“Covid, tornino le misure di protezione”. Chi sta lanciando un nuovo allarme e perché Gabriele Angelini the social post Pubblicato: 16/07/2024 08:28
“Esplosione di Covid nel Lazio“. Sembra un titolo del 2020, ma in realtà è del 2024, e precisamente del 15 luglio. A lanciare l’incredibile allarme è la Federazione nazionale medici di medicina generale
(Fimmg), alla luce dei “dati della rete della Fimmg Roma nella regione Lazio, dove i numeri del Covid stanno risalendo in modo importante, con rischi reali per le persone anziane e debilitate”. Secondo i medici la questione è così seria al punto che la federazione – si legge in una nota ripresa da
Il Tempo – ha già inviato un alert ai medici di famiglia con le misure da intraprendere, non ultima quella di attivare, negli studi ove siano state allentate, “le misure di protezione come mascherine e distanziamenti, fornendo le regole di approccio e le informazioni sui comportamenti da tenere per evitare contagi alle persone deboli”. Nel Lazio si registrano “da 1 a 3 casi per medico al giorno, con una diffusione non monitorata dai numeri nazionali, poiché è stato notevolmente ridotto il sistema di rilevamento dei tamponi” e quindi i dati ministeriali sono “fortemente sottostimati”.
Kyle Walker© Fornito da Il Giornale
Per Kyle Walker, difensore dell'Inghilterra, la finale contro la Spagna si preannuncia piuttosto complicata, non solo per il fatto di dover marcare Nico Williams, una delle stelle di Euro 2024, ma anche per questioni extra-calcistiche. Oltre alla moglie Annie Kilner con i quattro figli Riaan, Roman, Reign e Rezon al seguito, sulle tribune dedicate alle Wags ci sarà anche l'amante Lauryn Goodman insieme al primogenito avuto dalla relazione col difensore del City, con tanto di maglietta numero 2 con la scritta "papà". Una situazione ritenuta ad alto rischio, tanto che la sicurezza della nazionale inglese ha avuto indicazioni di evitare qualsiasi contatto tra le due donne.
Come sottolineano i tabloid, del resto, se dovessero trovarsi faccia a faccia è facile immaginare che la situazione potrebbe sfuggire di mano e trasformarsi in un caos difficilmente gestibile. Un rischio da scongiurare in ogni modo, vietando innanzitutto l'ingresso dell'amante di Walker alla zona riservata a mogli, compagne e fidanzate dei giocatori. Una precauzione da extrema ratio, ma necessaria. Secondo il Sun, infatti, pare che Lauryn sia piuttosto incline a scenate e Annie voglia evitare qualsiasi contatto con lei per non creare problemi. Insomma la serata di Walker non sarà per niente tranquilla, costretto a tenere a bada non solo i formidabili attaccanti spagnoli ma a preoccuparsi anche che fili tutto liscio in tribuna.
La ricostruzione
Nei mesi scorsi intorno a Walker si è scatenata una vera e propria bufera, che ha invaso le pagine dei giornali sportivi inglesi. Il difensore del Manchester City ha vissuto per 12 anni con la moglie Annie Kilner, sposata nel 2021 e dalla quale ha avuto quattro figli. Questo quadretto ideale è durato fino al 27 dicembre scorso, giorno della trasferta del City a Liverpool. Mentre Walker con i Citizens batteva l'Everton per 3-1, la modella e influencer Lauryn Goodman telefonava a Kilner per raccontarle tutta la verità, stanca di vivere nella menzogna. A quel punto tutto il mistero è stato svelato: il calciatore ha portato avanti per anni una doppia relazione, preoccupandosi tanto del suo principale nucleo familiare, quanto del rapporto con la modella, con cui ha comunque avuto due figli, finora tenuti nascosti.
La moglie sotto choc di fronte alla notizia, non voleva credere all'influencer, tanto da chiederle delle prove. A quel punto Lauryn Goodman lo ha dimostrarlo con assoluta certezza, inviandole diverse foto insieme al difensore e i test del Dna dei figli. Annie aveva chiesto la separazione dopo che aveva saputo della nascita del secondo figlio con l'altra donna. "Quello che ho fatto è orribile e me ne assumo la piena responsabilità. Ho preso decisioni stupide e sciocche: l'uomo che doveva amarla e prendersi cura di lei le ha fatto questo", queste le parole di Walker, che poi si è riappacificato con la moglie. E adesso vive due rapporti paralleli.
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A volte la realtà supera la fantasia, e anche nelle intricate maglie della burocrazia scolastica può accadere che il lieto fine prevalga. È la storia di una studentessa che, grazie al proprio merito e all’intervento del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è riuscita a diplomarsi a soli 16 anni, superando un ostacolo che sembrava insormontabile.
La ragazza, dopo aver frequentato la prima elementare, aveva deciso di iscriversi a un liceo quadriennale, percorso che le avrebbe consentito di diplomarsi con un anno di anticipo. Tuttavia, a pochi giorni dall’esame di maturità, la famiglia ha ricevuto una brutta sorpresa: la scuola, con una serie di scuse per l’errore, ha comunicato che la studentessa non avrebbe potuto sostenere l’esame perché “troppo giovane”.
La normativa, infatti, prevede che per accedere al diploma in quattro anni sia necessario rientrare in determinati parametri anagrafici, requisiti che la ragazza, a causa del mese di nascita, non possedeva. La soluzione proposta dalla scuola? Iscriversi a un quinto anno “standard” e rimandare la maturità all’anno successivo.Una beffa per la studentessa, che aveva sempre avuto ottimi risultati scolastici, e per la sua famiglia, che si è vista negare il diritto a un percorso di studi meritato. La madre della ragazza, però, non si è arresa e ha deciso di rendere pubblica la vicenda, rivolgendosi ai media e al Ministero dell’Istruzione.La segnalazione è arrivata al Ministro Valditara, che ha preso a cuore la vicenda e si è attivato per trovare una soluzione. Grazie al suo intervento, la studentessa ha potuto sostenere regolarmente l’esame di maturità, conseguendo il diploma con il massimo dei voti e la lode.“Quando ho saputo che il Ministro si sarebbe attivato, non potevo crederci”, ha dichiarato la madre della ragazza. “Il Ministro ha accolto il nostro appello, garantendo la tutela e la continuità del percorso didattico di mia figlia. Questa storia ci insegna che bisogna avere fiducia nelle istituzioni e che, di fronte alle ingiustizie, è importante far sentire la propria voce”.Una storia a lieto fine che dimostra come, a volte, la determinazione e la fiducia nelle istituzioni possano davvero fare la differenza. E che anche la burocrazia, di fronte al buon senso e alla volontà di fare, può fare un passo indietro.