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9.1.22

Il portiere si accascia, l'allenatore eroe , della squadra avversaria era stato espulso dall'arbitro , irrompe in campo dalla tribuna e gli salva la vita


E' accaduto durante la partita tra il Cura e l'Allumiere. Risolutivo l'intervento del tecnico della squadra ospite che era stato appena espulso
  repubblica  09 GENNAIO 2022

di Alessio Campana


Il                                   portiere soccorso (foto di Giovanni Luziatelli)


Ventottesimo minuto della seconda frazione di gioco della partita di calcio tra Cura e Allumiere. Prima categoria laziale, il cuore del pallone dei dilettanti. Il parziale è di 1 a 1, sul campo Luigi Nagni di Vetralla, quando la paura s'impossessa degli uomini in campo e il calcio giocato, improvvisamente, smette di essere - per dirla alla Pasolini - la rappresentazione sacra del nostro tempo.
Uno scontro di gioco scuote gli animi dei presenti: il portiere della squadra ospite, Tiziano Galimberti, si accascia a terra e perde i sensi. "Ha sbattuto il viso sulla coscia di un nostro giocatore", racconta a Repubblica un altro protagonista di questa storia, David De Paolis, tesserato con i locali del Cura.
Galimberti non si rialza. Il capitano e il resto dei suoi compagni di squadra gli si avvicinano per
sincerarsi delle sue condizioni mentre i soccorsi raggiungono in fretta il terreno di gioco. Urla, mani nei capelli, sul volto, facce incredule e disperate. Si teme il peggio.
A salvargli la vita sarà proprio l'allenatore avversario, De Paolis, che pochi minuti prima era stato espulso e per questo sedeva in tribuna. "Quando ho visto il portiere con i pugni chiusi ho capito subito. - dice -. al corso per allenatori Uefa B, che ho frequentato, due lezioni erano riservate proprio a queste situazioni e mio padre, accanto a me, ha gestito per anni una palestra".
De Paolis non ci ha pensato due volte: "siamo entrati subito in campo. Il portiere aveva ingoiato la lingua e serrato la mascella. Al quel punto ho messo le dita dietro alla mascella stessa per farla aprire, mentre mio padre cercava di farsi strada tra i denti per aprire il più possibile la bocca. Una volta aperta al punto giusto, considerando che né io né mio padre avremmo potuto lasciare la presa, una terza persona,

Zimmaro, ha tirato fuori la lingua". Galimberti, in questo momento, si trova all'ospedale Belcolle di Viterbo: "risponde bene ai medici", dice ancora De Paolis, "credo che in campo nessuno sarebbe riuscito a fare qualcosa, abbiamo evitato il peggio".

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