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Visualizzazione dei post da settembre, 2022

VINCENZO CONTICELLO La beffa dello statoi all’eroe antipizzo

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La Banda Del Sogno Interrotto -Mcr  Storie  come  quella     di Vincenzo   ti  fanno cadere le braccia  e sono   all'origine dell'astensionismo  diventato endemico   come dimostrano  le  ultime  elezioni   nazionali   . Essa mi   porta   come  tutte le storie    simili a questa  elucubrazione   sega  mentale  : <<    a  che  combattere   se poi    ....  >>  .  Ma   : 1)  riascotando  la  canzone citata   .,  2)  rilegendo  la storia di vincenzo  e  dopo  questa lettura la mia   domanda   e spazzatra  via  dal vento   e la strada    che  faccio  è quella giusta       da Oggi  22 Sep 2022 di Giulio Cavalli Questa  è  la    storia    del  proprietario  dell'antica  focacceria   citata     da Mr    nella    canzone     che funge   da  colonna  sonora  del post    Io sono pronto a pagare il giusto. Basterebbe solo che al Ministero qualcuno lo voglia. Mi trattano come un evasore mentre l’Agenzia delle entrate ha trovato accordi con famosi milionari La sua famigl

Lo street artist che disegnò il bacio (profetico) traSalvini e DiMaio spiegaperchéchi sfregia i suoi murales (anche quelli su Carrà e Borsellino) gli fa un favore

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— foto di STEFANO G. PAVESI TV BOY Lo street artist che disegnò il bacio (profetico) traSalvini e DiMaio spiegaperchéchi sfregia i suoi murales (anche quelli su Carrà e Borsellino) gli fa un favore Oggi  22 Sep 2022 di Marianna Aprile — foto di STEFANO G. PAVESI Chi fa una svastica su un simbolo di libertà ne sta ribadendo l’importanza « Se c’è unmomento di incertezza i vecchi mostri riaffiorano. Come il nazismo, il fascismo e lepolitichedi odio versotutto ciò che è considerato diverso. Dipingerò di nuovo». Così lo street artist TvBoy, ovvero Salvatore Benintende, ha dato su Twitter la notizia che sullaRaffaella Carrà che aveva realizzato su un muro di Barcellona (dove l’artista vive dal 2004) era comparsa una svastica. «Tornerò a dipingerlo, non ci fermeranno», aveva scritto solopochi giorni prima, mostrando lo sfregio sul suo Paolo Borsellino nel quartierepalermitanodellaKalsa. «Lo sfregioè una sfida», ci dice. Lo incontriamo a Milano, poco distante dal luogo in cui lo guarderemo rea

Seconda riflessione post blocco facebook: I morti famosi. di Leonardo Spartaco Luxemburg Boscani

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  Seconda riflessione post blocco facebook: I morti famosi. Semplicemente che sono nato e cresciuto in una famiglia di comunisti. Il più a destra era mio zio Piero , un ragazzo down che era democristiano e suo padre, Antoni Nigola , mio nonno , naturalmente, che era socialista. La mia famiglia mi ha insegnato una cosa, il rispetto anche per il nemico, per l' avversario soprattutto dinnanzi alla loro morte. Mi hanno insegnato loro e poi più avanti i miei compagni di lotta che la differenza tra noi e i fascisti e gli imperialisti o i militari golpisti, stava anche che questi brindavano alla morte del nemico come vittoria finale e noi comunisti e socialisti e anarchici al limite si brindava alla vittoria sul nemico e che inveire o insultare il cadavere del tuo nemico era barbarie, era populismo era rabbia "nazifascista" . Oggi leggere di compagni che brindano non al nemico da sconfiggere ma alla loro morte mi fa capire ancora di più che la sinistra che sta nascen

la storia di Marco Menin che scopre suo padre Ennio fascista e torturare e deportatore di partigiani e chiede scusa a Ennio Trivellin fatto deportare da suo padre nei lager l'unico a tornarvi

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 corriere  veneto del  22 settembre 2022 - 07:54 LA STORIA Mio padre, spia dei fascisti: un segreto tenuto per tutta la vita Verona, a 64 anni il professore Marco Menin scopre per caso il ruolo del genitore che s’infiltrò tra i partigiani e rivelò i loro nomi alle camicie nere. Furono uccisi o deportati                               di Andrea Priante Marco Menin «Nel 2020 ero a casa, davanti al computer. Quasi per gioco, mi è venuta l’idea di provare a digitare il nome di mio padre sul motore di ricerca. È così che il suo segreto è venuto a galla. Su internet c’era tutto: i verbali, le testimonianze, le sentenze di condanna. A 64 anni ho scoperto che l’uomo che per tutta la vita avevo sempre considerato solo come un genitore, un marito e un nonno amorevole, in realtà era il responsabile delle torture, della deportazione e della morte di decine di persone». Come un film Sembra un film, di quelli che provano a raccontare le ferite della guerra e dei vagoni che da Bolzano portavano i prig

intervista a Benedetta Pallavidino autrice di le Tourbillon de la vie - il cinema di Valeria Bruni tedeschi ' edito da Bietti Edizioni nella collana digitale Fotogrammi .

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Benedetta Pallavidino ha scritto  le  Tourbillon   de la vie  - il cinema    di Valeria Bruni tedeschi    edito da Bietti Edizioni nella collana digitale Fotogrammi . Un n  piccolo ma grande libro interessantissimo sulla carriera di Valeria Bruni Tedeschi come regista, inoltre, all’interno c’è una bellissima intervista alla stessa Valeria… Ora  Conoscendo Benedetta, profondissima conoscitrice del cinema, è inutile aggiungere altro se non: correte a comprarlo a questo link:  https://amzn.eu/d/cneJUou soprattuto   se  non conoscete questa  regista  Non ve ne pentirete! Un'ottima lettura, soprattutto se come me siete appassionati di cinema e del cinema di Valeria Bruni Tedeschi !  😉😀.  Infatti, proprio per questo che ho deciso di farle un'intervista/chiaccherata che andasse al di là del suo ultimo lavoro come riesci a conciliare l'insegnamento sulle presentazioni e l'attività letteraria ed organizzativa incontri letterari   ? La verità è che se non lo facessi, senti

L’ODISSEA DEL GRECO GIANNIS Vita e miracoli del cestista di origini nigeriane Dalla miseria al titolo Nba

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  da  il fatto  quotidiano del  27\9\2022   La National Basket Association lo ha capito decenni fa. Se vuoi vendere un prodotto a tutto il mondo non basta mettere in campo gli atleti più forti in quello sport e far giocare loro sfiancanti partite ogni tre giorni tra stagione regolare e playoff. Va costruito un lavoro di storytelling. Tutto reale, beninteso, ma che sia condivisibile, di esempio in ogni angolo del mondo, vendibile dalla Cina all’europa. Da Bill Russell, nero a Boston fischiato dai suoi stessi spalti pur essendo quell’incredibile giocatore che era, alla complessa vicenda di Lewis Alcindor, nero pure lui, pacifista, che prese il nome islamico di Kareem Abdul Jabbar e portò il primo titolo della storia ai Bucks di Milwaukee. E ancora, la sfida tra Magic Johnson (Los Angeles Lakers) e Larry Bird (Boston Celtics) degli anni 80, i cattivissimi Pistons di Detroit che seguirono a quelle dinastie, il brand del “più forte di tutti i tempi” Michael Jordan, che negli anni Novanta di

la strana fa,miglia di Gaber e La strana famiglia (40 anni dopo) di dado come cambia la tv e la massa italiana

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«Dal mare e dalla natura selvaggia arrivano le mie creature magiche» La storia di Enrico Mereu, scultore e unico abitante dell’Asinara

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da la nuova sardegna del 25\9\2022  In quella che a tutti può sembrare una pietra insignificante, lui ci vede del preziosissimo materiale per scolpire le sue creature, a volte fantastiche, a volte ispirate alla natura. E da quei detriti di legno che il mare quotidianamente gli deposita sulla spiaggia sotto casa, lui riesce a realizzare opere stupefacenti. Così come fa plasmando con mazzetta e scalpello una gigantesca radice di olivastro recuperata per caso in campagna. Per esempio “L’esaltazione del creato”, capolavoro realizzato appositamente per il Giubileo del Duemila, dal quale prendono corpo, oltre a San Francesco, ben trentacinque animali: dal lupo ai cinghiali, dal serpente ai colombi. Sculture capaci di impressionare molti critici d’arte, ma che non hanno mai cambiato la personalità umile e gentile del loro autore, Enrico Mereu, 63 anni, ormai  noto come “Lo scultore dell’Asinara”, visto che da tempo è l’unico abitante dell’isola. Un paradiso che non ha più las

Gli alcolisti anonimi e il circolo che batte il diavolo nel bicchiere., Il formaggio che costa 300 euro al chilo: dalla Valtellina un "pezzo della storia della montagna"., Milano, nella pasticceria che non accetta contanti: "Mi scrivono 'socio delle banche' ma vado avanti"., L’artista che trasforma in sculture gli ulivi uccisi dalla Xylella

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Gli alcolisti anonimi e il circolo che batte il diavolo nel bicchiere                              di Viola Giannoli Si conclude il raduno a Rimini dei 430 gruppi per i 50 anni dell'associazione. Dal 1972 in Italia aiutano a smettere chi dipende dall’alcol. “Era considerato un vizio, ma è una malattia” . «Bevevo da 12 anni e bevevo male. Sulle Pagine gialle, quand’erano ancora cartacee e ti arrivavano a casa, ho trovato un trafiletto che parlava degli Alcolisti anonimi. C’era un indirizzo, l’ho ritagliato e messo via in un cassetto del comodino. L’ho guardato per anni, poi un giorno sono andata. C’erano una quarantina di persone assiepate in una stanzina piena di fumo, ho attraversato la nebbia, mi sono seduta e ho detto: “Ciao, sono Chiara, e ho un problema"». Erano gli anni Ottanta, Alcolisti anonimi era sbarcata da poco in Italia. 430 gruppi in Italia Adesso, che la rete di gruppi di auto-mutuo-aiuto compie cinquant’anni e si è ritrovata per un bilancio di questo primo mez