Questa storia presa da http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/ del 11\4\2017 è simile al finale di questo bellissimo libro
Dal Brasile ad Annone per trovare la casa lasciata dal trisnonno
Il dottor Carlos Scaramuzza ha voluto rivedere l’abitazione dove viveva il proprio avo che emigrò dall’Italia a fine ’800 di Alessio Conforti
ANNONE. Alla fine dell’ottocento una parte della sua famiglia partì da Annone per trasferirsi in Brasile, alla ricerca di un futuro miglioreda. E a distanza di tanti anni, colto dalla curiosità di andare alla ricerca delle proprie origini, ha deciso di tornare indietro per scoprire i luoghi lontani dove dimoravano i suoi avi. Riuscendo a trovare (e a visitare, grazie alla disponibilità degli attuali proprietari) proprio quella casa da dove tutto ebbe inizio: una bellissima abitazione situata in via Trento ad Annone, a pochi passi dal centro cittadino.
L’arrivo in Veneto Orientale nei giorni scorsi del dottor Carlos Alberto De Mattos Scaramuzza, biologo e direttore del settore sostenibilità ambientale del ministero dell’Ambiente brasiliano, è stato di quelli che non solo lui stesso non dimenticherà mai, ma anche gli abitanti del piccolo comune. L’abitazione in questione si sviluppa su tre piani, proprio come un tempo. Il padre del dottor Scaramuzza, Alberto Elio, 83 anni, la cerca dal lontano 1945 e Carlos, dopo anni di ricerche, decide di farsi avanti. Un anno e mezzo fa, nel corso di una precedente visita, l’uomo chiese aiuto al sindaco Ada Toffolon. «Ci siamo incontrati e ci confidò di essere alla ricerca delle sue origini», spiega il sindaco Ada Toffolon, «ed in particolar modo del suo trisavolo che partì da Annone per il Brasile alla fine dell’Ottocento. Con se aveva una foto dell’abitazione», continua il sindaco, «che diede i natali a Giuseppe Domenico Berti, suo trisnonno. Il ceppo dei Berti, tra l’altro, è molto radicato proprio ad Annone. L’immagine in questione ritrae una casa ai tempi della Grande Guerra, credo durante l’occupazione austriaca».
Il primo cittadino, ancora nel 2016, si mette quindi sulle tracce della dimora e dopo una serie di verifiche con gli uffici competenti riesce ad individuarla, contattare i proprietari e organizzare una visita ad hoc. L’appuntamento è per giovedì 6 aprile e l’atmosfera è quella delle grandi occasioni. Carlos Alberto arriva ad Annone con la famiglia e ad attenderlo c’è una delegazione comunale capeggiata dal sindaco ma soprattutto dal proprietario attuale della villa, che poco dopo apre le porte di casa sua per la felicità del brasiliano.
«Non riuscivo a crederci», ci confida qualche ora dopo Carlos, «perché alla fine sono riuscito a coronare il sogno di papà ma anche mio. Un obiettivo che lui si era prefisso fin dal dopoguerra e che negli anni era continuato con diversi viaggi in Italia. Ora», promette il dottor Scaramuzza mentre è sul viaggio di ritorno verso Brasilia, città dove vive, «tornerò sicuramente quanto prima proprio con mio padre, forse già entro la fine dell’anno. Sarebbe la terza volta in due anni». Ad Annone la sua visita non è passata inosservata e per qualche istante la comunità si è trasformata in un collante di generazioni passate, un filtro tra Veneto Orientale e la città d’oltreoceano. Ed ora,
quella casa, potrà diventare un simbolo importante per tutti: quella foto, che risale a 72 anni fa, entrerà negli annali del Comune e farà parte di un più ampio progetto culturale che l’amministrazione comunale realizzerà per rievocare il tema della Grande Guerra.
comunale realizzerà per rievocare il tema della Grande Guerra.
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