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Come si possono comprendere i fatti che commemorano? È possibile spiegarli astraendoli dal loro contesto e osservandoli con la sola lente delle “vittime ?

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Dopo   il  post    sul  27 gennaio  (  olocausto  \  shoa  )    e i  due  (  I   II   )   :  sul  10  febbraio  (  foibe  ed  esodo  Istriano )   ,  cioè le  due   giornate     sulla  memoria  \  ricordo     ecco  a mente fredda   una  mia     riflessione   su     questo  secondo   evento   Ogni volta  che   amici     che :   non  s'ineressano  di storia e  di politica   ,    che sento   o leggo   delle  foibe  e  dell'esodo o  d'altre  stragi  e  genocidi  mi  chiedo nnostante sappia già  in partenza che è una illusione se  sarebbe possibile comprendere le uccisioni e le violenze  sia quelle precedenti  degli italiani  sugli slavi  e   poi  d'essi      sugli   italiani nell’autunno 1943 e della primavera-estate 1945, e così il lungo esodo degli istriano-dalmati verso l’Italia nel secondo dopoguerra, senza considerare il contesto  ed  le  cause  in cui avvennero e  che  sono  all'origine   ? Si possono astrarre dei fatti dalla storia? A mio avviso  Il Giorno ( orma

pur di replicare alle ovvietà san remesi si dimenticano del loro cavallo di battaglia che sono le foibe ed l'esodo

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 .....  ed    a parlarne    in prima  pagina  è un giornale  della sinistra  comunista  .    e poi fanno   pressioni  sul " povero " Amadeus  perchè    modifica    in corsa la  scaletta    pur  di  parlare  di  foibe   ed  esodo   e  rimediare   alle  figure  ....  barbine   e  non scontentare  le  associazioni degli esuli  \ profughi  Istriani   per aver lasciato sui media la prima pagina alla sinistra  comunista.    e  con questo   post     concludo la mia rassegna  del giorno del  ricordo  o   10  febbraio  al prossimo  anno   P.s Vado a vedermi il documentario di rai tre sul giorno del ricordo .Sperando che non deluda come il kossal propagandistico Red lander occasione sprecata per ricordare eventi così drammatici senza fare propaganda e strumentalizzazioni

piuttosto che fare celebrazioni grottesche come a torino è meglio abolire la giornata istituzionale del 10 febbraio - giorno del ricordo

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L'immagine qui a sinistra ha provocato un ,secondo https://www.lastampa.it/torino/ 31 gennaio 2022 << Temporale politico in vista della Giorno del Ricordo, che si terrà il prossimo 10 febbraio, istituito nel 2004 per ricordare la vicenda dell'esodo giuliano-dalmata. Il tutto dopo che la Regione Piemonte, per l'occasione, ha pubblicato un manifestino di dubbio gusto. [... ]  anto che il capogruppo di Luv parla di «una locandina che ha l’aspetto di un manifesto di propaganda nazista >>  qui l'articolo completo  . Tale locandona   èin realtà una  vignetta  estrapolata  e   decontestualizzata  del  fumetto  Anime in transito di   Vanni Spagnoli  uscito  nel 2021 per  Youcanprint; Pagine 52; ISBN 9791220314008   che  potete  trovare    :  sotto  a  destra la copertina  il fumetto per  chi vìfosse  interessato lo può  trovare    in pdf  su  http://www.anonimafumetti.org/   più precisamente  qui   oppure  se  volesse    approfondire   e con backstage 

togliamo il 10 febbraio al negazionismo e alla verità a senso unico imposta dallo stato e dalla destra e dalla sinistra negazionista.

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Ci sono macchie nere nella storia di ogni civiltà. Nascoste, ignorate o mascherate grazie a narrazioni di comodo, sono il conto con il passato che non abbiamo mai voluto fare. Quel conto è arrivato.   Dopo la settimana della memoria  adesso si avvicina   la settimana  del    giorno del ricordo  , la differenza tra patriottismo e nazionalismo  (  da me  riportato   qui   ) ben spiegata   dal politologo Maurizio Viroli nel libro    NAZIONALISTI E PATRIOTI  che  ricostruisce le ragioni della tentazione illiberale che sta attraversano il nostro Paese in un malsano e disgustoso sentimento nazionalista mai o falsamente patriottico  ) , mostra il suo solco profondo tra l'affetto verso il proprio territorio e l'amore malato per esso con l'odio per tutto ciò che è straniero A noi uomini liberi   spetta ricordare il passato  , in questo caso  il 10 febbraio ,  a  360   gradi     ricordare   tutti i morti a causa da parte dei carnefici nazionalisti, prima  fascisti e poi  comuni

Aboliamo le settimane celebrative del 27 gennaio e 10 febbraio. La memoria non si impone per decreto

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  A   freddo  e senza giri di parole ora,   finita  l'ubriacatura retorico \  celebrativa   e  di strumentalismo  nella    2°   data  , lo posso dire ufficialmente per  me  le  giornate  ora diventate  settimane   del   27  gennaio  e   del  10  febbraio   e a tutte le altre  occasioni di rammemorazione e commemoraz ione collettiva calata dall'alto, artificiale, imposta, andrebbero  abolite  .  Si tratta di una proposta che potrà scioccare qualcuno ma  purtroppo  è meglio così  visto che  in tali celebrazioni si    ricorda  sempre  solo  a metà  e parzialmente  . Ad  esempio  , come  dimostra  il video  sotto , ricordiamo il  fascismo  (ed  il nazismo )   , ma  omettiamo   come  esso   sia  contiguo nelle    nostre istituzioni   repubblicane     cosi  come    ricordiamo    giustamente   le  foibe , l'esodo    ma  in maniera    strumentale lo dice  persino un rossobruno    come Fusaro    mettendo sullo stesso piano o peggio in secondo piano

smontiamo la leggenda che vede le foibe uguali alla shoah e quello della pulizia etnica delle foibe

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Dopo    aver   smontato l'anno scorso  (  qui il post   ) nonostante le accuse ( che  mi scivolano  via )  di  negazionismo    \  revisionismo   su  tale  evento \i  ovvero  il mito \ leggenda  urbana   del   silenzio  sulle  foibe e sull'esodo  delle popolazioni  italiane    de confine  orientale  ,  quest'anno proverò  a  smontare     altri due molto diffusi  : 1)    quello  della pulizia  etnica   2) quella   della nostra shoah  . Quale  prende  in esame per  primo  ?  Iniziamo dall'ultimo   che poi  è anche il più  grave  . Esso è come  gettare  benzina  sul  fuoco  ed  una delle  cause   (  vedere i miei precedenti post  I II   ) del  perchè  ancora  oggi    a  distanza    di quasi 80  anni   da  tali eventi  essi  siano  ancora  una ferita  aperta ed  non si  può  parlare    di memoria  condivisa  \  pacificazione  ed  di    come  ogni  volta  che  se  ne parla   e  si celebra  il  giorno  \  settimana  del ricordo   ,  come  giustamente  dovrebbe far notare   s