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Franco Dente A Berchidda ha imparato a intrecciare dall’anziano padre. Dopo 41 anni in Germania è tornato nel suo paese, a berchidda , e tiene viva la tradizione

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da la  nuova  sardegna  del 2\3\2024  A Berchidda ha imparato a intrecciare dall’anziano padre. Dopo 41 anni in Germania è tornato nel suo paese e tiene viva la tradizione Inviata a Berchidda   Le mani esperte si muovono con grazia mentre tessono fili di salice, olivastro, canna. La campagna di Berchidda è la silenziosa quinta naturale che  Franco Dente  sceglie per creare i suoi cestini. Tradizionali ma con un tocco personale sul manico. Il cinguettio degli uccelli, interrotto solo dall’abbaiare di qualche cane, è la melodia che accompagna il lento movimento dell’intreccio.  Custode di un ritmo antico imparato dal padre, contadino e poeta, Franco mentre intreccia geometrie libera i pensieri negativi nell’aria. Una terapia dell’anima. A 64 anni, dopo 41 da emigrato in Germania, torna nella sua Berchidda e complice il lockdown da Covid, comincia a fare cestini con il padre, allora quasi centenario. I primi lavori sono imperfetti ma intrisi di passione. Li pubblica sul suo profilo Facebo

Da fan a liutaio di fiducia: la passione diventa un lavoro Stefano Mura 36 anni, algherese, realizza le chitarre per le band death metal «I miei idoli sono diventati clienti e sul palco suonano con i miei strumenti»

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  Quando aveva dieci anni e andava alle sue prime lezioni di chitarra, cercando di imitare le band metal che vedeva in televisione all’una di notte, mai avrebbe immaginato che quelli che erano diventati i suoi idoli, un giorno, sarebbero andati nel suo laboratorio di Sassari e avrebbero usato le chitarre create con le sue stesse mani. Stefano Mura, algherese di 36 anni, quando ha iniziato a costruire la sua prima chitarra, non conosceva neppure il termine liutaio. Poi, studiando su libri ordinati dagli Stati Uniti, facendo le prime ricerche su Internet ai tempi della scuola, e infine facendo tantissima pratica, quell’idea folle di costruire chitarre è diventata il suo mestiere, il lavoro di una vita. Il grande passo Stefano lo ha fatto tredici anni fa: per liberare la sua cameretta invasa dagli strumenti musicali degli amici, da mettere a punto, da riparare o da migliorare, l’apertura di un laboratorio all’inizio di viale Caprera, a pochi passi dal conservatorio di Sassari

Sul Pollino ho imparato a sopravvivere in Alaska., Petali che curano: il prezioso zafferano., Una vita per il flipper, 50 anni di passione vintage.,

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Sul Pollino ho imparato a sopravvivere in Alaska Ha trionfato in tutto il mondo nelle maratone estreme sui ghiacci.   come  riporta  quest  articolo di  http://www.abmreport.it/sport / TERRANOVA DEL POLLINO - La storia di Pasquale La Rocca è quella di un sognatore, innamorato della montagna, dalla quale è stato "generato", che lo ha portato a trionfare in un ambiente ostile e solitario per la maratona invernale tra le più difficili ed estreme che l'uomo possa affrontare.   E' lui il trionfatore della Iditasport, la ultramatarona tra le nevi dell'Alaska, sui sentieri della corsa per cani da slitta più famosa al mondo, la Iditarod. In solitaria per 160 miglia, oltre 257 chilometri, tra neve, ghiaccio e vento giorno e notte, a decine di gradi sotto lo zero, con gli sci ai piedi e trainando una slitta. Una impresa epica che lo sportivo di Terranova del Pollino ha compiuto tra laghi e fiumi ghiacciati, senza fermarsi se non poche ore per riscaldarsi, riposare e aliment

L'artigiano che produce gli skate per le dita: "I miei fingerboard richiesti in tutto il mondo

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I più ricorderanno quando qualche anno fa si potevano acquistare in edicola. E da lì è cominciata la passione di Giacomo Dionisio, 23enne di Bari, per i fingerboard, le tavole da skate in miniatura. Sì perché anziché le gambe, per provare trick e farle correre si usano le dita. E non è un passatempo ma una vera e propria disciplina: nelle altre regioni d’Italia si organizzano gare e raduni. Giacomo, però, oltre a esercitarsi insistentemente sulle rampe (anche queste su misura), i piccoli skate li produce  Un vero e proprio lavoro artigianale che porta avanti nel laboratorio di falegnameria allestito a Spazio 13, nel quartiere Libertà: realizza in particolare due pezzi, sia la tavola vera e propria in legno, pure decorata, sia le ruote. E vengono venduti, eccome: le richieste, online, arrivano persino da Usa e Australia. Il prossimo passo per il giovane barese è assemblarli e vendere il set completo, con il truck (la struttura in metallo che unisce ruote e tavole). Attualmente, una t

Tra i robot di Mutonia nella comune steampunk ., La realtà aumentata a scuola non è virtuale

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  adesso anche l'occidente  ed  il nord   del mondo    si  moltiplicano  le  iniziative  di creazioni   dagli scarti   e di  riciclo Vivere riciclando i rifiuti? Trasformare in arte quello che la società chiama scarti? A Mutonia si può. "Qui diamo al rifiuto una seconda vita fino a farlo diventare opera d'arte". Siamo in Romagna, a pochi passi da Rimini, nella ridente Santarcangelo di Romagna, dove 30 anni fa arrivò la Mutoid Waste company, fondata a Londra nel 1986 e formata da un gruppo di ragazzi che sembravano usciti dalla serie distopica Mad Max. Riciclatori, ma anche artisti ecclettici e autori di fortunati spettacoli itineranti. Dopo il bando imposto dalla Tatcher in Inghilterra parte della compagnia, per sua natura nomade, decise di stabilirsi in Italia. "Riciclare i rifiuti non è soltanto una scelta ecologica, le auto non durano solo tre anni, la nostra è una scelta critica contro la società del consumismo votata al capitale" ------- Un mondo fantas

Ostuni, l'albero di Natale di 12 metri è fatto all'uncinetto: l'impresa di 50 nonne

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Chi lo dice  che  gli alberelli  di natale  debbano essere  solo  quelli  classici  sintetici o naturali  ?  Ostuni  .  Un lavoro di comunità nel quale ogni mattonella, ogni colore, ogni trama racconta una storia. Come quella di Nina, settantottenne che ha lavorato come magliaia e ha ripreso in mano ferri e gomitolo per  rinascere.   Filomena, settantenne con la passione per l’uncinetto, che ispirato il progetto. Maria, ex bracciante agricola che a 67 anni si è avvicinata per la prima volta al lavoro a maglia. Con una cinquantina di signore, ma anche giovani, nel centro per anziani Il filo d’Arianna di Ostuni, gestito dall’associazione Le radici del Sud, hanno dato vita a un’impresa: realizzare un albero di Natale all’uncinetto alto 12 metri, nel giro di due mesi. Probabilmente un record almeno italiano. Così da ottobre hanno lavorato incessantemente per riuscirci. “Per forza”, aveva sottolineato Maria. E ora quell’albero è lì, in piazza Italia, dove tutti possono ammirarlo in tutta la

Il fabbro-musicista che ama i Beatles e i Rolling Stones «In laboratorio le mie passioni: jam session tra morse e saldatrici»

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    da  https://www.unionesarda.it/carta/ Nel cuore della Marina, in via Dettori, spunta il laboratorio di Giovanni Polla, uno degli ultimi fabbri rimasti a Cagliari. Infanzia trascorsa a Laconi sino ai 12 anni, da trent'anni è uno dei volti riconoscibili del rione anche perché è un musicista. Il suo laboratorio è illuminato da una luce fioca, contraddistinto da due archi a mattoni e in pietra, oltre che da un soffitto in legno costituito da tronchi di zinnibiri. Tutto parla del suo mestiere e al suo interno sembra che il tempo si sia fermato: trapani a colonna, ercoline per piegare i tubi, piegatrici per le lamiere, troncatrici, saldatrici a filo continuo, forgia a propano, pinze, punzonatrici, forbici, taglia tubi, morsetti, soffietti sono alcuni dei macchinari che usa giornalmente per le sue creazioni. «Per me il fabbro non è mai stato solo una professione ma una passione ereditata da mio nonno Efisio che mi regalò il suo martello che ancora conservo, il primo da me usato, un c

Le sentinelle dei maremoti che controllano le coste , Gli ultimi maestri d'ascia nella terra di Verga ed altre storie

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canzoni consigliate la storia - Francesco de Gregori V iva l'Italia - Francesco de Gregori aveva ragione il poeta lo so che un termine improprio per definire un cantante , un canta autore in questo caso , nonostante l'origine comune ovvero la letteratura , un poeta . Ma certi versi eccome se fossero poesia . Infatti esso dice un una sua famosa ancora oggi canzone : << [.. .] E poi la gente, perché è la gente che fa la storia\ Quando si tratta di scegliere e di andare \Te la ritrovi tutta con gli occhi aperti\Che sanno benissimo cosa fare[ ...] >> Ecco quindi che l'italia ( è ancora sua la seconda canzone della play list d'oggi ) è piena di storie di gente che resiste e lotta , che non s'omologa , cerca di coesistere ed convivere con l'ambiente e non solo . Ecco cosa ho trovato questa settimana in giro per la rete Le sentinelle dei mar

Luciana satta tempiesi manni e minori

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forme poetiche di resistenza a questa società che va troppo di fretta !! le creazioni di Marta Nadile

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dall'amica https://www.facebook.com/giulia.acerba In un angolo splendido e nascosto di Genova, c'è una donna splendida che con le sue mani crea delle meraviglie! Vi consiglio di visitare il suo laboratorio perché è veramente una delle forme più poetiche di resistenza a questa società che va troppo di fretta!!!             poiché fab non me lo fa incorporare lo trovate qui  https: //www.facebook.com/lagiuggiola.genova/videos/5293876070683627     ma  trovate  sora  a destra  una  siua  crerazione  estrapolata  dal video in  questione

riflessioni sull cambio d'orario da legale a solare ed Adrian Rodriguez Cozzani Artista, artigiano e un po’ filosofo: l’ultimo costruttore di clessidre

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In sottofondo  " Un altro giorno è andato - Francesco Guccini  Dovrei lasciare perdere  , ma non ne posso più   di  stare zitto  o mandare  a  fncl  , chji i dice  perch+ metto   la musica  nei miei  post  .Ecco la risposta  : <<. Senza la musica che lo accompagna il tempo è solo sfilza di scadenze e date entro cui vsanno pagate le bollette . >>    Frank Vincent Zappa ( 1940 –1993) Un ultima  precisazione    primsa  d'iniziare  : il post   d'oggi  èdeliberamente  tratto ed  rielaborato   da   http://www.topolino.it/archivio-post/topo-3231/   Adesso  andiamo ad iniziae   . Mi piacerebbe che il tempo scorresse lento come la polvere nella clessidra - che poi è sempre lo stesso tempo ma lì, osservandolo, sembra andare alla velocità giusta, nella clessidra il tempo sembra prendersi... il giusto tempo  - e invece, siamo già incredibilmente arrivati al "cambio dell'ora": il 29 ottobre infatti si torna a que

GLI ANTICHI MESTIERI Palleddu Calaresu, il signore delle lame L’artigiano che nella sua fucina di Pozzomaggiore crea “resolzas” di pregio, seguendo i dettami della tradizione

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la  news  sulla  nuova  d'ieri la mostra La resolza di Pattada Se lavorare il ferro diventa arte raffinata Presentata la biennale del coltello Tra le iniziative collaterali S'Iscola de su trabagliu in programma da domani a domenica di Fabio Canessa  ALGHERO Presentare una mostra di coltelli in un aeroporto, luogo dove giustamente è massima l’attenzione alla sicurezza, può apparire strano. Ma quei coltelli non sono semplici utensili e possibili armi, sono opere d’arte. Gioielli che hanno reso un piccolo paese della Sardegna - Pattada - famoso nel mondo.  Così lo scalo di Alghero, una delle porte dell’isola, diventa la prima vetrina per sa resolza, il coltello a serramanico che da strumento indispensabile della vita quotidiana del mondo agro-pastorale è diventato un oggetto simbolo dell’abilità dei fabbri (frailalzos) nella lavorazione delle lame e nella finitura sui manici. Ieri, nell’ufficio turistico dell’area arrivi dell'aeroporto di Alghero, è