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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Il fascino vintage delle cartoline resiste ai social ?

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il passato che ritorna infatti secondo http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/ 29 aprile 2017 sta ritornando Il fascino vintage delle cartoline resiste ai social Collezionisti e turisti regalano nuova linfa E non mancano i nostalgici fra gli under 35 Gli studenti squattrinati le acquistano come souvenir a basso prezzo. I collezionisti, al contrario, sono disposti a spendere follie per accaparrarsi le più rare. Le cartoline stanno tornando in voga, a discapito dei nuovi mezzi di comunicazione, e Trieste è un teatro privilegiato del fenomeno, che qui è duplice. Nel capoluogo giuliano infatti sono in aumento sia le cartoline inviate sia quelle ricevute. Una passione tutta triestina Il legame speciale tra la cartolina e Trieste è testimoniato dalla presenza in città di uno degli otto spazi filatelici esistenti in Italia, dedicati ai collezionisti, dove è possibile acquistare prodotti postali speciali. Gli altri spazi filatelici sono a Venezia, Milano, Torino, Genov

Roberta, mamma di Totò: "Vi raccontiamo l'autismo per sentirci meno soli

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repubblica  del 29\4\2017 na pagina Facebook e un libro in cui spiega la quotidianità fra dolore, speranza e meraviglia: "Ci mettiamo a nudo per dare forza ad altre famiglie e combattere ignoranza e pregiudizi" di MICOL LAVINIA LUNDARI BOLOGNA - "Non mi sono mai vergognata di avere un figlio autistico, nonostante il dolore continuo. Stentavo a reggermi sulle gambe, ma la testa e le spalle non si sono mai piegate. Ho cercato ogni momento di tenere lo sguardo alto e ben proiettato verso il futuro". Quella di Roberta, Beppe e il piccolo Antonio, 4 anni, per tutti semplicemente Totò, è una storia di dolore, di sguardi e di futuro. Una famiglia di Comacchio felice come lo possono essere tutte le giovani coppie che desiderano ardentemente un figlio, che arriva e riempie di emozioni la vita. Ma un giorno fra i giocattoli di Totò si insinua uno spettro che Roberta conosce bene, per studi e lavoro. Ha un nome che genera sconforto e paura: autismo. Rober

elaborare il lutto aiutando gli altri ed amare la propria terra senza paura di allontanarsi

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Perde la figlia e si dedica al ricamo, la storia di Lucia: «Così ho donato 40 mila euro al Cro» L’iniziativa di una pensionata che ha raccolto i fondi per il centro oncologico di Aviano con i ricavati dei suoi lavori. «L’ho fatto in ricordo di mia figlia, scomparsa a 37 anni» di Piero Cargnelutti http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/   28 aprile 2017 Con quelle mani segnate dall’ago e dal filo, in 12 anni di ricami solitari ha raccolto la ragguardevole cifra di 40 mila euro che ha donato al Cro di Aviano per la ricerca contro il cancro. La storia è quella di Lucia Feregotto, 74enne di Gemona, che dal 2004 realizza merletti, pupazzi e creazioni artigianali in stoffa che vende nei mercatini o nell’ambito di diversi festeggiamenti, per raccogliere fondi che poi ha sempre messo a disposizione del Cro, con tanto di documentazione. Quest’anno, con la vendita delle sue ultime creazioni, ha ricavato ulteriori proventi che le hanno consentito di raggiungere

Essere costretti a vivere in carrozzina non è una sentenza di morte, è solo attraversare il mondo con un altro punto di vista, la storia di Luca Paiardi e Danilo Ragona

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anche se molto spesso le storie riportate da concitra sono troppo zuccherose e melenese come d'altrond e quelle storie che parlano solo con il cuore o tropppo con il cuore e poco con la ment e , sono un ottimo spunto di riflessione , e soprattutto contribuiscono a far si che certe storie non siano solo ai margini  o   si parli  di  loro   solo quando   si h  successi olimpici  osi  è  Vip     come  Zanardi Luca Paiardi e Danilo Ragona in una tappa del loro viaggio Grazie alla segnalazione di Selene Baiano e Francesca Mariotti Essere costretti a vivere in carrozzina non è una sentenza di morte, dicono questi due ragazzi: è solo attraversare il mondo con un altro punto di vista, più basso… Forse avete già sentito parlare della storia di Luca Paiardi e Danilo Ragona, due amici torinesi che da quasi vent’anni vivono in carrozzina.“Quasi vent’anni in piedi e quasi vent’anni seduti. Sappiamo bene com’era la vita prima e stiamo lav

LE CENERI DEI COPTI © Daniela Tuscano

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LE CENERI DEI COPTI Popolo e diadema Di storia e di dolore Solcano Pasque eterne  Nei templi romiti E li vedi, solenni come esodi Varcare un'altra attesa, Nuovi giorni senza gloria. Son fatti di sogno E abitano la terra, Mai svuotati di pazienza. Sono il sacrificio Di Cristo ripetuto, Col volto nero, perso, I piedi sfatti e crudi. Cammino, su resti di città  In questo sfarinato grigio d'aprile  Fra volti callidi, senza speme E un tardo pensiero di cielo. Incontro, col cuore I fratelli e sorelle lontani. Il loro martirio mi dà forza, Voce d'insperato yobel; Non si nasce perdonando, Si umanizza praticando. © Daniela Tuscano

nostalgia canaglia : milano dopo 84 anni l' ultimacorsa del tram 23 quanti ricordi va in pensione un pezzo di storia ed Gli adulti tornano bambini: i mondiali di nascondino nella città fantasma

Un tram storico, che per 84 anni ha collegato la zona di Lambrate al centro di Milano: adesso il Comune e Atm hanno deciso di mandarlo in pensione.  L'intero tragitto del tram 23 sarà coperto dalla linea 19, che allungherà il suo percorso da Roserio a Lambrate, non fermandosi più a Cairoli. Gli affezionati del vecchio mezzo modello 'carrelli' raccontano durante l'ultimo viaggio del 23 la storia di Milano vista dal tram  Gli adulti tornano bambini: i mondiali di nascondino nella città fantasma Una città fantasma che torna alla vita e 400 adulti che si riscoprono bambini per un weekend: gli organizzatori del  Nascondino World Championship  hanno annunciato date e location dell'edizione 2017, l'ottava. Dopo il successo riscosso lo scorso anno, il

affronto statale ai morti che ancora riemergono a 100 anni di distanza ai morti della greande guerra ( 1914- 1918 )

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Così lo Stato sfregia il "milite ignoto": le ossa dimenticate in una scatola „ Un femore, un cranio, le costole che raccontano e ricordano la storia di un ragazzo, morto al fronte nella Grande Guerra, sono stati ritrovati nel 2015 sulle Dolomiti tra la Marmolada e il Passo di San Pellegrino.  Così lo Stato sfregia il "milite ignoto": le ossa dimenticate in una scatola „ Le ossa erano state ritrovate da Livio Defrancesco  in un canalone, dopo che un violento temporale aveva smosso le ghiaie. Dal femore recuperato sotto la Marmolada pare che il giovane soldato  fosse molto alto per il suo tempo , intorno al metro e ottanta. Probabilmente cadde da un dirupo e si ruppe la testa. Nell'inverno del 1916 caddero 18 metri di neve sulle Dolomiti e i soldati rimasero a difendere le posizioni. “ Potrebbe interessarti:  http://www.today.it/rassegna/ossa-milite-ignoto-dolomiti.html Seguici su Facebook:  http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169

la filosofia spiegata a mio figlio con il libro " Lettere a Sofia sulla felicità ”,

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  dalla  rubrica  di concita   Dalla Cina le lettere per Sofia Raffale con la figlia Sofia Questa storia ce la racconta Raffaele dalla Cina Mi chiamo Raffaele Tamborrino e sono un avvocato pugliese che, da oltre 10 anni, vive e lavora in Cina, fornendo consulenza alle imprese europee che investono in questo Paese o hanno rapporti commerciali con le imprese cinesi. Per varie ragioni, negli ultimi due anni mia moglie e mia figlia Sofia si sono trasferite in Italia mentre io, per motivi di lavoro, continuo a risiedere a Shanghai (ma fortunatamente ho la possibilità di tornare frequentemente nel mio Paese). L’interesse che, fin da ragazzo, nutro per la filosofia e l’etica, la lontananza dalla mia famiglia ed il desiderio di fornire a mia figlia insegnamenti che ritengo importanti per la sua crescita mi hanno ispirato la scrittura di un libro nel quale ho voluto descrivere, con un linguaggio semplice (sotto forma di lettere indirizzate alla piccola Sofia), gli insegnamenti di Socrate, Pl

amore ( malato , all'improvviso , a distanza ) , eremiti, silenzio , diversità

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  da  repubblica  del  26   aprile 2017 Processo Pietrantonio a Roma, Paduano: "Chiedo scusa ma non chiedo sconti di pena" L'ex fidanzato e killer di Sara in aula per la prima volta. Presenti la madre e il padre della studentessa 22enne uccisa, il 29 maggio, lungo la Magliana                                                      di GIUSEPPE SCARPA "Chiedo scusa anche se so che non sarò perdonato. Ci tenevo a farlo di persona. Non chiedo sconti di pena". È venuto a processo, per la prima volta, a quasi un anno dall'omicidio. Ha detto questo Vincenzo Paduano, ex fidanzato e killer di Sara Di Pietrantonio. In aula c'erano la madre e il padre della studentessa 22enne uccisa, il 29 maggio, lungo una strada di periferia a Roma, dopo esser stata strangolata e poi data alle fiamme. Gli avvocati del 27enne, che hanno discusso oggi, hanno spiegato che il " loro assistito ha confessato l'omicidio " hanno chiesto al giudice di

Scialpi, la verità di quei tweet sul Pride In un’esclusiva a Pride Online il cantante lancia una riflessione su come emancipare la più importante manifestazione di orgoglio omosessuale

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da  http://www.prideonline.it/2017/04/25/scialpi-la-verita-quei-tweet-gay-pride/ di  Marco Tosarello   pubblicato il  25 aprile 2017 Alcuni tweet dei giorni scorsi, a firma del cantante  Scialpi, che invitavano  a moderare alcuni atteggiamenti provocatori durante i Pride, hanno da un lato scatenato il risentimento da parte  degli attivisti organizzatori e di molti partecipanti, dall’altro  hanno invece aperto un serio dibattito sull’argomento.  La decisione dell’artista è scaturita da un episodio omofobico di cui è stato recentemente vittima a Roma,  il 28 marzo scorso. «Un ragazzo camminando per strada mi ha riconosciuto e ha detto “frocio” – racconta l’artista – sputandomi addosso». I tweet di Scialpi sul Gay Pride Combattere i nostri diritti senza culi al vento ma seri nelle sedi opportune #gaypride per fare un passo avanti Credo che la gente si faccia meno pippe di quante ce ne facciamo noi (#gay) #gaypride Fallo vedere alle coppie LGBT