Rimango basito leggendo questa news tratta da http://www.huffingtonpost.it/. E mi chiedo ( domanda destinata a rimanere senza risposta , visto l'ovvietà d'essa ) riflettendo su questa frase : << ma come parla , le parole sono importanti >> ( onde ad evitare di ripetere il video già inserito in altri post , evito di rimettere per l'ennesima volta rimando qui chi vuole vederlo\ rivederlo, mi limito ad una foto , a destra , estrapolata dalla stesso url del video ) di Palombella rossa di Nanni Moretti , come da titolo , ma perchè il potere s'incazza per questioni di lana caprina e non per cose serie come quello di cui si dibatteva in quel vertice .Ma ora bado alle ciancie ed ecco la news . A voi giudizio in merito e decidere da che parte stare se da quella del prete o dei cialtroni che anzichè badare al contenuto ( la denuncia dei rifiuti ) badano alle quinsquille formali ( l'aver chiamato signora invece prefetto la persona interessata )
Fuori di sé dalla rabbia perché invece di "prefetto" è stato usato il termine "signora". Poco importa se il "colpevole" è un prete, nello specifico Don Maurizio Patriciello, sacerdote di Caivano noto per il suo impegno contro i rifiuti tossici. Questo video è stato girato durante un vertice in prefettura a Napoli.
il vertice in questione |
A perdere la pazienza è il prefetto di Napoli Andrea De Martino. Il parroco prende la parola per raccontare della condizione di assoluto allarme delle terre dell'hinterland partenopeo e casertano infestate da roghi tossici. E lo fa rivolgendosi al prefetto di Napoli De Martino e all'omologo di Caserta, Carmela Pagano. Commette però una piccola svista: chiama "signora" la dottoressa Pagano e non "prefetto" come vorrebbe il bon ton istituzionale.
De Martino va su tutte le furie e si lascia andare a qualcosa di simile a una crisi isterica. ( vedere video sopra ) "Lei chiamerebbe mai "signore" un sindaco? Dov'è il rispetto per le istituzioni? Dove??". Poi, nella foga, il prefetto scivola sull'italiano: "Se io la chiamarei 'signore' invece di reverendo, lei che direbbe?».Il povero Don Maurizio resta basito, poi si scusa: "Non era mia intenzione mancare di rispetto" e prosegue il suo discorso sull'aumento dei tumori e sulle esalazioni da diossina. Nel corso del piccolo diverbio - ripreso con un cellulare - il commento più efficace arriva dal pubblico: "Signori si nasce" dice un esponente del comitato anti-roghi all'indirizzo del prefetto inferocito.