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L’amore proibito di Giarre che cambiò l'Italia

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 San valentino  non è solo amore  etero  .  ecco   dalla  rete una storia  omoisessuale  che  cambio  la concezione dell'amore  non etero catalizzando l'attenzione sulla lotta per i diritti LGBTQ in Italia. E già perché il delitto d’onore, che noi associamo aggi ad altre latitudini – come la Cecenia, per esempio – è una pratica barbara che conosciamo bene anche in Italia dove si dovette attendere fino al 5 agosto 1981 per abrogare definitivamente le disposizioni del codice penale che prevedevano delle circostanze attenuanti per la commissione di un delitto perpetrato al fine di salvaguardare l'onore. La testimonianza toccante dell’amico Paolo Patanè è un elemento fondamentale del documentario: con la sua eleganza e profonda sensibilità, Patanè trasmette tutta la sua passione per un’obiettivo inseguito da decenni: restituire dignità e visibilità a Giorgio e Toni.  Mentre i toccanti e dolenti ricordi della sorella e della nipote di Antonio, trasmettono tutta l’assurdità e il

40 anni fa #AlfredinoRampi, il bimbo che non salvammo Di © Daniela Tuscano

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Ci sono eventi del passato per i quali ciascuno può dire: «Mi ricordo dov’ero e cosa facevo quando è successo». Che so, le Torri Gemelle nel 2001. Poi ci sono luoghi che evocano un fatto, lo descrivono compiutamente al solo citarli, e quindi a renderli emozionanti anche a chi anagraficamente non c'era a come per esempio Caporetto. Infine ci sono nomi capaci di riacutizzare un dolore. Vermicino da quello che leggo in questo articolo di dell'utente Daniela Tuscano che trovate sotto è tutte e tre queste cose insieme. Avevo quasi 17 anni quando Alfredino Rampi scivolò in quel maledetto pozzo artesiano nelle campagne di Roma, per non tornare mai più. Incollata come tutta l'Italia davanti allo schermo a snocciolare i minuti, a chiedermi cosa mai ci volesse a estrarre un pischello così esile, eppure quello sgusciava via, sempre più in basso, nell'umidore maligno che lo ghermiva senza pietà. Quando poi rinvenne, ormai esanime, ricordava uno di quegli inse