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10.8.24

Olimpiadi, la protesta del Settebello fa infuriare Malagò: «Non condivisibile e contraria allo spirito olimpico» . Allora non bisogna protestare e subire in silenzio ? ., Claudia Mancinelli, la protesta contro i giudici e l'abbraccio con Sofia Raffaeli., Lite e mani addosso nella finale di Parigi tra canada e brasile nella finale di beach voley viene plata dall'arbitro e da un dj con la musica .,





Olimpiadi, la protesta del Settebello fa infuriare Malagò: «Non condivisibile e contraria allo spirito olimpico»  .  Allora    non bisogna  protestare    e subire  in silenzio  ? 


«Protesta non condivisibile così come non lo sono state di certo alcune decisioni arbitrali contro l’Ungheria. Lo dico da uomo delle istituzioni e da membro del Cio. Dopo di che da presidente del Coni
ricordo e aggiungo che il Coni, insieme alla Federnuoto, ha difeso il Settebello in tutti i gradi di giudizio fino al Tas, massimo organo di giustizia sportiva internazionale.Così il presidente del Coni Giovanni Malagò in una nota sulla protesta della Nazionale di pallanuoto, che poi ha concluso: «Sono dispiaciuto di questa reazione che comunque resta contraria allo spirito olimpico» Un chiaro segnale di indignazione nei confronti dell’ingiustizia che il gruppo sostiene di aver subìto nel precedente incontro rappresentata dall’espulsione di Condemi per gioco violento. Anche il Management Commitee della World Acquatics ha reputato sbagliata la scelta degli arbitri, ma il Tas ha respinto il ricorso presentato dalla Nazionale italiana. Le possibilità che quella partita possa essere rigiocata appaiono ora come ora prossime allo zero, ma a questo punto il risultato passa in secondo piano.


Così come la "beduina" di pregevole fattura con cui Lorenzo ha segnato la nona marcatura per il Settebello: la polemica per l’esito di Italia–Ungheria promette di continuare ancora a lungo. A mio  avviso  questa reazione  gli arbitri se la sono meritata: . Si sono meritati di vedere la schiena dei ragazzi del Settebello durante l'esecuzione degli inni prima di Italia- Spagna. Partita che poi gli azzurri hanno perso (11-9). Sono stati perfino educati, i nostri: lo sport ci ha educato a vedere anche di peggio. Ma il peggio ormai, e un po' troppo spesso, arriva dagli arbitri, ovvero dagli uomini che hanno potere di gestire una sfida. Fuori dagli sport di tempi e misure, son troppi i pasticci ed anche gli errori smaccatamente di parte. Vero che gli italiani si lamentano sempre e troppo, ma è anche vero che ogni tanto serve una protesta civile, al di là delle solite sviolinate sullo sport che educa e sul fatto che bisogna accettare il risultato. Poesia.
La schiena volta del Settebello, eppoi i primi quattro minuti di partita giocati in sei per accentuare la protesta, hanno riportato al match precedente con l'Ungheria: annullato un gol a Francesco Condemi, quello del 3-3, con tanto di fallo al passivo ed espulsione per quattro minuti. Tutto questo ha portato il match ad un finale favorevole agli ungheresi. Gli italiani, e non solo, avevano giudicato insopportabile un giudizio così avariato. Non sono serviti i ricorsi. Partita persa, e saluti al giro medaglie. E, allora ieri, con l'applauso del pubblico dell'Arena La Defense per Condemi e con avversari pronti a recepire il messaggio, ecco il surreale inizio partita: una squadra in vasca con 6 uomini e solo 12 a referto, l'altra in 7 ma giocando come fosse in souplesse. Quattro minuti di tal spettacolo, tanti quanti l'espulsione di Condemi nella partita precedente...
Gli spagnoli hanno atteso, poi è stata sfida vera. Da loro una lezione di sport e sportività. Mentre dai dirigenti internazionali è arrivato il ritardato contentino. Il management committee della World Aquatic (la federazione internazionale) in un report ha parlato di «partita falsata» dalle decisioni arbitrali. Insomma smentiti arbitri, delegati e Var. Dice il documento: «Non c'è stato intento malevolo nell'atto di tirare la palla da parte del sig. Condemi, la cui mano ha colpito il volto dell'avversario». Quindi nessuna sospensione. Commissione composta da un portoghese, un olandese ed un sudcoreano, e ciascuno farà le sue interpretazioni di influenza politica. Mentre puzza di bruciato l'inflessibilità nel respingere i ricorsi da parte dei giudici della federazione internazionale e del Tas. Secondo alcune interpretazioni, c'è di mezzo il difficile rapporto con Paolo Barelli, presidente della Federnuoto. E il presidente del Coni, Giovanni Malagò entra deciso: «Protesta non condivisibile così come alcune decisioni arbitrali. Lo dico da uomo delle istituzioni e da membro del Cio. Dopo di che ricordo e aggiungo che il Coni, insieme alla Federnuoto, ha difeso il Settebello fino al Tas. Sono dispiaciuto di questa reazione che comunque resta contraria allo spirito olimpico».
Meglio girare la schiena e ricominciare. Appuntamento fra quattro anni.

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Claudia Mancinelli, la protesta contro i giudici e l'abbraccio con Sofia Raffaeli: il video virale dell'allenatrice (attrice) alle Olimpiadi

Si chiama Claudia Mancinelli, da ieri è la "regina" dei social con un video bellissimo. Lei ha preso per mano Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri dieci mesi prima delle Olimpiadi di Parigi, una missione
complicatissima da portare a termine: tra le mani aveva tutto il patrimonio azzurro che non doveva essere sperperato dopo l'addio improvviso della storica allenatrice Julieta Cantaluppi che avrebbe dovuto condurre le due ragazze fino a Parigi 2024.
Claudia Mancinelli, l'allenatrice virale
Ma Mancinelli è riuscita nel miracolo e in pochi mesi è ha portato nel palmares nazionale un bronzo olimpico, la prima medaglia individuale nella ginnastica ritmica ai Giochi nella storia dell'Italia. La nuova allenatrice è diventata virale su tutti i social per la reazione decisa avuta contro i giudici dell'all-around che avevano condizionato in negativo il punteggio di Raffaeli pregiudicandole la corsa al podio. Tanta sicurezza nel far notare l'ingiustizia e poi la camminata sicura (e ancora un po' arrabbiata) verso la sua panchina dopo aver difeso la sua giovane atleta.Tutto il peso è ricaduto sulle spalle di Mancinelli che a Fabriano è di casa. È cresciuta come ginnasta in quella stessa accademia, allenata da Kristina Ghiurova e Mirna Baldoni: nella sua esperienza come sportiva ha portato la società dalla Serie B alla Serie A1, ma poi ha deciso di lasciare il mondo dello sport per dedicarsi alla recitazione. Nella sua seconda vita professionale infatti ha lavorato come attrice in diversi film italiani, ma poi è stata chiamata dalla federazione per guidare le ragazze alle Olimpiadi nel 2023.Grazie a Sofia Raffaeli l'Italia ha portato a casa un bronzo, la prima medaglia individuale di tutta la storia nella ginnastica ritmica. Salta subito agli occhi il tenero abbraccio con Mancinelli al momento dell'annuncio dell'ultimo punteggio: l'allenatrice ha creato con lei un rapporto speciale e non si è nascosta quando c'era da lottare. È diventato virale il filmato in cui l'allenatrice si è diretta verso i giudici nell'ultima prova dell'all-around per ottenere una correzione del punteggio e costringerli a rivedere una decisione che inizialmente era stata ingiusta.L'ultimo atto dei Giochi Olimpici prima della grande gioia, la soddisfazione immensa di aver lottato per il podio nonostante le turbolenze e il fatto di aver condensato in appena dieci mesi quattro anni di duro lavoro.


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Lite e mani addosso nella finale di Parigi  tra  canada  e  brasile   nella  finale  di  beach  voley      vikene  plata  dall'arbitro e  da  un dj  con la  musica   e  l'abbbraccio  tra Nahid e Kimia «figlie dell'Iran» censurato da Teheran




per  la seguenza  fotografica  : <<   Lite e mani addosso nella finale di Parigi: le immagini >> di  (sportal.it) oppure  << Beach Volley: lite alla finale delle Olimpiadi e il deejay mette una canzone >>da  (biccy.it). iù  precisamente   Il DJ suona 'Imagine' di John Lennon  I giocatori si guardano e sorridono  La folla inizia a cantare insiemee  la  partita   , poi vinta  dal brasile  ,   riprende  . Ora  alle   Olimpiadi  c'è   anche  amicizia e ammirazione tra atleti    non  c'è solo   liti   e risse  . E' il caso di due campionesse iraniane del taekwondo che vincono una medaglia, si abbracciano assieme alle altre vincitrici e si prestano sorridenti al gioco dei selfie: sono Nahid Kiani, medaglia d’argento con i colori iraniani, Kimia Alizadeh, medaglia di bronzo, che gareggia però con la divisa bianca della Bulgaria.
Dei Giochi olimpici, la tv iraniana non ha censurato solo la cerimonia di apertura. L’immagine scandalosa (    foto   a  destra  ) che il premuroso regime di Teheran ha voluto risparmiare ai suoi cittadini è anche quella di due campionesse iraniane del taekwondo che vincono una medaglia, si abbracciano assieme alle altre vincitrici e si prestano sorridenti al gioco dei selfie: sono Nahid Kiani, medaglia d’argento con i colori iraniani, Kimia Alizadeh, medaglia di bronzo, che gareggia però con la divisa bianca della Bulgaria. La storia di Kimia Alizadeh è tipica di tante ragazze dell’Iran che vedono i loro destini segnati dall’oscurantismo del regime, ma è unica perché l’atleta nata 26 anni fa a Karaj, 30 chilometri a est di Teheran, ha partecipato a tre Olimpiadi con tre squadre diverse: Iran ai giochi di Rio nel 2016, dove Alizadeh ha conquistato la medaglia di bronzo; rifugiati nel 2021 a Tokio; Bulgaria a Parigi.
Nel 2020 Kimia Alizadeh si è proclamata «per sempre figlia dell’Iran» annunciando al tempo stesso l’addio al Paese natale perché non poteva più sopportare di essere «una dei milioni di donne oppresse». Unica medaglia olimpica femminile nella storia dell'Iran, portabandiera a Rio e vincitrice allora del bronzo nella categoria under 57 kg, ha scritto su Instagram un messaggio molto duro contro le autorità della Repubblica Islamica. «Sono una dei milioni di donne oppresse in Iran, hanno giocato con noi per anni (...). Ho indossato tutto quello che mi hanno detto di indossare», ha detto riferendosi al velo islamico, obbligatorio nei luoghi pubblici e nello sport. «E alla fine hanno dato il merito delle mie vittorie al fatto che avessi accettato di portare il velo. Nessuno di noi è importante per loro». Alizadeh ha poi criticato «l’ipocrisia, la menzogna, l’ingiustizia» del sistema politico iraniano, aggiungendo di «non volere altro al mondo che praticare il taekwondo, la sicurezza e una vita sana».
Dopo avere vissuto nei Paesi Bassi e gareggiato a Tokyo nell’allora appena nata squadra olimpica dei rifugiati, l’atleta iraniana si è trasferita poi in Bulgaria per allenarsi con l’ex campione iraniano Farzad Zolghadri. Nell’aprile scorso Alizadeh ha preso la nazionalità bulgara, a giugno ha vinto i campionati europei con i nuovi colori e qualche giorno fa ha conquistato una medaglia olimpica gareggiando per la Bulgaria ai Giochi di Parigi.

La sua ex connazionale Nahid Kiyani, vincitrice dell’argento gareggiando per l’Iran, quindi velata, durante la premiazione si è avvicinata a Kimia Alizadeh e le due ragazze sono rimaste abbracciate per sei lunghi secondi, venendo immediatamente censurate dalla tv iraniana.
Un’altra atleta che ha cambiato colori da un’Olimpiade all’altra è la velocista bielorussa Krystsina Tsimanouskaya, che dopo la sua opposizione al regime di Lukashenko e la clamorosa lite con le autorità sportive del suo Paese a Tokio 2021, a Parigi ha gareggiato per la Polonia.Alla vigilia dei 200 m, il 1° agosto 2021 Tsimanouskaya è riuscita a evitare il rimpatrio forzato nel suo Paese dopo aver criticato sui social media alcuni allenatori della sua delegazione. L'atleta contestava il fatto di partecipare alla staffetta 4x400 m, che non è la sua specialità, perché alcuni membri della squadra non avevano effettuato sufficienti test antidoping. Dopo aver ricevuto l'ordine di tornare in Bielorussia, la giovane si era rifugiata nell'ambasciata polacca a Tokyo prima di potere partire per Varsavia. Krystsina Tsimanouskaya è stata una delle oltre 2.000 personalità sportive bielorusse a firmare una lettera aperta per chiedere nuove elezioni dopo le manifestazioni e la repressione del dittatore Lukashenko.
Nell'agosto del 2023, World Athletics, la federazione internazionale dell'atletica, le ha permesso di gareggiare con i colori della Polonia ai mondiali di Budapest e anche a Parigi la velocista bielorussa ormai naturalizzata polacca ha corso per la Polonia. «Parigi era il mio obiettivo, e i sogni talvolta si avverano», ha dichiarato all'Afp durante un'intervista nel villaggio olimpico pochi giorni prima delle gare, dove ha corso nei 200 metri e nella staffetta 4x100 senza conquistare medaglie. L'atleta ha ricevuto minacce online dalla Bielorussia ed è stata scortata per mesi. La sicurezza resta una preoccupazione, e Tsimanouskaya preferisce rimanere il più possibile all'interno del Villaggio olimpico, sperando di evitare i funzionari e gli atleti bielorussi che gareggiano a Parigi in regime di neutralità, a causa del sostegno di Minsk alla Russia e all’invasione dell’Ucraina.


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Alysha Newman ha conquistato la medaglia di bronzo per il Canada nel salto con l’asta. Tuttavia, è finita nei titoli per un altro motivo.


Dopo essersi classificata al terzo posto nel salto con l’asta e diventare la prima medagliata in questo sport per il Canada in 112 anni, Newman ha festeggiato il suo successo twerking davanti al pubblico allo Stade de France di Parigi.
Il suo salto ha raggiunto un’altezza di 4,85 metri, stabilendo un record nazionale nel processo, un risultato particolarmente significativo per Newman dato che non era riuscita a qualificarsi per la finale nelle due precedenti Olimpiadi, Rio 2016 e Tokyo 2020.La sua celebrazione è iniziata ancor prima di atterrare, mentre correva estasiata prima di fermarsi per regalare al pubblico una danza. Oltre ai suoi successi sportivi, l’atleta produce anche contenuti per adulti per un sito in abbonamento.




Foto e video: Instagram @alyshanewman e X @cryptostonk2. Questo contenuto è stato creato con l’aiuto dell’IA e revisionato dal team editoriale.The post Atleta canadese vince la medaglia di bronzo e diventa virale per la celebrazione audace appeared first on Instafamosos.