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16.10.19

vietato entrare a scuola con i telefonini il caso drastica direttiva emanata da Tiziano Badà, preside dell’istituto comprensivo del quartiere di Chiavazza di Biella. ? nuovo proibizionismo ?

Di cosa  stiamo  parlando 



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Vietato anche solo entrare a scuola con smartphone e tablet. E' la drastica direttiva emanata da Tiziano Badà, preside dell’istituto comprensivo del quartiere di Chiavazza di Biella. Il dirigente scolastico ha vietato l'uso di dispositivi elettronici in classe, ma non solo. Se gli studenti, al momento dell'ingresso nell'istituto, fossero sorpresi ad utilizzarli, verranno sequestrati e riconsegnati al termine delle lezioni.

E' vero caro preside che : << sul piano educativo >> come giustamente dice lei << è importante trasmettere ai ragazzi il messaggio che si può stare insieme gli altri senza smartphone >> , visto l'alto numero adolescenti costantemente "attaccati "ad esso con relativi rischi per l'abuso

    . Ma   qui     si tratta  di proibizionismo  perchè un conto  è   la semplice accensione di ogni dispositivo di telefonia elettronico durante tutto l’arco delle lezioni e  che  gli  studenti tuttavia potevano comunque tenerlo e conservarlo negli zaini o in una busta   e  poi riprenderlo  una volta finite le lezioni , un  altro   è il  vietare   d' entrare a scuola con smartphone e tablet. Se invece d'usare   tali mezzi  proibizionisti   s'insegnasse     d'accordo  con i genitori  ad un uso  consapevole ovvero quando  spegnerlo    ed  accenderli  , ecc  

Biella, il preside dà l'altolà: vietato venire a scuola con smartphone e tablet

voi  cosa  avreste fatto



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