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Pontedera, studente confessa di essere gay: i genitori lo cacciano da casa, lo ospita un prof

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da  leggo.it    e   da   Il Tirreno   del  24\3\2024 «Figli  gay   qui non li vogliamo». Proprio quando aveva trovato il coraggio di confidarsi a cuore aperto con la famiglia, un ragazzo di 18 anni si è visto chiudere le porte in faccia da mamma e papà a causa del suo orientamento sessuale. La confessione avrebbe innescato una serie di incomprensioni tra il figlio e i genitori culminate nella richiesta di lasciare la casa di  Pisa  dove viveva. Ospitato dal prof Rimasto senza una casa e senza soldi, il giovane la cui storia è raccontata oggi su Repubblica, ha vagato alla ricerca di un rifugio temporaneo, appoggiandosi alla generosità di conoscenti. La svolta è arrivata grazie al supporto ricevuto da uno sportello locale contro le discriminazioni e dall'incredibile solidarietà di alcuni professori della sua scuola. Uno di questi docenti, dimostrando un'empatia e un supporto concreti, ha offerto al ragazzo una stanza nella propria abitazione, consentendogli così di continuare gli

il caso di Romina Marceca “Mi ha stuprata nel mio letto. Non ho paura di mostrarmi, è lui che deve nascondersi”: il racconto della prima vittima del netturbino Stefania Loizzi, ex banconista di una gelateria, racconta la notte in cui fu violentata. Ha denunciato Ubaldo Manuali: “Metto la mia faccia sul giornale per tutte le altre come me”

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 repubblica   IL coraggio   di   Stefania Loizzi (  foto a  destra  )    che   sta cercando di scalare la montagna della paura. È sopraffatta, non riesce a dormire al buio, a camminare da sola in strada la sera. «Tutta colpa di quell’uomo maledetto che si chiama  Ubaldo Manuali  . Ha rovinato la mia vita in meno di un anno», racconta.  Il netturbino che  ha drogato e stuprato almeno altre due donne   è ai domiciliari perché Stefania Loizzi, ex banconista di una gelateria, prima vittima del netturbino romano, non ha perso tempo. «L’ho denunciato subito e metto la mia faccia sul giornale per tutte quelle donne vittime come me. Non dobbiamo avere paura dei nostri “No”. Dobbiamo mostrarci perché siamo le vittime, non i carnefici. Loro devono nascondersi». Come vi siete conosciuti? «Mi ha chiesto l’amicizia su Facebook a fine 2020. Ho visto che in comune avevamo un’amica. Sono una persona molto diffidente e ho chiesto informazioni a lei. La mia amica mi ha detto che era una persona tranquil

Maturità 2023, padre si diploma con la figlia: “Ho ripreso gli studi per farle vedere che le cose si possono fare a qualsiasi età”

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dal web Una storia toccante quella che arriva da Pontedera, nel pisano, dove un padre, 52enne magazziniere, ha svolto l’orale di maturità lo stesso giorno della figlia, 19enne, lo scorso 26 giugno. A riportarlo La Repubblica. Ecco cosa ha detto e quali sono le motivazioni che lo hanno spinto a riprendere gli studi. “Ho riscoperto il piacere dello studio “Non potevo rimanere il ciuchino di famiglia. Domani torno a lavorare, con un peso in meno e una soddisfazione in più”, ha detto. Per quasi dieci mesi ha staccato da lavoro alle 18.30 e poco dopo si è messo tra i banchi dei corsi serali di meccatronica a scuola, dal lunedì al venerdì. “Ho lasciato i banchi a 3 mesi dalla fine della quinta, poi ho iniziato a lavorare. Però mi sentivo qualcosa, tipo un debito coi miei genitori che avevano fatto di tutto per farmi studiare. Perciò ho ripreso, anche per far vedere a mia figlia che le cose si possono fare a qualsiasi età”, ha spiegato. I due hanno anche svolto, si dà il caso, la stessa

Una lettera chiusa in una bottiglia racconta la storia di Franco Cesana 13 anni il più giovane partigiano nella lotta di Liberazione

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In  risposta ad  Ignazio  la  Russa  ed  ai  suoi seguaci  che  dicono  chhe  la  costituzione  italiana   è  antifascista   :     “I giovani non sanno abbastanza per essere prudenti, e quindi tentano l'impossibile e lo ottengono, generazione dopo generazione”                                                             Pearl S. Buck ed è  proprio     partendo  da     questa  citazione    che   riprendo   la  storia   riporta  dalla  News Letters  di     Mario  Calabresi   Alle otto di mattina del 25 aprile il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, che coordinava le operazioni militari delle formazioni partigiane, manda ai milanesi un messaggio che passerà alla storia. La voce di Sandro Pertini, che nel 1978 diventerà Presidente della Repubblica, incita dalla radio all’insurrezione generale contro i nazifascisti. Quel giorno Milano viene liberata e quella sera Benito Mussolini fugge dalla città, travestito da soldato tedesco, ma due giorni dopo viene catturato dalla 52esima