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9.12.24

MOLTE PERSONE SI ROVINANO CON LA CHIRURGIA: PERCHÉ LO FANNO ?

N.b
non voglio fare il censore o il bacchettone perchè ogni uno di noi è libero di fare del proprio corpo , se consapevole , fare quello che vuole , purché non danneggi gli altri e non si lamenti se poi alcuni  la criticano e la giudicano .Ma  Soprattutto  non dicano  a  gli altri  che  non  capiamo ....  niente . Rivendico     il  diritto  di essere  brutti   e  piacersi  lo stesso ovvero la bellezza    naturale     non artificiale ed  imposta   


stavo  cercando  dei giornali  per  accendere il  fuoco   ed   ho  trovato mi pare sul  settimanale  giallo  delle  scorse  settimane    questo botta    è risposta  tra  Carmen  (  nome reale  ? )   e  psicoterapeuta    Valentina Marsella




Come si spiega il comportamento di chi ricorre alla chirurgia estetica in modo massiccio, fino
a deturpare il proprio aspetto senza rendersene conto? Sono persone che non riescono a fare pace con il proprio  corpo?
                           Carmen

È una questione complessa che coinvolge l'immagine di sé, andando oltre la naturale insoddisfazione che può trovare una soluzione nel “ritoccare” solo gli inestetismi che non piacciono.La società moderna promuove ideali di bellezza spesso irrealistici, che alcuni inseguono incessantemente. In quest ottica la chirurgia estetica può creare dipendenza psicologica e ogni intervento può dare un sollievo momentaneo, che ne richiede altri per essere nuovamente sperimentato. Seppure con sfumature molto diverse per ciascuno, un senso di sé fragile può portare a considerare la chirurgia come la soluzione a difficoltà più profonde che toccano temi come il sentirsi amati o accettati e la difficoltà di fare pace con sé stessi. È difficile accettare le imperfezioni come parte della propria unicità, ma essere aiutati permette spesso di trovare un equilibrio.

Esso  ha    insieme  a    questi due video  bellissimi




 e     formativi   ciascuno  a  modo  suo   

 

confermano  quanto penso e  ho  scritto  d'anni  sui   guasti  e  abbruttimento   spesso letali  come dimostrato da recenti fatti  di cronaca   , ovviamente  senza  generalizzare  perchè  c'è  chi ricorre  alla  chirurgia estetica  non per  problemi psicologici   gravi citati prima   ma    anche per  motivi di  salute,   dell'uso massiccio ed acritico  ( vedi una delle  protagoniste del secondo  video )  della chirurgia  estetica   \  plastica.  Infatti  leggo    sul Fq   d'oggi l'intervista  a  Roberta Lovreglio, coordinatrice nazionale dei centri di medicina rigenerativa della Lilt (Lega per la lotta ai tumori) 

Le giovanissime sono schiave di tik tok  l’intelligenza artificiale le manda a questa specie di macero

corporale
A tredici anni le labbra alla russa, a quattordici gli occhi a coda di volpe. quindici - con le prime paghette - una siringa con le amiche di acido ialuronico. E poi a diciotto anni, finalmente, il seno.
Ci sono date e date. Compleanni e ricorrenze. C’è il regalo di Natale e il diciottesimo. C’è da scegliere se essere belle o bellissime. Addirittura perfette. Ci sono ragazzine e ragazzine.
Nello studio di Roberta Lovreglio,  c’è un via vai di mamme.
È l’effetto collaterale di un fenomeno enorme che coinvolge le quasi bimbe e le rende drammaticamente adulte, trasformando la pubertà nella via disgraziata a quel che si ritiene sia la felicità.

La corsa all’ingiù verso il felicemente rifatto.

Le nuove schiave di tik tok, di instagram, dei filtri fotografici. La folla ansiosa di giovanissime che l’intelligenza artificiale manda a questa specie di macero corporale.

Nel suo studio vengono e chiedono.

Noi non rispondiamo alle loro esigenze, chiamiamole estetiche e fermiamoci qui, ma con trentadue anni di esperienza vuole che non abbia sentito, visto, diagnosticato i più tristi fenomeni di rimodellamento?

La mamma per il diciottesimo compleanno della figlia.

Dottoressa, avevo promesso che con la maggiore età le avrei regalato il seno e non mi sento di negarglielo.

Il seno d’oro.

Il seno costicchia: siamo sui diecimila euro. Ambisce al senso rifatto quella figliolanza del ceto medio alto, le figure femminili che la pubertà le ha trasformate in piccole donne. Mai state bambine, mai interessate a studiare, poco amanti dello sport. Tanto tempo libero e tanto computer.

Lei prima diceva: ci sono ragazze e ragazze.

Esattamente: c’è la generazione botox, dove l’apparenza è la più cospicua forma di gratificazione, e il resto del mondo femminile che studia, fa sport, s’innamora e non pensa al rinofiller.

Il naso coi fiocchi.

Ieri la figlia di un carrozziere è venuta da me a espormi il suo dramma. Dopo essersi fatta rifare il naso ha notato, guardandosi per settimane intere allo specchio e credo perdendosi in esso, dei millimetri di differenza tra la narice destra e quella sinistra. Un fatto invisibile agli altri umani, a chiunque l’avesse osservata, e invece una dismetria sconvolgente per lei. Che l’ha portata a chiedere una seconda prova di rimodellamento, a infliggere un’ulteriore pena al suo corpo. La tristezza sa

qual è stata?

Il padre accondiscendente.

Quel papà che piegava il capo, assicurandole ogni comprensione.

I papà fanno queste cose?

In genere no, sono le mamme.

Soprattutto quelle mamme che hanno trovato già gratificante per se stesse un bel paio di labbra.

Oggi per le più piccine vanno di moda le labbra alla russa.

Sul web si vendono queste fiale di acido ialuronico, si fanno le collette settimanali per farsele iniettare. Pochi soldi, tanti rischi.

Come se ne esce?

Solo entrando nelle scuole a spiegare, illustrare, confortare. Forse bisognerebbe prima entrare nella testa delle mamme.

Le mamme di quelle ragazze che non trovano sicurezze nello studio, non

Fanno le collette per comprare sul web acido ialuronico: pochi soldi, tanti rischi

hanno un lavoro né un hobby qualunque.

Non studiano, escono poco.

Stanno davanti allo specchio nei pochi momenti di libertà dall’assillo del telefonino.

È lì il processo ricostituente.

Lì guardano le bellissime, quelle che i filtri magici rendono così perfette da essere inimitabili e decidono la scalata verso il paradiso.

Mamma, per Natale voglio farmi all’occhio l’effetto a coda di volpe. Allungarlo, a mo’ di giapponesina.

L’occhio per Natale per le più piccine.

Soprattutto le labbra per Natale.

Il seno al compleanno. Piccola, la mamma ti promette che a diciotto anni ti regalerà il seno.

E a venticinque? Liposuzione, eccetera.