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Peppino Valarioti Il racconto di Carmela e l’amore che la ’ndrangheta non ha ucciso
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Giuseppe Scano
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Il Fatto Quotidiano 25 Mar 2024 NANDO DALLA CHIESA Lo so, avete ragione. Ne è passato ormai di tempo dalla giornata della memoria “delle vittime innocenti di mafia”. Era giovedì scorso. Roba ormai stravecchia per i quotidiani. Il fatto è che il 21 di marzo porta con sé ogni anno centinaia di piccole storie sconosciute, autentiche pepite che, come per una legge di gravità, sfuggono all’occhio dei mezzi di informazione; e che sono in grado invece di suscitare l’attenzione di “non giornalisti” come il sottoscritto. Così fra le tante possibili dei giorni scorsi ce n’è una che mi si è ficcata nella memoria e proprio non se ne vuole andare, anche se è vecchia, addirittura di mercoledì pomeriggio. Ed è quella raccontata da una donna del Sud con la quale non ho mai parlato ma a cui ho voluto istintivamente bene. Si chiama Carmela, Carmela Ferro. È stata lei ad aprire il seminario pomeridiano di Libera riservato ai familiari delle vittime. Una grande esperienza di
Dona un rene al figlio 20enne nel giorno della Festa del papà: la storia di Cristian e Leonardo
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Giuseppe Scano
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emozionante storia di Cristian Baruzzo che dona un rene al figlio Leonardo, di 20 anni. Succede ad Albiano Magra, in provincia di Massa-Carrara. Nel giorno della festa del papà, Cristian ha donato un rene a Leonardo, nato con una insufficienza renale cronica. La mamma: “L’augurio più grande va a un super papà oggi, un grande guerriero come suo figlio”. ” L’operazione chirurgica Festa del papà particolare per Cristian Baruzzo, che oggi, martedì 19 marzo, si sta facendo operare all’ospedale Cisanello di Pisa. Sta donando un rene al figlio Leonardo, ventenne, nato con una grave insufficienza renale. Per via di questa malattia, il figlio ha dovuto subire vari interventi. Nel frattempo, comunque, il giovane ha avuto una vita normale, che l’ha portato a diplomarsi e fare sport come tanti. Due anni fa, però, un blocco renale ha reso necessario il trapianto. È iniziato così il lungo percorso verso l’intervento, intrapreso insieme ai genitori, che si sono sottoposti a tutti gli accertamenti de
padri di Daniela Tuscano
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Giuseppe Scano
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Oggi si commemorano le vittime del #covid19 . La ricorrenza è nazionale, ma nessuno la simboleggia meglio di Jihad, il giovane #palestinese che ogni giorno si arrampicava sulla parete dell'ospedale dov'era ricoverata sua madre Rasma Salama, per poterla vegliare da lontano. In molti siamo stati Jihad, o avremmo voluto esserlo. Molti hanno salutato i propri cari solo dietro un vetro. Altri non hanno avuto nemmeno questa possibilità. Da allora sono trascorsi quattro anni. Rasma nel frattempo è deceduta, di Jihad abbiamo perso le tracce, ma la #Palestina sanguina più che mai; e il mondo intero trema sotto l'incubo di una #guerra , la #pandemia più devastante di tutte. Il «vaccino» in verità ci sarebbe. È il vaccino del #figlio , di chi sa di essere amato e a sua volta ama. Non esiste altro rimedio per le infermità che incontriamo o ci procuriamo. Oggi è anche una pagina cittadina, milanese, grigia Da #annidipiombo . Quegli anni non erano formidabili, ma #faustoejaio sì. F
Maria Chindamo data in pasto ai maiali, il fratello: “Non accettavano la sua relazione, cosa vogliamo ora”
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Giuseppe Scano
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. “In questa terra succede anche che un nonno canti filastrocche ai suoi nipoti e poi uccida la loro madre. La cultura della ‘ndrangheta infetta e si insinua in tante famiglie calabresi”. Sono parole forti quelle di Vincenzo Chindamo, il fratello di Maria, l’imprenditrice agricola di 42 anni, di Laureana di Borrello (Reggio Calabria), sequestrata e poi data in pasto ai maiali ancora viva. L’omicidio è datato 6 maggio 2016 e, da allora, Vincenzo non si è mai arreso pretendendo verità e giustizia. La ricostruzione del crudele omicidio Ad otto anni di distanza dal terribile omicidio, i giudici della Corte d’Assise di Catanzaro, da ieri sono chiamati ad accertare i motivi e le responsabilità dell’omicidio, avvenuto proprio davanti l’azienda agricola di Maria Chindamo. Le indagini della Procura distrettuale, scrive oggi il Corriere della Sera, hanno consegnato alla Corte il nome del probabile mandante e quello di colui che ne avrebbe occultato il cadavere. A decidere l’eliminazione della do
lo sterco del diavolo...ehm...il denaro non ha confini etnici Rapina choc in un gioielleria di Brescia: il leader della banda è un fotomodello frequentatore delle passerelle milanesi
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Giuseppe Scano
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Oltre a titolo del post penso che , lo stesso vale pe r tutti a prescindere dall'appartenenenza etnica , che chi tropo vuole nulla stringe . Capisco e posso comprendere , ma non giustifico , che tu venga in italia ed delinqui per vivere . Ma quando : non sei sfruttato cioè devi pagare i il debito a chi ha fatto venire , non hai lavoro , ecc . ma hai un lavoro che ti permette di vivere dignitosamente o anche bene come il caso in questione allora sei una 💩 da https://www.msn.com/it-it/channel/source/Leggo/ Sono stati arrestati tre rapinatori ritenuti responsabili di due rapine violente e a mano armata avvenute a Brescia in un compro oro di via Orzinuovi a inizio gennaio e all'interno di una gioielleria sotto i portici in pieno centro di due settimane fa. Il leader della banda criminale è un fotomodello di 22 anni di origini senegalesi, che ha sfilato sulle passerelle milanesi per i più grandi march
[ i Nuovi Italiani ] IL giorno in cui ho smesso di essere invisibile la storia di Danielle Madam
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Giuseppe Scano
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La solitudine, la rabbia, le giornate passate fuori dalla classe, seduta in corridoio. E poi un professore si ferma: «Vieni in palestra con me». Inizia così la carriera di lanciatrice del peso di Danielle Madam, ma soprattutto inizia così la sua nuova vita, quella in cui si vuole bene di Mario Calabresi Ci sono persone che ci restano nella testa e continuano a venirci in mente anche se le abbiamo incontrate una sola volta. A fare la differenza è una frase o un’immagine che si impiglia nei nostri pensieri. L’immagine che non ho dimenticato è quella di una ragazzina infelice e irrequieta che passa le sue giornate seduta nel corridoio della scuola, vicino al calorifero, a guardare dalla finestra. Gli insegnanti la mandano regolarmente fuori dalla classe perché non segue e disturba. Nessuno di quelli che passano si cura di lei, che si sente incompresa e invisibile. Finché un uomo non si ferma: è il professore di educazione fisica. Le
Franco Dente A Berchidda ha imparato a intrecciare dall’anziano padre. Dopo 41 anni in Germania è tornato nel suo paese, a berchidda , e tiene viva la tradizione
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Giuseppe Scano
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da la nuova sardegna del 2\3\2024 A Berchidda ha imparato a intrecciare dall’anziano padre. Dopo 41 anni in Germania è tornato nel suo paese e tiene viva la tradizione Inviata a Berchidda Le mani esperte si muovono con grazia mentre tessono fili di salice, olivastro, canna. La campagna di Berchidda è la silenziosa quinta naturale che Franco Dente sceglie per creare i suoi cestini. Tradizionali ma con un tocco personale sul manico. Il cinguettio degli uccelli, interrotto solo dall’abbaiare di qualche cane, è la melodia che accompagna il lento movimento dell’intreccio. Custode di un ritmo antico imparato dal padre, contadino e poeta, Franco mentre intreccia geometrie libera i pensieri negativi nell’aria. Una terapia dell’anima. A 64 anni, dopo 41 da emigrato in Germania, torna nella sua Berchidda e complice il lockdown da Covid, comincia a fare cestini con il padre, allora quasi centenario. I primi lavori sono imperfetti ma intrisi di passione. Li pubblica sul suo profilo Facebo
vannacci , naufragio di cutro ,ritrovare sua madre nelle foto e nell'assistere gli altri dopo la morte della figlia per tumore i casi di Moira ricci e Eleonora Galia che dopo la morte della figlia aiuta bambini malati , cortei pro palestina ed altre piccole storie
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Giuseppe Scano
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Vanacci indagato per le spese x Mosca. Salvini lo candida lo stesso ed in suoi fans lo difendono :<< g iustizia ad orologeria >> .Ora le accuse sono partite dalla difessa , ministro a orologeria anch'esso ? ------ ciascuno di noi ha un suo modo di elaborare il lutto della perdita del proprio familiare . I casi di della a fotografa Moira Ricci e della perdita della madre . Moira ha iniziato a “inserirsi” nelle foto dell’album di famiglia in cui non c’era., e quello di Maria Eleonora Teresa Galia , 53 anni, nomnata Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, per "la tenacia e la costanza con la quale, nel ricordo della figlia, aiuta i bambini malati rallegrandoli con giocattoli e finanziando investimenti nelle strutture ospedaliere che li ospitano". Continua con tenacia ad esaudire il desiderio della figlia Giulia che prima di morire ha chiesto di donare giocattoli e di aiutare i bambini meno fortunati di lei. fon