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Visualizzazione dei post da maggio, 2022

Lo stazzo tra passato e futuro da casa-azienda a villa di lusso

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nuova sardegna  31 MAGGIO 2022 Lo stazzo tra passato e futuro da casa-azienda a villa di lusso La trasformazione del territorio sarà il tema di un seminario itinerante in Gallura Focus sulle antiche abitazioni che oggi spesso diventano residenze con piscina DI @MARCOBITTAU  La città-natura non è una chimera inarrivabile, piuttosto una pulsante realtà in divenire, punto di arrivo di un processo di trasformazione territoriale che guarda oltre la città e oltre la campagna per dettare le regole del “Riabitare il territorio”. Riflettendo sull’esperienza della civiltà degli stazzi nell’Alta Gallura – cosa erano e cosa sono diventati – l’argomento è l’oggetto di un importante convegno itinerante tra boschi, aziende, musei d’arte ed etnografici galluresi in programma dal 2 al 5 giugno a cura dell’Università di Sassari - Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero. Il titolo è “Oltre la città e la campagna verso un’inedita città-natura: riabitare il territorio”, a cura di Lid

"Duos, tres, batoro": Sa Murra ritorna

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Leggi anche https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/05/ludus-in-fabula-rivivere-il-passato.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2022/05/il-paese-dei-giochi-senza-eta-una.html Oltre i giochi "fisici " recenti e antichi vedere post sopra un altro gioco " manuale " sta ritornando in auge  ed  quello della  Morra  un  gioco   tradizionale  molto popolare in  Italia , in particolare nelle regioni che si affacciano sul Mediterraneo. per  saperne di più Approfondimenti la morra in Sardegna Morra - Wikipedia  la  nuuova  sardegna   30 MAGGIO 2022 DI MANOLO CATTARI   "Duos, tres, batoro": Sa Murra ritorna La gara sta vivendo una nuova primavera non solo in Sardegna ma anche in Francia e Catalogna. Oggi è possibile sfidare un robot o giocarci con un'app «Mio figlio giocando a Sa Murra è diventato molto più sicuro di sé ed estroverso» così Fabrizio Vella, fondatore dell’associazione “Sociu po su jocu de sa Murra” racconta con le par

Le troppe straordinarie “coincidenze” nella storia del professore laureato al posto del suo omonimo e Roma, opera senza la laurea e lascia il paziente invalido. Si è finto medico lavorando per 15 anni in ospedale

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di cosa stiamo parlando  Il prof che si è laureato con gli esami di un omonimo: «Non possono togliermi la cattedra» L’incredibile storia del prof che si laurea con gli esami di un omonimo: «Un errore dell’università» Le troppe straordinarie “coincidenze” nella storia del professore laureato al posto del suo omonimo 28 MAGGIO 2022 - 14:14 di OPEN Le coincidenze fanno parte della vita di tutti: pensi a una persona che non vedi da tanto tempo e un minuto dopo la incroci per strada, oppure vinci un viaggio a Tirana e scopri che la tua squadra del cuore giocherà proprio là la partita della stagione. Ma la vagonata di coincidenze grazie a cui il professor Sergio Barile , ordinario di economia e gestione delle imprese all’università La Sapienza di Roma, si è preso una seconda laurea in fisica supera qualsiasi immaginazione, e sarebbe troppo grossa per qualsiasi Guinness dei primati, oltre che improponibile per qualsiasi trattato di statistica. I fatti: Barile si è laureato in fisica un anno

violenza psicologica Obbliga i figli di 8 e 6 anni a rasarsi la testa: "Fatevi lo stemma della Juve". La moglie lo denuncia

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 ancheil fanatismo   calcistico    puo'essere l'antcamera  del femminicidio  o della violenza  di genere  ?   questa   storia  sembra  confermarlo  repubblica  22\5\2022 I due piccoli hanno protestato, disperati dal fatto che i compagni di scuola, tutti romanisti e laziali, li avrebbero presi in giro in maniera impietosa. La procura di Roma ha chiuso le indagini e l'uomo, 45enne, potrebbe essere rinviato a giudizio Maltratta e vessa moglie e figli al punto di obbligare i suoi bambini di otto e sei anni a seguirlo dal barbiere e a farsi disegnare sulla nuca rasata lo stemma della Juve. I due piccoli hanno protestato, disperati dal fatto che i compagni di scuola, tutti romanisti e laziali, li avrebbero presi in giro in maniera impietosa. È solo l'ultimo di una lunga serie di episodi dei quali si è reso protagonista il padre, un 45enne romano che è stato denunciato dalla moglie per maltrattamenti in famiglia. Il blitz dal barbiere risale al 2021. Secondo la versione della

da dove nascono le storie ? Cosa serve per scrivere una buona storia? Dove si trovano le idee migliori?

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La curiosità dei bambini non ha limiti, soprattutto quando si tratta d'indagare realtà molto distanti da loro. Per trasmettere la passione per i libri e per la lettura, sarebbe bellissimo se i bimbi, oltre a frequentare librerie e biblioteche con spazi a loro destinati e con libri di qualità, potessero incontrare, di tanto in tanto, chi quei libri li scrive e li illustra, chi li dà alla luce.Infatti   La prima  risposta  che  ho  dato  alla figlia  (  ha  15  anni  )  di mio cugino che  incuriosita dall'ultimo numero  di Dylan Dog  (  copertina  a sinistra  ) che innesta sulla vicenda principale una riflessione metanarrativa sul concetto di idea e una sorta di seduta di analisi leggera e brillante sul lavoro dello scrittore e sui meccanismi della scrittura è   : << Forse dalla primavera  ,  dai bei  sogni  , dai  fiori di pesco  e   di ciliegio , dalle passioni che ci  avvolgono  dall'amore     che   ci unisce  dal sangue  e dalla carne  >>( AntoAngelo Liori 

E' morto Rossini, il gatto turista., Ex angelo del fango dona 10 milioni alla Syracuse di Firenze

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E' morto Rossini, il gatto turista di Stella Cervasio Era un grande amore ma anche una relazione intellettuale. Il gatto Rossini, che Sergio Valentino, uno dei più valenti componenti del coro del San Carlo, portava ovunque con sè, in bicicletta, conosceva Napoli meglio degli umani e sapeva accompagnare il suo proprietario senza alcuna difficoltà. Rossini venne così chiamato nel momento del suo ritrovamento, piccolissimo, 8 anni fa: uno di quegli indiavolati micetti che hanno fatto nascere una categoria speciale di soccorritori degli animali, i "motoristi" capaci come nessuno di far uscire i gatti dagli chassis dove si nascondono per paura quando si perdono o vengono abbandonati da qualche dissennato. Rossini si era infilato nel "motore" (che poi motore non è mai, ma ci siamo capiti) di un'auto, in onore del creatore del "Barbiere", anche perché di Figaro ce n'è uno famoso, quello del Pinocchio Disney. E da allora Valentino e quel piccolo tigr

Il museo delle guerre che educa alla pace., Mollo tutto, per lavoro risolvo il cubo di Rubik ., A scuola di parkour per affrontare la paura

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A Trieste oggetti e immagini raccolti per testimoniare l'orrore dei conflitti. Un progetto che va avanti dal 1941: lo avviò un soldato. Morto in modo misterioso qui  la  sua  biografia  e  il  perchè della  sua  strana morte  . Il museo DIEGO DE HENRIQUEZ non è un museo "di guerra" comunemente inteso, ma il museo della società del Novecento in guerra con i suoi demoni e i suoi orrori, nel lungo e contrastato cammino verso una pace che si spera duratura.                         di Simone Modugno Dopo aver  parlato    di  giochi (   ludus  in  Tabula   Rivivere il passato attraverso i  giochi  , la storia  all'Archeologa    Monica Silvestri   e  all'artigiano Gualtiero  Tumolo    .,   il paese dei giochi senza età Una ludoteca, dove anziani e bambini giocano insieme.   )   ho scoperto  la  storia  di  Carolina Guidetti  Classe 1999 e originaria di Bologna (non è dato sapere esattamente quando sia nata), Carolina Guidetti è conosciuta come campionessa italiana de

1924, così nacque lo scudetto: un affare di cuore Un unicum a livello europeo ed il libro il mio nome è scudetto di Marco impiglia ed Annalena Tappenier la prima donna a lavorare in una cava di marmo

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da  il fatto quotidiano del 25\52022   Per più di 75 anni è stato rigorosamente a sinistra. Era così importante cucirlo sul cuore che in due occasioni – quando le divise non avevano né sponsor, né marchi, né nomi stampati – per non sloggiare lo stemma del club (anch’esso da inserire preferibilmente là dove si mette la mano sul cuore) si trovarono soluzioni innovative: nel 1969 la Fiorentina, fresca del suo secondo titolo, cucì accanto al tricolore un giglio viola a mo’ di fiocco; il Torino, nel 1976, campione per la settima volta, il toro rampante granata ce lo volle impresso sopra come un tatuaggio. Fu la Lazio, dopo il secondo titolo vinto nel 2000, a spostarlo a destra, imitata l’anno dopo dai cugini della Roma (ma nelle stracittadine, si sa, è meglio non abusare dei titoli di parentela) l’anno seguente dopo il terzo trionfo. Sarà la Juventus (36 titoli), a metà anni 2000, a spostarlo a centro casacca. Ed è lì che lo si è visto più spesso negli ultimi 15-20 anni sulle maglie biancon

peripezie in autobus di una donna al 8 mese di Ester Castano

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Ottavo mese di gravidanza da un paio di giorni. Scelgo di prendere la 92 (è un autobus, per chi non fosse di Milano) per andare a fare una visita medica invece della macchina. Nonostante tutto (ovvero: * affollamento nelle ore di punta * poche volte trovo posto seduta e aspetta e spera che la gente si alzi * gli anziani che se sono seduta - ho una pancia relativamente piccola, lasciamogli il beneficio del dubbio - mi guardano male * la gente viaggia senza mascherina anche se obbligatoria (ieri un tizio mi ha starnutito e tossito in faccia) * gli autobus vetusti quanto l’asfalto della circonvalla che qui lo dico qui lo nego se non partorisci tra una frenata e una buca dissestata puoi ritenerti fortunata * il biglietto del bus costa 2 euro anche per poche fermate, anche per una; il parcheggio - col benessere di arrivarci con l’aria condizionata - costa 2 euro. La spesa è uguale, ma l’ambiente ringrazia. E io all’ambiente ci tengo Nonostante tutto, dicevo, in città scelgo di muovermi con

Roma, "Gli abissi di una pena": così il detenuto Giuseppe Perrone si è laureato a Tor Vergata

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 Incuriosito  per il video che trovaste sotto ,  ho  cercato  ulteriori  approfondimenti  il post  ed  ccosa ho  trovato  Il riformista  23 Maggio 2022            Elena Del Mastro   È la prima volta che viene rilasciato un permesso per una discussione di laurea In carcere da 30 anni, Giuseppe si laurea nelle aule della Facoltà: la tesi dal titolo “Gli abissi della pena” Giuseppe Perrone da trent’anni in carcere, proprio nel giorno della strage di Capaci ottiene il permesso per discutere la sua tesi di laurea magistrale nel nostro Ateneo in Scienze della informazione, della comunicazione della editoria. È il momento della riconciliazione attraverso lo studio e la cultura. Questa è la parola chiave del lavoro di tesi.”. Così Fabio Pierangeli, associato di Letteratura italiana e Letteratura di viaggio contemporanea della Facoltà di Lettere a “Tor Vergata” ha raccontato la straordinaria storia di riscatto di un detenuto di Rebibbia che finalmente corona un sogno: la laurea. Giuseppe si lau

polemiche celebrative Trentennale stragi, il figlio del presidente Giordano che condannò i boss del maxi processo attacca: "Mio padre ignorato"

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A Repubblica denuncia: "Nel 2017 non è stato invitato, ma poi sono arrivate le scuse". E attacca: "La Fondazione Falcone gli ha mancato di rispetto" 24 MAGGIO 2022 ALLE 11:52  "Che il primo 23 maggio senza Alfonso Giordano non venga neanche ricordato, io non lo posso perdonare a nessuno”. C’è amarezza, se non rabbia nelle parole di Stefano Giordano, il figlio del giudice Alfonso, negli anni Ottanta l’unico magistrato ad accettare di presiedere la Corte d’assise del Maxiprocesso. Di fatto, l’uomo che ha messo la firma sulla condanna della Cupola di Cosa Nostra. Se n’è andato nel luglio scorso, a 91 anni “e io non riesco a capire come sia possibile che nessuno lo abbia ricordato né a me, né alla mia famiglia interessa a partecipare a fiere e passerelle, ma il lavoro di mio padre doveva essere ricordato” dice il figlio a Repubblica. Anche lui veste la toga, ma da avvocato che fra i suoi clienti annovera anche l’ex numero due del Sisde, Bruno Contrada. “Caro Papà,

CAPACI 1992-2022 LA MEMORIA È UTILE: NON PER IL POTERE, MA PER I CITTADINI CHE MERITANO LA VERITÀ

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leggi   anche   https://www.tpi.it/cronaca/buchi-indagini-strage-capaci-tracce-mai-seguire-20220519900778/ Ma  come di solito tu  sei molto puntuale , mi direte  ,  ed  in certi casi  anticipi     ma stavolta  arrivi tardi  . Vero  , ma  poiché  , Gli anniversari soprattutto  quelli come  questi  sono materia friabile e delicata. Essenziali nella costruzione e disciplina della memoria, eppure, e insieme, permeabili al rischio di trasformare la ritualità del ricordo in un simulacro. A maggior ragione quello   del  cratere di Capaci e sulla devastazione di via D'Amelio, acme della stagione stragista di Cosa nostra e punto di svolta della nostra storia repubblicana. Infatti    da  il fatto  quotidiano del  22\5\2022 A essere sinceri fino alla brutalità, dobbiamo ammettere che le commemorazioni per le stragi del 1992-’93 sono un rito stanco, ripetitivo, vuoto, noioso, inconcludente. Perché allora dedicare quattro pagine speciali del Fatto al 30° anniversario dell’assassinio di Giovanni