Visualizzazione post con etichetta ha trovato la sua strada. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ha trovato la sua strada. Mostra tutti i post

3.9.19

errori di quando si giudica a caldo anzichè a freddo . io e la vicenda del coming out a sua moglie e sua figlia chef Marco Bianchi



Il Figlio del re-Piero Marras
il vagabondo stanco - MCR

La prima    canzone  citata   ad inizio  post  , testimonia  la sofferenza  ed  anche il prezzo da pagare    di chi vuole  provare  a  fare  a meno  ( non vuol dire  con  questo non  tenerne conto anzi il contrario perchè  sia  che    le usi  acriticamente \ passivamente  sia  che  usi  criticamente   o tenti di rimuoverle   devi sempre   tenerne conto  se  vuoi sapere  chi sei  e dove  stai ed  andrai  andando  )  dell'eredità   e le esperienze  dei   tuoi  genitori  ed usare la tua   che  chi  ti costruisci   cadendo ed  rialzandomi   ,  sbagliando  e  imparando ,  creandoti ferite e cicatrici  ed  andando avanti con le .... perchè : << c'è un gioco da fare e una ruota che riparte E un vagabondo sa che deve andare avanti >>  (seconda  canzone  ) . 
Infatti  è  quello  che  mi  è    capito   oggi   quando   ho  commentato  cosi  su  fb 

non c'è nulla di male dell'omosessualità, ma perché non dirlo prima... Mi sa che la vera confusione c'è la ha lui.... Non si prende in giro una persona solo per egoismo personale o per paura del giudizio.... Ma soprattutto mettere al mondo un figlio nella menzogna..... Assolutamente non corretto.... Io non contesto affatto il suo genere sessuale, contesto l'onesta della persona

VANITYFAIR.ITMarco Bianchi: «La sera che ho detto a mia moglie "sono gay"»

Questo  è quello  quando   si  giudica   a caldo  ( cioè usando l'istinto )  e  non a freddo (  cioè  usando  la razionalità  . 

Ma  poi   leggendo   si le osservazioni,  in particolare  queste  due 

Mario Satta Caro Giuseppe, di fondo le tue parole sono giuste, ma ricordati che viviamo in una società, che inizia solo oggi a vedere la normalità in una condizione di apparente e ostracizzata diversità. Il primo muro, spesso, si trova in famiglia e nei contesti sociali in cui si vive. Non conosco il caso in questione, ma non generalizzerei le motivazioni di in comportamento che in ogni caso ferisce profondamente sempre qualcuno nel metterlo in atto o nel subirlo.
Quando il.Nostro Paese, riuscirà davvero a rendere quotidiano e "normale" (odio questo termine assolutamente relativo), ciò che per la nostra società indottrinata, appare "diverso" e da emarginare, il nostro Paese farà un grande balzo in avanti verso la CIVILTÀ.

  • Debora Bobo Demontis E magari pensare che per anni abbia combattuto con sé stesso e sofferto? Perché parli di prendere in giro? Giudicare sulle dinamiche interne ad una famiglia non mi pare mai saggio.
    2
  • Gianpi Veg Paolo Scolafurru Se hai letto l'articolo Giuseppe Scanolui ha detto che ad un certo punto l'amore per la moglie è diventato amicizia, dunque all'inizio era amore, non ha preso in giro nessuno, a mio avviso, anzi è stato molto onesto e leale. Poi la figlia rimarrà comunque sua figlia, l' amore verso i figli è forse l'unico sentimento ad essere in una botte di ferro
    3
  • Mena Pennacchio Doveva continuare la commedia? L'animo umano è insondabile, non puoi giudicare, magari la sua scelta è stata sofferta... Perché questo giudizio così superficiale...!?
    1
    • Giuseppe Scano Mena Pennacchio e Titti Casula è per l'educazione retrograda da cui faticosamente (anche se ancora sopravvivono delle scorie e questa è una di essa ) liberando. Come giustamente mi ha fatto notare , vedi sotto il commento di Mario Satta



ho non solo riletto l'articolo di Vanity citato , ma anche quest'altro di https://news.robadadonne.it/



Dopo tanti anni di matrimonio, lo chef Marco Bianchi ha trovato il coraggio di portare a galla il suo vero io, e ha confessato alla moglie di essere gay.
Un buon lavoro, che lo ha portato a realizzare i suoi sogni di ragazzo, una moglie bellissima e innamoratissima, una figlioletta tanto desiderata: la vita, per Marco Bianchi, sembrava essere ormai completa. Ma lo chef aveva qualcosa dentro che lo stava tormentando, e non poteva rimandare ancora. Dopo 13 anni di fidanzamento e 9 di matrimonio con Veruska, l’uomo ha finalmente trovato la forza di guardare dentro se stesso e ammettere la verità, per quanto difficile potesse essere.
Marco è gay, e non se l’è più sentita di tenere in piedi una relazione che, oramai, sarebbe stata solamente di facciata. E così ne ha parlato con sua moglie e sua figlia, trovando ampio e incondizionato sostengo da entrambe.


La storia di Marco Bianchi, emersa solo qualche giorno fa grazie a un’intervista che egli stesso ha concesso al Corriere della Sera, è una storia di coraggio e di determinazione. Lo chef avrebbe potuto scegliere la via forse più facile, continuando a tenere per sé la verità e ad andare avanti con il suo matrimonio. Invece ha voluto a tutti i costi darsi la possibilità di una seconda vita, nonostante il grande dolore che sapeva avrebbe potuto causare.
Marco è un uomo dalle grandi passioni: sin da ragazzino ha sempre amato la cucina, ma anche le scienze. E così, grazie al suo carattere e a una notevole forza di volontà, è riuscito a coniugare entrambe le cose. Oggi è uno chef famoso in televisione, ma si occupa anche di divulgazione scientifica.
Per lo chef non è stato facile, ma alla fine di un lungo percorso interiore è riuscito a far emergere il suo vero “io”. Nell’intervista al Corriere, ha rivelato come tutto ciò gli abbia cambiato la vita:
“Esiste un cerchio della sicurezza che conquisti quando hai messo insieme tutti i tuoi pezzettini di vita: l’acquisto di casa, un lavoro sicuro, il matrimonio, l’arrivo di un figlio… Allora, emerge una forza con la quale puoi buttare giù un muro o, finalmente, ammettere di essere omosessuale. Io ho capito che il Marco Bianchi etero che mi hanno fatto credere di essere non era quello vero”.
Uno degli scogli più duri, per Marco e Veruska, è stato quello di affrontare la verità con la figlioletta di appena 4 anni. Prima o poi avrebbe dovuto sapere quello che stava accadendo, così hanno deciso di giocare d’anticipo:
“Ci siamo consultati con il pediatra, le maestre, la psicologa… Poi, le ho raccontato la verità. Le ho spiegato: ‘Io voglio tanto bene a mamma e sei nata tu, ma ho scoperto che il mio cuore batte più forte con Luca accanto. Prima, batteva forte, ora batte a mille’. Lei è una bimba straordinaria, solare, e l’ha accettato con naturalezza. Dopo un primo incontro finto-causale con lui, l’ha visto per un gelato, una pizza e, ora, è il ‘suo’ Luca. E, ora, io so che una seconda vita esiste
Anche parlarne con sua madre e suo padre è stato un passo difficile da compiere. I genitori di Marco, fortemente cattolici e da sempre convinti che l’omosessualità “non fosse una cosa giusta”, hanno avuto un momento di shock. Ma il grande affetto che hanno sempre avuto per il loro figlio li ha portati a capire quanto importante fosse per lui che i suoi genitori lo sostenessero:
“Papà si è ricreduto, a suo modo. Mi ha detto: ‘Bene, l’importante è che non stai seguendo una moda’. Mamma è scoppiata a piangere e ha confessato che certe cose le percepiva, ma non sapeva affrontarle. È successo l’anno scorso, Luca era già nella mia vita. Poi, la prima cosa fatta da papà, quando l’ha conosciuto, è stata abbracciarlo”.
Dopo aver confessato a sua moglie di essere omosessuale, Marco ha potuto ricominciare da zero e si è costruito la sua seconda vita. Ha conosciuto Luca, un influencer




amante dell’ordine e della pulizia, che su Instagram dispensa consigli di economia domestica. Tra di loro è scattato qualcosa, e oggi insieme sono felicissimi.



ho  capito che la mia lotta   continua  

raccontare i femminicidi \ amori criminali di oggi con quelli del passato il caso Beatrice cenci

 Per  il 25  novembre   anzichè raccontare  le  recenti   storie di femminicidio \  d'amore criminale  che   in una società sempre  più ...