella che sa di buono , possa ancora esistere, anche dopo eventi traumatici del genere”.
Simone e Paola portano avanti un’attività in comune, un bar a PieveBovigliana, provincia di Macerata. Dopo il sisma del 26 ottobre 2016, tutto questo è andato distrutto, ma questo non li ha fermati. I ragazzi, continuano a gestire il bar all’interno di un container, sempre a Pieve Bovigliana. Lì vivevano in un appartamento in affitto, adesso abitano in una casetta di legno di pochi metri quadrati, in cinque persone, ospitati dai genitori dello sposo, che l’hanno comprata a loro spese, aspettando aiuti che non sono ancora arrivati.I valori di questo giorno sono stati scritti nero su bianco sul tableau emozionale: Amore, Fiducia, Tenerezza, Affetto, Premura, Stima, Lealtà, Empatia, Spensieratezza ed Allegria, e infine sui tavoli degli sponsor, Speranza e Solidarietà. Parole che non dobbiamo mai dimenticare !Proprio della solidarietà, ha parlato il sindaco Arduino Tassi, che con le sue parole, ha dato voce al pensiero di tutti i collaboratori, sottolineando l’importanza della ripresa e ripartenza, nonché di una “solidarietà orizzontale” tra comunità, associazioni ed enti locali, che si uniscono per un’unica comunione di intenti: quella del raccolto del bene!