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violenza psicologica in sala parto di sara giudice

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 un conto  è dire   non la  facciamo    l'epidurale   ,  non altro   è  deride o sminuire   che  la   richiede  per paura  o tensione davanti  ad  un evento  importantissimo  e cruciale  per la  donna   Sara Giudice 5   h    ·  Valentina ha partorito ieri in un ospedale pubblico campano. Voleva l’epidurale, la scelta migliore, perché se la madre soffre meno anche il bambino soffre meno. Invece di vedersi riconosciuto un diritto sacrosanto si è sentita dire dal medico anestesista: “signora lei crede in Dio? Preghi che è meglio dell’ epidurale.” L’unica ad avere il diritto di scegliere sul suo corpo era Valentina che invece ha trovato teorie antiscientifiche e retrograde. C’è ancora molta strada da fare, noi ci siamo. #senzagiridiboa

da uomo dico si alla campagna #senzagiridiboa di Sara giudice

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In un paese  in cui  la  maggior   parte   e  fatta da    queli    che Quelli che pensano “è un’azienda privata e fa quello che vuole, l’editore pubblica chi gli pare e piace, anche se scrive infilandosi la penna dove il sole non batte, l’imprenditrice assume solo donne dopo gli anta, così non fanno figli e l’azienda ha meno spese” , non si rendono conto che non stiamo nell’Ottocento e che le aziende dovrebbero seguire una certa etica, tra cui rispettare le pari opportunità, senza differenza di genere, di età nei limiti del possibile, di classe sociale  .  Concetto     come  dice   la  mia amica  https://www.facebook.com/blindflowers che capirebbe pure un bambino di sei anni, a quanto pare non è chiaro a tutti nel Paese dei balocchi. Infatti  , come  succede    dopo    qualcuno   in questo  caso  le   frasi e il tentativo ridicolo di scusarsi : << sono state fraintesa >> dell’imprenditrice Elisabetta Franchi su donne, maternità e lavoro h24, insorgono  le done